Lunedì, 28 febbraio 2011 @07:41
"Gli amori perduti evocano
gli ombrelli dimenticati,
ma dove? Sarebbe struggente
ricordarsene sotto queste
piogge incessanti".
(Valentino Zeichen)
Chissà dove finiscono gli ombrelli smarriti, i guanti spaiati, gli sms mai arrivati... Forse è tutto lì, in un altro universo, l’universo dei perduti amori.
(I versi che ho scelto oggi per City sono tratti da "Aforismi d’autunno", di Valentino Zeichen, Fazi)
A proposito di ombrelli perduti e romanzi che passano di mano: volevo segnalarvi un incontro di "bookswap", ovvero scambio libri, a Milano. E’ ideato e organizzato, anche, da una mia amica, Gabriella Grasso… E il logo (vi piace?) l'ha disegnato mio fratello, Piero Corva, che è un illustratore. Si terrà la prossima domenica, 6 marzo, nel chiostro del Teatro Grassi, in pieno centro: un appuntamento in orario aperitivo (in puro stile milanese!), per conoscersi e scambiarsi libri. Cultura ai tempi dell’eurostress!
Per saperne di più:
http://www.bookswap.it/
e sui disegni di mio fratello (cuor di sorella):
http://www.pierocorva.com/
Infine, a proposito di Oscar, una piccola nota glam cheap: mi è piaciuto molto l'abito indossato sul red carpet da Livia Giuggioli, moglie di Colin Firth (che ha vinto l'Oscar per "Il discorso del re"), e che tra l'altro è italiana, lo sapevate? L'abito è stato creato riciclando pezzi di 11 abiti diversi, tutti dell'epoca in cui è ambientato il film. Un'idea vintage, eco-sostenibile (ovvero la battaglia di Livia Giuggioli), ma così glam cheap! A Stella sarebbe piaciuto moltissimo. Ora andrò a vedere il film.
Lunì | Martedì, 1 marzo 2011 @22:06
Non sapevo neanche fosse l'autrice di P.S: I Love you; sinceramente :P
Non mi ha mai davvero ispirato, benchè ne senta spesso parlare e credo di aver visto anche il film.. ecco, adesso credo che lo leggerò; mi è piaciuta molto la sua scrittura (:
LISA | Martedì, 1 marzo 2011 @08:44
LUNI': non ho mai letto quel libro di Cecelia Ahern, anche se lei l'avevo intervistata, è una ragazza molto carina. Sapevi che è la figlia del primo ministro irlandese? Ma per niente snob. E dire che con "Ps. I Love you" era diventata, a vent'anni, un'autrice da bestseller! Ma oltre al suo "a place called here", penso anche alla "mirabile valle delle cose perdute", sulla Luna, dove l'Ariosto, nell'Orlando Furioso, immagina che finiscano tutte le cose perdute dagli uomini sulla terra, soprattutto il senno. E' lì che è finita la ragione, la razionalità di Orlando, "che per amor venne in furore e matto". Era l'inizio del Cinquecento. Ma gli uomini (e le donne) continuano a perdere il senno (che parola antica e bellissima) per amore; continuano a perdere amori, ombrelli e calzini!
LISA | Martedì, 1 marzo 2011 @08:29
ANONIMA FASHION: l'abito di Livia Giuggioli è molto semplice, ma mi piace l'idea, anzi le due idee cucite nel vestito: uno, portare avanti un'ethical fashion, che è la sua battaglia come imprenditrice; due, usare pezzi di abiti dell'epoca in cui è ambientato il film, tra le due guerre mondiali. Molto poetico. L'abito è qui:
http://www.vogue.co.uk/blogs/livia-firth/
anonima? | Lunedì, 28 febbraio 2011 @21:55
posso dire, a rischio di crearmi nemici? l'abito della Giuggioli non mi piace per niente... va bene il riciclo, anzi, ma il risultato in questo caso è così così.... e negli anni ne ho comprati di abiti usati... invece splendidi i disegni di Piero, me ne comprerò uno....
Lunì | Lunedì, 28 febbraio 2011 @20:27
Io lo so dove vanno a finire, tutte queste cose.
In un posto chiamato 'Qui'.
Avete letto il libro?
http://it.wikipedia.org/wiki/Un_posto_chiamato_qui
Lascia un senso di.. tranquillità, sapere che tutti i nostri calzini spaiati siano da qualche parte insieme al nostro amore.
Sabrina | Lunedì, 28 febbraio 2011 @16:53
Che forti i disegni di tuo fratello! "Il discorso del re" è un film molto bello, forse un po' lento, con un soggetto originale. Colin Firth è molto bravo e molto espressivo. Io comunque reputavo un film da oscar anche The Social Network (e dire che non sono neppure su fb!) perchè è girato in modo molto originale e l'attore protagonista, Jesse Eisenberg, è bravissimo. Nei giorni scorsi sono stata male e mi sono presa un bello spavento...Ho deciso di fare molti cambiamenti nella mia vita, spero sia uno di quei momenti decisivi che decidono di tutto, in modo netto, di cui parlavi in uno dei tuoi passi, un po' di tempo fa. Un bacione e buona settimana a tutti
Simona | Lunedì, 28 febbraio 2011 @14:46
E bravo il fratellino: belle le sue illustrazioni. Magari il 6 faccio una scappata in qualità di "osservatrice".
LISA | Lunedì, 28 febbraio 2011 @14:41
GIUSY D'ANTAN: sì, è quello, il mitico Piccolo di Strehler, in via Rovello, vicino a via Dante. E il "bookswap" (a costo zero) mi sembra una bella idea, un po' come un passaparola e passa- libri tra amici, ma allargando il più possibile la rete.
Giusy d'antan | Lunedì, 28 febbraio 2011 @14:23
Che piacere per me, Lisa vedere i disegni di tuo fratello! Cissà quanti ne avrò visti senza riconoscerli. Il teatro Grassi... non sarà per caso il mitico "Piccolo" dove si andava a vedere gli spettacoli messi in scena dall'altrettanto mitico Strehler.? Come vorrei essere a Mi...
72 - 55 | Lunedì, 28 febbraio 2011 @09:59
Certo, solo quelli perduti.....
E se si son persi per le motivazioni che ho esposto, evidentemente non erano amori.....checchè si sia detto....
E sai perchè non lo era?
Se si preferisce, in un momento estremamente particolare e doloroso lo svago alla vicinanza e alla condivisone, seppur richiesta ed elemosinata, allora era qualcosa di diverso...molto diverso....
La proporzione?
Chi doveva intendere e capire , hai inteso e capito.....
D : R = O : V
LISA | Lunedì, 28 febbraio 2011 @09:31
Non tutti gli amori, 72 - 55. Solo gli amori perduti. (E non ci spieghi la tua equazione, Foscolo reloaded?)
72 - 55 | Lunedì, 28 febbraio 2011 @09:20
Gli amori, al pari degli ombrelli smarriti, dei guanti spaiati, degli sms mai arrivati , si perdono in un invito, in un toc-toc, in un sogno evocato, in un falso orgoglio, nell’egoismo, nelle bugie, nelle omissioni …e alla fine si ritrovano ai piedi della torre…
Torre dalla quale sono stati scaraventati per falsità, ambiguità, interessamenti….….
Sabato, 26 febbraio 2011 @08:06
La prima è stata lei. Intendo Jackie Onassis: la mai dimenticata first lady d’America, che amava così tanto la tracolla di Gucci creata negli anni Cinquanta, da far sì che diventasse la "sua" borsa. E infatti prese il suo nome: è diventata Jackie O., e rieccola, rivisitata e in colori quasi pop, nel nuovo modello di questa primavera. Si chiama New Jackie, e la vedete già al braccio delle solite fortunate celebrities, cui viene regalata per portarla a spasso. (Vi ho già detto quanto invidio le colf, o le amiche, delle dive sommerse da borse in regalo? Sono loro a portarsi a casa, immagino, le borse dismesse, a meno che qualche diva eurostressata non le venda surrettiziamente su eBay).
In ogni caso, la prima è stata lei. Anzi, a dire la verità, la seconda: la prima assoluta, la prima borsa che prese il nome da una donna di stile, è stata la Kelly di Hermès, la preferita di Grace Kelly. Come faccio a saperlo? Studio, perbacco. Studio borse, soprattutto le nuove it-bags di primavera, per scriverne, da brava giornalista fintoglam. E, all’occorrenza, ripasso: Grace (Kelly) e Jackie (Onassis) le ho riviste, insieme alle loro borse, in un libro appena uscito: si intitola "Una questione di stile" (Edizioni White Star, testi di Paola Saltari); sono ritratti, soprattutto fotografici, ma non solo, delle dieci donne che hanno rivoluzionato l’universo femminile. Un consiglio? Procuratevelo e tenetelo saggiamente vicino all’armadio, per quei giorni in cui vi sembra di non avete niente da mettere, o, peggio ancora, in quei giorni in cui vorreste vestirvi a occhi chiusi pur di non guardarvi allo specchio. Ispirazione e consolazione garantita.
Sì, mi piacciono sempre le storie delle borse. E le storie di donne innamorate di borse che costano come un affitto (anche un affitto in pieno centro). L’ultima? Ilaria Bellantoni, giornalista e scrittrice dolcemente al cianuro (già, niente zucchero ma cianuro: basta leggere il suo ironico "Lo chef è un dio", uscito da Feltrinelli, perfetto se siete appassionate di grandi chef, gossip e segreti in cucina). Negli ultimi mesi Ilaria Bellantoni era innamorata pazza. Non del marito, neppure della sua bimba, e neppure, che il protettore dei cuochi non voglia, di un nuovo chef. No: Ilaria era innamorata perdutamente di Lady Dior. Finché l’ha ricevuta in regalo per il compleanno (una colletta? No: il marito. A volte i mariti, se sfiniti a sufficienza, ci accontentano). Una Lady Dior rigorosamente nera, uscita da una scatola con fiocchi bianchi… (E qui ci vuole un sospiro: il sospiro di chi è innamorato e finalmente può accarezzare ed esibire l’oggetto del desiderio).
Come la capisco. Come capisco la voglia di innamorarsi di una borsa nuova e strapazzarla: si fa con ogni amore che si rispetti; e lasciarla sul pavimento, sotto la sedia, sulle piazze dove in primavera, con il sole, ci viene voglia di perdere tempo e magari sedersi per terra o sul bordo di una fontana… A differenza di certi amori, una borsa non si può ribellare; e chissà, magari ci amerà ancora di più per questo. Certo, forse non sarà così contenta se si chiama Lady Dior; ma comunque, ci si può provare lo stesso.
(Questo all'origine era un articolo moda per Grazia. Rimaneggiato e arricchito per voi).
LISA | Lunedì, 28 febbraio 2011 @14:42
Chioma? Quale chioma? Non esageriamo.
Giusy d\'antan | Lunedì, 28 febbraio 2011 @14:25
Ma gli sciuperesti la chioma, il cervello no, quello.......
LISA | Lunedì, 28 febbraio 2011 @09:20
A proposito di quel politico che ha fatto quei simpatici commenti sugli insegnanti (e non solo quelli, peraltro): come lo prenderei volentieri a borsettate...
Fiorenza | Domenica, 27 febbraio 2011 @23:17
72-55 , ma che tipo di incognite cono le tue? sarò una perfetta ignorante, però mi sono fermata a x - y ! spiegami, novello Einstein!
robbix | Domenica, 27 febbraio 2011 @21:22
ADORO le borse, capiscono tutte quelle donne che per loro fanno pazzie. Ricordo ancora quando anni fa ricevetti in regalo la mia prima 'luigina'... quel sacchetto marrone con scritto minaccioso LV mi chiamava e mi diceva 'aprimi, presto sarò tua..' Quando l'ho aperto è stato amore a prima vista! Ricordo che in auto per non rovinarla tenevo la dust bag e la mettevo dentro nei vari tragitti, mai potrei appoggiare una mia borsa sul pavimento, sotto la sedia... Bellissimo articolo!
Anonima Per Prudenza | Domenica, 27 febbraio 2011 @20:53
Dimenticavo: a voi docenti che seguite questo blog. Buon, Faticoso Lavoro!!
Anonima Per Prudenza | Domenica, 27 febbraio 2011 @20:51
Pensavo che la mia esternazione cadesse nell'indifferenza ma non è stato così. Era proprio rivolta a v oi ,Claudia Mdg e Simona. E' stato un piacere leggerti di nuovo, Claudia.
P.s. non volevo polemizzare ma reagire. Questo è quanto, Simona.
Simona | Domenica, 27 febbraio 2011 @20:10
Per Anonima: bellissima la tua assonanza tra borse e borse dei docenti zeppe di conoscenza (giusto?). Ovviamente come Claudia faccio parte della categoria e concordo con lei sull'ironia in merito alle rotaie del tram però non voglio fare polemica su quanto è stato detto da un politico contro la scuola pubblica. Mi sono soltanto rattristata un po' nel sentire svilito il mio "mondo di lavoro" da chi, rappresentando lo stato, non avrebbe dovuto dirlo, ma pazienza, si trovava al congresso dei cristiani cattolici: cos'altro potevamo aspettarci se non queste .... "boutade"?! Così per consolarmi sono andata in una libreria dove tutti i libri erano scontati dal 25 al 75% e poi a vedere due bellissime mostre al castello di Vigevano: una su Leonardo e un'altra su Giorgini l'ideatore nel 1951 del Pitti; abiti fantastici, foto, bozzetti e stasera c'è la fiction sulle sorelle Fontana (coincidenza!). bene così mi sono rilassata per affrontare il lunedì quando prenderò il mio bagaglio pesante per affrontare la faticosa settimana scolastica.
Anonimo | Domenica, 27 febbraio 2011 @19:25
Ma quanti anni hai 72-55? 17 come suggerisce il tuo nick? E questa proporzione a 4 incognite ce la spieghi?
72 - 55 | Domenica, 27 febbraio 2011 @15:48
D : R = O : V
claudia mdg | Domenica, 27 febbraio 2011 @15:43
Anonima, io e il mio borsone pieno zeppo di fotocopie, pennarelli, libri e dvd ringraziamo commossi. Una volta ho sognato di addormentarmi sulle rotaie del tram perchè non avevo più la forza di trascinarmi dietro la borsa.Buona domenica a tutti
Anonima per prudenza | Domenica, 27 febbraio 2011 @14:09
e non faccio parte della categoria!
Anonima per prudenza | Domenica, 27 febbraio 2011 @14:06
A me piacciono le borse molto vissute e capienti di coloro che insegnano nella scuola d'obbligo e nei Licei statali. Contengono cultura e sapienza e lavoro costante, modestamente retribuito. E mi spiace o meglio, mi sdegna sentir svilire pubblicamente la loro fatica e il loro impegno. Ve ne sono d alcuni imperfetti o inadatti al loro ruolo ma non tollero queste bordate da chi non può essere di esempio...
Simona | Domenica, 27 febbraio 2011 @10:44
Lisa, bell'articolo, ma sai una cosa? Sono un disastro: non sopporto nè borse nè scarpe. Uso solo due borse a stagione che alterno. Non credo di essere una donna normale ;-)
LISA | Sabato, 26 febbraio 2011 @17:06
CARLA: fantastica la categoria "borse da bambina scappata di casa". Una mia amica, invece, adora e cerca sempre le "borse sfatte". Chi ha detto che sono meglio di una Lady Dior? Che, peraltro, non posso permettermi neppure io, a meno di non accendere un mutuo (in questo sono ancora molto simile alla Stella, la Ragazza dallo Sguardo Prezzante di Glam Cheap, LADY CHATTERLEY!). E, MIRIAMROSAGIALLA, fammi indovinare: la Malìparmi con le collane stampate su tessuto?
Carla | Sabato, 26 febbraio 2011 @12:00
Io, invece, con le borse ho un pessimo rapporto loro non piacciano a me e io non piaccio a loro! Mi sforzo entro nei negozi che vendono borse dai brand meno cari a quelli costosi ( certo mai potrei permettermi una Dior) ma niente ....ci guardiamo, le indosso, loro si fanno accarezzare... ma poi tutto finisce, non scatta mai la scintilla.
E così mi ritrovo all'età di quasi quarant' anni a non avere una borsa, ho solo borse da " bambina scappata di casa" ( così le definisce una mia amica amante delle borse).
Dottore è grave ?
MiriamRosaGialla | Sabato, 26 febbraio 2011 @10:05
Ah, Lisa!
Sì, ADORO le borse!
Le mie ultime passioni sono le Malìparmi...ma si può scrivere così esplicitamente???
Ti inondo di petali gialli e profumati di rose gialle.
Lady Chatterley | Sabato, 26 febbraio 2011 @09:32
Lisa dallo sguardo"prezzante", bell'articolo e ricco di humor. Sapessi come capisco quel tipo di innamoramento che dà vita alle cose inanimate (o quasi)...
Venerdì, 25 febbraio 2011 @08:42
"La mia donna è un giardino d’avorio
le sue spalle sono fiori lucenti
e lisci
e sotto di loro i fiori nuovi e
affilati dei suoi piccoli seni che amorosi puntano in alto
la sua mano è cinque fiori
sopra il suo ventre bianchissimo poggia
un fiore astuto a forma di sogno
e i polsi sono purissimi meravigliosissimi fiori"
(e.e.cummings)
E quando ti guardo, per me è primavera.
(Edward Estlin Cummings, uno dei più grandi poeti americani del ‘900. I versi di oggi sono tratti da "Che cosa è per me la tua bocca", appena uscito per Ponte alle Grazie: bello, perché raccoglie anche dei disegni, molto sensuali, del poeta).
Avviso ai nuovi sintonizzati: ricordatevi, se volete mettere questo sito tra i preferiti, che ora sono lisacorva.com e non più it; e che, ogni venerdì, c’è il mio Buongiorno anche in inglese. Basta andare sulla parte english, anzi "globish", del blog! Quindi, se vi piace, diffondetemi!
Luca Amodeo | Martedì, 1 marzo 2011 @18:39
Versi splendidi questi di Cummings, che riecheggiano (molto da vicino, a mio avviso) il più bel canto d'amore mai scritto: il Cantico dei Cantici.
Grazie, Lisa - come sempre - per le tue selezioni.
72 - 55 | Domenica, 27 febbraio 2011 @15:48
D : R = O : V
Fiorenzaccia | Sabato, 26 febbraio 2011 @16:21
Ciao 72-55! Sono una mosca bianca. infatti non ho mai pensato nemmeno in quei momenti difficili e duri durissimi alla fatal quiete. Tanto prima o poi, quella arriva per tutti noi. Povero Foscolo, magnifico poeta morto ancor giovane. Non credo che anelasse a una morte precoce. Forse oggi, se dalle tue parti è una bella giornata e dopo un buon caffè caldo e profumato ti sentirai meglio. Coraggio !!!
72 - 55 | Sabato, 26 febbraio 2011 @13:54
Non solo conoscenza, da parte di chi ama esprimersi spesso per enigni, delle preferenze floreali e culinarie, ma anche di quelle che normalmente accompagnano una pizza..(e di sicuro non la birra), ma un tipo particolare di bibita, la cui ricetta classica è ignota a tutti da sempre ......
Che delusione......
72 - 55 | Sabato, 26 febbraio 2011 @08:33
Nulla è incredibile nella vita, tantomeno avere un Foscolo nel blog.
Chi non ha mai pensato, almeno una volta nella vita e in un momento di cupa disperazione, alla fatal quiete?
Non è solo questione di preferenze floreali, ma anche "culinarie "che pensavo, a torto, di averne quasi l’esclusività mentre, al contrario, erano di pubblico dominio, anche da parte di chi è dedito ad esprimersi spesso per enigmi……ed è questa la considerazione giusta….
Il caffè? Certo che me lo faccio. E me lo preparo da solo. Nero..bollente.
LISA | Sabato, 26 febbraio 2011 @08:01
72-55: trovo incredibile avere un Foscolo reloaded nel blog. La mia proposta: fatti un caffè, e raccontaci qualcosa di più sulla donna dei tulipani, o anche sulla scelta Foscolo. Non ne sentivo parlare, fammi pensare, più o meno dagli anni del liceo!
72 - 55 | Venerdì, 25 febbraio 2011 @23:37
Adele: non vedo il motivo per il quale te la prendi in questo modo..Le interpretazioni spettano a chi è chiamato in causa...e non mi sono segnato di mettere in dubbio la sensibilità e l'attenzione di quanti partecipano alle discussioni del blog. Tu dai pure la tua interpretazione in tutta tranquillità...In quanto ai segnali di cui parli, sono oscuri per te giustamente, ma chiari per altri....Notte serena Adele
adele | Venerdì, 25 febbraio 2011 @23:05
Un destino maligno e crudele! 72-55, abbi la compiacenza di esprimere chiaramente cosa vuoi dirci. Siamo tutte, spero, persone sensibili e attente, pronte ad ascoltare , non lanciare messaggi oscuri che si possono prestare - giustamente - a varie interpretazioni- Buona notte, 72-55
lady chatterley | Venerdì, 25 febbraio 2011 @22:11
e ora Il Foscolo...non lo possiamo collocare vero? La fatal quiete è piuttosto nota, non credi? Trova qualcos'altro. Mi sei simpatico 72-55. buona notte, ho altro da fare comunque penserò a "I sepolcri" e a Pindemonte prima di cedere al sonno, non eterno, almeno spero...
Hermione | Venerdì, 25 febbraio 2011 @22:10
Un mio carissimo amico, tanto tempo fa, mi disse che anche il nero può essere un colore molto " vivo " . . .
72 - 55 | Venerdì, 25 febbraio 2011 @21:50
Forse perché della fatal quïete tu sei l'imago a me sì cara vieni o sera...
La sera....cupa, tetra, nera....
E le conferme che ricevo, non volute e non cercate,ma che un destino maligno e crudele fa si che io sappia e che anneriscono ancor più il mio animo e tradiscono ancor più il mio cuore, fanno si che io speri vivamente di trovare, in una sera nerissima come questa, e che spero sia definitivamente la più nera, quella fatal quiete che tanto sto agognando....
Lady Chatterley | Venerdì, 25 febbraio 2011 @21:36
No, 72-55, la polvere di caffè non è nera, solo tu la vedi così: è marrone scuro e sa di buono e sprigiona un aroma che ci aiuta ad affrontare la giornata, proprio cone una tazza di té, la differenza non è poi tanto grande. E non fare il Giovane Werther, ti prego!!!
72 - 55 | Venerdì, 25 febbraio 2011 @21:33
Farfalla: Mi sa che ti sbagli, ma non per questo ti devi scusare
Farfalla | Venerdì, 25 febbraio 2011 @18:03
72-55... forse ti riconosco...così cupo, così triste...un'intuizione e nulla più. se sbaglio, ti prego, scusami
72 - 55 | Venerdì, 25 febbraio 2011 @17:06
Il caffè....La polvere di caffè per quanto possa modificare l'acqua , possa far sentire il suo profumo, pur sempre nera rimane..
E il nero non è affatto il colore della vita...
LISA | Venerdì, 25 febbraio 2011 @16:44
72 – 55: sii come il caffè. E' bellissimo quello che ti ha scritto VIP, molto meglio di quello che avrei potuto scriverti io.
LISA | Venerdì, 25 febbraio 2011 @16:43
NADIA, grazie del tuo ricordo di Luigi Di Ruscio, il poeta operaio che per vivere emigrò in Norvegia. Sempre proposito di coincidenze poetiche, proprio stamattina leggevo di lui - che non conoscevo - sul blog di un giovane poeta che mi piace molto, Massimo Gezzi, di cui spesso ho "sfilato" dei versi per i miei Buongiorno. Ecco quello che ne ha scritto, di questo poeta operaio con "la bocca piena di farfalle":
http://ilmareadestra.wordpress.com/
LISA | Venerdì, 25 febbraio 2011 @16:42
ANTONELLA: carina l'interpretazione, ma la scelta è del tutto casuale. Volevo semplicemente due colori diversi per il mio blog doubleface: qui sono in Piazza Unità a Trieste, e il verde è abbinato al mio soprabito glitter; lì sono nel mio studio, e quella è la mia tazza preferita per il té, con le rose ovviamente!, regalo di un'amica, e il fucsia/magenta è stato scelto per abbinarlo ai tessuti del mio studio... Ma sono sempre io, sempre Lisa: in piazza con la bora, o a casa con il laptop. E il té!
Vip | Venerdì, 25 febbraio 2011 @13:38
72 – 55: non puoi pensarlo davvero! E mi spiace che tu stia impazzendo così, ma cerca di rimanere lucido, anche se so che è difficilissimo riuscire a trovare i colori quando ora sei circondato solo da bianco e nero. Ma se continui a sfogarti con noi, a parlarne, a sputare fuori quel nero, attraversandolo con coraggio, vedrai che presto riscoprirai un arcobaleno. Fidati. Sii forte e tanace. Una volta qualcuno (non ricordo chi), da queste parte, scrisse: sii come la polvere di caffè che affronta l’acqua bollente,che scotta e fa male, modificandola. Esso cambia l’acqua, ossia quelle circostanze che gli procurano sofferenza, colorandola ed emanando il suo profumo. Ti prego, fallo. Sii, come il caffè.
Antonella | Venerdì, 25 febbraio 2011 @13:34
Ciao Lisa, un piccola curiosità: stamattina ho guardato il blog in "globish" Stupendo.
Nella versione italiana hai messo la bora della tua bella Trieste, nella versione inglese sei fotografata sempre con la tazza a fiori: che significato ha? (magari semplicemente perchè gli inglesi amano il the).
La poesia di oggi è bellissima: è meraviglioso paragonare una donna a un fiore! E' il paragone più bello in assoluto: stiamo tutte aspettando la primavera.
Baci
Antonella
72 - 55 | Venerdì, 25 febbraio 2011 @11:33
Un fiore che pensavo avesse confidato solo a me che le piaceva...
E tantissimi ne ho mandati....
Intere piantagioni di tulipani....
E invece....era il segreto di Pulcinella....
Era una cosa che tutti sapevano.....
Anche chi ha occhi solo per lei....
La delusione, quella che alberga e si instaura nell'intimo, nel cuore, è qualcosa che ti ammazza lentamente...uno stillicidio quotidiano...continuo..assiduo
Ti dissangua lentamente
E' un'agonia, una tortura che non riesco più a sopportare
Un'agonia, una tortura a cui porrò rimedio al più presto
Sono già morto dentro....lo sarò presto anche fuori....
MiriamRosaGialla | Venerdì, 25 febbraio 2011 @10:22
Cara Lisa,
grazie per aver parlato ieri del mio adorato Carlo e della mia adorata Nadia!
Ma il libro su Nadia di cui hai detto, con quella splendida copertina di Schiele, certo che lo conosco, lo sto finendo in questi giorni.
Hai ragione, ecco la MittelEuropa, per questo a Gorizia ti ho pensato...Trieste e Gorizai facevano parte dello stesso mondo...come la Galizia, all'estremo opposto dell'impero asburgico e dalla quale provengo io..o almeno, la mia anima.
E così cercherò anche oggi di "far di me stessa fiamma", come recita Michelstaedter...e credimi, non leggere quel libro di filosofia, ti stuferesti: Carlo è altrove, cercalo negli scritti che gli ha dedicato l'autore di "Nadia B."
E buona giornata!
Lele | Venerdì, 25 febbraio 2011 @09:11
Cuore, mio cuore, turbato da affanni senza rimedio,
sorgi, difenditi, opponendo agli avversari
il petto...
Attendo con ansia la primavera e con essa l'arrivo di un nuovo amore!
Bacini e bacetti.
Giovedì, 24 febbraio 2011 @07:26
"Per quel tuo cuore che io largamente preferisco ad ogni altra burrasca".
(Amelia Rosselli)
Il tuo cuore che mi precipita in un deserto, quando non mi chiami; il tuo cuore che è vento che sbatte le porte, e mi raggela, quando mi allontani. Il tuo cuore, è il mio meteo.
Nasce a Parigi nel 1930: il padre, Carlo, era un esule antifascista, morto assassinato. Tornò in Italia solo con la Liberazione. Morì suicida come Sylvia Plath, che amò e tradusse. Questo è uno dei suoi versi più famosi.
Giusy (d\'antan) | Venerdì, 25 febbraio 2011 @14:33
Tutto a rate per me. questa è anche l'ora delle telefonate. La persuasione e la rettorica ( benedetti austroungarici ! ) è proprio quello che abbiamo in casa e che non trovo. Comunque non ho proprio il coraggio di riprenderlo in mano: anche qui, ricordi del tempo che fu.
Giusy (d'antan) | Venerdì, 25 febbraio 2011 @13:57
Grazie a te, Lisa! E mi piacciono molto i ciottoli tirati in uno specchio d'acqua e vederne soprattutto l'effetto...Ho un ricordo sfocato del film visto 40 anni fa, sicuramente si trattava di Bertolucci. ricordo bene invece la triste fine dei fratelli Carlo e Nello ma non sapevo della stretta parentela Pincherle-Rosselli. Anche del Conformista ho un ricordo un po' confuso ( sottratto a mio fratello e letto di soppiatto tantissimi anni fa, ancora non ero sposata e il controllo a casa era abbastanza severo. Nemmeno il coniuge (mio e quasi "onnisciente", beh è una battuta) era a conoscenza del legame tra le famiglie. Ciao! è sempre un piacere leggerti.
72 - 55 | Venerdì, 25 febbraio 2011 @08:55
LISA: certo, ma non pubblicamente. Di sicuro potrai essermi d'aiuto dato che sto letteralmente impazzendo.....
LISA | Venerdì, 25 febbraio 2011 @08:39
72 - 55: fa male lo stesso. Ma hai voglia di raccontarmi la tua storia?
72 - 55 | Venerdì, 25 febbraio 2011 @08:32
LISA: quando il fuoco è ghiaccio.
LISA | Venerdì, 25 febbraio 2011 @08:27
72-55: quando il ghiaccio è fuoco.
LISA | Venerdì, 25 febbraio 2011 @08:19
MIRIAMROSAGIALLA: confesso, da qualche parte nella mia libreria c'è il piccolo volume Adelphi di Carlo Michelstaedter, "La persuasione e la rettorica" (proprio così, con due T), che mi era stato regalato qualche vita fa da un quasi-amore, un fan del giovanissimo filosofo morto suicida a 23 anni. La confessione è che non l'ho mai letto. Ma è anche vero che non ho mai frequentato molta filosofia; forse perché, semplicemente, non la capisco. Forse però adesso mi potrei appassionare alla sua storia d'amore con Nadia Baraden (bellissima, almeno a giudicare dal ritratto che ho visto, che non so se fosse in mostra), anarchica e rivoluzionaria russa, incarcerata e condannata alla Siberia, poi salvata con l'esilio... Si conobbero a Firenze, dove Michelstaedter, che era goriziano, studiava, e dove lei si suicidò, nel 1907, tre anni prima di lui. Lo sapevi che Marsilio ha pubblicato, l'anno scorso, un libro tutto dedicato a lei? Si chiama "Il segreto di Nadia B.". Non l'ho letto, ma mi ha colpito il nudo magnifico e tormentato di donna, di Egon Schiele, in copertina. That's Mitteleuropa.
72 - 55 | Venerdì, 25 febbraio 2011 @08:17
Il tuo cuore, che sembrava un inferno di fiamme che riscaldava e faceva ardere ogni momento dell mia esistenza, in realtà non era e non è altro che una punta di iceberg che gela e inaridisce, in special modo nei momenti in cui ancor di più avrebbe dovuto accalorarlo....
Un cuore gelido, un cuore di ghiaccio che un giorno qualcuno, magari chi proprio più tieni e sei legata, saprà farlo soffrire lentamente e lentamente farlo spezzare....
LISA | Venerdì, 25 febbraio 2011 @08:04
GIUSY D'ANTAN: mi hai incuriosito, e sono andata a caccia del film sui fratelli Rosselli. Forse è quello di Nelo Risi (guarda caso, regista ma soprattutto poeta), del 1959. Ma era un cortometraggio. E sì, i due fratelli antifascisti furono assassinati in Francia nel 1937 da una squadra di "cagoulards", miliziani della Cagoule, la destra estrema francese, su mandato dei servizi segreti fascisti e di Galeazzo Ciano. Ma soprattutto ho scoperto che Moravia si ispirò al delitto dei fratelli Rosselli per il suo romanzo "Il Conformista", scritto nel '51, che uscì con molte polemiche: era la storia di un fascista dell'Ovra, i servizi segreti di Mussolini, che viene mandato a Parigi a uccidere il suo ex professore, un esule antifascista appunto. Da questo libro Bertolucci, nel 1970, trasse un film, con Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli e Dominique Sanda (è lì che viene uccisa la coppia, marito e moglie, quando nella realtà non accadde). Piccolo particolare: Moravia era cugino dei fratelli Rosselli, e non ne pensava bene, antifascisti troppo salottieri e liberali, secondo lui... Era invece legatissimo alla zia, Amelia (nonna della poetessa, madre dei fratelli uccisi), e da ragazzo le scrisse lunghe lettere, pubblicate poi da Bompiani. E' incredibile quando, seguendo le tracce lasciate dalla poesia, si ripassa anche la storia italiana. Grazie, dunque!
LISA | Venerdì, 25 febbraio 2011 @07:21
CARLA e FIORENZA: quando il cuore è in burrasca, si aspetta che passi... E ci si gode la bellezza selvaggia della tempesta, cercando di non bagnarsi troppo.
LISA | Venerdì, 25 febbraio 2011 @07:15
Per NADIA: mi piacciono le coincidenze poetiche. O, forse, in poesia non ci sono coincidenze...
Fiorenza | Giovedì, 24 febbraio 2011 @20:36
scoglio, dove ho tanta voglia di infragermi, attendi la mia onda che ti consuma!!|... Solo per scherzare e sdrammatizzare...Di questi tempi e con le notizie che ci arrivano, ai massacri che si stanno consumando, meglio pensare alle tempeste sentimentali.
Carla | Giovedì, 24 febbraio 2011 @20:05
E quando il cuore è in burrasca e non si hanno né le forze della natura per calmarlo né le forze umane per placarlo, si deve solo aspettare che l'onda si infranga su di te scoglio , o ci sono altre possibilità?
P.S:. bello il blog globish
Marti | Giovedì, 24 febbraio 2011 @16:27
Come sempre magnifica.
Anche se ora è tardi, buongiorno a te, Lisa =)
Giusy d'antan | Giovedì, 24 febbraio 2011 @14:47
Amelia Rosselli...Più di trent'anni fa Rossellini aveva girato un bellissimo film sull'assassinio dei fratelli Carlo e Nello. Ricordo che venne uccisa anche la moglie di uno dei due. (delitto su commissione, se non ricordo male)
Visto che si ricordano scrittori e poeti che hanno voluto porre fine alla propria vita, ricorderei anche Virginia Woolf di cui conservo un libriccino "momenti di essere..." pubblicato postumo, a cura del marito. Spero di ritrovarlo, fra i moltissimi libri stipati, più o meno con ordine logico, nei nostri scaffali. Abitazione cartacea, la mia! Ovunque io posi lo sguardo, incontro qualcosa di stampato. Sto cercando anche Michelstedter. Non erano poesie, piuttosto di un saggio di difficile comprensione per la sottoscritta.
Nina | Giovedì, 24 febbraio 2011 @12:58
Vento di burrasca, nel mio cuore, che spazza via le foglie secche, avvizzite e morte, le risposte stanche, il pressapochismo sul quale si schiantano le emozioni.
MiriamRosaGialla | Giovedì, 24 febbraio 2011 @09:45
Ah, Lisa!
Amelia Rosselli!
Ultimamente sto solo leggendo di poeti e letterati suicidi...speriamo bene!
Attendo un tuo post sul genio precocemente mancato (filosofo, poeta pittore) Carlo Michelsteadter: ho trascinato il consorte fino a Gorizia, ai confini dell'allora impero asburgico, per visitare la mostra a lui dedicata...e me ne sono innamorata!
E che dire della sua compagna di studi Nadia Baraden???
Tanti petali gialli a tutte.
Raffaellacheama... | Giovedì, 24 febbraio 2011 @09:03
mi sono spostata dal post di Berlino per scrivere su questo..
grazie a questo tuo Buongiorno ho ripreso il piccolo regalo che faccio ogni giorno al mio "consorte" : il buongiorno e un mio piccolo commento. e questo è decisamente adatto a me...
Mercoledì, 23 febbraio 2011 @09:54
"Io non ho niente da raccontarle perché non amo niente, come le ho detto. No, questa settimana ho amato due cose: un film e un giardino".
(Cristina Campo)
E anche il primo caffé del mattino, e un tramonto inaspettato all’angolo della strada, e il letto rifatto con le lenzuola che sanno di bucato, ancora tiepide di ferro da stiro… Com’è facile, in fondo, farsi amare dal mondo.
Le frasi di oggi sono tratte da una lettera della poetessa Cristina Campo - il film di cui parla è "L’Arpa birmana"; il giardino è dietro il lago, a Villa Borghese a Roma - e sono tratte dal suo epistolario "Vivere, certo, mio caro amico", Adelphi. Era il 1958: anni in cui, a un amico, si dava del lei.
LISA | Martedì, 1 marzo 2011 @08:46
URSENNA: vedo che più che i koala hai scoperto i surfisti.... Aspetto molto curiosa tuoi prossimi commenti. Vieni però sui post del giorno, così sogniamo tutte con te!
Ursenna | Martedì, 1 marzo 2011 @02:05
Gia': il porto, Circular Quay, sta a Sydney come il Duomo sta a Milano. PEr chi, come me, ama l'acqua, gia' una buona partenza. Ma io non conosco Trieste.. raccontero' nei prossimi post. Per il momento, in quanto a fashion: qui regna la vita alta, e finalmente i pantaloni coprono l'inguine! (ma scoprono tutto il resto) (abbronzato e meritevole di essere scoperto, ma quanto sono "fit"questi australiani...)
LISA | Lunedì, 28 febbraio 2011 @07:34
URSENNA: Sydney! Racconta, racconta qualcosa di più. Una delle mie città sull'acqua preferite. Un po' - passatemi il paragone - una Trieste down under. Manca la bora, ma ci sono le spiaggie di sabbia da raggiungere in autobus. Sei già andata a Tamarama Beach?
Ursenna | Lunedì, 28 febbraio 2011 @04:45
Gia': da Sydney penso a quanto e' meravigliosa la vita, dal mio coinquilino che fa colazione con le chopsticks all'Opera House che vedo dalla finestra dell' ufficio. E sono gia' a due cose che amo per questa settimana. No, non e' poco. E poi e' solo lunedi'
malu63 | Mercoledì, 23 febbraio 2011 @14:56
Lisa complimenti per la nuova pagina del blog, le foto sbarazzine la tazza e le rose, tutto parla di te e il verde bellissimo questo sfondo, ricordo la prima volta che cambiasti " vestito" fù un trauma per me abitudinaria come sono mi sembrava di aver perso una parte di te, oggi sono sempre più contente di questi nuovi cambi, è la vita niete rimane uguale e anche questa piccola esperienza mi ha fatto capire qualcosa in più. Cosa ricorderò di questa settimana sarà il sorriso con cui ho aperto questo blog oggi , il blog di un'amica che si rimmova sempre eppoi tutto quello che di bello c'è stato nei miei giorni , l'arrivo di una piccola amica pelosa di nome laika, e tutto quello che ho voglia di ricordare!
suni | Mercoledì, 23 febbraio 2011 @11:15
amare soltanto due cose in una settimana è un pò poco !
Lele | Mercoledì, 23 febbraio 2011 @10:11
Ma si, anch'io questa settimana ho amato solo due cose...ripararmi nella mia coperta rossa e bere il tea nella mia tazza a fiori ...tutto il resto è stato...noia! Bacini
Martedì, 22 febbraio 2011 @10:46
"Non aver paura dell’amore. Posa la tua mano
lentamente sul petto della terra e senti respirare
i nomi delle cose che lì stanno
crescendo: il lino e la genziana, la verzura odorosa
e le campanule blu; la menta profumata per
le bevande dell’estate e l’ordito delle radici di una
pianticella d’alloro che si organizza come un reticolo
di vene nella confusione di un corpo.
Mai la vita
è stata solo inverno".
(Maria do Rosário Pedreira)
Per questo crediamo nella primavera.
(Vi ricordate "Ma tu partivi sempre la sera prima del mio arrivo", il Buongiorno dello scorso 15 dicembre? E’, come questo, della poetessa portoghese Maria do Rosário Pedreira).
farfalla | Martedì, 22 febbraio 2011 @20:29
da questi versi ho estrapolato solo la genziana. bel fiore selvatico e montano dI un bellissimo blu. Mia madre ci proibiva di raccoglierne i fiori . Il resto della poesia è un po' sdolcinato
Lorenza | Martedì, 22 febbraio 2011 @13:05
..Me la ricordo "Ma tu partivi sempre la sera prima del mio arrivo", era stupenda, come lo è questa! :)
Grazie di trovare sempre begli spunti...
Lele | Martedì, 22 febbraio 2011 @11:54
I believe it!
Lunedì, 21 febbraio 2011 @07:49
"Cominciano ad accendersi
le domande alla notte.
Ve ne sono distanti, quiete,
immense, come astri:
chiedono da lassù
sempre
la stessa cosa: come sei.
Altre, fugaci e minute,
vorrebbero sapere cose
lievi di te e precise:
misura
delle tue scarpe
nome
dell’angolo del mondo
dove potresti aspettarmi.
Tu non le puoi vedere,
ma il tuo sonno
è circondato tutto
dalle mie domande."
(Pedro Salinas)
La prima è: chi sei; e poi quando, quando sarai per me.
I versi di oggi, come quelli che ho scelto per il 14 febbraio, sono del poeta spagnolo Pedro Salinas, e sono tratti da "La voce a te dovuta", Einaudi, la sua raccolta degli anni Trenta.
stefania | Lunedì, 7 marzo 2011 @14:08
LISA
un uomo c'è, ma il suo sonno è in un letto che non è il mio e le mie domande spesso lo tengono sveglio, in cerca di risposte.
*MeRi* | Martedì, 22 febbraio 2011 @16:17
Sono così belle queste ventate di poesia che scegli e mi fai respirare...e il tuo piccolo personale commento alla fine mi lascia sempre senza fiato ed ho la sensazione che così l'avrei completata io...Brava Lisa..e grazie!
LISA | Martedì, 22 febbraio 2011 @11:12
STEFANIA: le notti popolate di domande sono le peggiori. Ma c'è un lui che sente le tue domande sussurranti?
LISA | Martedì, 22 febbraio 2011 @11:10
Che bello, X VIENE E VA, la storia di un libro di poesie che va e viene. Ma tu da dove mi scrivi?
x. viene e va | Martedì, 22 febbraio 2011 @00:48
la voz a ti debida..comprato per caso nel 2002, nel pieno di un amore da fine liceo. prestato, sparì con lei nella grande città del nord. recuperato e scaffalato dopo un paio d'anni. rispolverato, insieme al mio cuore, per me e per l'altra lei qualche anno dopo. tornato nello scaffale con la personale scoperta della solitudine descritta nei versi della sua copertina.
la stagione di Salinas viene e va.
Giusy d'antan | Lunedì, 21 febbraio 2011 @16:40
A la noche se empiezan
a encender las preguntas.
Las hay distantes, quietas,
inmensas como astros..
.Sono riuscita a trovare questi versi in lingua
originale. leggerò con calma il resto. grazie , Lisa
stefania | Lunedì, 21 febbraio 2011 @15:49
è una vita che aspetto che "lui" sia per me...e il mio sonno è gonfio di domande..e ogni giorno è vuoto di risposte.
le poesie che scegli, e che ogni mattina leggo su city "mi riguardano" sempre molto da vicino.
grazie!
chicca | Lunedì, 21 febbraio 2011 @14:31
la mia poesia preferita. pedro salinas, la voce a te dovuta ! qualcosa di meraviglioso!
INCREDIBILE | Lunedì, 21 febbraio 2011 @09:00
IN UIN'ALTRA VITA...
TU LO SEI IN QUESTA PER ME....
Lele | Lunedì, 21 febbraio 2011 @08:58
sono sicura che c'è, che anche lui mi sta cercando, che un giorno ci incontreremo e ci riconosceremo dietro l'angolo del mondo e della mia vita. Buongiorno Lisa, per tutto il giorno!
suni | Lunedì, 21 febbraio 2011 @08:44
come mai faremo a conoscere veramente l'altro (a parte il numero di scarpe) se non conosciamo noi stessi ? se ogni giorno non siamo più quelli del giorno prima ? .
Nina | Lunedì, 21 febbraio 2011 @08:18
Ah che sospiro mi fai fare Lisa, siamo intimi, in un certo senso, ma non ci conosciamo; io non gli chiedo e non mi stanco di aspettare il giorno in cui parleremo di libri, pizza, musica e film...chè quelli sì, sono argomenti intimi. buona giornata.
Domenica, 20 febbraio 2011 @19:06
A Berlino c’erano: tutte le gradazioni del grigio. C'è un nuovo museo che in realtà è vecchio: si chiama Neues Museum, ed è stato inaugurato, dopo anni di abbandono e ristrutturazione, dov'era il museo distrutto alla fine della guerra: l'architetto, l'inglese Chipperfield, ha lasciato le pareti a vivo, le tracce degli affreschi, segni del tempo e della disfatta del Terzo Reich; ma oltre alla meravigliosa, enigmatica Nefertiti (il museo ospita le collezioni di arte antica), mi sono piaciuti i bagni, un tripudio di legno e design; mai visto dei bagni così belli in un museo, sembravano quelli di un boutique hotel. E poi? Poi a Berlino c’era un baretto fantastico sotto casa del mio amico storico, un baretto ricavato in una vecchia latteria, con giornali e Apfelstrudel e cappuccino quasi vero, e un tè speziato che si chiama "Winter in Berlin", inverno a Berlino: il tutto a Mitte, o Prenzlauer Berg, un tempo ex Ddr, ora il quartiere più caldo e trendy, di locali e negozietti. Scusate, ho detto caldo? Ho sbagliato. L’inverno a Berlino è freddo; il cielo non è mai azzurro, è in tutti i colori del grigio, è grigio perla e antracite e grafite e neve sporca; le ragazze vanno in giro in bici anche sotto la neve; e a cena nell’Einstein Café, una vecchia villa con giardino, ci sono candele bianche su ogni tavolo, tanto per darti l'illusione di scaldarti un po'.
raffaellacheama... | Mercoledì, 23 febbraio 2011 @20:20
mi piacciono per la loro sospensione, galleggi anche sulla terraferma in città così...infatti a volte a Milano il mio asma cronico peggiora anche per questo senso quasi claustrofobico che mi trasmette.,.
cerco di andare a piedi più che posso,e di tornare a respirare appena posso.. e non che a casa sia meglio, abito in una cittadina piemontese abbastanza triste (Alessandria)..
Trieste mi manca da vedere!
LISA | Mercoledì, 23 febbraio 2011 @10:00
RAFFAELLA CHE AMA LE CITTA' SULL'ACQUA: come ti capisco. L'acqua era quello che più mi mancava, quando vivevo a Milano. Forse perché sono nata in una città d'acqua, e vento: Trieste; e forse è per quello che ritorno sempre in altre città di fiumi, e canali, e mare: Amsterdam, Amburgo, e Sydney, sabbia tra i grattacieli.
Raffaella che ama Berlino | Mercoledì, 23 febbraio 2011 @09:52
grazie, è stato anche un modo bellissimo di rafforzare la nostra amicizia...splendido davvero!
ora viviamo sempre tutte a Milano, ma solo una è rimasta in collegio; noi altre tre siamo divise perchè andiamo in nuniversità troppo lontane tra loro, cercare casa insieme sarebbe stato impossibile..
io frequento Lettere Moderne alla Cattolica, vivo vicino ai Navigli.
anche questo è un piccolo miracolo, amo moltissimo le città sui corsi d'acqua..
a settembre sono stata a Venezia, non ti dico che emozione!
comunque, spero che la primavera porti anche la possibilità di vedere più spesso le amiche, e in generale di prendersi la libertà di girare e assaporare...
quest'inverno è stato troppo "tappante" :)
LISA | Mercoledì, 23 febbraio 2011 @09:24
'POVNA: bella la citazione. E' vero, ci sono città a cui sentiamo di appartenere, anche se non ci siamo nati. RAFFAELLA CHE AMA BERLINO: mi piace l'idea di quattro ragazze alla scoperta della città... Tra Brezel e birra e i mille locali e le gallerie d'arte di Mitte. Ma dove vivi adesso? Sempre Milano?
\'povna | Martedì, 22 febbraio 2011 @14:14
"I believe you will always come back to Berlin, Christopher. You seem to belong here."
"Perhaps I do, in a way."
"It is strange how people seem to belong to places – especially to places where they were not born…"
(Ch. Isherwood, "Godbye to Berlin")
http://nemoinslumberland.splinder.com/
Raffaella | Martedì, 22 febbraio 2011 @11:37
perchè è Romantica, vedi amore nelle strade. è un amore giovane e pieno di arte, ma è sincero e visibile a tutti....
e poi trovo meravilgiosa la sua rinascita, la capacità di reinventarsi nei mille quartieri..
questa estate ci sono stata per la seconda volta, eravamo 4 ragazze (conosciutesi in un collegio salesiano a Milano, pensa!)e sono stati 4 giorni alla scoperta, una avventura cittadina di grandissimo respiro...
senza contare che amo il tedesco incondizionatamente
LISA | Lunedì, 21 febbraio 2011 @23:16
RAFFAELLA, racconta: come mai Berlino?
raffaella | Lunedì, 21 febbraio 2011 @10:57
ciao Lisa, sono una 20enne amante del tuo blog e dei tuoi buongiorno.
grazie per aver reso così bella la mia città preferita.
chi l'ha detto che il grigio è noioso?
Venerdì, 18 febbraio 2011 @07:26
"Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto".
(Nazim Hikmet)
Ma se mi abbracci, se mi abbracci forte, lo capirai, lo capirò.
(Nazim Hikmet, il romantico comunista, poeta turco, morto in esilio a Mosca nel 1963. Questa è una delle sue poesie più belle)
Marina | Lunedì, 21 febbraio 2011 @10:36
si é questa...grazie il mio computer l' aveva cancellata!
LISA | Domenica, 20 febbraio 2011 @18:49
La poesia che ti ricordi, MARINA, e che piace tanto a OLGA, era il Buongiorno del 5 maggio 2009; i versi sono tratti dall'antologia di poetesse arabe contemporanee intitolata "Non ho peccato abbastanza", Mondadori.
"Se apro il mio libro di poesia
o le valvole del mio cuore
quale poesia può contenere la tua manina che saluta
sulla soglia della scuola?"
(Fawziyya Abu Khalid)
Quale poesia può contenere il sorriso, il passo, il profumo di pulito dei bambini che amiamo? Figli nostri, figli del mondo. I bambini che siamo stati. I bambini che verranno. Bambini.
A CLARA, mamma adottiva in partenza per lo Sri Lanka, un grande abbraccio. E' molto bello che tu abbia scritto. Ti aspetto ancora.
Adele | Sabato, 19 febbraio 2011 @16:02
Poesia costruita sul rimpianto, forse. Oppure costruita su un addio imminente? Non conosco il poeta, non ho mai letto niente di suo. Belli questi versi: "Quello che vorrei dirti di più bello..." io avrei voluto dirlo ai miei genitori, non a un amante o al marito.
Hermione | Sabato, 19 febbraio 2011 @11:03
Pare che Nazim Hikmet non abbia trattato molto bene le donne, in vita sua. Tuttavia, resta il fascino delle sue parole . . .
bullo papamoo | Sabato, 19 febbraio 2011 @03:52
ciao lisa
sono paolo
piacere di averti conosciuto
Susy Anne | Venerdì, 18 febbraio 2011 @21:32
ADORO.
speranza | Venerdì, 18 febbraio 2011 @17:23
Che bello ritrovare questa poesia. E ritrovarvi qui, nei giorni piu' belli, vissuti e da vivere.
Marina | Venerdì, 18 febbraio 2011 @15:16
Grazie Olga, di tutte le parole, e grazie per i versi di Dostoevsky...
Olga | Venerdì, 18 febbraio 2011 @14:19
Nazim Hikmet mi è stato sempre particolarmente vicino – nelle sue poesie scriveva dalle e delle città che amo immensamente – Leningrado, Mosca, Tallinn, Berlino, Praga, Varsavia, Cracovia..
Le sue poesie che preferisco in assoluto sono "Se per i buoni uffici del signor Nuri spedizioniere" – stupenda, passionale
"sta' attenta a non dirmi "avvicinati", mi sembra che se la tua mano toccasse la mia cadrei morto sul pavimento" e
"Alla vita"
" La vita non è uno scherzo, prendila sul serio, come fa lo scoiattolo, ad esempio, senza aspettarti nulla dal di fuori o nell’al di là. Non avrai altro da fare che vivere).
È molto toccante anche "Ultima lettera al figlio".
Buon viaggio a Clara. Alle emozioni difficili da spiegare e decifrare. Oh, come aveva ragione Dostoevskiy "Tutto l'universo della conoscenza, non vale le lacrime di un bambino".
E tanti auguri a Marina e al suo Consorte. Che il potere di una manina appoggiata sulla tua possa sempre e per sempre cambiare la vita.
Angela | Venerdì, 18 febbraio 2011 @14:14
Lisa!!! Ma che bello trovare una delle mie poesie preferite qui!!
......quanto vorrei dirglielo quello che ancora non gli ho detto!!!
Marina | Venerdì, 18 febbraio 2011 @13:04
E' una delle mie poesie preferite, che ha campeggiato lungamente davanti a me in ufficio e a casa, é stata sostitutia da versi riportati da olga sul potere di una manina che ti saluta all'uscita di sculoa, credo fosse di una poetessa polacca. Questi versi del poeta turco mi facevano pensare solo a mio marito, che tra l' altro si chiama Nazim, ma tutto cambia e ora mi fanno pensare alla vita con nostro figlio e a tutto il bello che ci ha portato e che ci porterà. Come cambiano le cose vero Clara? Lo sapevo già, noi siamo legate da molti fili virtuali e dalle belle faccine dei nostri figli che colorati ci accompagnano. Ti auguro il meglio tesoro nella terra del mio consorte, una bella bambina, una bella bambina per il piu' bello dei vostri giorni. Ieri, un anno fa mio figlio veniva con noi, sempre e per sempre...
INCREDIBILE | Venerdì, 18 febbraio 2011 @12:55
Vero...Ancora non te l'ho detto....
Non l'hai ascoltato dalla mia voce....
L'hai letto inciso sul mio cuore.....
Simone RED | Venerdì, 18 febbraio 2011 @12:52
Come sempre trovi una poesia adatta ai miei nuovi giorni.Sarà che sta arrivando la primavera ma ha ancora bisogno del cappotto per uscire, sarà il taglio nuovo di capelli che stimola la rinascita, sarà una nuova sensazione che scalda il cuore, ma c'è speranza nella tua poesia.La speranza di una comunicazione sopra le parole.Buongiorno a te Cara Lisa.
Lele | Venerdì, 18 febbraio 2011 @11:42
Come vorrei rifugiarmi ancora fra le sue braccia...(sob...sob...sob!!!)
alga | Venerdì, 18 febbraio 2011 @11:10
Una delle mie poesie preferite e una delle più belle di hikmet che riempie il cuore e l'anima di sentimento ed emozione. Grazie per averla scelta oggi e grazie per i tuoi doni quotidiani che regalano sentimenti e colore anche in giornate non facili!!
Alessandra
mery | Venerdì, 18 febbraio 2011 @11:03
è il mio poeta preferito! grazie.
clara | Venerdì, 18 febbraio 2011 @09:35
Mi riaffacio sul tuo blog Lisa per annunciarti la mia prossima partenza per la seconda adozione.Molto probabilmente per la festa della donna sarò in Sri Lanka a stringere la mia bambina.I versi di oggi mi sembravano adatti per questo annuncio:non bisogna mai credere di aver vissuto "il più bello di tante cose".Io aggiungerò, con questa adozione, un altro "più bello" alla mia vita e sono sicura che ce ne saranno altri in futuro.
P.S. complimenti per il nuovo look.Il colore è quello della speranza che non deve mai mancare.
Annalisa farmacista | Venerdì, 18 febbraio 2011 @09:26
Ah ma non mi ero accorta della English-version. colore perfetto. Bravissimi!
Annalisa farmacista | Venerdì, 18 febbraio 2011 @09:16
Questi versi li avevo già sentiti e rileggerli è sempre molto bello. Fa pensare al futuro, alle aspettative. Spero di avere sempre la fortuna di aver voglia di guardare avanti, di aspettarmi qualcosa di nuovo. Anche solo i prossimi saldi. (adoro il cappotto che hai nelle foto). E poi che bello questo colore. Nella mia casina piccina picciò con pareti bianche e pavimento light grey c'è ovunque questo colore unito al lilla. Che stanno benissimo insieme. Suggerimento anche per il sito. ciao!
suni | Venerdì, 18 febbraio 2011 @09:15
suni a lisa mi fai cominciare la giornata piangendo c'è tanto di me in questi versi tanto di noi tutti recuperiamo siamo ancora in tempo
Giovedì, 17 febbraio 2011 @08:58
"L’inverno passò su Westport rapido e spietato, come se avesse fretta e volesse sbrigare la faccenda il più presto possibile."
(Cathleen Schine)
D’accordo, allora. Allora pioggia noiosa, e freddo quasi seccato, e anche un po’ di ultima neve, ma in fretta per favore: qui, aspettiamo la primavera.
(La frase di oggi è tratta da un libro di Cathleen Schine che mi ha molto divertito: "Tutto da capo", Mondadori, storia di un divorzio tardivo)
Non so se l'inverno abbia davvero fretta: quello che so è che mi sono svegliata a Berlino e oggi c'è aria di neve.
Maia | Giovedì, 17 febbraio 2011 @22:58
Cara Lisa, da un po' non passavo da queste parti. Bella la tua presentazione a lato e le foto ma il colore...onestamente preferivo quello di prima. Ma forse sarà perchè proprio il verde non mi piace... Vabbè, la cosa bella del blog sono le poesie che ci offri e i commenti delle lettrici. Mi abituerò alla novità (ma spero che cambi presto, scusa)
Nina | Giovedì, 17 febbraio 2011 @15:25
Io, Lisa, mi sposterei tanto volentieri da un posto freddo all'altro, un pò della mia adorata Russia, San Pietroburgo in pieno inverno, un pò di notti bianche, poi Svezia, poi Praga...ecco Praga..prima o poi. Un bacio a tutte!
Sabrina | Giovedì, 17 febbraio 2011 @14:17
Cara Lisa, molto bello questo verde, anche le tue foto eleganti e sbarazzine allo stesso tempo. Mi piace molto anche la tua presentazione a lato, molto più della precedente. L'unica cosa che non mi piace molto è che i post graficamente scompaiono un po', perdono nel contrasto con il verde che li circonda. A me l'inverno piace, mi sembra una stagione di cambiamenti e in continua evoluzione, mentre d'estate tiro le somme (reminiscenze di quando andavo a scuola, forse). A seconda dei cambiamenti che ci sono stati, la primavera non mi rallegra granchè e vorrei che l'inverno fosse meno rapido meno spietato... Sabrina
suni a patrizia | Giovedì, 17 febbraio 2011 @14:07
Gli animali ,per chi li ama ,hanno una grande forza conolatoria :molto spesso ci risollevano dal groviglio di problemi al quale siamo quotidianamente sottoposti ...portano via l'inverno opprimente . che pare non avere fretta ,come dice Lisa...... ..ciao, continua a scrivere
Giusy ( d'antan) | Giovedì, 17 febbraio 2011 @13:45
Ciao omonima, guarda che non è un libro noioso. Fattelo prestare, non te ne pentirai. A parer mio, i libri possono essere regalati, certo! ma dopo averli letti.
Giusy ( d\\\'antan) | Giovedì, 17 febbraio 2011 @13:41
Giusy d'antan dissente profondamente dall'omonima... Qualche scherzetto? spero di no.
patrizia fiorista | Giovedì, 17 febbraio 2011 @13:18
Ciao Suni, mi piacciono molto i cani. Io ho un boxer di
10 anni e 3 gatti, una ha 21 anni.Il mio birillo nei giorni più neri non mi ha mai abbandonato, anzi è come se avesse capito il mio dolore.
Lisa questo verde è fantastico Patri
LISA | Giovedì, 17 febbraio 2011 @10:06
Della Schine mi era piaciuto anche "I newyorkesi", sempre Mondadori, una specie di commedia romantica con cani ambientata a Manhattan, un po' un set di Woody Allen; e più di dieci anni fa, il suo bestseller: "La lettera d'amore", Adelphi.
giusy | Giovedì, 17 febbraio 2011 @09:35
ho cominciato a leggere quel libro di cui parli, ma mi sono fermata ad un certo punto annoiata. l'ho riciclato regalandolo ad una mia amica, me lo farò prestare e proverò a rileggerlo, forse nn era solo il momento giusto.
Mercoledì, 16 febbraio 2011 @08:03
"Si era rannicchiata in un grande maglione sformato lavorato a maglia, lo stesso che suo padre indossava quando usciva in mare nelle giornate fredde. Allungò le maniche per metterci dentro le mani intirizzite…"
(Camilla Läckberg)
Come ci scaldano, e scaldano anche il cuore, i vecchi maglioni che portano ancora l’impronta di chi ci vuole bene.
(Continuo a preferire, tra le gialliste nordiche, Liza Marklund, ma non è male neppure Camilla Läckberg: la frase che ho scelto oggi per City è tratta da "La principessa di ghiaccio", che ho appena finito di leggere. L’editore è Marsilio).
INCREDIBILE | Venerdì, 18 febbraio 2011 @12:48
UNA FELPA CON CAPPUCCIO....CHE INFIAMMA IL CUORE ....
Giusy ( d'antan) | Giovedì, 17 febbraio 2011 @13:38
Allora c'è un'altra Giusy, più giovane, spero. E indossa ancora i maglioni del papà. Il mio è mancato più di trent'anni fa e il suo ricordo è sempre vivo in me. Era anziano, con la passione per i francobolli e i cardigan
giusy | Giovedì, 17 febbraio 2011 @09:32
dopo 17 anni conservo ancora i maglioni di mio padre, ogni tanto li indosso per sentirlo vicino a me.nn credo che me ne separerò mai.
'povna | Mercoledì, 16 febbraio 2011 @22:28
a me invece la Marklund non entusiasma, mentre il primo della Läckberg, quando lo lessi mi lasciò piacevolmente colpita. E infatti adesso un anno dopo o quasi le concederò il bis. Tra gli svedesi gialli, posto che non disprezzo Mankell, i miei preferiti in assoluto forse sono Maj Sjöwall e Per Wahlöö però...
http://nemoinslumberland.splinder.com/
Carla | Mercoledì, 16 febbraio 2011 @18:39
Bellissimo il nuovo look del blog!!! ( adoro il colore verde)
e tu sei così femminilmente vera in queste foto.
E per quanto riguarda il pensiero di oggi... io lavora a maglia da qualche anno e pur non essendo un'abilissima "magliaia" ho realizzato diverse cose per la mia famiglia, tra cui un' enorme coperta pacthwork ( spero si scriva così) in cui ci avvolgiamo tutti e cinque nelle fredde sere d'inverno ( risparmiando un po' sul metano, in fin dei conti siamo sempre eurostressati o no?)
bello bellisimo il nuovo blog
chiara | Mercoledì, 16 febbraio 2011 @18:16
che bel pensiero. e quanto è vero. sono la tipica ragazza che crede nel potere degli oggetti e nel ricordo che trasemttono. mi nutro di quel ricordo. ho parlato di oggetti, ma tanto altro può essere considerato veicolo di ricordi. un esempio? il tuo splendido blog e le tue frasi, pensieri del mondo. una sola unica apostrofe ,da una conservatrice quale sono, nel descrivere te stessa e il tuo blog ti sei dimenticata una frase , meravigliosa, l'essenza secondo me della tua opera. per ricordartela ti cito: "...scrivo parole inutilmenti utili.." un saluto ..
suni a patrizia | Mercoledì, 16 febbraio 2011 @17:34
ti piacciono i cani? i labrador ti scaldano il cuore come i vecchi maglioni e ti commuovono con il loro sguardo
patrizia fiorista | Mercoledì, 16 febbraio 2011 @16:32
Giovane labrador, racconta racconta
suni | Mercoledì, 16 febbraio 2011 @16:15
chi non ha un maglione -ricordo ? le maniche del mio sono oggetto di "lotta" tra me e il mio giovane labrador ..
anonima per prudenza | Mercoledì, 16 febbraio 2011 @15:10
E come se ci scaldano i vecchi maglioni: Nel mio caso si tratta di un vecchio scialle, rifinito con uno smerlo a uncinetto, lo chiamo "l'abbraccio della mamma" e mi scalda e conforta quando non mi sento bene. E' gelosamente custodito, gli fa compagnia un sacchetto di lavanda. Lisa, sei davvero capace di rispolverare i ricordi !
Simona | Mercoledì, 16 febbraio 2011 @15:06
Quando andavo alle superiori indossavo i maglioni del mio papà: uno a coste inglesi e un cardigan cammello con le toppe in camoscio. Con la giacca alla marinara blu, il saffi (sciarpa in seta indiana), la tolfa e le clark mi sentivo protetta. Ora ogni tanto indosso un maglione in cachemire grigio del consorte che pazzamente ha resistito a tante lavatrici e le sue camicie scozzesi. E' vero, i maglioni che portano l'impronta di chi ci vuol bene scaldano i giorni e il cuore.
Lele | Mercoledì, 16 febbraio 2011 @14:27
Il mio Papà che sapeva di Mare e che quando mi abbracciava io sfregavo il mio nasino contro il suo grosso maglione blu di lana grezza.
Il suo maglione che sapeva di Mare e di Amore.
Deliziosissimo il nuovo look!
MiriamRosaGialla | Mercoledì, 16 febbraio 2011 @10:04
Cara Lisa,
in primis, davvero complimenti per il nuovo look del blog!
Hai scelto un verde adorabile, così come adorabile è il tuo cappottino.
Le foto sono spontanee e spiritose.
I vecchi maglioni sono come dei vecchi amici: come si fa a separarsene?
Tanti petali gilli e profumati a tutti e buona giornata!
Gnam | Mercoledì, 16 febbraio 2011 @09:49
Non posso che pensare al maglione che mi ha fatto la mia nonna: ormai è diventato di due taglie più grandi e alcuni bottoni sono andati persi, ma non potrei mai farne a meno; e nonostante le insistenze di mia nonna, non ne voglio un altro. Sarà l'affetto con cui è stato fatto, ma è il maglione più caldo che io abbia mai avuto.
Martedì, 15 febbraio 2011 @08:12
"Eros, come tagliatore d’alberi
mi colpì con una grande scure,
e mi riversò alla deriva
d’un torrente invernale".
(Anacreonte)
Sento l’acqua che mi scorre addosso, acqua fredda, acqua di monte. Sento ancora la lama affilata dell’amore. Sento. Ma posso solo arrendermi: all’amore e alla corrente. Lasciarmi andare…
(I versi di oggi sono tratti dai "Lirici greci" tradotti da Salvatore Quasimodo)
LISA | Mercoledì, 16 febbraio 2011 @07:56
Didascalia glam cheap: il soprabito verde è vintage, comprato a Boston anni fa (mi aspettava tutto glitter, solo e abbandonato, in vetrina), pagato pochissimo - mi è costata molto di più la sarta che ha ricucito, sul collo e il bordo delle maniche, gli strass. (Ma perché non ho mai imparato a cucire neppure un bottone?). Altra didascalia, i capelli: niente nodi, ma chili di balsamo! Del resto - posso fare una citazione poetica, vero? - aveva ragione Alda Merini: "Nessuno mi pettina bene come il vento".
Lady Chatterley | Martedì, 15 febbraio 2011 @23:21
anche a me piace il verde: che sia prato, reseda, bosco, non importa ! Ma il verde speranza è tra i miei preferiti. Ciao Lisa strapazzata dal vento e così felice!
Hermione | Martedì, 15 febbraio 2011 @18:59
per Giusy: anche mia nonna, fiorentina purosangue, me lo diceva con soddisfazione! La stessa che ho voluto trasmettere a Lisa.
elisa | Martedì, 15 febbraio 2011 @16:29
WOW una ventata di primavera!! (con questo grigio ci vuole)
A una come me che non ama il vento (povero il consorte si è rassegnato a sopportarmi nelle giornate di vento) vedere i tuoi capelli arruffati fa pensare: argh! quanti nodi poverina!
Anonimo | Martedì, 15 febbraio 2011 @15:16
Bellissime le tue foto Lisa, in una trieste che sembra fatta solo di luce e di vento: bellissima la luce che insieme al vento ti gioca nei capelli.
Laura (AT) | Martedì, 15 febbraio 2011 @14:58
Anacreonte è il mio lirico preferito!
Bellissimi versi e bellissimo il nuovo layout! Un saluto dalla tua più grande fan :D
Giusy | Martedì, 15 febbraio 2011 @13:12
P.s.: le parole della nonna di Hermione erano esattamente quelle della mia mamma lombarda, ma lo diceva con soddisfazione quando mi vedeva vestita di quel colore che mi piaceva molto. Ora non posso più permettermelo!
Antonia | Martedì, 15 febbraio 2011 @13:09
Fantastico questo "nuovo vestito"!!!Come anche il cappoto, le foto, il colore e la borsa che si intravede!;) Un altro modo x infonderci allegria e speranza! Io attacco le tue schegge di luce sulle ante del mio armadio!:)
Giusy | Martedì, 15 febbraio 2011 @13:02
E' un bel punto di verde e ti dona, Lisa e mi piaci in piena bora bianca che mette addosso ai triestini ( e a chi li ha sposati) il "morbin".
Belli i versi di Anacreonte ma non fanno per me, ormai (purtroppo o per fortuna?)
Hermione | Martedì, 15 febbraio 2011 @12:18
Belli questi versi di Anacreonte che mi riportano ai tempi del liceo e bello questo verde, colore simbolo della speranza e della primavera.
Attenzione però! Mia nonna, che era stata sarta di una sartoria reale, diceva " Chi si veste di verde troppo in sua beltà confida "! ;-))
Sofia | Martedì, 15 febbraio 2011 @10:53
...mi piace considerare la mia vita una 'Green Life'! Amo il colore Verde! Perché mi dà l'idea di libertà, perché potrei stare per ore stesa su di un prato col naso all'insù, a respirare verde e solo verde! Sono attratta da ogni capo di questo colore, per non parlare poi delle scarpe... meravigliose! Il mio porta fortuna? Un paio di orecchini... il colore lo ometto! :) Amo il verde e amo questo blog, è una boccata di aria fresca! Ed ora che Lisa, ti vedo con quel fantastico cappottino verde, coi capelli al vento, lo amo ancora di più!
Elena | Martedì, 15 febbraio 2011 @10:41
che sorpresa il nuovo layout! mi piace molto anche la poesia delle tue foto sull'header. Piazza Unità d'Italia? Sarò lì domani, ti penserò.
Andy | Martedì, 15 febbraio 2011 @10:27
Complimenti per il nuovo layout! :)
Antonella | Martedì, 15 febbraio 2011 @09:13
Che MERAVIGLIA!!
Che meravigliosa sorpresa!!
Lisa ti devo confessare che le tue poesie e le tue parole spesse volte le ho inserite nei miei sms oltre a metterle ogni mattina sulla bacheca in ufficio.
Ottima la scelta del cappottino verde.
Buona giornata a tutti.
Antonella
Daniela dalla scozia | Martedì, 15 febbraio 2011 @08:47
ooooooh!Che BELLO! mi piace molto il colore:-)
Lunedì, 14 febbraio 2011 @07:57
"Quando tu mi hai scelto
-fu l’amore che scelse-
sono emerso dal grande anonimato
di tutti, del nulla.
Fino ad allora
mai ero stato più alto
delle vette del mondo.
Non ero mai sceso sotto
le profondità massime
segnalate dalle carte di mare.
E la mia allegria era triste,
come quei piccoli orologi
senza polso cui cingersi
senza carica, fermi.
Ma quando mi hai detto "tu"
-a me, sì, a me, fra tutti-
volai più in alto
di stelle o coralli".
(Pedro Salinas)
Io, fra tutti.
(San Valentino, giusto? I versi che ho scelto oggi per City sono tratti da "La voce a te dovuta", Einaudi, una raccolta di poesie scritte dallo spagnolo Pedro Salinas negli anni Trenta. Forse vi ricordate un Buongiorno di un paio d’anni fa, esattamente il 18 settembre 2009: "Non ho bisogno di tempo/ per sapere come sei:/ conoscersi è luce improvvisa".)
E proprio per San Valentino, invece di un mazzo di rose, di stelle o coralli ho ricevuto in regalo il nuovo vestito per il blog: grazie a tutti, al paziente Miloš Sluga dell'agenzia web, alla mia amica art director Valeria Settembre che ha disegnato e immaginato la nuova impaginazione, alla fotografa Jana Urbas che è venuta con me in piazza Unità a Trieste e mi ha scattato le foto che vedete qui in alto... Ma anche al consorte che mi ha aiutato a scegliere il vestito nuovo, e lo sapete come si annoiano gli uomini quando vi accompagnano a fare shopping!
Lunì | Martedì, 15 febbraio 2011 @18:39
Lisa, Lisa!
Questo verde speranza? E' bellissimo, b e l l i s s i m o.
Io che voglio la speranza ovunque.. non sai che gioia vederla anche qui.
Rebecca | Lunedì, 14 febbraio 2011 @20:53
Dopo quattro giorni passati a letto con l'influenza,mi alzo, apro il computer, clicco sul tuo blog...e vengo inondata da questo meraviglioso "prato" verde.Complimenti davvero Lisa, e naturalmente ai tuoi collaboratori
giorgia | Lunedì, 14 febbraio 2011 @20:36
Il verde è il mio colore preferito!
Simona | Lunedì, 14 febbraio 2011 @19:07
V&V: verde e viola ... mi piace, accostamento molto glam e bella l'idea della foto con la bora in Piazza Unità.
Antonella | Lunedì, 14 febbraio 2011 @17:07
Dedico questa bellissima poesia a Luca che mi ha scelta tra tante.
Antonella
suni | Lunedì, 14 febbraio 2011 @08:49
è il "tu" che ci ha fatto impallidire , arrossire ,sorridere ,meravigliare..anche se espresso con un semplice sguardo o con un semplice gesto ... il "tu"che mai dimenticheremo se è stato il primo"tu" che ci fa ancora volare .
Sabato, 12 febbraio 2011 @09:49
No, non vi voglio parlare di quanto mi commuovano le piazze italiane (e anche certe vecchie pasticcerie, a dire il vero), non vi voglio raccontare della luce calda a Piazza Del Campo a Siena, dove sono stata nei giorni scorsi, o di quella fredda in una Piazza Anfiteatro, a Lucca, che rendeva la piazza quasi bianca. Non vi voglio parlare di pici all’aglione o di finocchiona (però potrei, per ore). Vi voglio invece parlare di una donna così in contrasto con le ragazze del bunga bunga, quelle che si vendono per una borsa firmata e un paio di occhiali che costano come un affitto. Si chiama Giuditta Bellerio Sidoli. Non ne avete mai sentito parlare? Neppure io, fino a quando sono entrata, per caso, nel Museo del Tricolore a Reggio Emilia (non sapevo neppure che proprio lì, esattamente il 7 gennaio 1797, fu "inventata" la bandiera italiana). Lì, in una vetrina del piccolo museo, ci sono le sciarpe e gli jabot tricolori che lei portava, rischiando il carcere: perché Giuditta, nata nel 1804, era una rivoluzionaria e cospiratrice. Aveva sposato un altro "patriota" (metto fra virgolette la parola, che sembra così antica, in questa nostra Italia maltrattata), Giuseppe Sidoli. Seguì il marito in esilio, e quando morì, il suocero le tolse i figli e lei tornò in Italia: in quella che ancora non era Italia. Conobbe Mazzini, si innamorarono… Vado avanti? No. Mi è bastato vedere quella sciarpa, quello jabot, quei sogni intrecciati nella stoffa; e pensare come potrebbero portarlo, oggi, delle fashioniste rivoluzionarie, al posto della pashmina, per ricordare che l’Italia è anche di chi ci crede. Non sarebbe bello vedere anche Giuditta, con le sue crinoline e lo jabot, domani, in piazza?
Giusy | Domenica, 13 febbraio 2011 @10:44
Doppio grazie Patri! (per fortuna ho dato una sbirciatina al blog)
Leggendoti mi è sorto un dubbio, così sono andata a rivedere il mio "post": in effetti può essere letto come i dipinti di Arcimboldo...No, No! tengo a precisare che non sono affatto d'accordo con la legge 40.
Pessima cosa voler farne due contemporaneamente! (scrivere e parlare al telefono, non rileggere, etc.) Inoltre non è nel mio stile offendere la sensibilità altrui.Ciao, Patri, mi piacciono tanto i tuoi mughetti. Buon lavoro. Giusy
suni a lisa | Domenica, 13 febbraio 2011 @08:55
no sarebbe ridicola non è carnevale ogni tempo ha le sue eroine
patri fiorista | Sabato, 12 febbraio 2011 @21:28
Ecco discutere senza azzuffarsi(come fanno i politici).
Mughetti per tutte.
Ciao Simona ciao Giusy buona manifestazione, per me domani lavoro (san valentino incombe) Patri
Simona | Sabato, 12 febbraio 2011 @16:41
Mi vanno bene le piazze così come gli jabot tricolori o il bianco/viola molto glam. Penso però che occorra "scendere in piazza" tutti i giorni svolgendo il proprio dovere e trasmettendo ciò in cui si crede. La piazza è un bell'atto dimostrativo, ma io sono più per la quotidianità. Vedremo domani cosa succederà.
Giusy | Sabato, 12 febbraio 2011 @15:59
Spero proprio di no, Hermione. Faccio parte anch'io della generazione dei Diritti Acquisiti, senza aver fatto nulla per conquistarli. Forse per questo sono tanto, ma tanto solidale con le donne che lottanto per mantenerli e migliorarli. Vedi legge 40 e diritto all'aborto, diritto che si cerca in tutti i modi di cancellare. Orrenda parola vero? nessuna donna dovrebbe affrontare un'esperienza - suppongo o meglio credo -tanto pesante. Ma può capitare. Disperazione, mancanza di mezzi di sussistenza, altre disperate ragioni:ma l'ombra del Campanile è potente. Domani, senza jabot, porterò la mia età e la mia voce (sommessa) in piazza del Popolo: Dalla Porta disegnata da Michelangelo passò Cristina di Svezia, donnina di tutto rispetto...
Hermione | Sabato, 12 febbraio 2011 @11:57
Mai, come in questi giorni, vale l'invito per tutte noi a ricordare le parole di Vittoria Franco: " I diritti delle donne sono acquisiti, non sono dati per natura. Hanno una dimensione storica. Sono il frutto di lotte e di impegni di molte, diverse generazioni. E si possono anche perdere ".
Carla | Sabato, 12 febbraio 2011 @10:39
Come già detto, domani andrò in piazza ( e si anche a me commuovono le piazze da te citate) e per non perdere la vocazione glam, indosserò gonna viola, scarpe basse ( io non so camminare sui tacchi) e borsa di lana cotta viola e bianca con frange e sciarpa bianca.
Ecco mi sembrano questi i nuovi colori delle piazze italiane viola e bianco!
P.s. Grazie per ciò che hai scritto oggi sulle piazze e di aver parlato di una rivoluzionaria innamorata...
L'ultimo editoriale di Vera Montanari non m iha finito di convincere del tutto ..
Venerdì, 11 febbraio 2011 @08:20
"Cose che non esamino più da vicino.
Mercatini, posta indesiderata, certezze,
lampadine rotte, batterie solitarie,
necrologi del New York Times
-i resti delle nostre vite.
I prezzi nelle boutique più chic,
quello che è successo prima di venerdì,
come le lentiggini disegnano una stella sul tuo viso,
e quel che rimane dell’amore".
(Anna Evans)
E tutto quello che l’amore supera, per restare amore.
(I versi di oggi sono tratti da "Not a muse - A world poetry anthology", Haven Books).
Attenzione: sono diventata "dot.com", quindi per favore mettete questo nuovo sito tra i preferiti. Oggi trovate anche il mio secondo Buongiorno in inglese, o meglio in "globish". Lo troverete ogni venerdì, cliccando sulla parte "english" del blog. Quindi, se vi piace e avete amici non italiani, diffondete! Via web, Facebook, mail, sms...
Daniela | Sabato, 12 febbraio 2011 @13:41
Non mi ricordo se sono in forma di lettere, ma raccontano la sua vita in minuti particolari, anche quello che mangia...A quanto pare, le piaceva molto la torta di mele...affascinante.
LISA | Sabato, 12 febbraio 2011 @09:53
Ps: tornando ai versi di oggi, "cose che non esamino più da vicino": polemiche. Buongiorno a tutti, anche e soprattutto ai nuovi sintonizzati, sperando che siano d'accordo con me.
LISA | Sabato, 12 febbraio 2011 @09:44
Oh guarda, stamattina pensavo di entrare nel mio blog e invece mi sono ritrovata... dove? Arcore's nights? La buvette del Parlamento? Ehi, che succede? Jane Austen, aiutami tu. Quanto a Lady Susan, sì, avevo letto che era stato pubblicato anche in Italia il libro con tre opere della nostra Jane (di cui due incompiute, come i Watson), ma ho sempre paura che i libri lasciati non finiti nei cassetti mi deludano. Però, a questo punto, sono incuriosita. So che Lady Susan è stato scritto come epistolario da una Austen appena diciottenne, magari comincio con quello. Quanto ai diari, ero sicura che ci fossero rimaste di suo soltanto le lettere e la corrispondenza. Ma forse mi sbaglio.
Daniela dalla Scozia | Sabato, 12 febbraio 2011 @09:22
Giorgia, non vedo l'ora di leggere Lady Susan - non mi sembra vero di scoprire un nuovo Jane Austen. Per caso hai letto i suoi diari? Sono deliziosi.
suni a stefano | Sabato, 12 febbraio 2011 @09:02
perchè sono confusa? la punteggiatura è molto cambiata dai tempi del manzoni ciao ,cercherò di rispettare le vostre regole . ma qui si parla di tutto o si commentano ,come si dovrebbe , i versi scelti da lisa?
Fiorenza | Sabato, 12 febbraio 2011 @00:21
che tristezza vero giorgia? con tutto quello che sta succedendo in Italia e altrove non poter leggere altro! Che squallore! attendo con ansia la tua autorevole recensione dei Whatson. se vuoi evitare polemiche, evita di farne tu, per prima. eccoti una fumante tazza di camomilla. In quanto a randellate, sei una campionessa:))
giorgia | Venerdì, 11 febbraio 2011 @22:26
Oh, Lisa, ma che succede? ma le mimosate che a volte volavano nel tuo vecchio forum, a confronto di quanto succede qua, erano carezze!
Io vorrei una tua opinione su Lady Susan, di J. Austin. A me è piaciuto tantissimo. Avevo letto questa estate tutti e sei i romanzi, e mi sentivo così triste all'idea che non avrei potuto leggere altro di questa scrittrice!
Adesso sto leggendo I Whatson. Poi torno a scrivere anche di quest'opera.
PS: Fiorenza, trovi buone marche di camomilla in offera al supermarket, fanne scorta. Per il resto le tue parole si commentano da sole. Che squallore, ma davvero!
Stefano | Venerdì, 11 febbraio 2011 @21:56
SUNI, mi sa che sei un po'confusa (e impara la punteggiatura, non sai che Lisa ci tiene molto?). E AGATA, credo che tu non abbia capito lo spirito per cui è nato questo blog, molti anni fa. Quindi, se hai ancora voglia di sfogare la tua frustrazione per essere l'ultima arrivata, bhè..allora costruisciti un blog e vai ad inquinarlo tu stessa, come sai fare bene. Anch'io sono uno degli ultimi arrivati, proprio come te. Ma, al contrario tuo, conosco benissimo il significato della parola RISPETTO.
A DANY dico solo: non ti curar di lor ma guarda e passa! Scusa LISA, questa è la prima volta che scrivo qui, ma quando ci vuole..ci vuole!
Agata | Venerdì, 11 febbraio 2011 @19:53
Evviva la libertà di pensiero, eh
state pure tra di voi, finte buoniste
suni a dalla scozia | Venerdì, 11 febbraio 2011 @13:46
visto ,beata te ,che sei in scozia leggi i classici e impara bene l'inglese e scrivi della bellezza di quei posti
Sabrina | Venerdì, 11 febbraio 2011 @13:03
Mi piace questo passo, perchè mette sullo stesso piano cose di natura diversa. Anche io inizierò a smettere di esaminare da vicino molte cose, soprattutto le certezze...che non ho, la voglia di cercarle e anche come mi sentivo prima di venerdì scorso. Per togliermi il malessere che ho avuto da venerdì in poi. Lisa, mi leggi nel cuore. Buon weekend a tutti
Daniela dalla Scozia | Venerdì, 11 febbraio 2011 @10:50
?che c'entra Shakespeare?
suni | Venerdì, 11 febbraio 2011 @08:57
dalla scozia ... non mi sembra una grande idea leggi shakespeare
Daniela dalla Scozia | Venerdì, 11 febbraio 2011 @08:37
Oggi mi guardo il buongiorno in inglese! E diffondo fra gli amici di qui!!!
Giovedì, 10 febbraio 2011 @07:24
"Là dove sei
fa sempre così freddo, mi dicono.
E non ti sei portato
neppure una coperta.
Copriti bene
con la tua terra."
(Andonis Fostieris)
Là dove sei, dove non riesco a raggiungerti, neppure in sogno. Dove non arrivano aerei, treni, neppure sms. Forse arrivano solo i miei pensieri. Là dove sei.
(I versi di oggi sono tratti da "Poeti greci del Novecento", Meridiani Mondadori)
Anonimo | Lunedì, 14 febbraio 2011 @22:32
La dedico al mio bimbo, che ancora non esiste... ma che desidero come nulla al mondo...
fiorenza | Venerdì, 11 febbraio 2011 @21:30
si, le copie e fiorienza... ma a suon di simone e altro, anch'io non ne posso più. Lisa, niente arcobaleno, meglio il Rosa Assoluto.
Fioirenza | Venerdì, 11 febbraio 2011 @21:27
anzi, donne con la gravidanza solo nella testa. Vi rendete conto? i figli finiscono per essere una zavorra, conosco tante copie sterili felici,beate, contente. Sensibili e aperte e disponibili, generose. Per niente acide come voi.
lady chatterley | Venerdì, 11 febbraio 2011 @20:33
un bellissimo blog, con qualche isterismo più o meno comprensibile. ma da dove siete spuntate Agata e Suni? Qui è bello parlare d'amore e non di guerra. Amore in senso lato.
L.C.(infiltrata recente. Niente a che fare con le mamme " in fieri")
Agata | Venerdì, 11 febbraio 2011 @19:55
Che poi sì affermativo si scrive sì e non sì...cara la mia nuova scrittrice... cmq non importa, avete una lettrice in meno
Agata | Venerdì, 11 febbraio 2011 @19:53
Evviva la libertà di pensiero, eh
state pure tra di voi, finte buoniste
Dani | Venerdì, 11 febbraio 2011 @19:30
Si guarda, sicuramente e mi dispiace che una cosa cosi sia successa qui,per me e'stata un'esperienza surreale e un'amara lezione.
LISA | Venerdì, 11 febbraio 2011 @18:30
Time out, grazie.
Lele | Venerdì, 11 febbraio 2011 @13:54
Mi sembra il caso per un....TIME OUT!!!! Vi prego, non litigate...non qui!!!
Daniela dalla Scozia | Venerdì, 11 febbraio 2011 @13:19
ah e' per i link!!!!!!!!!E per questo tu mi parli cosi', io quella non la sopporto, etc. Ma che maleducata!!!!!!!!!!!!Guarda io seguo Lisa da 5 anni sai, ho messo i link perche' ho appena cominciato un blog, non e' che lo faccio sempre. Agata, magari la prossima volta sii educata, evita i "quella non la sopporto" come se avessimo tutte 12 anni. Io comunque se dan fastidio i link non li metto piu', non condivido piu', non parlo piu' delle cose mie come facevo sul salotto rosa.
Agata | Venerdì, 11 febbraio 2011 @13:07
Non volevo creare polemiche, però se tutte pubblicassimo i ns auto link, questo diventerebbe una bacheca per annunci personali e non un bellissimo spèazio dove leggere e anche confrontarsi... tutto qui...
Daniela dalla Scozia | Venerdì, 11 febbraio 2011 @12:37
Sono senza parole, ti diro'.
LISA | Venerdì, 11 febbraio 2011 @11:45
Allora facciamo così: tu, DANIELA dalla Scozia, metti meno auto-link; e tu AGATA, magari leggi solo i miei post! Ma ti aspetto lo stesso, tra i commenti.
Daniela dalla Scozia | Venerdì, 11 febbraio 2011 @10:49
AHIA! Una mimosata!:-) Scusa Lisa, non volevo portarti polemiche!
Agata | Venerdì, 11 febbraio 2011 @09:50
Eh, son cattiva xché evito sempre il finto buonismo...a me i continui link di quella mi danno fastidio, e penso non leggerò più questa pagina!
Lele | Venerdì, 11 febbraio 2011 @08:56
Un bacio a te Lisa e alle Amiche di questo delizioso blog che virtualmente mi sono vicine. Un abbraccio
Daniela dalla Scozia | Venerdì, 11 febbraio 2011 @08:38
Grazie Lisa, non mi sembra ancora vero! Speriamo lo pubblichino anche in Italia!
LISA | Venerdì, 11 febbraio 2011 @08:22
Per LELE e tutte le persone che pensano a chi non c'è più.
LISA | Venerdì, 11 febbraio 2011 @08:21
DANIELA IN SCOZIA: bene!
gaia | Giovedì, 10 febbraio 2011 @21:06
Agata, sei cattiva...
Adele | Giovedì, 10 febbraio 2011 @20:34
I miei pensieri assomigliano a un boomerang e sono per te, allontanata dalla mia vita. Li lancio e mi tornano indietro sotto forma di consolazione. Forza, Lele.
Agata | Giovedì, 10 febbraio 2011 @16:26
Così non romperai più le scatole qui? meno male...
Daniela dalla Scozia...scrittrice! | Giovedì, 10 febbraio 2011 @15:43
Stamattina mi e' stato offerto un contratto editoriale, sono ufficialmente una scrittrice!Ti faro' sapere tutto appena firmo il contratto!
Nina | Giovedì, 10 febbraio 2011 @15:13
A volte mi capta di riconoscere uno sguardo di mio padre negli occhi di mia sorella, lei la sua 'figlia del cuore' io 'quella dell'anima', la figlia ribelle, avara di carezze abbracci capace però di stare ad ascoltarlo per ore...
Lele | Giovedì, 10 febbraio 2011 @14:01
Per Giusy. Grazie, grazie per l'abbraccio. E' quello che mi ci vuole adesso. Adesso che mi sento così persa.
>Giusy | Giovedì, 10 febbraio 2011 @13:55
beh " estremamente" no, imperfetta e basta. almeno così mi sono sempre considerata.
Giusy | Giovedì, 10 febbraio 2011 @13:28
Bello, invece. Sai Lele, con il tuo MAMMA mi hai fatto tornare indietro nel tempo. il mio dolore era anche fisico come suppongo sia il tuo.Uno strano indolenzimento che mi prendeva le ossa... non so bene spiegarlo nel modo opportuno. Oggi invece è il ricordo che mi conforta e mi sostiene nei momenti difficili., dopo aver rimosso il mio, di figlia estremamente imperfetta. Lo accetti un abbraccio?
Antonella | Giovedì, 10 febbraio 2011 @10:47
Troppo triste!!
Gli ultimi "Buongiorno" sono molto belli, evocano sempre bei ricordi ma sono molto tristi.
Lisa sta arrivando la primavera, dopo tanta nebbia qua a Milano ora vediamo finalmente il sole: facci sognare con qualcosa di frizzante e floreale.
Buona primavera a tutti.
Antonella
leti | Giovedì, 10 febbraio 2011 @10:36
A me è piaciuto tantissimo. L'ho letto in metropolitana, consuonava perfettamente col mio umore. L'ho trovato consolatorio e vero. Meraviglioso. Non si può essere sempre su di giri. La vita è anche questo.
Daniela dalla Scozia | Giovedì, 10 febbraio 2011 @09:25
Ah Lisa...che tristezza...
suni | Giovedì, 10 febbraio 2011 @09:16
che pensiero triste per cominciare la giornata . troviamo qualcos'altro
Lele | Giovedì, 10 febbraio 2011 @09:03
MAMMA :-(
Mercoledì, 9 febbraio 2011 @08:29
"Un vestito che amerò per sempre se lui me lo sfila adesso".
(Viola Di Grado)
Un vestito che amerò per sempre, se me lo togli adesso, e per favore posso tenere gli occhi chiusi?, perché non so cosa succederà, dopo, e forse tu neppure lo sai, ed è come stare per sempre sull’orlo della notte, e del desiderio.
Non è il primo Buongiorno che "sfilo" dal libro d'esordio di Viola Di Grado. Ecco l'intervista che le ho fatto per Grazia.
"Settanta acrilico trenta lana": non è solo il titolo di un romanzo d’esordio potente, della giovanissima Viola Di Grado, 23 anni, pubblicato da e/o. E’ anche, spiega l’autrice, una metafora per la vita soffocante della sua protagonista: Camelia, che ripesca abiti dai cassonetti e decapita fiori; vive prigioniera di una madre che smette di parlare e fotografa buchi; si innamora, ideogramma dopo ideogramma, di un ragazzo cinese… Un titolo-maglione: perché?
"I maglioni settanta acrilico trenta lana non riscaldano abbastanza, non sono di qualità e spesso fanno sudare freddo. Camelia, la protagonista, da anni si sente così: dentro un eterno dodici dicembre. Nel romanzo c’è una dimensione ciclica di cose che ritornano: i vestiti buttati nel cassonetto tornano a essere indossati, i ricordi si ripresentano sempre a distruggere il presente, dicembre appena finisce ricomincia sempre daccapo, e Camelia scopre di rivivere le stesse esperienze di una ragazza misteriosamente scomparsa".
Ti è mai capitato di ripescare vecchi vestiti dai cassonetti, sforbiciarli e reinventarli, come fa Camelia?
"No, li ripesco solo dai mercatini. Adoro quelli di Londra, dove vivo, e studio filosofia cinese e giapponese: Notting Hill, Brick Lane, Camden Town. Mi piacciono i vestiti che hanno una pre-esistenza, i pizzi vittoriani e le spille antiche. Ma specialmente amo riconvertire materiali di ogni genere nei collage: contaminazioni di stoffe, vecchi scontrini e biglietti, bottoni, carte di biscotti…".
Dunque la moda ti piace.
"Mi piace inventarla. Ho appena fatto una collana solo con oggetti raccolti per terra. Ieri ho curato una spilla rotta appiccicandoci sopra un fiore di lana cotta trovato in metropolitana, e sopra un pupazzetto playmobil ripescato nella cantina di un amico. Il mio stilista preferito era Alexander McQueen".
Come Camelia, studi cinese. E il tuo ideogramma preferito è…
"Il vuoto. Nella sua forma antica, rappresenta una balla di fieno con delle fiamme sotto. Perché il vuoto nella filosofia cinese non è una condizione, è lo stadio di un processo: le fiamme evocano l’azione che porta allo svuotamento".
Il tuo luogo del cuore nel mondo. Immagino non la grigia Leeds, dov’è ambientato il romanzo.
"L’Islanda. Non ci sono mai stata, ma so che lì addestrano gli astronauti perché somiglia alla Luna. E visto che sulla Terra mi sono sempre sentita una turista…".
Hai qualcosa nell’armadio a cui non rinunceresti mai?
"Il mio travestimento di Halloween da bambina assassina di The Ring. E’ perfetto per spaventare la gente.
Vorresti che le persone chiudessero il tuo libro e pensassero…
"Qual è l’ordine dei giorni della settimana? E che mese viene dopo dicembre?".
Non potresti mai vivere senza?
"Il mio caleidoscopio".
lo amo | Lunedì, 29 agosto 2011 @02:22
il verso del vestito che amerò per sempre lo adoro, è uno dei miei preferiti. amo proprio come suona a pronunciarlo,e poi il significato, e come le poche frasi si rincorrono. è adorabile
Nina | Martedì, 15 febbraio 2011 @11:50
Viola, il tuo romanzo mi tiene attaccata ad ogni singola pagina, anche il mio di dicembre, sembra non voler finire mai...ricomincia sempre...
Sabrina | Venerdì, 11 febbraio 2011 @10:02
Cara Viola, benvenuta sul blog! Che bello che sia l'autrice in persona a scrivere! Quando passi da Genova batti un colpo, verrei volentieri alla presentazione!
Viola Di Grado | Giovedì, 10 febbraio 2011 @13:04
Ciao a tutti, vi aspetto alla presentazione del mio romanzo "Settanta acrilico trenta lana" giovedì 17 febbraio a Roma alle 18.00 alla libreria Feltrinelli di via V. E. Orlando 78/81. Siete 70 % invitati 30 % invitati!
Viola
Ginny | Giovedì, 10 febbraio 2011 @11:13
Ci sono un sacco di siti che si occupano di nuovi scrittori, blogger... troppa pubblicità ai propri blog ecc ecc non è un pò fastidiosa?????anche io scrivo, ma non rompo a nessuno!
ANGELA | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @22:01
@Nina e Sabrina: mi associo al vostro club.... sigh!
ANGELA | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @21:58
confermo! ......anch'io ho il mio abito-talismano...... che racconta il mio primo incontro ravvicinato del terzo tipo con l'uomo a cui dedico i tuoi Buongiorno (incluso quello di oggi), Lisa....... e pare che in qualche modo i buongiorno mi abbiano portato fortuna ;))))
nouvelle | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @18:31
ciao...da tanto non venivo a fare capolino su questo caro blog-salotto. e' sempre cosi' confortevole ritrovarcisi. oggi leggendo indietro ho trovato un post che hai dedicato a gennaio ad una canzone di Cohen che da stamani mi gira per la testa. E come al solito.....mi trovo a ringraziarti per esserci.
LISA | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @18:21
NINA e SABRINA: ci sono abiti che conservano per sempre la storia di un giorno.
Simona | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @18:20
Precisazione: il termine "infiltrate", letto da alcune come poco carino, ma scritto da me in modo ironico, (cosa assolutamente non colto si riferiva a chi interveniva nel vecchio blog - criticando le scelte delle aspiranti (www.aspirantimadri.it) - e non in questo. Mi unisco a Giorgia nel ringraziare l'autrice nel dare spazio a tutti. Daniela: credo che tutte le associazioni facciano un gran lavoro per aiutare concretamente e psicologicamente le coppie infertili. Vorrei anche citare www.sosinfertilita.com e scusate per lo "spazio pubblicità". Autrice, porta pazienza.
Hermione | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @18:16
Condivido le parole di Simona: ascoltando certi dibattiti televisivi la gente riceve l'impressione errata che ricorrere alla PMA sia come una passeggiata, o peggio. Invece, ci si arriva dopo un lungo percorso di dolore e di speranza insieme . . . ben venga un' informazione seria e libera da pregiudizi!
Daniela dalla Scozia | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @17:26
Simona pasionaria, ho frequentato il sito di cercounbimbo dopo la perdita del mio terzo maschietto 3 mesi fa, sono state STRAORDINARIE, mi hanno dato un sostegno incredibile nonostante sia una gia' mamma...fanno un lavoro incredibile...
Daniela dalla Scozia | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @17:20
Mi sono inventata un lavoro! Scrivo storie su misura, favole, storie d'amore etc. Da regalare o da tenere:-) Un regalo speciale e UNICO!da favolette di 5000 parole a un vero e proprio romanzo... http://www.facebook.com/pages/Una-storia-per-te/110353939039744
Che ne dici, Lisa?Sono una casalinga telematica che non dorme mai...:-)
Daniela dalla Scozia | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @16:43
Quando mio marito ed io ci siamo conosciuti, dopo 3 settimane di storia "estiva" a Dublino, sono dovuta tornare in Italia...e lui ha dormito con un mio vestito sotto il cuscino per tutto il tempo che siamo stati lontani...
LISA | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @16:30
Grazie, SIMONA PASIONARIA!
Simona | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @16:28
Ciao Lisa, ieri sono andata alla presentazione del libro "Perchè io no" in Mondadorii Duomo e ti porto i saluti di Alessandra Casella colei che nel 2005 aveva presentato il tuo "Confessioni di un'aspirante madre" alla Mondadori di Marghera. Sala stra piena, solo 6 uomini (ovvio), il grande "Vitalife" Guido Ragni e il battage pubblicitario di www.cercounbimbo.net. Rispetto alle altre presentazioni di libri sull'infertilità, questa volta ero molto distaccata e razionale: forse ho raggiunto veramente la sponda del fiume. Il messaggio: occorre fare più informazione seria e pubblicare meno copertine con pance VIP, forse solo in questo modo l'opinione pubblica si renderà conto che chi si affida alla PMA non lo fa per capriccio, ma perchè vuole sconfiggere una patologia medica. Ciao.
Nina | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @12:07
Sabrina mi hai fatto contorcere lo stomaco, perchè ti capisco,me la sento proprio addosso la sensazione che descrivi. A volte mi sembra solo di fare 'eterni monologhi', come si sradica un sentimento?
Anais | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @11:23
Sento tante ragazze dire che trovano vestiti nei mercatini di Londra... le invidio, xché io non avrei occhio per scegliere qlc di carino!!!!!
Sabrina | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @09:47
Mi vengono i brividi...Io ho pensato esattamente questo, a settembre, quando mi sono messa il mio coprispalle nuovo...per la serata in cui ho realizzato il mio sogno, fino a sentirmi immensamente sola, il giorno dopo. Ora ci rivediamo, ma io ho una paura infinita di rivivere le stesse emozioni, ora che sono ancora più coinvolta di prima, dopo due mesi di frequentazione. Sapete quando avete cercato tanto e tanto e poi finalmente avete trovato quella persona, con cui c'è un'intesa meravigliosa in tutto, che vi piace da morire, che non vi giudica, che vi ascolta e vi parla con il cuore in mano, che vi fa ridere, che vi capisce...che vi dice che "siete la sua strada", ma che dopo tanti problemi che ha avuto, non sa se se la sente e se riuscirà a dare sicurezza ad un'altra persona... E voi vi sentite mancare la terra sotto i piedi, perchè la vita senza di lui non ve la immaginate più, perchè dopo che vi siete rincorsi per anni, pensate finalmente di avercela fatta...Io mi sento appesa a un filo e credo che lui, paradossalmente, mi senta lontana, perchè cerco di non far vedere quanto sono innamorata... Non gli dico che dopo queste cose che mi ha detto, è da venerdì sera che piango ininterrottamente e che non so perchè, ma sto davvero perdendo la speranza...E che se ripenso ai momenti descritti da Viola Di Grado penso che, senza di lui, non potrò mai più riviverli. Buona giornata
Martedì, 8 febbraio 2011 @09:47
"Le anime dimenticate, le cui elaborate iniziali erano iscritte sulle nostre posate d’argento, non avevano mai attraversato l’Atlantico, né tanto meno sentito nominare la 106esima o Straus Park, o le generazioni future che un giorno avrebbero ereditato i loro cucchiai".
(André Aciman)
Tutto quello che è scritto su questo vecchio cucchiaino d’argento.
(La frase di oggi è tratta da "Notti bianche", di André Aciman, Guanda. Anch'io ho, a casa, delle vecchie, brunite posate d'argento; le iniziali sono di nomi di persone che non ho mai visto, neppure in foto; persone che hanno vissuto in altri Paesi, altri secoli. Altre storie, altre tavole apparecchiate, altre speranze, altri destini: tutto dimenticato, ormai, ma tutto ancora scritto in un vecchio cucchiaino d'argento).
Anais | Giovedì, 10 febbraio 2011 @11:10
Uh bene Angela, davvero?????? Tifo per te!!!
ANGELA | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @21:55
ok, Anais.... ti terrò aggiornata :)
.....intanto i "buongiorno" in qualche modo hanno avuto effetto..... yèèèè
Anais | Mercoledì, 9 febbraio 2011 @11:20
Ah ok, mi raccomando, tienimi aggiornata Angela se lo trovi bello come libro...
un libro uscito nel '99 simile a quello che sto leggendo io, è:
"per lettera" di I. Hermann... simile, ma molto più bello... lo consiglio, anche se è difficile trovarlo
ANGELA | Martedì, 8 febbraio 2011 @23:19
@Anais: non ho ancora iniziato...... aspetto di avere un momento di totale, assoluto relax......
suni | Martedì, 8 febbraio 2011 @18:08
il vento del nord non mi è piaciuto alla fine è noiosissimo quei due non sanno piu che scrivere credevo che il vento avesse un ruolo invece è solo fastidioso quando lascia la finestra aperta ...
Anais | Martedì, 8 febbraio 2011 @16:01
Io sto leggendo Le ho mai raccontato del vento del Nord... lo sto centellinando, per adesso mi piace molto!!! Poi vorrei prendere anche questo!! Angela, hai già iniziato a leggerlo??
ANGELA | Martedì, 8 febbraio 2011 @13:24
L'ho comprato ieri......
suni | Martedì, 8 febbraio 2011 @11:31
ora porta portese è tutta un'altra cosa vai per mercatini è meglio
Rebecca | Martedì, 8 febbraio 2011 @10:26
Mi piace molto immaginare dietro gli oggetti antichi,quante vite,storie,raccontano.Quando abitavo a Roma,ogni domenica andavo a porta portese e nel mio girovagare tra i banchi dei venditori,mi fermavo estasiata da quelli che vendevano vecchie cartoline di un Italia che non cè più,vergate con calligrafie svolazzanti brevi saluti , piccole dediche,messaggi d'amore... quante vite,quante storie,quanti destini... Buona giornata Lisa,grazie per avermi riportato indietro ad un periodo spensierato della mia vita.
suni | Martedì, 8 febbraio 2011 @09:51
noi ricordiamo ancora
Lunedì, 7 febbraio 2011 @08:31
"Ma l’amore
che fa piovere le gocce e precipita
il più piccolo seme e lo riproduce
nella sua fabbrica di corolle
adesso dorme sotto forma di paesaggio
invernale. Adesso suona come campane.
Adesso è un piccolo cane che mi aspetta".
(Mariangela Gualtieri)
Adesso l’amore mio è in letargo. Dorme.
(I versi di oggi sono tratti dalla raccolta "Bestia di gioia" della poetessa Mariangela Gualtieri, Einaudi. O, come diceva Charlie Brown, l'amore è un cucciolo caldo)
Sono a Firenze e tra poco uscirò, cercando un City con il mio Buongiorno sotto il sole toscano...
Giusy | Martedì, 8 febbraio 2011 @14:55
Anch'io voglio essere chiara: sono un'infiltrata recente, come credo di aver spiegato in modo abbastanza palese. e pacato, come sempre. Passo e chiudo. Non mi piacciono i dialoghi fra sordi.
Giorgia | Martedì, 8 febbraio 2011 @13:47
Che sia chiaro adesso: "infiltrati" era solo un termine elegante e pacato per riferirci a chi, ai tempi del I blog di Lisa, veniva lì, raccontava la sua meravigliosa vita con tre figli concepiti solo guardando il marito negli occhi, proseguiva facendoci la ramanzina e suggerendoci l'adozione come atto di grande generosità, e poi, volpe nel pollaio, diceva "ciao ciao, come siete esacerbate!"
Dico bene, Simona?
Ps: grazie, Lisa, per lo spazio che ci dai
Giusy | Martedì, 8 febbraio 2011 @13:30
Dunque, visto che Simona usa il plurale, anch'io faccio parte delle infiltrate e mi spiace molto. Termine veramente sgradevole. Vedete, ragazze del Blog Rosa, io ho letto il primo libro di Lisa ancora fresco di stampa Senza Alcun Coinvolgimento Personale. Eppure mi era piaciuto, e molto, così ho deciso di inserirmi in questo spazio telematico che mi offre uno spaccato di vita soprattutto al femminile. Poco importa se poi, una di voi - è accaduto - mi abbia dedicato senza motivo un epiteto non del tutto elegante.
P.s. Solo Patri è stata gentile e carina con il regalo istruttivo delle sue eriche... e ora? Donna- ortica !
LISA | Martedì, 8 febbraio 2011 @09:46
Ohi, ragazze, che succede? Vento di primavera? Mimosate in arrivo? A me è piaciuto che GIORGIA, che è un'ex aspirante madre, amica di Emma e ora mamma di due gemelline (nate grazie alla cicogna estera e nonostante la vergognosa legge 40), si ricordi in questo modo del salotto rosa e di tutte le aspiranti madri che ci sono passate... Ma mi piace anche che questo blog abbia aperto le finestre e le porte, che siano entrati uomini, scarpe che costano come un affitto, libri-cachemire come Jane Austen o Aciman, e poesie che illuminano la strada. Mi piacciono anche gli infiltrati, basta che non facciano entrare polemiche, pioggia e tempeste! Preferisco il sole che ho trovato oggi in Toscana, oggi che mi sono svegliata a casa di amici a Pisa, svegliata dai primi uccelli di primavera, poi dalle campane. Italia! (E per le toscane o i toscani che mi leggono: spero di tornare presto, a fare un reading da Autrice...).
Simona | Lunedì, 7 febbraio 2011 @22:53
"lacuna" ... alcuna, è tardi!
Simona | Lunedì, 7 febbraio 2011 @22:52
Oh santo cielo! Avrei dovuto virgolettare "infiltrati". E dire che non volevo alimentare lacuna polemica, ma solo raccontare un pezzo di passato. Io ho letto le 4 righe e credo di averle comprese, mi spiace che tu non abbia letto tutto il mio intervento. Pazienza, questa è la riprova che ognuno interpreta come meglio crede i post altrui. Forse i post, come tutti gli scritti dovrebbero avere le espressioni e le intonazioni vocali. Davvero, non era mia intenzione fare polemica. Mah?!
gaia | Lunedì, 7 febbraio 2011 @21:47
Ma se Fiorenza vuole dettare le regole, perchè non si apre un blog tutto suo???
giorgia | Lunedì, 7 febbraio 2011 @21:02
Fiorenza, io non ritorno sul forum di Lisa per dare mimosate, e nemmeno per stabilire quale è la sfumatura più bella!
Manco da un po', ma ogni tanto sono qui per un saluto. Non so da quanto tu sia presente, ma mi prendo la briga di spiegarti: "Salotto rosa" è un'espressione a che a noi (che ci siamo conosciute nel I sito di Lisa) risulta molto cara. Poi ovvio che mi rivolgo a tutti coloro che partecipano e che mi leggono! Da quanto adesso rispondi a Simona, ho la certezza che non sai a cosa la mia amica si riferisca, con il termine "infiltrati", ancora una volta si tratta di episodi dedicati al I sito di Lisa. Quindi quella che non ha capito sei tu, 1 perchè non leggi i post altrui, e già qui... 2.perchè ti mancano tanti elementi... io ho in un file tutti i post ubblicati sul I sito di Lisa, periodicamente lo apro e leggo qualche pagina, se credi posso inviartelo, così ti metti in pari ;-)
o avrei dovuto rispondere postando in data 6 ?
hai letto fino a qui?
Fiorenza | Lunedì, 7 febbraio 2011 @20:24
oh santo cielo, simona!!Io ho solo detto in quattro righe che mi piace l'arcobaleno.confesso che non sono riuscita a leggere fino in fondo il tuo post. leggi per favore le mie quattro righe e cerca di capirle. Chi sono gli infiltrati? stiamo pensando ai servizi segreti? Comunque potevi postare sul 6 febbraio, più opportuno non credi?
Dani dalla Scozia | Lunedì, 7 febbraio 2011 @17:26
Si, io mi ero sentita parecchio orfana in effetti...
Simona | Lunedì, 7 febbraio 2011 @14:24
Ciao Fiorenza, come già scritto da Lisa, terrei a fare un passo indietro. Nel 2005 uscì "Confessioni di una aspirante madre" scritto dalla nostra blogger. Per chi è stato colpito da infertilità/sterilità quel libro fu "la bibbia" perchè per la prima volta usciva un romanzo in cui la protagonista, in modo molto ironico, raccontava il suo desiderio di essere madre e delle peripezie a cui andava incontro durante la ricerca della cicogna. Un libro che ha saputo raccogliere le risa e le lacrime di molte donne sparpagliate in tutta la Penisola. In concomitanza del libro, l'Autrice aprì il primo forum che venne preso d'assalto da tutte quelle donne che si erano riconosciute in Emma. Il forum fu un vero salotto nel quale tutte raccontavano la propria esperienza e la propria vita; molte delle frequentatrici, proprio perchè hanno condiviso un problema comune, si sono conosciute anche "dal vivo" e in alcuni casi sono nate delle belle amicizie che durano ancora oggi. Ovviamente non erano tutte rose&fiori: nel corso del tempo ci furono animate discussioni (le famose "mimosate" in testa), dibattiti perchè nonostante la condivisione ognuna viveva la propria condizione in modo personale con proprie idee e pareri. A questo aggiungi l'infiltrazione di tante "anonime" per le quali la PMA era un'eresia e che non comprendevano assolutamente quanto dolore potesse recare la condizione di donne infertili/sterili. Poi Lisa ha pubblicato il secondo romanzo e, dopo varie peripezie telematiche, ha fondato questo blog, ora diventato ".com". Capirai quindi che molte di noi, con la cancellazione del vecchio forum, si siano sentite un po' orfane, nonostante abbiano comunque approvato e apprezzato apprezzato la via del rinnovamento intrapresa da Lisa, ma già nel forum delle aspiranti ogni tanto si abandonava l'argomento "cicogna" per dissentire di libri, viaggi, cucina, spettacoli, moda, relazioni e tutto il variegato universo femminile. A mio avviso qui c'è posto per tutti i colori, non solo per il rosa, ma essendo un blog che si occupa in primis di donne, concorderai che l'argomento legge 40 - una tantum - non possa stonare soprattutto tenuto conto della sua storia. Dopo aver visto sugli scaffali quel nuovo libro, dove avrei potuto segnalarlo se non nel sito di Lisa? Un abbraccio a tutti i colori dell'arcobaleno.
ANGELA | Lunedì, 7 febbraio 2011 @14:19
pure l'amore mio dorme........... uffa!
Se qualche volta dovessi venire a Siena..... mi piacerebbe ringraziarti di persona per i tuoi meravigliosi buongiorno ;)
un bacio.
Hermione | Lunedì, 7 febbraio 2011 @13:56
Finalmente, a Firenze, ha fatto capolino un po' di sole!
Hermione | Lunedì, 7 febbraio 2011 @09:42
Buongiorno Lisa! Dove sei? Ci potremmo incontrare . . .:-))
Dani dall Scozia | Lunedì, 7 febbraio 2011 @08:46
E' vero, l'amore e' un cucciolo caldo. Saggio Charlie Brown. Sole toscano? sono gelosa...qui vento e freddo e pioggia....
http://lacasadilunablu.blogspot.com
Sabato, 5 febbraio 2011 @09:51
L’ultimo, magico romanzo di André Aciman parla d’amore, ma è di Egitto che cominciamo a parlare. Non a caso: il primo libro dello scrittore newyorkese racconta l’Egitto, il "suo" Egitto: "Ultima notte ad Alessandria" (Guanda), ovvero l’ultima notte di un giovanissimo André, e della sua famiglia di ebrei sefarditi cacciati nel ’65. Parla di segreti di famiglia e di estati al mare, di posate d’argento perdute e sapori perduti, come le marmellate di fichi e datteri servite con il tè… Un Egitto nel cuore, l’Egitto dell’esilio. Ma è da New York, dove Aciman vive, che lo scrittore guarda quello che succede in Egitto oggi. Guarda le manifestazioni, la polizia, la folla.
"Quello che vedo non è solo scioccante: è inedito. In Egitto non c’è alcun precedente di manifestazioni, scioperi, marce di protesta; nessun precedente di disobbedienza civile. Gli unici momenti in cui il popolo è sceso in piazza, o in cui è stato tollerato che il popolo scendesse in piazza, sono stati quando è morto il presidente Nasser, nel 1970: a seguire il funerale c’erano 5 milioni di persone. E poi, cinque anni più tardi, per i funerali di Om Khaltoum, l’amatissima cantante, e star, l’anima vibrante del Paese. Più che una manifestazione, un corteo di dolore".
Mentre l’Egitto di adesso?
"Gli egiziani vogliono, per la prima volta, qualcosa di nuovo. Non sanno che cosa esattamente: ma è per quello che scendono in piazza. E non c’è modo di fermare la folla. Qualcosa sta succedendo in Medio Oriente, non solo in Egitto: c’è un vento nuovo, forse un vento d’incendio, che porta verso un nuovo mondo arabo, e non possiamo fermarlo".
Ma veniamo all’ultimo romanzo. Perché, dopo "Ultima notte ad Alessandria", e dopo il potente "Chiamami con il tuo nome" (in Italia arrivato a cinque edizioni, ndr), è appena uscito "Notti bianche" (sempre per Guanda). Un romanzo che parla, testardamente, magicamente, d’amore. Di un uomo e una donna che si incontrano in una Manhattan innevata, e non possono fare a meno di rivedersi, per otto giorni e otto notti. E’ di questo che parlo con Aciman: che ho incontrato, come nel suo romanzo, in una sera di neve a New York. In una variante moderna dei vecchi caffè mitteleuropei: ovvero, al bar di una libreria, Barnes & Noble, con vetrate su Union Square e sui grattacieli. Se non fosse per i clienti che stanno ore, ai tavolini, con davanti non solo libri, ma anche laptop, e libri elettronici (qui a New York sono diffusissimi i Kindle e i Nook: piccoli astucci neri che contengono decine di e-books, romanzi da leggere a video), l’atmosfera potrebbe essere quella del Caffè degli Specchi o del Caffè San Marco, a Trieste. Glielo dico.
"Purtroppo a Trieste non ci sono mai stato. Ma quanto ho amato Svevo! In "Senilità" c’è quella descrizione, quell’analisi quasi anatomica della gelosia…".
Lei, invece, in questo nuovo romanzo, ci racconta il desiderio. E niente sesso: anche se si respira ad ogni pagina.
"Perché volevo raccontare l’incantamento. Come se i protagonisti fossero chiusi dentro una palla di vetro: la scuoti, e cade la neve. La palla di vetro è Manhattan. Ma è anche quella "no man’s land" tra due persone, quella terra di nessuno prima che succeda qualcosa, prima che succeda tutto".
Una "no man’s land" segreta: ha rubato le parole a Nina Berberova, da uno dei suoi libri più belli, "Il giunco mormorante"?
"Conosco la Berberova. Ma in questo libro ci sono le notti bianche di Dostoevskji, i film di Rohmer, un racconto di Joyce. E c’è musica, molta musica".
E’ nato in Egitto, vive a New York. Ma il suo posto del cuore, qual è?
"Forse il posto del cuore è quello dove si vorrebbe essere seppelliti. Ed io, sinceramente, non lo so. Non a Milwaukee, comunque, dov’è la famiglia di mia moglie. So anche che non voglio che le mie ceneri vengano sparse in posti diversi, come si usa in America: ho vissuto sparpagliato tutta la mia vita, mi offenderebbe. Forse il posto dove mi sento più io è New York: una città, anche, di esuli. Dove sei libero di diventare chi vuoi".
Questa intervista è uscita su Il Piccolo, il quotidiano della città dove sono nata, Trieste. Gruppo La Repubblica.
Piccola nota: in questi giorni sono in Italia. Sabato, a Reggio Emilia, a un press preview della Collezione Maramotti (la collezione d'arte contemporanea del signor Max Mara, nella vecchia fabbrica degli anni '50). E, nella bella piazza del Duomo di Reggio Emilia, un flash che mi porta in Egitto: un gruppo di manifestanti, tutti egiziani che lavorano qui in Italia, donne con l'hijab bianco e rosa (ma anche senza velo), bambine per mano, e dei cartelloni in italiano e arabo: abbasso il dittatore Mubarak. Anche questa è l'Italia, questo intreccio di mondi.
Stefano | Lunedì, 4 giugno 2012 @21:38
"Notti bianche".Me l'ha regalato una donna con cui ho avuto un rapporto speciale ma tormentato. é un buon segno?
dani dalla Scozia | Lunedì, 7 febbraio 2011 @11:37
non ho mai letto Lady Susan, che gran regalo, un inedito di Jane Austen!!!Grazie della segnalazione..Un saluto dalla nevosa Scozia...
Fiorenza | Domenica, 6 febbraio 2011 @22:02
sai giorgia, anch'io gli farei mangiare qualcosa e non solo gli incartamenti della legge 40. però è un peccato che tu ti rivolga solo al salotto rosa, è più bello l'arcobaleno, non trovi? a meno che non vogliate dialogare esclusivamente fra di voi. Lisa ha messo il suo blog a disposizione di tutte/i. W l'arcobaleno, senza riferimenti politici.
giorgia | Domenica, 6 febbraio 2011 @21:41
La legge 40 sta cadendo sotto i colpi dei ricorsi delle coppie accolti dalla corte costituzionale, ma dalla sua entrata in vigore ha fatto tante "vittime" e non ci sarà per loro possibilità di risarcimento alcuna.E quando mister Silvio parla di ingerenza nella sua vita privata, gli farei mangiare tutti gli incartamenti, emendamenti, atti, registri presenze delle Camere che hanno portato alla stramaledetta 40. Anzi, più che servirglieli a pranzo, questi incartamenti, glieli darei a cena o per meglio dire nel dopocena a base di bungabunga!!!
Vabbè, anche io volevo parlare d'altro. E' uscito il 5 gennaio edito da newton compton un volume che raccoglie 3 romanzi brevi di Jane Austin. Ho letto il primo, Lady Susan, e lo giudico un vero capolavoro di scrittura. Bellissimo, ve lo consiglio!
Un saluto a tutti i salottieri rosa (siamo ancora di questo colore?) e un abbraccio particolare alle mie Lisa e Simona Pasionaria
LISA | Domenica, 6 febbraio 2011 @18:27
SIMONA PASIONARIA: sarebbe davvero ora che si ricominciasse a parlare di legge 40. Io - ed Emma, la protagonista del mio libro - ci abbiamo provato: ma da "Confessioni di un'aspirante madre" sono passati quasi sei anni, e nulla è cambiato. Sono cambiati (e aumentati) solo i numeri delle coppie che vanno a cercare un figlio-fivet all'estero, visto che in Italia è praticamente impossibile. Ma già, a Berlusconi è un argomento che non interessa. Uno dei tanti.
LISA | Domenica, 6 febbraio 2011 @18:23
NINA: bello, Aciman, vero? Un libro-cachemire, hai ragione.
Dani dalla Scozia | Domenica, 6 febbraio 2011 @09:19
Lo spero che si ricominci a parlare di legge 40, Simona...
Simona | Sabato, 5 febbraio 2011 @19:41
Dimenticavo: per chi fosse interessata e fosse a Milano "Perchè io no?" verrà presentato martedì 8 febbraio alle 18.30 alla Mondadori di Piazza Duomo.
Simona | Sabato, 5 febbraio 2011 @19:38
Questo mio commento non c'entra nulla con il post di oggi, diciamo che è un commento informativo e che si rivolge al gruppo che seguiva il vecchio blog. E' uscito il libro di Nicoletta Sipos "Perchè io no?" per Sperling in cui sono racchiuse le storie di coppie infertili. La novità è che in ogni capitolo c'è un box informativo su associazioni, cause, centri ecc. L'uscita di un altro libro sull'infertilità mi sembra una cosa positiva: chissà che non si ricominci a riparlare di legge 40, ma basterebbe soltanto che l'infertilità non fosse più un argomento scomodo e tabù.
Nina | Sabato, 5 febbraio 2011 @11:12
Un libro 'cashmere' bellissimo, Lisa. Cerco di leggerlo lentamente perchè mi dispiace veramente arrivare all'ultima pagina.. spero che il finale non sia lo stesso delle 'notti dostoevskijane", sì, poetico e indimenticabile. Magari il nono giorno si rivedranno ancora nel solito posto con le solite patatine e la loro 'panchinetta' dove sedersi vicini sfiorandosi gomiti e sguardi.
Buona giornata ...
Venerdì, 4 febbraio 2011 @08:30
"Perché leggo ogni giorno l’oroscopo,
la posizione del sole che influenza la mia vita,
pianeti che mi dicono di evitare certi acquisti, certi impegni?
Forse perché voglio credere in questa danza cosmica,
in onde che vibrano lente e mi attirano a loro come la marea
e fanno sì che mi chiami qualcuno che non ho sentito da sei anni…"
(Ann Cefola)
Voglio credere in un disegno, in un ordine paziente e nascosto. Ho fiducia che l’universo si prenda cura di me.
(I versi di oggi sono tratti da "Not a muse - A world poet anthology", Haven Books, un'antologia di poetesse che mi "aspettava" nella sezione poesia e libri usati di The Strand Bookstore, a New York. La traduzione è mia).
Attenzione attenzione: oggi divento "globish"! Da oggi, e per ora ogni venerdì, se cliccate sulla parte "english" del blog, trovate il Buongiorno in inglese. Anzi, scusate, in "globish", perché l'inglese che scrivo e parlo io è un po' meticciato... E' l'inglese dei non inglesi. Globish, appunto. E a brevissimo anche il blog cambia vestito e colore. Quindi, se vi piace e avete amici globish, diffondete il virus Lisa! Via web, Facebook, mail, sms...
Ginny | Lunedì, 7 febbraio 2011 @10:09
Bisognerebbe intitolare questo spazio: Daniela Scozia... tra la pubblicità al suo sito le poesie...
MiriamRosaGialla | Venerdì, 4 febbraio 2011 @18:48
Allora aspettiamo la primavera...
Dani | Venerdì, 4 febbraio 2011 @17:26
Miriam Rosa Gialla, a quanto pare la Bilancia ha avuto saturno contro per qualche mese...e come l'ho sentito...ma verso la primavera se ne va, quindi arrivano tempi migliori...
Daniela dalla Scozia | Venerdì, 4 febbraio 2011 @15:07
Mi butto...ecco una mia poesia...sii clemente Lisa!!!
Selkie/Acqua Oscura
Ho messo il piede nell'acqua oscura
Si e' alzata a sommergermi.
Le alghe mi si attorcigliano alle gambe,
Il freddo sigilla i miei occhi.
Nel terrore una mano, la tua mano -
come sempre, mi trascini fuori dall'acqua oscura.
Lasciami andare, ti grido, non capisci
Non capisci che questa e' la mia natura
Lascia che anneghi, lascia che muoia.
Ti ritrovero' sulla spiaggia, nuda e nuova.
Saro' di nuovo una donna - guarda
la mia pelle di selkie che ondeggia sulle onde.
Non mi perderai mai nell'acqua oscura
Ma se la mia anima e' marina
Non mi imprigionare
Hai sposato una selkie e lo sapevi.
Lasciami andare ora,
Nell'acqua oscura -
Mi scaldero' presto di nuovo al tuo fuoco,
Madre dei tuoi figli.
Daniela Walker, 2008
ps la Selkie e' la donna-foca del folklore scozzese: http://lacasadilunablu.blogspot.com/2011/02/sono-una-selkie.html
MiriamRosaGialla | Venerdì, 4 febbraio 2011 @09:46
sì, Daniela-dalla-Scozia, bilanica come me, anch'io non ci credo, ma li leggo sempre gli oroscopi...e proprio per ciò che hai appena detto Lisa, perchè spero in una sorta di disegno cosmico del quale anch'io possa far parte...minuscolo granellino in una grande danza cosmica...forse davvero per tutto c'è un disegno, ed anche questa mia sofferenza ha un senso...
Come sempre, non so se se vincerò, ma devo combattere.
Non so se troverò, ma devo cercare.
daniela dalla Scozia | Venerdì, 4 febbraio 2011 @08:45
Sicuramente, I'll spread the word!!!Ti metto su fb e sui miei forum letterari:-))(nel senso quelli che frequento).
ps Agli oroscopi io un po' ci credo...sono una tipica bilancia...
Lunablu, http://lestorieonlinedilunablu.blogspot.com
Giovedì, 3 febbraio 2011 @10:21
"I tuoi istinti più i miei
La tua vita meno il tuo tempo
La tua cintura per le mie poesie
E alla fine dei conti
Tra le mie gambe
Tu"
(Lucía Rivadeneyra)
Nient’altro, oggi, m’importa.
(Lucía Rivadeneyra è una poetessa messicana).
ANGELA | Venerdì, 4 febbraio 2011 @19:17
....di solito troncano quando si sono "tolti lo sfizio"..... non lo so......
solo che per la prima volta ho incontrato qualcuno che mi piace fino in fondo..... eppure sono una che cerca e finisce per trovare il pelo nell'uovo in ogni situazione...... eppure, nel suo caso, l'unico difetto che intravedo è che..... non gli piaccio abbastanza :(
Nina | Venerdì, 4 febbraio 2011 @13:56
E quando troncano??? :-) Non mi piace parlare per categorie e luoghi comuni; sai che prima ci sorridevo pensando alle similitudini dei 'nostri'...o sarebbe meglio dire 'mostri'? Non fa caso alla mia ironia, cara Angela, cerco di sdrammatizzare.
ANGELA | Venerdì, 4 febbraio 2011 @13:35
è dura........ durissima......... soprattutto quando questi miei slanci diventano un motivo di "discussione" perchè ci tiene sempre a precisare che è una relazione senza impegno e che non vuole essere indispensabile..... d'altra parte gli uomini, per quanto diversi, hanno tutti lo stesso difetto di fabbrica: i loro slanci vanno bene sempre e comunque e non implicano alcunché, ma se siamo noi donne a fare/dire certe cose, ecco che non gli sta bene........
(intanto non si decide mai a troncare....... chissà perchè.......)
Nina | Venerdì, 4 febbraio 2011 @11:13
Sicura Angela che non ti ferisca nemmeno un pò questo suo atteggiamento tiepidino direi? Quando i miei slanci poetici-sentimentali si scontrano col suo silenzio, sì va bene temporaneo, ma sempre silenzio è...un pò mi fa male..prenderei il treno e gli darei due schiaffi!!!..detesto i silenzi!
Anais | Venerdì, 4 febbraio 2011 @09:49
Angela, ma a parte dire che gli sono piaciute...niente altro?
LISA | Venerdì, 4 febbraio 2011 @08:23
LADY CHATTERLEY: l'oggetto delle brame di ANGELA brama anche lui, vedi resoconto sentimentale al post del 27 gennaio. Solo che non manda sms poetici ma si presenta per cena. Del resto è un uomo!
LISA | Venerdì, 4 febbraio 2011 @08:22
HERMIONE: sì, versi messicani. Grazie a te!
LISA | Venerdì, 4 febbraio 2011 @08:22
MARISA POETA: mi piacciono i grilli inquieti di febbraio.
ANGELA | Venerdì, 4 febbraio 2011 @00:36
stasera si è fatto sentire........ mi ha chiesto il perchè di tutte le poesie che gli ho mandato.... gli son piaciute.... ma ovviamente teme che vada oltre il seminato...... perchè per gli uomini è così difficile capire che una donna può essere anche in grado di accettare un rapporto senza impegno, nonostante sia spontanea in certe manifestazioni di attrazione e affetto?
lady chatterley | Giovedì, 3 febbraio 2011 @23:39
Angela, comincio a provare pietà per l' oggetto delle tue brame! Se non risponde a tante esplicite sollecitazioni i casi sono due: o non gli piaci per niente, o ha altri gusti. Spero di sbagliarmi, sono troppo categorica.
Nina | Giovedì, 3 febbraio 2011 @23:19
Tace, sì. Però legge tutto quello gli scrivi e si emoziona pure secondo me. Però..questi 'muri di silenzio' sono difficil da sopportare, a volte. Anche a me piace farlo e anche a me capita spesso di non rivere risposta alcuna; all'inizio non comprendevo il perchè...vabbè nemeno adesso però continuo a scrivergli lo stesso perchè mi piace farlo, perchè certi pensieri che ho, alcuni versi delle poesie che amo di più apparengono proprio a lui...
ANGELA | Giovedì, 3 febbraio 2011 @23:11
fatto! ....tace, tace..... ma quei due versi finali......... lasciano poco all'immaginazione.... ;)
Nina | Giovedì, 3 febbraio 2011 @22:55
@Angela mandaglielo, è una autentica dichiarazione di 'tutto' !!!!
ANGELA | Giovedì, 3 febbraio 2011 @22:44
Lisa!!! Questo come faccio a non mandarglielo?!?!?? :)))
Anonimo | Giovedì, 3 febbraio 2011 @19:16
"Incontriamoci nei non luoghi
dove posso essere nessuno.
Tra mille facce sconosciute, sono qui.
E ti cerco."
LadyM. & Bobby
Nina | Giovedì, 3 febbraio 2011 @17:11
...quel 'tra le gambe' a me piace tantissimo ma io sono un'istintiva patologica :-)
lady chatterley | Giovedì, 3 febbraio 2011 @16:46
ah, non sono d'accordo. ma come? fra le gambe? e il resto dove lo mettiamo? Puro istinto. secondo me, non vale la pena farne una poesia, o forse si? Mah
Marisa Porello | Giovedì, 3 febbraio 2011 @15:54
Buongiorno! La seguo ogni giorno su City. Sono una poeta di Torino. Nella mia raccolta "La casa della poeta" Neos Edizioni c'è questa poesia che si chiama Febbraio.
Febbraio
Che disperazione! La sento arrivare.
Le gemme sono tese
e le fronde cambiano colore.
Il tenue lattescente opalore del mattino
tradisce un alito più esteso:
laggiù
gli alberi fremono.
Sopra e accanto è bianco;
la luna, erosa a metà,
è immobile
come l'istante calcato nel gesso.
Non c'è verde non c'è foglia:
eppure io la sento arrivare.
No, no, no!
Poi travolgerà tutto,
crescerà a dismisura.
La sera, che strano, mi pare
già cantino i grilli. Che strano,
la sera già rende inquieti.
Il tenue rosa che finisce nel blu
che finisce nel nero che finisce
in una piccola stella.
Che strano, che voglia di morire!
La notte è gelida, eppure cantano i grilli.
Grazie per la gioia che ci dà ogni mattina. Quella di leggere parole di poesia.
Marisa
Hermione | Giovedì, 3 febbraio 2011 @11:19
Buongiorno Lisa! Di nuovo la Rivadeneyra con le sue emozioni e le sue parole . . .
Nina | Giovedì, 3 febbraio 2011 @10:54
duemilatrecentocinquanta brividi... buongiorno
Mercoledì, 2 febbraio 2011 @09:25
"E’ contenta la persona se trova parole che somigliano
alla vita. Se con la vita proprio adesso
si sono messe in relazione.
E’ così che viene a sapere".
(Piera Oppezzo)
Trovare parole che ci assomiglino. Parole che consolino e sorridano. O che scavino nel cuore come coltelli. Parole felici e leggere; o parole-medicine, da tenere accanto nel silenzio e nel dolore. Parole come schegge di luce nel buio: illuminano la strada. Le leggiamo, e siamo noi.
Piera Oppezzo è una, ormai dimenticata, poetessa italiana. Nata a Torino nel ’34, faceva la commessa alla Standa: altri tempi, altre Italie. Poi ci fu Milano, i collettivi femministi, le case occupate. E’ morta nel 2009, lo stesso anno in cui scomparve Alda Merini. Se ho incontrato i suoi versi – tratti da "Andare qui", Manni - è stato grazie a un’altra poetessa, la giovanissima Francesca Genti, che conoscete perché ho rubato spesso dei Buongiorno dalla sua raccolta "Poesie d’amore per ragazze kamikaze", Purple Press. Mi piace questo ricordare e salvare le parole, la memoria, lo scrivere. E dividerle. Francesca Genti l’ha fatto con me, io lo faccio con voi.
giusy | Giovedì, 3 febbraio 2011 @14:55
Beh, combattiva ma solo a parole, sia chiaro!
giusy | Giovedì, 3 febbraio 2011 @14:54
Andrò anch'io in piazza a Roma, a meno che il marito e i figli timorosi non cerchino di legarmi alla sedia. Spero di riuscirci: non si fidano molto della moglie/madre anziana ma combattiva. Belli gli interventi di questo 2 febbraio!
LISA | Giovedì, 3 febbraio 2011 @14:31
Brava, FRANCESCA. A me Piera Oppezzo piace qui, questo volto intenso, così anni Sessanta, gli anni della rivoluzione. Anche se non penso, non ho mai pensato, che "o si vive o si scrive". Frase arroventata, frase-condanna. Si vive, e si scrive. O forse si scrive perché si vive.
http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=213
francesca genti | Giovedì, 3 febbraio 2011 @14:18
uh, ragazze, grazie di tutte queste belle parole :-)
vi annuncio che per chi fosse interessata si sta preparando una serata commemorativa di piera oppezzo qui a milano.
vi terrò informate.
Nina | Giovedì, 3 febbraio 2011 @12:13
Dove sono ora ho un pc antidiluviano senza casse, nè audio, nè suoni, 'no strazio !...stanotte darò uno sguardo...
Francesca | Giovedì, 3 febbraio 2011 @12:03
Andate a dare uno sguardo a questo mini filmato in cui Oppezzo legge una sua poesia, diamo un volto alle parole.
Anais | Giovedì, 3 febbraio 2011 @11:54
Ma cattive in senso buono, perché per una volta danno una visione non smielata delle ns nevrosi quotidiane... belle proprio!
Nina | Giovedì, 3 febbraio 2011 @11:41
Anche quelle dell'ebook sono bellissime, non si finisce mai di leggerle e rileggerle ancora...ne sono "definitivamente innamorata" ....
LISA | Giovedì, 3 febbraio 2011 @11:33
ANIAS: cattive? No, le poesie di Francesca Genti sono solo forti. Rock. Kamikaze sentimentali. Tra le mie preferite: quelle che ho usato per il Buongiorno del 15 e del 2 aprile ,e del 24 marzo.
Anais | Giovedì, 3 febbraio 2011 @11:24
Le poesie della Genti sono belle, crudeli, cattive. Ma belle; non la conoscevo, mi piace
LISA | Giovedì, 3 febbraio 2011 @11:13
E' che non abbiamo ancora trovato un'alternativa alle piazze... Peccato. O forse il punto è proprio quello? Sempre per la piazza bisogna passare.
punk | Giovedì, 3 febbraio 2011 @09:08
toh si parla di piazze!
all'inizio anche io ho detto si basta facciamoci sentire finalmente le donne si ribellano...poi però mi sono chiesta perchè ce lo stanno chiedendo tutti adesso? improvvisamente si sono ricordati delle donne!
ci stanno contando e sperano con i nostri numeri di far cadere finalmente questo governo?
ieri ho scritto questo
allora o il femminismo ha fallito completamente oppure ci stanno strumentalizzando politicamente non avendo programmi e leader capaci di mandare a casa mister b non per il suo pisello ma per la disoccupazione che sale tanto per dirne una.
non lo so ancora se andrò in piazza
intanto continuerò a leggere questo meraviglioso blog
francesca e lisa condividono con noi poesie
io mi sono permessa di condividere con voi qualche dubbio
a presto ragazze
piazza o no comunque ci si vede!
Daniela dalla Scozia | Giovedì, 3 febbraio 2011 @08:33
Francesca, ADORO le tue poesie, sei straordinaria...
Adele | Mercoledì, 2 febbraio 2011 @21:47
vedete, Carla, Miriam, Francesca Genti poetessa geniale.. Fiorenza sempre sopra le righe e a volte improponibile.. .,impossibile citarvi tutte. Voi siete come i chicchi di grano sulla scacchiera del Faraone che per una scommessa ha dovuto svuotare i suoi granai. Siete le Donne che non ci stanno, siete il volto pulito, siete la speranza di un futuro migliore.
francesca genti | Mercoledì, 2 febbraio 2011 @17:18
p.s.: son sempre francesca (nella risposta sotto) mi ero dimenticata il nome :-)
Anonimo | Mercoledì, 2 febbraio 2011 @17:17
io ci vado in piazza.
"se trattassimo la piazza come fosse una ragazza"... conoscete queste parole? sono della canzone "in un anno e più d'amore" dello psichiatra e cantautore Gianni Nebbiosi che negli anni '70 scrisse un concept-album "e ti chiamaron matta" sulla condizione dei pazienti nei manicomi.
qui sotto vi metto il link di alessio lega, stupendo giovane cantautore che ha rifatto questo disco:
http://www.youtube.com/watch?v=qBOsoZSGiXk
LISA | Mercoledì, 2 febbraio 2011 @16:16
CARLA, FIORENZA e le altre donne in piazza: il 13 febbraio non sarò in Italia, ma se ci fossi, andrei in piazza di sicuro. E sono sicura che ci sarebbe Piera Oppezzo, che visse gli anni delle proteste e del femminismo; ci sarebbero tutte le facce di donne, poetesse e scrittrici e attrici e artiste e politiche, che stanno popolando in questi giorni Facebook, al posto della faccia di profilo, come protesta; sono sicura che ci andrebbe persino Elizabeth von Arnim. Non abbiamo trovato un altro modo per protestare, se non la piazza; pazienza, ci andremo con i tacchi.
LISA | Mercoledì, 2 febbraio 2011 @16:14
MIRIAMROSAGIALLA: un pensiero amico per te, e per tutte le donne, e gli uomini, che cercano conforto in una poesia, nella sala d'attesa di un medico o di un ospedale.
fiorenza | Mercoledì, 2 febbraio 2011 @15:45
anch'io Carla!
Carla | Mercoledì, 2 febbraio 2011 @15:43
Io sono una di quelle persone a cui sembra di non trovare mai le parole e... rubo sempre le parole ai poeti.
Che belle queste parole di donne!
( io il 13 febbraio vado in piazza...)
francesca genti | Mercoledì, 2 febbraio 2011 @13:46
grazie Nina! E grazie Lisa! Siamo un'onda di brave e belle ragazze! :-)
Miriam, un pensiero amico per le sfide che devi affrontare.
MiriamRosaGialla | Mercoledì, 2 febbraio 2011 @12:20
Grazie, Lisa,
per farci conoscere sempre donne in gamba, con grandi cuori e belle menti, in contrasto alle donnicciole che ora imperano e vanno per la maggiore...
Parole che ci assomiglino: ultimamente purtroppo solo le le parole dei medici che incontro si adattano a me: la salute è davvero la cosa più importante, ma dovrò combattere anche questa battaglia e la poesia aiuta eccome se aiuta!
Poesie di "potesse combattenti": continua la cura, Lisa, e buona giornata.
francesca genti | Mercoledì, 2 febbraio 2011 @11:09
Ciao Lisa,
davvero felice che i versi di questa leggendaria poetessa circolino per le strade delle città.
Buona giornata!
Nina | Mercoledì, 2 febbraio 2011 @11:06
Le 'mie' parole sono quelle di francesca genti, un autentico colpo di fulmine e innamoramento dei suoi versi che mi consolano, divertono, fanno sorridere a volte commuovere, mi riportano alla solitudine della mia infanzia, suscitano ricordi e pensieri nuovi. L'ho scoperta grazie a te!
Daniela dalla Scozia | Mercoledì, 2 febbraio 2011 @10:22
Buongiorno...le parole che mi assomigliano sono quelle del poeta gaelico Sorley Mc Lean...ti giuro, lui E' me. O io sono lui. Ma i poeti fanno spesso questa impressione...ps sulla casa di Lunablu ho pubblicato una sua poesia, se ti va ti mando il link. ps 2 oggi vento e pioggia...
Martedì, 1 febbraio 2011 @08:52
"Cominciò febbraio e questo suo cominciare contagiava tutto. Ogni cosa prese il vizio di cominciare ininterrottamente".
(Viola Di Grado)
Come resistere alla febbre della primavera? Sono i petali che ritoccano in segreto il loro colore; gli abiti leggeri che vogliono uscire dall’armadio; la voglia di vivere, sperare, aprire le finestre, camminare in riva al mare. Tutto comincia. Forse comincio, o ricomincio, anch’io.
Ricordate "Ora che tutto è al contrario come in una maglia con le cuciture di fuori"? Era il Buongiorno del 19 gennaio, ed una frase del libro "di debutto" di Viola Di Grado, "Settanta acrilico trenta lana" (e/o). Lei ha 23 anni, un'aria neo-dark ed è bravissima. Spero solo che non vada in giro a decapitare fiori come la sua protagonista...
Francesca | Lunedì, 21 febbraio 2011 @15:38
Sarà che sono nata a febbraio, l'11, sarà per questo che ho sempre voglia di cominciare! ;-)
LISA | Mercoledì, 2 febbraio 2011 @09:12
Oh, FRANCESCO! Un lettore maschio, bene bene. Da dove mi leggi?
Daniela dalla Scozia | Martedì, 1 febbraio 2011 @13:29
...non ho mai pensato a febbraio come un mese in cui "cominciare"...semmai aprile, quando comincia la primavera...
Francesco Fiorentini | Martedì, 1 febbraio 2011 @12:01
Condivido sempre l'idea di cominciare, o ricominciare ... è segno di rinnovamento di cambiamenti cioè frutto per una maturità che ti porta in equilibrio nella vita.... Lisa sei Grande tutti i giorni leggo il tuo buongiorno ...ciaooooo
Nina | Martedì, 1 febbraio 2011 @09:34
Cara Lisa, posso prendere un antipiretico? La primavera, proprio no. Non sarebbe male andare in giro a decapitare fiori, violette del pensiero, bucaneve vari...
anna | Martedì, 1 febbraio 2011 @09:10
già...speriamo di ricominciare presto....
alessandra | Martedì, 1 febbraio 2011 @09:09
mi è scappato un grazie Lisa di troppo...chiedo scusa :-)
alessandra | Martedì, 1 febbraio 2011 @09:08
Fantastica l'immagine del "cominciare ininterrottamente". Il ciclo ineluttabile della nascita e della morte inteso come "vizio"...piacere, febbrile attività positiva. Dovremmo ricordarci sempre di lasciarci "contagiare" dalla vita!
Grazie Lisa
Grazie Lisa.