Giovedì, 31 maggio 2012 @12:15
"Parlare con lui è come tirare tutti i vestiti fuori dall’armadio e buttarli sul letto, per poi ripiegarli uno a uno e sistemarli di nuovo. Non lo facevo da così tanto, che certe cose non mi ricordavo neanche di saperle. Spiegarle, in questi mesi, mi ha insegnato di nuovo a cosa servivano".
(Elena Stancanelli)
Parlare con te. Rivedere tutta la mia vita, vestito per vestito. Aprire gli armadi.
Lei è un architetto, a Roma. Lui è il meccanico bello e selvaggio che incontra al bar: un maschio "ancestrale", quasi primitivo, un uomo che si racconta facendo la lista dei motorini che ha avuto… Il libro è "Un uomo giusto", di Elena Stancanelli (Einaudi). Ed è uno dei tre libri d’amore (e non solo) che presenterò, insieme alle autrici (ci sono anche Sveva Casati Modignani con "Léonie", Sperling & Kupfer e Ambra Somaschini con "Le regole della nebulosa", Feltrinelli) a Le corde dell’anima, il Festival di letteratura e musica di Cremona, questo sabato, alle 16, in Piazza del Duomo. Rossana Casale, voce jazz, canterà le parole chiave, libro per libro. Vi aspetto!
http://www.lecordedellanima.tree4.it/index2.asp?id=104
2x(x+3)-2 | Domenica, 3 giugno 2012 @18:32
che confusione!!!Ely già impegnata ma con amante clandestino che più clandestino non si può inseguito da amiche/amanti mentre l'ufficiale ignara o consapevole se la ride e dorme forse con qualcun altro. Lei rabbiosa come non mai per quale motivo è difficile capirlo visto che sembra avere una vita quasi sentimentale a parte. tutte attaccate come edera ad amanti che sono amanti già di altre e per giunta già sposati. Cercatene uno almeno fintamente libero qualche speranzuccia c'è invece di accontentarvi di amori che amori non sono e fra lenzuola che sanno di altri rapporti sessuali. Un bel bidet freddo e via!!!!!
annetta | Venerdì, 1 giugno 2012 @06:25
certo che no...trovano molto terreno fertile attorno a se. ma riconoscere non tanto la nostra "colpa" quanto la nostra debolezza nell'essere cascate nel tranello dell'amore part-time deve diventare il primo passo per uscirne, non un ulteriore auto flagellaxione. Eaffrontare I propri buchi affettivi e un atto di coraggio, non certo una facile auto assoluzione....buon csi! con simpatia anna
Ely | Venerdì, 1 giugno 2012 @05:15
Annetta: ma è sempre tutta colpa loro? Di questi eterni Pan? E noi? Noi solo povere vittime? A me nessuno ha puntato una pistola alla tempia...e rispettando ogni tua parola mi chiedo, difronte al primo caffè della mattina dove la wendy in me lo ha "voluto" inseguire ovunque. Ma, almeno in me, le analisi sulla scena del crimine ormai avvenuto (a quando un csi del cuore?) non funziona...
annetta | Venerdì, 1 giugno 2012 @00:11
care amiche amanti clandestine, un giorno.ricorderete le mie parole. salvo alcuni rarissimi casi - che sono poi quelli che finiscono con la vittoria dell'amante sull'ufficiale, la gran parte degli uomini non soffre nemmeno una virgola di quanto state soffrendo voi, anzi si trastulla la vita passando allegramente da un'amante sfinita alla successiva, fresca e ancora ben lontana dall'intuire il calvario sul quale,si e incamminata.
sono dei seriali e questo e il loro stile di vita...poverette quelle che se li sono sposati. detto questo l unico lato positivo di una devastante esperienza da amante e' quello che se ne esce vaccinate e difficilmente si ricade una seconda volta nelle grinfie di questi inguaribili peter pan. forza e coraggio quindi pensate prima di tutto a voi stesse e ad USCIRNE! con affetto da fortunatamente ex commilitone...anna
Io | Giovedì, 31 maggio 2012 @22:00
(Ely) è facile mentire agli altri, basta un niente. Un sorriso, una rassicurazione. A se stessi no, impossibile. La "voce di dentro" è implacabile, brutale, inesorabile, crudele
domo | Giovedì, 31 maggio 2012 @19:46
ciao Lisa, un saluto veloce e un sorriso a te e alle mie compagne (e compagni) di vita in questo grande spazio aperto, di sole e ombra, cosi' bello
Ely | Giovedì, 31 maggio 2012 @19:42
(Io) mi vivo come un puzzle incompleto, e attraverso le parti mancanti soffia un vento freddo, passano voci, grida pioggia e gli altri pezzetti del puzzle rischiano ancor di piu' di scollare la fragile pressione che tiene unito quiel che serve, ogni giorno, con immensa fatica ad affrontare la quotidianita' mentendo a me stessa per farlo con chi mi sta vicino che va tutto bene, si, che va tutto bene.
Quasi Bovary | Giovedì, 31 maggio 2012 @14:51
Per Ely:
non potevi esprimere meglio ciò che provo da mesi.
" Incompleta" è così che mi sento, è come se una parte di me non ci fosse più, portandosi via tutti i miei sogni
Ely | Giovedì, 31 maggio 2012 @14:34
Sembriamo pezzi di un puzzle eternamente incompleto...
Quasi Bovary | Giovedì, 31 maggio 2012 @14:23
per Ely:
capisco la tua rabbia, e condivido il tuo dolore. Ma io sono arrabbiata con me stessa, perchè non ho avuto il coraggio di vivere il mio amore clandestino alla luce del sole, non ho lasciato le mie poche certezze per l'ignoto. Aspettavo i suoi sms di nascosto e mi accontentavo di pochi attimi rubati tra i nostri lavori e le nostre vite. E ora che tutto questo non esiste più, ho un vuoto immenso nel mio cuore e il mio corpo ha sete delle sue mani dei suoi abbracci delle sue labbra.
Ely | Giovedì, 31 maggio 2012 @14:06
Scusate...sto monopolizzando e forse abusando di questo spazio
Ely | Giovedì, 31 maggio 2012 @14:00
Grazie delle tue parole, Io. Forse bisognerebbe vivere in apnea totale, senza conoscere dell'altro, senza sapere dell'altro. La porta che si chiude dietro gli amanti clandestini e a loro apre attimi di se stessi e null'altro, forse, dovrebbe essere la stessa che bisognerebbe chiudere nei confronti della vita dell'altro. Se tu sei il mio mare mi immergo in te e di te voglio solamente respirare...e null'altro sapere.
Io | Giovedì, 31 maggio 2012 @13:41
Per Ely:
Capisco la tua rabbia e la condivido in toto. Ma nel tuo caso, quella "presenza" è in parte "giustificabile", anche se assolutamente non condivisibile, essendo stata , o essendo ancora, una sua "amante".
Immagina invece solo per attimo la rabbia che può scaturire quando altre camere stagne, altre figure, altre presenze non riconducibili a rapporti "clandestini", ma solo ad una sfera ipoteticamente "amicale" , bussano, chiedono, pretendono e alla fine ottengono, visibilità e attenzioni, provocando in questo modo, nel tempo, il deterioramento e la fine del rapporto.
Non conosco e mai potrei conoscere il "grado" della tua rabbia. Sono cosciente del mio. Ma so di certo che, al pari tuo, è un qualcosa che lacera, rode in ogni momento, profondamente, il cuore e la mente.
E ti accompagna in ogni momento.
ELY | Giovedì, 31 maggio 2012 @12:17
La mia rabbia è nell'aver vissuto giorno dopo giorno la goccia che scava la pietra, alla fine bucandola, alla fine trasformandola per sempre. La mia rabbia è nell'aver implorato aiuto, nell'ammettere che non riuscivo a "convivere" col passato (suo) così presente. E nel chiedere una storia nostra, che già di nostro poco poteva avere, ma libera di queste presenze. Non era il suo amore ma il modo di amare, così a camere stagne, e nelle altre camere altre figure, che bussano, che chiedono, che pretendono visibilità e attenzioni. Io sono rotta dentro, ho perso la fiducia, la speranza che chiedere possa sortire effetto di cambiamento. Ho chiesto aiuto a lui, ho chiesto il perché volesse continuare a mantenere questi rapporti. Ci siamo dovuti nascondere non da chi avremmo dovuto nasconderci (colgo in pieno l'essenza di quel che dico) ma da queste persone. Da questo passato. La mia rabbia è nella non scelta che credo fondamentale se si ama. L'ambiguità uccide lentamente, divora, distrugge. La sera in cui siamo stati visti, la reazione che ho visto, mi ha profondamente umiliata perché poteva essere evitata, se forse scelte definitive e chiare fossero state fatte prima. Scelte che avevo chiesto e non ho visto compiere. E allora non mi basta sentirmi dire:ti amo da impazzire. Non mi basta sapere che si aggira pieno di dolore per la mia scelta di aver posto fine a tutto. Non mi basta, ma in questo "non mi basta" non vedo una mia vittoria ma vivo una ferita sconfitta, e nelle mie mani non c'è più nulla, il suo viso, il suo corpo, e la mia anima non stringe più la sua. Tutto questo non poteva esser evitato? Volevo vedere queste persone sparire per scelta e non per effetto teatrale e, oltretutto, anche un pò compatite. Ecco la mia lucida e profonda rabbia...
Mercoledì, 30 maggio 2012 @08:46
"Tengo i giorni chiari, quelli scuri li rendo al destino".
(Zsuzsa Bánk)
Tengo i giorni chiari. Tengo la luce. Tengo te.
Ma è anche vero che sono i giorni scuri e bui che ci fanno apprezzare di più la luce. La frase di oggi è tratta dal romanzo di una scrittrice tedesca di origine ungherese: "I giorni chiari", di Zsuzsa Bánk, Neri Pozza editore.
meraviglioso..... | Giovedì, 31 maggio 2012 @22:22
meravigliose parole
LISA | Giovedì, 31 maggio 2012 @10:26
UnoNessunoCentomila: esatto. Ma se è clandestino si spera soprattutto in giorni chiari rubati al calendario... (E, ripeto, quello che mi ha più colpito della storia di ELY è la rabbia).
UnoNessunoCentomila | Giovedì, 31 maggio 2012 @10:04
x Lisa
Se un amore clandestino dura negli anni, vuol dire che lo si vive anche nei giorni bui, non solo in quelli chiari
LISA | Giovedì, 31 maggio 2012 @09:59
FRANCESCA: certo che mi ricordo di te! Gli spartiti nella borsa... E, da Inguaribile Romantica, l'idea di un uomo conquistato (anche) con frammenti di poesia infilati nelle tasche mi ha fatto davvero sorridere. Che bello, Francesca. Grazie di aver condiviso. (Che musica ci sarà al tuo matrimonio? E quando, quando? E l'abito? Quante domande l'autrice curiosa...)
LISA | Giovedì, 31 maggio 2012 @09:55
ELY: ho letto e riletto la tua storia. Sai cosa mi colpisce? La rabbia. Non è rabbia solo verso di lui, vero? E' qualcosa di più profondo. (Lui impegnato, tu impegnata; gli amori clandestini o ci cambiano completamente, o sono da vivere solo per i giorni chiari, forse; ma qui, nella tua storia, c'è il buio di una rabbia che non capisco, c'è qualcosa di più).
LISA | Giovedì, 31 maggio 2012 @09:50
ANNETTA: nella valigia mi piacciono anche le parole di Kahlil Gibran che ti ha regalato Anthos, "un restare nel mio andare". Ed è sempre difficile, nella vita, partire con bagaglio leggero. Ma prima o poi ci si riesce, e questo è l'essenziale.
annetta | Mercoledì, 30 maggio 2012 @21:32
Grazie stefano, anthos, patri, giusy...non so se riuscirò a tenerla leggera questa valigia, qualcosa di troppo ce se lo carica sempre sulle spalle...ma ci sto provando,anche se il lavoro è duro; chi viaggia sa che prima di trovare la valigia perfetta ce ne vuole... Buona serata a tutti, anna
Giusy | Mercoledì, 30 maggio 2012 @19:38
Ciao Annetta, fai bene a preparare con cura la tua valigia. nella mia ormai ci ho già messo di tutto, buio e luce, buio profondo e luce soffusa tutto mischiato...disordinata come sono. Patri, lo sai che oggi tornando acasa in paziente fila i papaveri fioriti mi hammo reso più leggera l'attesa del semaforo? e auguri a Francesca con la sua valigia piena zeppa di luce.
Ely | Mercoledì, 30 maggio 2012 @15:33
@francesca: ti sposi....cavolo...piango...ma di gioia, per te!!!!! Grazie Patri , grazie per l'abbraccio. Oggi ho sorriso tanto leggendo qui dentro.
Francesca | Mercoledì, 30 maggio 2012 @15:00
Cara Lisa, io ti leggo da tanto, mi sono sempre firmata Francesca ma ieri un'altra Francesca mi ha preceduta e allora ho aggiunto un 11 finale. Chissà se ti ricordi di me... Sono la controller di giorno e la cantante di notte, quella che viaggia con gli spartiti in borsa e che ritagliava i tuoi buongiorno di carta per nasconderli nelle tasche del mio amore strepitoso... Funzionano, però, ci sposiamo!!!
patri fiorista | Mercoledì, 30 maggio 2012 @14:27
I miei giorni bui e chiari sono attaccati a me come due vongoline. Ridare al destino quelli bui vuol dire chiudere la porta, accettare e arrendersi al suo volere. La mente è pronta, ma il cuore non lo sarà mai. Ely ti abbraccio, ci vuole tempo ma dal buco nero si esce, più forti ti auguro.
Oggi la ragazza dei fiori vi manda tanti papaveri colorati.
Ciao Annetta è bello leggerti, un fiore anche alla tua casalinga rivoluzionaria Patri
Ely | Mercoledì, 30 maggio 2012 @12:39
ho volutamente tralasciato il fatto o l'aspetto che ambedue avessimo (abbiamo) famiglia e compagni a cui idealmente rendere conto con la nostra coscienza.
L'ho tralasciato perche' parlarne sarebbe ipocrita e miserrimo.
Ely | Mercoledì, 30 maggio 2012 @12:17
Cara Lisa, la mia storia e' fatta di rabbia, rabbia che mi porto dentro. Una storia di due anni, una storia clandestina, fatta di lui che non vuole (a parte l'aspetto ufficiale della sua vita) comunque abbandonare le altre storie che ha avuto e che da storie sono divenute "amicizia". Ma l'amicizia diviene continui e frequenti aperitivi e incontri o viaggi di lavoro comuni.
Ma il tutto derubricato alla voce: ora e' tutto limpido ora e' solo una amicizia.
Ma un giorno veniamo, io e lui, osservati e seguiti dalla presunta "amica nonche' ex amante".
Seguono scenate di gelosia e la conferma, per me, che amicizia non era. Ma allora il mio malessere, il mio dolore, la mia richiesta di aiuto e l'ammissione dellla mia capacita' di convivere con un passato cosi' pesante e cosi' presente....le mei parole a cosa sono servite?
Questa donna poi scompare, preso atto del suo nuovo presente, e lui monta una faccia afflitta ma innamorata di me.
A me non basta, lo ammetto, non basta.
Il suo ennesimo tentativo di contatto con lei per un augurio di compleanno mi ha fatto esplodere, mi ha ferito, distrutto, il suo gesto.
Io ammetto la mia incapacita' profonda e la mia forse immaturita' ma non riesco solo ad accontentarmi di lui, vorrei anche la sua anima rivolta solo a me.
Ma credo di pretendere troppo.
Ho lasciato questa persona, mi stavo distruggendo, Ma il mio presente ora e' un buco nero.
Nerissimo
Grazie Lisa, grazie per avermi fatto parlare.
Piangendo, ti saluto. Ma sono lacrime che rompono il muro che ho dentro
Stefano | Mercoledì, 30 maggio 2012 @11:29
x annetta:
Eccezionale il tuo pensiero, fantastico e vero.
Capita proprio a pennello oggi.
Non avrei mai potuto esprimere questo concetto con la tua stessa chiarezza e semplicità.
Te ne sono grato.
Chi leggerà di sicuro capirà nella sua interezza il tuo concetto...
Grazie ancora
anthos | Mercoledì, 30 maggio 2012 @09:49
Per annetta «Mi dice la mia casa"non abbandonarmi...il tuo passato e' qui".Mi dice la mia strada"vieni ,seguimi io sono il tuo futuro".E io dico alla mia casa e alla mia strada:"Non ho passato ,non ho futuro.Se resto qui c' e' un andare nel mio restare;se vado la c'e' un restare nel mio andare.Solo l'amore e la morte cambiano ogni cosa>(Kahlil Gibran).I nostri giorni bui lasciamoli al destino...e'inutile tormentarci
annetta | Mercoledì, 30 maggio 2012 @09:20
questo e' un pensiero costante per me in questo periodo. nel momento dell'inevitabile distacco dal passato e dalle proprie radici devi decidere cosa portare con te e cosa abbandonare, perche cio che porti avanti nella vita diventi risorsa e non fardello, e quello che lasci sia solo fardel e non rimpianto di cose non concluse. La valigia del distacco va preparata con cura e amore.
Martedì, 29 maggio 2012 @08:28
"Quando contemplo il tuo corpo disteso
come un fiume che non cessa mai di passare,
come un limpido specchio dove cantano uccelli
e dà gioia sentire come il giorno albeggia.
Quando guardo i tuoi occhi, profonda morte o vita che mi chiama…
Contemplare il tuo corpo alla tua sola luce,
con la vicina musica che concerta gli uccelli,
le acque, il bosco, il palpito in catene
di questo mondo pieno che sento sulle labbra".
(Vicente Aleixandre)
Il tuo corpo, il tuo viso: tu dormi, dorme vibrante il mondo accanto a me.
I versi di oggi sono del poeta spagnolo Vicente Aleixandre, nato a Siviglia nel 1898. E sono tratti da "Poesia d’amore del Novecento", una piccola antologia Crocetti.
LISA | Mercoledì, 30 maggio 2012 @08:51
ELY: che bello pensare che c'è chi mi legge in areoporto, sull'iPad, e sorride... Grazie di avermelo raccontato. E che bello pensare che quel sorriso intercettato ti abbia portato fin qui. (Quanto ai ladri di sentimenti, e agli addii, e alla rabbia d'amore, sono qui ad ascoltare: se vuoi, quando vuoi).
Ely | Martedì, 29 maggio 2012 @18:30
Ciao Lisa e perdona il "bastardo" che ho usato, ma sono un pò ferita e tiro fuori la rabbia che ho dentro. Sono e abito a Roma e ti ho scoperto grazie al suggerimento di un collega-amico che, nelle lunghe attese in aeroporto, è l'unico che sorride consultando il suo pad... Ora, dopo averti letto e viaggiato nei tuoi anni di scrittura, ho compreso perché sorride! Grazie per il link...calza a pennello con quel che provo.
LISA | Martedì, 29 maggio 2012 @14:12
ELY, FRANCESCA11, FRANCESCA e tutti i nuovi sintonizzati: ovviamente (mi ripeto: l'autrice è curiosa), mi fa molto, molto piacere che chi scrive per la prima volta, chi si affaccia qui sul blog mi racconti chi è, da dove scrive, quanti anni ha... e come è capitato qui! Mi fa piacere conoscervi.
LISA | Martedì, 29 maggio 2012 @14:10
FRANCESCA11: a proposito di amore e morte: questo, invece, è un Buongiorno del 26 novembre 2009, che purtroppo non è nell'archivio on line:
"Avevo paura dell’amore, di essere portata via.
Chiunque abbia paura dell’amore ha paura della morte".
(Louise Glück)
Abbiamo paura dell’amore e della morte: il segno più e meno dell’esistenza, le mareggiate che ci travolgono, le uniche cose per cui abbia senso esistere, continuare a esistere, sapere di esistere.
Francesca11 | Martedì, 29 maggio 2012 @14:05
profonda morte o vita che mi chiama…
Non mi piace la parola "morte" in una poesia d'amore...
La dedicherò senza questa parola...
LISA | Martedì, 29 maggio 2012 @14:01
Oh oh, ELY, niente male il tuo come contro-Buongiorno! Ma leggi anche qui, un vecchio Buongiorno di due anni fa, intitolato proprio "Dopo che m'hai lasciato":
http://www.lisacorva.com/it/view/216/
Ely | Martedì, 29 maggio 2012 @13:05
il tuo corpo che non c'è più, il tuo viso che non c'è più: tu ora dormi con chissà chi, con me dorme vibrante la tua assenza, dentro di me, accanto a me. bastardo.
francesca | Martedì, 29 maggio 2012 @12:42
quando guardo i suoi occhi sorridermi... ci sono parole che sembrano scritte per quello che hai appena vissuto.... grazie Lisa, grazie.
Lunedì, 28 maggio 2012 @08:26
"Nel reame dei cuori inariditi verrebbe condannata."
(David Foenkinos)
Che si può fare per un cuore inaridito? Forse ci vuole un fertilizzante: dell’anima. E un bravo giardiniere.
Il Buongiorno di oggi è sfilato da un piccolo romanzo di un autore francese, "La delicatezza" di David Foenkinos (e/o), che è appena diventato un film. Una storia d'amore improbabile, come molte storie d'amore, del resto. E una donna che (forse) ha un cuore inaridito: nel film, è Audrey Tautou.
Giusy | Sabato, 2 giugno 2012 @14:30
Ciao una a caso...per caso ho letto il commento di Serena (di nome ma non di fatto) e mi spiace che non sia seguita alcuna risposta. A costo di sciupare questo bel blog, soft, leggero e invitante vorrei solo dire che a volte la maleducazione non viene avvertita e passa sotto silenzio. Due pesi due misure? mah!
LISA | Martedì, 29 maggio 2012 @08:31
MARTI, Aspirante Viaggiatrice, che bello conoscerti. E sapere che, dalla carta al web, sei qui con me, con noi. (Ma seguimi su Twitter, così continuerai ad avere i miei Buongiorno ogni mattino, sul tuo telefonino!). Sono sicura che ti starà simpatica anche Stella glam cheap... Intanto, buoni cappuccini!
Marti | Martedì, 29 maggio 2012 @00:00
Emma è un personaggio che mi è piaciuto tantissimo! Condivido con lei il girovita, la passione per cappuccini&panifici(che profumo..) e l'amica da '' tutto quello che succede a me è PIU' '', ma soprattutto io faccio taanta tanta trama !! Io ti scrivo (anzi ti leggo...) da Napoli e sono una neouniversitaria, ma già dal liceo senza i tuoi Buongiorno (e l 'oroscopo lo ammetto) la giornata non poteva cominciare bene!! E ora che non posso conservare i tuoi buongiorno cartacei devo aspettare di tornare a casa e collegarmi dal pc per un buongiorno,un pò più buon appetito.. ma sempre indispensabile! Mi piace fare tanti progetti (che per lo più non riesco a realizzare.. ci vedo un pò di Emma e le piante in questo!non credi?) e tra i miei progetti c'è un'idea chiara: per i bambini c'è tempo! A differenza di Emma sono una Aspirante Turista, mi piacerebbe tanto viaggiare (mari e terre) e invece io sono sempre qui, altro che Liguria(focacce) e barca ! Insomma io sinceramente non vedo l'ora di conoscere anche Stella ! :)
domo | Lunedì, 28 maggio 2012 @22:43
@ladychatterlery, prima invocavi una lettura più scherzosa....ora siamo agli addii....non so, però così è tutto troppo.
Le parole di Lisa e come intende questo spazio, da lei creato, sono importanti e sue, vanno ascoltate e rispettate. Questa è la mia visione.
E si, il mio sorriso è sincero.
domodelmare@yahoo.it
Lady Chatterley | Lunedì, 28 maggio 2012 @22:17
che bello sentirsi carta vetrata lo sai meglio di me Domo che è tanto utile quella 00 fine fine che liscia il legno e lo rende pronto a nuovo splendore. e noto che dev'essere stata comunque utile ai bimbi di cui parli innocenti vittime piene di speranze. Forse non scriverò più neanch'io perciò ti auguro buona fortuna. il sorriso mi piace vederlo stampato sulle persone che incontro e vedo di persona ma ti ringrazio comunque per il tuo che spero sia sincero.
domo | Lunedì, 28 maggio 2012 @22:12
Cara Lisa, è vero, la doppia lettura è possibile (come sempre nella vita..) Vedrò il film quanto prima!
domo | Lunedì, 28 maggio 2012 @21:40
@ladychatterley: ti racconto una cosa, non è rivolta a te e non la prendere sul personale, ma tento di spiegarti cosa provo talvolta.
Anni, ma proprio tanti anni fa, ero in friuli a seguire l'inizio degli scontri in bosnia (ho 47 anni fai te i conti); erano stati aperti i primi campi accoglienza, non c'era l'esperienza (e non voglio commentare oltre...) che c'è ora (...). Arrivò un carico di fogli per far disegnare i bimbi ma per un errore era un carico sì di fogli, ma di carta vetrata.
I bambini non se ne curarono e disegnarono comunque.
Ho nella mente un disegno: un sorriso fatto sul retro di un foglio di carta vetrata.
Questo è quel che provo talvolta, leggendo alcuni commenti.
Ripeto, non è per te, ma ti sto spiegando quel che provo difronte a commenti di cui talvolta non comprendo l'animosità e ne vedo un fondo di astio.
Non lo scherzo mi colpisce che invece apprezzo e cerco nella vita (inteso come sorriso caldo e leggero).
Con un sorriso, semplice, ti saluto
Lady Chatterley | Lunedì, 28 maggio 2012 @20:48
...colmo di semi di papavero...scusa Domo mi sembri sensibile e sognatore lasciami scherzare un pò senza adombrarti. Ma non si può sorridere e prendere il verso dello scherzo??? Sento tuonare dall'alto.Amen
LISA | Lunedì, 28 maggio 2012 @19:49
DOMO: mi piace anche così! La frase, nel romanzo, è detta dal protagonista: che rimprovera alla donna di cui si è innamorato, che tra l'altro è la sua capa, di averlo baciato in ufficio, all'improvviso, e poi essersene andata... "Un bacio e stop: altroché se è un delitto. Nel reame dei cuori inariditi verrebbe condannata".
domo | Lunedì, 28 maggio 2012 @17:46
forse la comprendo male...ma io la leggo così: ha il cuore così colmo e vivo che nel paese dei cuori aridi verrebbe condannata per i troppi colori che, il suo cuore, contiene...
domo | Lunedì, 28 maggio 2012 @17:43
la donna che vorrei incontrare è così
LISA | Lunedì, 28 maggio 2012 @14:33
MARTI: che emozione, hai conosciuto Emma! Ora ti manca Stella, la protagonista di Glam Cheap: mettilo nella valigia dell'estate, fai giusto in tempo perchė poi a ottobre esce il mio terzo libro... (Domandina dell'autrice curiosa: ma in te c'è un po' di Emma, o assolutamente no? E poi dimmi, dimmi di te, da che parte di mondo mi scrivi...).
serena | Lunedì, 28 maggio 2012 @14:31
I tuoi monologhi, la tua esibizione di semplicità domenicale. Hai trovato un palcoscenico e lo stai avvelenando senza considerare che non stai rispettando il padrone di casa, anzi la padrona di casa. Almeno rifletti su questo e tieni per te i tuoi quaderni, grazie. E addio.
una a caso | Lunedì, 28 maggio 2012 @14:16
....serena la tua frase si presta a due significati io non ho intenzione di rovinare niente , tantomeno far inquietare Lisa che apprezzo anche su altre riviste continuerò a leggere perchè sono curiosa per natura ,terrò i commenti per me o per chi mi sta vicino ,forse li scriverò anche su uno dei miei tanti quaderni e chissà che un giorno ve li dica tutti insieme . grazie a Giusy per le sue testimonianze d'affetto , cotraccambiatissime ,,,, .Serena nella vita occorre essere decisi, ma non si può"fracassare" le altrui pazienze , hai proprio ragione ciao
serena | Lunedì, 28 maggio 2012 @13:49
Una a caso stai rovinando questo luogo bello
Giusy | Lunedì, 28 maggio 2012 @13:12
... e poi c'è anche il verbo avere coniugato in tutti i modi che schiaccia il povero compagno-antagonista essere.
Marti | Lunedì, 28 maggio 2012 @11:02
Mi piace molto questo buongiorno !!! Lisa! Ho appena finito di leggere confessioni di una Aspirante Madre.. bello! Brava.. mi è piaciuto molto, ma non potevo aspttarmi diversamente dato che ogni mattina i tuoi Buongiorno mi fanno sempre compagnia :):)
Stefano | Lunedì, 28 maggio 2012 @09:12
Si può usare il miglior fertilizzante che esista, si può essere un ottimo giardiniere che quotidianamente cura con amore e sincerità.. Ma nulla si può quando c’è chi, di nascosto, nel tempo ha seminato, e forse continua a seminare , gramigna che, come si sa, ha radici molto profonde…..
una a caso | Lunedì, 28 maggio 2012 @08:31
....i cuori inariditi ormai sono in tutto il mondo ...e con questo vi saluto
Venerdì, 25 maggio 2012 @09:21
"Felicità è avere buona salute e cattiva memoria".
(Ingrid Bergman)
Vero. Ma anche svegliarmi accanto a te.
Oggi il Buongiorno è di una grande attrice: Ingrid Bergman. Una donna che ha saputo vivere e amare. La donna di "Casablanca", la donna che amò Rossellini e Robert Capa... Leggete le sue parole in inglese, come ogni venerdì: Friday Lisa. And please follow me on Twitter!
nessuno | Domenica, 3 giugno 2012 @09:03
c'è invidia in questo blog ,cattiveria e piacere nel sentire la sofferenza degli altri ,delirare a volte è un brutto segno e qui .....
Susy_Anne | Martedì, 29 maggio 2012 @02:05
Verissimo.. concordo con Lisa.. ;)
Giusy | Lunedì, 28 maggio 2012 @13:10
Lascia che te lo dica, una a caso: il tuo silenzio non mi "sta" troppo bene... Ciao e buona giornata. In quanto a persone rancorose io glisserei...
una a caso | Lunedì, 28 maggio 2012 @08:27
...ho capito che sono di troppo .che non si può essere criticose e acide , (mai con le persone,beninteso) con i buongiorno ma siccome sono abituata a dire ciò che penso e anche darne spiegazioni , a esprimere la sensazione immediata che la frase mi suggerisce , vuol dire che celebrerò il silenzio come strategia antimalinteso . buongiorno a tutti
nino | Domenica, 27 maggio 2012 @23:35
Notte anche siamo lacsiati
LISA | Domenica, 27 maggio 2012 @21:36
LADY CHATTERLEY: certo che si può. Mi dispiace solo quando le opinioni controcorrente sono criticose e acide, che bisogno c'è? Poi finisce che mi fate zuccherare troppo il caffè... Scherzo, scherzo, ma non troppo. Io vorrei che questo blog fosse un angolo soft, caldo, luminoso, rassicurante, controcorrente appunto; le amarezze, gli appunti pseudocinici, le critiche arrabbiate, i commenti aggressivi (e inutilmente aggressivi) mi sembrano fuoriluogo e inutili. Almeno qui. Almeno in quest'angolo, che vorrei sempre di morbidezza e luce. Almeno in questo frammento di vento e mare che cerco di aprire ogni giorno. Per me, e per voi.
Lady Chatterley | Domenica, 27 maggio 2012 @21:17
non penso di essere stata così rancorosa. il rancore è tutt'altro e le parole vanno soppesate e misurate Francesca. Stiamo parlando di un'attrice bella brava e famosa e come tale soggetta a valutazioni e critiche. Le attrici lo sanno e non hanno certo bisogno di difensori. ho capito cher in questo blog non è possibile esprimere una opinione controcorrente.
.una a caso | Domenica, 27 maggio 2012 @16:18
... che amo è sottinteso altrimenti non starebbe accanto a me .il terrazzo fa parte della casa ma non sarò l'unica ad averlo! l'aperitivo è giustificato dalla domenica e da un pranzo un pò diverso .il cane un regalo dei ragazzi quando ero disperata per la morte degli altri due che stavano con noi da 15 anni .. una casa un marito un cane unterrazzo una bella giorata piena di sole come sa regalarci roma ....ringrazio Iddio per tutte queste cose ma non mi sembrano nè cose nè atteggiamenti da diva .... domani è lunedi e tutto torna nella norma non ti fare una idea sbagliata sono una persona molto semplice ciao
Serena | Domenica, 27 maggio 2012 @14:53
una a caso:
terrazzo, aperitivo, il cane, chi mi ama accanto..... (avrei preferito chi amo accanto) Non è che la diva incontentabile sei tu? Come mai una che ha tutto come te, non è più leggera nei giudizi sugli altri?
una a caso | Domenica, 27 maggio 2012 @12:24
...vivo una vita normalissima in questo momento sto prendendo il sole sul mio terrazzo su una arcicomoda sdraio con un aparitivo alla frutta in mano chi mi ama accanto., il cane corre felice ,il pranzo quasi pronto ma non mi piace l elogio alle dive incontentabili capricciose .... buona domanica
francesca | Domenica, 27 maggio 2012 @12:03
@una a caso, @lady chatterley: ragazze, ma quale vita amara e triste vivete per esser così piene di rancore? Raccogliere l'invito alla leggerezza può essere un inizio o fare una passeggiata...però fate qualcosa...
una a caso | Domenica, 27 maggio 2012 @11:31
....c'è gente poveretta, costretta a dimenticare per sopraggiunta malattia e gente che con leggerezza dimentica mariti e quant'altro . ..intelligente ? molto , a modo suo , ,alla sua frase doveva aggiungere : "una coppa di champagne in mano e l'uomo che voglio ai miei piedi "
LISA | Domenica, 27 maggio 2012 @09:45
Non capisco tanta acrimonia per la Bergman; non capisco (e non mi piace) neppure la battuta sull'Alzheimer, malattia terribile (di cui, peraltro, la Bergman non soffriva). Se una donna è bella, ha successo, ama ed è riamata (e con che struggimento e battaglie, penso alla storia con Rossellini), non dev'essere in grado di avere un pensiero intelligente? Perché a me piace, nella sua leggerezza e nella sua ironia, l'idea che la felicità, a una certa età, sia assolutamente questo: avere una buona salute, e ricordare solo, o soprattutto, le cose belle che la vita ci ha regalato. Le amarezze, i fallimenti, le ingiustizie, le rabbie, i momenti di disperazione, quello lasciamo che scivoli via. Appunto, con leggerezza.
Lady Chatterley | Venerdì, 25 maggio 2012 @22:11
Domo, Tu sei un grande pensatore e lo dimostri con i tuoi post...have a good night
domo | Venerdì, 25 maggio 2012 @16:45
...gia'...i grandi pensatori scrivono solamente qui dentro....
Lady Chatterley | Venerdì, 25 maggio 2012 @15:32
Racchiudere in una frasetta quello stato d'animo così poco duraturo e complicato mi sembra molto riduttivo. Bella e brava attrice, mi sembra che sia morta non poi tanto anziana ma dopo aver intensamente vissuto...del resto non mi risulta che fosse una grande "pensatrice" ...
domo | Venerdì, 25 maggio 2012 @14:48
trovo questa frase profondamente vera: star bene di corpo e avere una memoria vuota e fallace..... che sogno sarebbe!
Quanti pugni stretti in meno, quanti sussurri e grida in meno e magari quanti mal di pancia in meno....
Dove si prende il numero salva-fila per ottenere questa "app"? Ah, non è una app? Vabbè intanto mi metto in fila...
una a caso | Venerdì, 25 maggio 2012 @13:11
...la poveretta si dimenticava (,per niente preoccupata dell'alzhaimer ) di avere un marito e ne prendeva un altro ...e così via ...fino ad esaurimento scorte .....
Anna | Venerdì, 25 maggio 2012 @11:42
Il mio peggior nemico è la mia memoria..
una a caso | Venerdì, 25 maggio 2012 @10:18
.....lussi,auotomobili ,gioielli vestiti viaggi capricci mariti "ha saputo vivere " e non vuole neanche un raffreddore .... dura la vita per la bergman .... e il famoso " due cuori e una capanna " a chi lo lasciamo ?è così demodè ,mia caVa !
Stefano | Venerdì, 25 maggio 2012 @10:12
Sarebbe una felicità effimera con una cattiva memoria. La vera felicità deve avere un’ottima memoria. In caso contrario ci sarebbe sempre qualcosa nascosto nell’intimo che comunque appare, ritorna e fa rendere conto che è una felicità "costruita" a piacimento, a "convenienza". La felicità, come l’amore, deve essere vera, spontanea…
laura | Venerdì, 25 maggio 2012 @09:31
è simpatico - ma bisogna intendesi sul senso di "cattiva memoria". io mi considero persona di "pessima memoria": non dimentico mai nulla
Giovedì, 24 maggio 2012 @08:39
"Più passa il tempo più diventiamo bravi ad aprirci un varco nel fitto bosco dei consigli".
(Margot Bennett)
Grazie, preferisco sbagliare da sola.
una a caso | Giovedì, 24 maggio 2012 @20:58
..se ti può consolare io sono andata in tilt con la frase di ieri ..e non ho bisogno di farfalle
Lady Chatterley | Giovedì, 24 maggio 2012 @16:51
doppio commento doppio dolore
Lady Chatterley | Giovedì, 24 maggio 2012 @16:49
riassumendo segui la tua personale inclinazione lasciando il cuore alle sue funzioni vitali. quello di una formidable pompa. Poi c'è sempre il pace-maker come supporto. Una persona che mi è stata molto molto cara mi raccomandava di non bere alcolici di non mangiare cioccolato, di non fumare, mangiare poco o pochissimo. vita sana, sanissima E poi mi ha "fregato" morendo di cancro . Il varco nel bosco non è riiscita ad aprirlo. Chiudo perchè mi sta venendo il magone di uno di quelli tremendi.
annetta | Giovedì, 24 maggio 2012 @16:24
@una...ah beh certo...se parliamo di sentimenti nessuno al di fuori di te ti parla meglio del tuo cuore...anche perche saranno il tuo cuore e la tua coscienza a presentarti il conto di eventuali scelte sbagliate...
una a caso | Giovedì, 24 maggio 2012 @15:56
....sono daccordo con te per una scelta soltanto tecnica o pratica , ma per una scelta che coinvolga sentimenti ci sei soltanto tu e il tuo cuore e credimi sarà sempre la scelta migliore
annetta | Giovedì, 24 maggio 2012 @15:27
tutto vero, ma rinunciare a priori a sentire I consigli altrui x timore che siano errati e' una grave perdita oltre che a mio vedere uno scellerato atto di supponenza. nessuno ha la bacchetta magica x affrontare le dure prove della vita, ma chi e gia passatoattraverso certe forche caudine qualche buona idea piu di te ce l ha di sicuro. la parola chiave e "scelta"...ascolta tutti, ma proprio tutti, poi scegli col la tua testa il mentore piu adatto alla situazione che devi affrontare.. Mai decidere da soli, in ogni caso...
Giusy | Giovedì, 24 maggio 2012 @13:09
inquietante reportage...ragionando sui consigli ammetto di aver dispensato suggerimenti, opinioni e lì mi sono sempre fermata. la cosa più amara è stata sentirmi dire: avevi ragione.Sono sempre stata molto parca con i consigli però ho sempre valutato soppesato quelli che mi venivano abbondantemente elargiti. Con affetto, sincerità desiderio di dare aiuto. Ho sempre "svicolato" e, a dir il vero, non so se a ragione o torto...
domo | Giovedì, 24 maggio 2012 @12:39
in questi gioni di terremoto in terra di emilia i consigli fioccano, in genere da chi da fuori telefonicamente contatta parenti e amici
Alcuni sono conusi ma colmi di amore e preoccupazione alcuni sono talmente surreali da provocare il riso (amaro) a chi ascolta e proprio voglia di ridere non ha e altri sono così incredibili da far si che l'ascoltatore cerchi un saldo punto di appoggio (in genere un muro non pericolante o una transenna che abbonda ovunque...purtroppo) e si poggi per non lasciarsi andare.
Questa conversazione mi è stata raccontata off record da una ragazza che avevamo intervistato per la tv straniera per cui sto lavorando in questi giorni di terremoto:
(mamma che vive fuori emilia): tesoro come stai
(figlia che vive in emilia e terremotata (brutto termine lo so)): così così mamma
(m.): ma...ti sei occupata di quella cosa?
f.): di cosa mamma?
(m.): con voce alterata ma come di cosa?!!!Hai recuperato il mio regalo di matrimonio?
(F.): reprimendo la rabbia....MMamma...qui non entrare in casa....
(M.): Sei sempre la solita....non pensi a me e a..... (click...)
Nella tragedia delle cose, nel quotidiano...l'umano senso del surreale non lo arresterà mai niente e nessuno....
una a caso | Giovedì, 24 maggio 2012 @09:04
fai ciò che ami .....è il più bel consiglio che mi sono data
Mercoledì, 23 maggio 2012 @08:24
"Sono una persona abituata a pensare la morte, ma non a interrogarla. Una che, nel dolore, non parla neanche con i vivi. Nemmeno con se stessa. Avrei tradito la promessa se non fosse stato per le farfalle".
(Stefania Rossotti)
Un'amica, la morte, le farfalle.
Due amiche, due che si parlano "da una vita". Di tutto, di tutti. Due ragazze-per-sempre, che a cinquant’anni chiacchierano fino a notte in macchina: con i piedi nudi sul cruscotto e la sigaretta in bocca. Una si ammala, muore. L’altra l’accompagna alla soglia. La perde. Ma poi le farfalle su un balcone le ricordano che forse c'è, che forse è possibile parlarsi, ancora. E’ questa la storia, cucita nel libro ad altre storie, di mamme che "parlano" con i figli morti, cercano le tracce di chi non c’è più. E' questo il libro, scritto da una cara amica e collega di Grazia: "Ti parlo da una vita", Mondadori.
claudia mdg | Mercoledì, 23 maggio 2012 @19:53
Penso che lo comprerò, questo libro. Grazie
Francesca | Mercoledì, 23 maggio 2012 @15:26
ci sono eccome, io li sento, mi guidano, sanno cosa è meglio per me e mi ci accompagnano...
Laura | Mercoledì, 23 maggio 2012 @15:02
continuano ad ascoltarci e in qualche modo riescono anche a parlarci, a starci vicino. Con una farfalla, con un profumo, con un petalo di fiore, attraverso i sogni. Io ci credo.
Giusy | Mercoledì, 23 maggio 2012 @14:43
e come si fa a interrogare la morte? quale risposta potremmo attenderci? forse potrebbe consegnarci un filo magari quello delle Moire. Molte di noi hanno i loro personali sepolcri custoditi dalla memoria che dà sollievo....
una a caso | Mercoledì, 23 maggio 2012 @14:25
....questa mattina sarebbe stato meglio non leggerti
isa grassano | Mercoledì, 23 maggio 2012 @10:30
le farfalle...o un trillo di un telefono, come capita a me...
loro ci sono...
bellissimo libro.
adele | Mercoledì, 23 maggio 2012 @10:07
Passavo, non ho mai lasciato commenti, ho sempre e solo letto, ma oggi mi sono fermata più a lungo perchè anch'io cerco ogni giorno 'le tracce di ch non c'è più', e ci sono , fuori e dentro di me e mi aiutano in questo cammino non sempre facile
Martedì, 22 maggio 2012 @07:03
"Esistono delle scorciatoie per la felicità, e la danza è una di queste".
(Vicki Baum)
Scorciatoie per la felicità.Dimmi la tua.
Emanuela | Martedì, 5 giugno 2012 @13:36
Anche della buona musica......scalda il cuore....
Francesca | Mercoledì, 23 maggio 2012 @15:24
Cantare, sottovoce o a squarciagola, da sola o davanti ad un pubblico...
Aminta | Martedì, 22 maggio 2012 @20:17
Mi piacerebbe leggere un commento di Carla Fracci. Forse Isadora Duncan sarà riuscita a elaborare il suo dolore con l'aiuto della danza. Forse
carla | Martedì, 22 maggio 2012 @14:50
quando uno dei miei figli più piccoli mi dice sorridendo, commentando le mamme dei telefilm ( sempre belle, sorridenti e magari anche divertenti), "ma anche tu sei perfetta!" eh... si questa piccola bugia mi fa sentire felice.
domo | Martedì, 22 maggio 2012 @12:44
http://www.flickr.com/photos/iocorallo/
vorrei farvi un dono, che a me piace immensamente. Non conosco personalmente questa persona ma la giudico fantastica. Spero piaccia anche a voi.
Ps: Cara Lisa, spero di non aver abusato del tuo spazio
Stefano | Martedì, 22 maggio 2012 @12:37
Non potendola vedere, starle accanto, specchiarmi nei suoi occhi, godere del suo sorriso, tenerla stretta, baciarla… non mi resta che ascoltare almeno la sua voce.
Attimi di intensa felicità
Ti amo
Semplicemente
domo | Martedì, 22 maggio 2012 @12:26
e il mare? Il mare che danza ruggisce sussurra grida e mai si ferma?
domodelmare@yahoo.it
Anonimo | Martedì, 22 maggio 2012 @11:11
com'è vero! anche a me manca il babysitteraggio che ho svolto per 4 anni...mi piaceva..e scorciatoia per la felicità no, ma grande solllievo la poesia sì lo è anche per me!
vale | Martedì, 22 maggio 2012 @11:09
la torta ricotta&pera!
libra 2.0 | Martedì, 22 maggio 2012 @09:46
La poesia
una a caso | Martedì, 22 maggio 2012 @09:39
....diciamolo a salomè...
lucillavolante | Martedì, 22 maggio 2012 @08:21
un abbraccio forte,che sa calmare il mio cuore in tempesta.
un po' di cioccolata,che solleva gli angoli della mia bocca.
e le mie due ore di "babysitteraggio" settimanali,che mi insegnano a vedere il mondo in modo buffo e colorato.
anthos | Martedì, 22 maggio 2012 @08:15
Amarsi e' il primo passo per la felicita'...oggi mi amo di meno!buongiorno
Lunedì, 21 maggio 2012 @08:41
Sanno di fluoro i baci in cucina;
le farfalline vagano da un pacco
di zucchero al Corriere da giorni
su un vassoio. Vorrei inventarti,
ma non c’è tregua per due amanti
che soffiano su vetri che non vogliono
appannarsi. Questo tempo non è
il nostro. Il nostro – dici, dicono –
deve ancora venire."
(Sebastiano Grasso)
Verrà il nostro tempo, dici. Ti credo.
I versi di oggi sono del poeta siciliano Sebastiano Grasso, e sono tratti da: La cenere ringrazia della brace e della favilla, Biblioteca dell’eros, ES.
patri fiorista | Martedì, 22 maggio 2012 @16:37
Grazie Domo,porta il mio abbraccio a tutte le persone in difficoltà.
Buon lavoro ,spero che oggi ci sia il sole Patri
Giusy | Martedì, 22 maggio 2012 @14:07
Sì, bella e coinvolgente la minicronaca di Domo, anch'io gli sono grata. leggo sempre volentieri i suoi commenti.
LISA | Martedì, 22 maggio 2012 @07:01
CARLA: sì, le farfalline sono quelle. Amore domestico, amore da inventare.
LISA | Martedì, 22 maggio 2012 @07:00
DOMO: grazie. Saper guardare, saper raccontare.
una a caso | Lunedì, 21 maggio 2012 @20:35
... sei fortunato a fare il lavoro che fai perchè vivi tante emozioni e ritrovi tanti sentimenti magari assopiti . aiuti a sperare in giornate migliori e apprezzi la vita più degli altri ....grazie per aver condiviso con noi i tuoi stati d'animo e averci raccontato queste dolcissime storie ..e che tutto possa sistemarsi al più presto .
domo | Lunedì, 21 maggio 2012 @17:22
Per lavoro sono in Emilia a seguire gli eventi legati al terremoto e anche in questi momenti, in questi luoghi e tra queste persone, ho trovato la poesia, intesa come emozione, momento, magia.
- Due vecchiette che coccolano e calmano bimbe che non sono nipoti ne conoscenti, ma che trovano nelle loro braccia quel cullare e quel calore che placa la paura e porta il sonno
- due famiglie che per una notte dividono una macchina a 7 posti, un thermos di caffè e un pacco di merendine e che si scoprono più vicine di quanto anni di condominio non gli abbiano mai permesso (e non si siano permessi)
- Il fornaio di un paesino che comunque sforna e regala il suo pane con il rumore della crosta di pane spezzato all'alba, quando fa freddo e la terra ha tremato da poco
- due gatti(ni) che trovano rifugio nelle nostre borse cariche di attrezzature televisive e che ormai fanno parte della "dotazione standard per broadcaster televisivi"
- Un signore che ogni sera ci racconta come si prepara il salame a "punta di coltello", sembra Peppone che spunta dalla nebbia e ci dona sorrisi e odori. Prima o poi sono sicuro che arriverà anche Don Camillo
- Il cronista della televisione estera che mi chiede se sia possibile organizzare una intervista "live" durante una scossa. Rigiro la domanda traducendola ad una simpatica signora che abita nel paesino dove siamo in questi giorni ma evito (al cronista) di tradurgli la sana sequenza di maleparole in dialetto emiliano che gli vengono fornite come risposte alla sua immensamente sciocca richiesta...
- Sperare di vedere il sole stamani e invece veder arrivare la pioggia
e leggere la poesia di Grasso e pensare che il tempo è quel che abbiamo nel momento che lo viviamo, perchè domani o l'attimo dopo non si sa.
ciao
carla | Lunedì, 21 maggio 2012 @11:16
A me non sembrano depressi, piuttosto mi esprime una idea di amore domestico: le farfalline mi ricordano quelle che si formano nei pacchi di riso o pasta che rimangono nella dispensa dimenticate, come quando si ritorna dalle vacanze.
una a caso | Lunedì, 21 maggio 2012 @09:53
...questi amanti sempre così tristi e depressi , da secoli tristi e depressi ....tranquilli ci sarà tempo anche per voi ma decidetevi,il tempo stringe e ci sono tante cose da fare
una a caso | Lunedì, 21 maggio 2012 @09:53
...questi amanti sempre così tristi e depressi , da secoli tristi e depressi ....tranquilli ci sarà tempo anche per voi ma decidetevi,il tempo stringe e ci sono tante cose da fare
Sabato, 19 maggio 2012 @12:56
Una delle migliori battute sugli occhiali da sole è di Jack Nicholson, che qualche anno fa disse: "Quando metto i miei occhiali da sole sono Jack Nicholson. Senza, sono un settantenne grasso e con le rughe". Mitico Jack (che adesso, peraltro, di anni ne ha appena compiuti 75). E com’è vero: gli occhiali da sole, quelli giusti almeno, sono un antiage istantaneo, una beauty therapy, vitamine per l’umore e l’autostima, e una maschera che ci protegge dal mondo nei giorni in cui detestiamo tutti. Perché evitare lo sguardo altrui, il famigerato/desiderato "eye contact", a volte, è fondamentale. Lo sapevano bene gli antichi cinesi, che avevano inventato, pare, degli occhiali con lenti di quarzo fumè già nel 1300: le indossavano i giudici per evitare che in tribunale si riuscisse a decifrare quel che pensavano. Per non parlare degli Inuit, che nell’antica Groenlandia avevano creato degli occhiali d’avorio, praticamente delle lastre con una sola fessura, per proteggersi dai riflessi accecanti del sole sul ghiaccio.
Già: gli occhiali da sole ci proteggono dal sole. Ma è un benefit tutto sommato relativo. Perché sono ormai entrati nel ristretto cerchio degli accessori non più solo accessori, ma quasi talismani: per noi donne sono le borse, certo, e le scarpe; per gli uomini, gli orologi. E per tutti… i sunglasses. In fondo, per rubare una bella definizione al sociologo della moda Tim Edwards, anche gli occhiali da sole hanno una carica speciale, un "transformative magic", un potere magico un po’ alla Harry Potter. Li indossiamo, così come un paio di tacchi vertiginosi, perché sono in grado di trasformarci in qualcosa di più di quello che siamo; pensiamo che possano colmare le nostre mancanze o semplicemente aiutarci a realizzare le nostre fantasie.
E allora sunglasses! Magari virati in rosa, come gli ultimi modelli modaioli; oppure con la montatura tartaruga, o bianca da diva, o ancora a farfalla, un po’ anni Cinquanta… Per gli uomini, Ray-ban classici; e quelli da aviatore, disegnati per la prima volta nel 1936 per i piloti militari americani.
A voi la scelta. Un unico consiglio: gli occhiali da sole perfetti vanno provati. Sono come gli uomini: magari ci innamoriamo di quelli più flashy, strong, esagerati. Ma poi, "indossati", non ci piacciono più. Meditate, ragazze, meditate. (E ovviamente, questo vale anche all’incontrario, per i maschi che mi leggono! Giusto?).
Questo è - in parte - un articolo che ho scritto per Grazia.
Aminta | Lunedì, 21 maggio 2012 @09:19
a proposito di "bruttezze": "il male più grande che sia stato perpetrato è il male commesso dai Nessuno, ovvero dagli esseri umani che si rifiutano di essere persone". (Hannah Arendt)
una a caso | Domenica, 20 maggio 2012 @16:57
....hai detto bene "una maschera che ci protegge dal mondo " così con gli occhiali scuri non vediamo le "bruttezze "dalle quali siamo circondati che non vogliamo vedere
Venerdì, 18 maggio 2012 @07:40
"Lo sai
che vivi nella mia casa dei sogni?"
(James Laughlin)
Tu. Amore mio.
Il Buongiorno di oggi è tratto dalla raccolta di poesie dell’americano Laughlin: "Una lunga notte di sogni", Guanda.
E, come ogni venerdì, trovate il Buongiorno anche in inglese. Friday Poetry. E iscrivetevi a Twitter, così avrete il mio Buongiorno in diretta, ogni mattina!
Abraham | Lunedì, 2 luglio 2012 @03:41
Giusto per la cronaca, e8 worspreds che mette i commenti in attesa di moderazione' quando li reputa sospetti b0_b0Non c'e8 di che, ma non puoi continuare a ignorare per sempre le richieste di acquisto che la sottoscritta ti propina
Giusy | Sabato, 19 maggio 2012 @14:08
Se oggi la giornata non fosse iniziata così tragicamente mi verrebbe voglia di commentare il pensiero di Hanno in modo scherzoso visto che sono la più anziana (almeno fino ad ora) del gruppo che segue Lisa. Sarà per un'altra volta...
carla | Venerdì, 18 maggio 2012 @21:36
oggi, mi colpisce di più la frase di Hanno e la tua traduzione perchè ho sempre pensato che la vecchiaia ci consente di essere più leggeri... infatti i vecchi perdono la memoria e vivono spesso nel sogno di ciò che erano.
LISA | Venerdì, 18 maggio 2012 @11:18
Benvenuto HANNO, papà e nonno: dunque, "La vecchiaia non protegge dalla follia"? O forse, "dalle sciocchezze", traduzione più lieve, perché a volte vogliamo permetterci di essere un po' sciocchi, anche e soprattutto invecchiando.
Hanno | Venerdì, 18 maggio 2012 @10:29
Parole poetiche davvero commoventi. Valgono anche per noi vecchi: "Alter schuetzt vor Torheit nicht"
Giovedì, 17 maggio 2012 @08:50
"Due cose importanti da insegnare a un bambino: fare e fare senza".
(Marcelene Cox)
E questo vale anche per noi: fare, e fare senza.
mari | Domenica, 20 maggio 2012 @20:35
fare e fare senza, ma anche non fare niente, lasciarsi scorrere...
Hanno | Venerdì, 18 maggio 2012 @10:26
Ci penso: abbiamo cercato di praticarlo con le tre figlie. Con i 5 nipoti ci riesce ancora di meno: diamo solo affetto. Meglio lasciare l'educazione ai genitori
domo | Giovedì, 17 maggio 2012 @18:45
Fare insieme, sempre, anche se costa baruffe e dona sorrisi. Fare insieme, io cucino con la mia bimba di 9 anni e insieme guardiamo il mare. Se un giorno lo facesse con chi lei vuole... Si, fare insieme. Sempre.
Aria | Giovedì, 17 maggio 2012 @18:30
Ci provo costantemente con entrambi i miei bambini...
Non è facile, ma si può fare.
Ma fare insieme, come ha già detto domo, è quello che ci riesce meglio!
LISA | Giovedì, 17 maggio 2012 @17:47
VIP: ahimé hai ragione... Sto facendo ultimare un piccolo restyling per il sito (vedrete presto le novità!), ed evidentemente qualche virus si è infilato dentro. Cercheremo di chiudere bene le porte. (Ma che stavi cercando a gennaio 2011? Così per curiosità. Mi fa piacere che usiate l'archivio, ogni tanto ci passeggio anch'io).
Vip | Giovedì, 17 maggio 2012 @14:42
Ps, guardate a Gennaio 2011 e fatemi sapere. Se voi non li vedete allora è il mio pc .
Vip | Giovedì, 17 maggio 2012 @14:39
LISA, ma il tuo sito ha qualche virus? sono andato indietro nei post e ne ho trovati alcuni con circa 900 commenti stranieri pieni di link di virus, credo...
Giusy | Giovedì, 17 maggio 2012 @14:06
insegnare a fare senza mi sembra più complicato ma è utile e educativo se non viene toccato ciò che noi consideriamo fondamentale. chi riesce nell'intento senza sentirsi frustrato, scontento, infelice è a parer mio persona più libera, serena e onesta. forse anche più creativa.
domo | Giovedì, 17 maggio 2012 @13:25
e fare insieme....che e' bellissimo e (per me) viene prima delle altre due...
una a caso | Giovedì, 17 maggio 2012 @11:12
.....è un gran sollievo
Sole | Giovedì, 17 maggio 2012 @10:28
Fare a meno di te.....
una a caso | Giovedì, 17 maggio 2012 @09:44
to do and to do without ...non è poi mica tanto facile ....e non mi dite che to do without fa crescere più robusti, più forti più intelligenti mmolto spesso fa diventare invidiosi e cattivi ... auguratemi che mi passi presto l'influenza così la smetto di tormentarvi buona giornata
Mercoledì, 16 maggio 2012 @07:47
"Essere una psicanalista significa sapere che tutte le storie finiscono per parlare d’amore."
(Julia Kristeva)
Tutte. Anche la nostra.
Il Buongiorno di oggi è di una psicanalista: nata in Bulgaria, Julia Kristeva si è trasferita negli anni ’60 a Parigi. Tra i suoi libri, alcuni dedicati a donne, scrittrici ma anche psicanaliste e filosofe: Colette, Melanie Klein, Hannah Arendt…. Forse, semplicemente, donne che pensano: come lei. Donzelli ha appena ripubblicato il suo saggio più famoso, che si intitola, appunto, "Storie d’amore".
una a caso | Giovedì, 17 maggio 2012 @09:15
....domo ,credi a me .....devi amare la vita in tutte le sue forme ...non si può avere un cuore che va in una unica direzione buona riflessione ciao
domo | Giovedì, 17 maggio 2012 @07:58
Ho voluto provocare appositamente... confesso di non avere un animale perche' non mi riconosco tutto questo amore nel cuore ma....preferisco sporcarmi le mani (e il cuore) con gli esseri umani....per me l'amore non si mischia e quello per un animale non sara' mai uguale e siimile a quello per una donna (che do e che ricevo).
domodelmare@yahoo.it
Lady Chatterley | Mercoledì, 16 maggio 2012 @22:57
persone senzatetto, piene di fagotti, in compagnia di un cane malridotto come loro. unica fedele compagnia e forse la loro capcità di amare è tutta lì. amo gli animali (anche le chiocce) ma preferisco amare ed essere amata dagli esseri umani. C'è chi ama Dio sopra ogni cosa e non è detto che poi ami tutti, proprio tutti.
una a caso | Mercoledì, 16 maggio 2012 @22:09
...anche il cane te lo cerchi e non gli allunghi un tozzo di pane (espressione orribile ) MA UNA CAREZZA ,,, domo proprio tu parli così ,tu che ami il mare e sembri così sensibile .
domo | Mercoledì, 16 maggio 2012 @17:11
Regalati un cane avrai amore a patto di allungare la mano e donare un tozzo di pane... Sono buffi i "padroni" di animali, conquistato esso pare abbiano vinto la lotteria dell'amore...infatti l'animale te lo "regali" e gli esseri umani li cerchi...
Sirio | Mercoledì, 16 maggio 2012 @16:11
Due buoni consigli :-)
una a caso | Mercoledì, 16 maggio 2012 @14:20
....regaloati un cane iavrai di nuovo l'amore dentro e imparerai ad amare ed essere amato
LISA | Mercoledì, 16 maggio 2012 @13:17
SIRIO: della mancanza d'amore?
Sirio | Mercoledì, 16 maggio 2012 @13:13
E se non si ha piu' amore dentro di cosa si puo' parlare?
domo | Mercoledì, 16 maggio 2012 @11:13
così com'è bello parlare di amore, di quella vibrazione che ci attraversa gli occhi e l'anima, con un amico, donna o uomo che sia, parlandone mentre la luce del giorno invade e rende immensa ogni parola che che esce fuori da noi e vola chisssà dove.
domodelmare@yahoo.it
ANONIMO | Mercoledì, 16 maggio 2012 @10:09
L'uomo nel mirino (The Gauntlet) è un film del 1977 diretto e interpretato da Clint Eastwood.......
una a caso | Mercoledì, 16 maggio 2012 @09:54
ahi ,ahi ,ahi sei nell'0cchio del mirino ...celebra il silenzio come strategia anti-mlinteso buona giornata
ANONIMO | Mercoledì, 16 maggio 2012 @09:31
Certo.
In particolar modo se si parla di qualche ..collega....!
una a caso | Mercoledì, 16 maggio 2012 @09:24
....molto ,molto meglio !
ANONIMO | Mercoledì, 16 maggio 2012 @09:02
Mica vero.
Alcune finiscono per parlare di meteo, diete, cucina e …colleghi
una a caso | Mercoledì, 16 maggio 2012 @09:02
......amore disperato, mal corrisposto,allontanato,negato,geloso, vecchio, logoro ,giovane, ardente rifiutato,incompreso, ..ucciso .un bel da fare per rimettere a posto tutto !
Martedì, 15 maggio 2012 @08:01
"Ma vorrei ricordare la luce
che entra dalle grandi vetrate a quest’ora del giorno
e mette in corsivo ogni cosa che tocca:
i piatti, le teiere, le tovaglie immacolate,
così come i morbidi capelli bruni della cameriera
con la camicetta bianca e la corta gonna nera,
quella che ora sorride mentre porta una tazza di riso
e carne affettata con aglio al mio tavolo preferito, nell’angolo."
(Billy Collins)
La luce della sera che mette in corsivo la mia vita. Non una sottolineatura: un morbido corsivo.
La poesia di oggi si intitola "Old Man Eating Alone in a Chinese Restaurant", e il vecchio signore (felice) che mangia nel cinese all’angolo è Billy Collins stesso, il poeta americano che mi piace tanto. I versi sono tratti dalla sua raccolta "Balistica", Fazi. Cliccate sul suo nome per trovare gli altri Buongiorno che gli ho rubato.
domo | Martedì, 15 maggio 2012 @18:04
oggi ho guardato il mare a lungo da una vetrata, i suoi colori filtrati dal vetro inducevano a perdersi, lentamente e silenziosamente, nel suo lento movimento. Oggi ho sorriso molto al mare.
domodelmare@yahoo.it
una a caso | Martedì, 15 maggio 2012 @13:54
....mi piace questa luce del tardo pomeriggio che illumina con sobria eleganza ciò che tocca e lo rende di chiara e rapida leggibilità come un semplice corsivo
LA FAVOLA DEL CUOCO | Martedì, 15 maggio 2012 @08:38
Buongiorno a tutti
Nel primo pomeriggio il racconto....
Ciao
Lunedì, 14 maggio 2012 @09:02
"Se hai un dubbio, pianta un geranio."
(Margery Fish)
La sicurezza dei fiori.
Margery Fish è stata una dei grandi giardinieri inglesi: cominciò a creare il suo cottage garden - e a scriverne - a East Lambrook Manor, nel Somerset, negli anni Quaranta. La sua frase più citata è proprio "When in doubt, plant a geranium". Chissà, magari funziona anche per altri dubbi della vita…
LISA | Martedì, 15 maggio 2012 @08:00
Penso che PATRI FIORISTA abbia ragione: il consiglio della British gardener Margery era di piantare un geranio, perché i gerani non hanno bisogno di grandi cure, sono semplici, ma comunque allegri e colorati. Quindi una scelta easy per chi non è una giardiniera provetta. Ma forse l'equivoco era anche nella mia traduzione? "When in doubt, plant a geranium" poteva anche essere "Se sei in dubbio, pianta un geranio". Non se hai "un" dubbio, ma se "sei" in dubbio, dubbi floreali ovviamente. Perà la disquisizione esistenziale mi è piaciuta.
patri fiorista | Lunedì, 14 maggio 2012 @22:31
Buona serata a tutte/i. Arrivo oggi dopo la faticosa giornata di ieri, ciao Annetta sai che ti ho pensato molto ieri, il geranio cambia significato in base al colore, rosso è consolazione, edera amicizia, rosa affetto nascente,e in aromaterapia serve anche come antidepressivo. Io credo che il barbatrucco di questa frase è che il geranio è una pianta semplice, e quando si ha un dubbio qualche volta lo si risolve con la scelta più semplice. Vi mando tantissime peonie colorate, quelle fiorite nel mio giardino. Notte Patri
Aminta | Lunedì, 14 maggio 2012 @22:08
C'è dubbio e dubbio però, non tutti i dubbi possono essere liquidati se non dopo attenta analisi e riflessione. penso ai dubbi del diagnostico a quelli del ricercatore, dello scienziato e perchè non anche a quelli di chi si trova davanti a una scelta difficile.
una a caso | Lunedì, 14 maggio 2012 @17:57
....no,piantala nel senso decidi e basta ! le responsabilità vanno prese e i rischi messi in conto .... la ZIilli canta . a me piace così ,anche se sbaglio è lo stesso ......... ciao SS
annetta | Lunedì, 14 maggio 2012 @16:22
chiediamo coosa ne pensa patrizia fiorista: perche il geranio toglie il gardener dal dubbio? perche sta bene ovunque..perche e una pianta rustica e resistente? perche piace a tutti e a nessuno? curiosa questa considerazione...
SS | Lunedì, 14 maggio 2012 @15:31
Per : una a caso
Piantala nel senso della pianta di geranio?
una a caso | Lunedì, 14 maggio 2012 @14:15
...io direi se vuoi certezze ....piantala e basta
LISA | Lunedì, 14 maggio 2012 @13:07
SS: esatto, è quello che consiglia Margery: se vuoi certezze, pianta un geranio!
SS | Lunedì, 14 maggio 2012 @12:36
Gerani e dubbi…
Basta fare lo struzzo.....
CERTEZZA!
una a caso | Lunedì, 14 maggio 2012 @09:44
....ho tanti vasi di gerani, anche di tanta varietà , ma i dubbi hanno forse radici più profonde .....ben tornata Lisa dai nostri silenzi
Venerdì, 11 maggio 2012 @09:11
"La madre è la nostra prima storia d’amore. E se poi la odiamo, ci portiamo dietro quella rabbia e la riversiamo su chi amiamo. E se la perdiamo, dove la ritroveremo?"
(Jeanette Winterson)
Perché solo dalle madri possiamo imparare ad amare.
Domenica è la festa della mamma. Così ci dice il mondo consumista: pensa a tua madre, comprale un regalo. Io invece voglio ricordare le madri con questa frase della scrittrice inglese Jeanette Winterson, che ho appena intervistato per Grazia. Perché nel suo straordinario "Perché essere felice se puoi essere normale?" (Mondadori) racconta la sua storia, la storia delle sue due madri. La prima è quella adottiva: nel libro, semplicemente Mrs Winterson, una donna che credeva solo nell’Apocalisse e nei versetti che disseminava per tutta la casa, anche in bagno; che stava alzata di notte a combattere i suoi fantasmi cucinando crema di uova; e che, quando una Jeanette sedicenne le confessò di essere lesbica rispose, gelida, con la frase che dà il titolo al libro. La seconda è la madre biologica, che Jeanette cerca e trova, a cinquant’anni, quando vuole andare alle radici della sua incapacità di amare, quando vuole sciogliere la rabbia. Un libro potente: ironico e straziante insieme. Com’è la vita.
Trovate la frase in originale, come ogni venerdì, su Lisa globish. And please follow me on Twitter!
IMPORTANTE: in questi giorni è stato impossibile, per un problema tecnico, lasciare commenti. Ora è tutto a posto.
@incercadinina | Lunedì, 14 maggio 2012 @14:58
sei tu? dammi un indizio.
una a caso | Lunedì, 14 maggio 2012 @08:29
.....annetta pensa che sei ancora felice ad avere la tua mamma-bambina un abbraccio ,
annetta | Domenica, 13 maggio 2012 @21:30
Anch'io come giusy ho pensato alle tue belle parole, una a caso. Da quando la mia mamma non c'è "quasi "più, la vado a cercare in me stessa, è vero. Nelle sue ricette, nelle sue "fisse", nelle cose che le piacevano (sigarette a parte) e in quelle che detestava...E così, il primo weekend che tornerò a Mantova, laverò e stirerò la sua bandiera, e l'appenderò al mio balconcino milanese. Casalinga no, rivoluzionaria però si. Buona festa delle mamme a tutte, a chi è mamma, a chi ha festeggiato con lei, a chi non ce l'ha più ma ha trovato sicuramente il momento e il pretesto di pensare con amore a lei. Anna
incercadinina | Domenica, 13 maggio 2012 @16:33
Chissà se sai quanto mi manchi, quanto avevi ragione, su tutto, quanto mi hai aiutato anche se non volevo, quanto mi dispiace di tutto, quanto ti voglio bene
una a caso | Domenica, 13 maggio 2012 @15:29
,......credetemi ,non ci capisco più niente comunque grazie dell'apprezzamento
Giusy | Domenica, 13 maggio 2012 @15:15
Eh già, non ho letto l'anonimo e nemmeno mi sono riconosciuta!
Giusy | Domenica, 13 maggio 2012 @15:13
Bellissimo commento, una a caso. Mi ritrovo nelle tue parole...quindi non aggiungo altro. Ciao
Anonimo | Domenica, 13 maggio 2012 @08:54
Bellissimo commento, una a caso. mi ritrovo nelle tue parole quindi non aggiungo altro. Ciao
Mamma anch\'io | Sabato, 12 maggio 2012 @20:56
Dove ti ritroverò mamma, oltre che nei miei sogni, dove ogni tanto, (raramente purtroppo), mi vieni a trovare? Ti voglio bene sempre, sempre, sempre e tu lo sai.
carla | Sabato, 12 maggio 2012 @17:13
E' stata una sofferenza inquesti giorni non poter lasciare nemmeno un post, che tra l'altro erano deliziosi, e se Lisa mi consente vorrei lanciare un appello: in Inghilterra vogliono chiudere la Biblioteca delle donne, che contiene autografi di Virginia Wolf e delle sorelle Bronte,una biblioteca fondata dal 1926 e che racconta delle donne e dei movimenti femministi ... Bhe c'è una petizione in rete , io ho già firmato, se vi fa piacere l' indirizzo "savethewomenslibrary.blog.com"
una a caso | Sabato, 12 maggio 2012 @10:33
.....come non condividere questo bellissimo pansiero che ci ha visto in parte protagonisti anche se la parola odio non fa parte del nostro vocabolario ? già , dove la ritroveremo? nel nostro modo di fare , negli angoli della nostra casa , nelle ricette di cucina nei nostri pensieri quotidiani
Valentina | Venerdì, 11 maggio 2012 @17:32
Libro meraviglioso Lisa, ho dovuto leggerlo facendo lunghe pause per respirare, per piangere. Scritto con l'inchiostro delle emozioni, con le emozioni così nitide e vere. Sono riemersi ricordi di sofferenza e solitudine ma anche l'ironia che da sempre stempera il dolore. Sta nello scaffale del cuore insieme ad Aciman, Grossman, Murakami.
domo | Venerdì, 11 maggio 2012 @16:11
non poter (ti) scrivere....non poter (ti) parlare....non poter... e ora si, e ora sorrido, ora che posso parlare con te...Ora che e' tutto a posto....
Andrea Murnik | Venerdì, 11 maggio 2012 @15:00
"L'indicibile No. 32 - Connessione interna"
TI ASPETTO
Sospeso
DA SEMPRE IN ME
nel vuoto liquido
LA GIOIA NEL DOLORE
poi strizzato
MI MANCA IL FIATO
soffoco
VUOTA LIBERA
aria urlo
SFINITA
sfinito
NATO
nato
ATTESO
non ero
TI HO PARLATO
poi ero solo io
TUTTI QUESTI MESI
un unico pensiero
DA ORA NON IN ME
dove sono
TI PARLERÒ
tu ci sei
SEMPRE
come prima
PREGHERÒ CHE TU NON PRENDA A PUGNI LE NUVOLE
mamma addio
Giovedì, 10 maggio 2012 @07:51
"Accadeva una cosa rara: in ogni giornata passata insieme c’erano tracce della loro prima volta."
(David Foenkinos)
Tracce. E a volte, quando ti guardo, lo provo ancora: lo stupore del mio primo sguardo su di te.
lia.mo | Sabato, 12 maggio 2012 @13:29
Sì però bisogna volersi tanto ma tanto tanto bene.........
Anonimo | Venerdì, 11 maggio 2012 @14:58
"Per me con te è sempre come la prima volta
Elogio della smemoratezza"
(da Piccole contemplazioni di Andrea Murnik)
Mercoledì, 9 maggio 2012 @07:25
"Cercai nel mio cuore, per dartele,
le lettere d’avorio che dicono sempre, sempre, sempre"
(Federico García Lorca)
Che belle quelle lettere d’avorio scolpite nel cuore. Che bello pensare, sperare, sapere che è sempre, per sempre.
Tintin | Sabato, 30 giugno 2012 @05:28
E' morto lo scorso veerndec a Londra dopo aver lottato contro un male incurabile la star del rocksteady giamaicano Alton Ellis: l'artista, 70 anni, debuttf2 nel 1967 con l'album "Mr Soul of Jamaica", che subito gli procurf2 il soprannome di "padrino del rocksteady". Da allora, rimase ininterrottamente attivo fino a pochi anni, quando divenne il frontman del gruppo The Flames. Stando al suo manager, Trish De Rosa, il governo giamaicano starebbe pensado di onorare la memoria di Ellis con dei funerali di stato: Alton lascia una moglie ed oltre 20 figli.
Martedì, 8 maggio 2012 @08:36
"Un aspetto positivo del rimandare è che hai sempre qualcosa già in programma per domani".
(G.B. Stern)
E se invece oggi cominciassi davvero da oggi?
Ancora un aforisma al femminile: G.B. Stern sta per Gladys Bronwyn Stern, inglese, scrittrice molto amata negli anni Trenta.
una a caso | Sabato, 12 maggio 2012 @11:07
....è un aspetto positivo quanndo i giovani anni cominciano ad allontanarsi e ti devi inventare le giornate è allora che quel qualcosa in programma per domani ti manda a dormire più sereno la sera ...vorrei questo neli miei domani piccoli progetti e non poltrone su cui sedersi .....
Lunedì, 7 maggio 2012 @17:16
"Quando una donna si sposa, rinuncia alle attenzioni di tutti gli altri uomini di sua conoscenza in cambio della disattenzione di uno solo".
(Helen Rowland)
Matrimoni…
Helen Rowland era una giornalista americana, morta nel 1950. Mi sto appassionando agli aforismi al femminile!
una a caso | Sabato, 12 maggio 2012 @20:59
....noi siamo più intelligenti .....sure ! come dicono gli inglesi . ciao
Sposa da 22 anni | Sabato, 12 maggio 2012 @20:51
una a caso:
sante parole, soprattutto le ultime, anni e anni di di torti subiti, battutacce e cosine del genere, per il quieto vivere.
una a caso | Sabato, 12 maggio 2012 @11:11
e in aggiunta le invidie delle amiche le critiche della suocera i sorrisetti delle cognate perfette e tante altre cosine del genere ....
Domenica, 6 maggio 2012 @14:41
Prima domenica del mese: ecco i miei piaceri semplici di maggio.
L’orto della recessione. Una volta c'era l’orto di guerra. Oggi la crisi ha invogliato molti a creare un piccolo orto della recessione: non serve un giardino, basta un balcone o una finestra assolata, per piantare magari solo qualche erba profumata, basilico, erba cipollina, menta… E poi fate un esperimento: scegliete la vostra erba aromatica preferita, googlatela insieme a "ricetta", e provate la ricetta più golosa (o facile) che appare. Una specie di lotteria per golosi. Infine, un ristorante milanese che devo assolutamente provare: l'orto con cucina sui Navigli, di Erba Brusca. http://www.erbabrusca.it/
I profumi della sera. Anche in città, è bello uscire all’ora del tramonto, in bici, o a piedi: l’ora in cui l’aria dolce della sera strappa ad alberi e fiori più forti i profumi. Se, come me, siete dei botanici-ignoranti, cercate, durante la passeggiata, di dare un nome alle piante. In caso di dubbio, fotografatela (ah, i telefonini!), e cercate informazioni più tardi, con calma, a casa. Wiki-passeggiate.
Limone e cardamomo. Oppure acqua e sambuco. Per i primi giorni caldi, bevande fresche fai-da-te da tenere in frigo. Sperimentando qualcosa di nuovo: la spremuta di limone sta bene con una spezia orientale, il cardamomo, o con delle foglie di menta; il concentrato di sambuco da diluire in acqua e bere ghiacciato è una prelibatezza dell’Alto Adige.
Il trionfo dei giardini. E’ il mese del trionfo dei giardini. Cercatene uno segreto, o storico e "trionfale", da visitare: in città o fuori porta, con le statue nei viali o dentro un palazzo antico… Andateci da soli, regalatevi una vacanza solo per voi, anche solo un paio d’ore: in silenzio, telefonino staccato, con un libro in tasca. O portateci qualcuno a cui volete bene. Portateci, magari, una persona anziana che fa fatica a camminare, che di solito è prigioniera a casa…
Scrivete una lettera a chi sognate. A volte le notti di primavera, e di luna, portano sogni strani, sogni affollati: perché non scrivere una lettera (o un sms) alla persona che abbiamo sognato, raccontandoglielo? E’ anche un modo affettuoso per farsi vivi con chi non sentiamo, magari, da tanto (troppo) tempo.
Rose, rose! Certo, è il mese delle rose, il fiore che più mi piace: mi piace quando è in boccio, fiorito, sfiorito, appassito… Mi piace sotto forma di profumo, crema per il viso, bagnoschiuma e a volte (raramente) per il tè. Nel mese delle rose voglio andare in visita al mio roseto preferito, e provare una nuova crema, per sapere sempre di rosa.
lia.mo | Domenica, 6 maggio 2012 @19:57
ROSE: anche io adoro le rose, ho scrito per loro un paio di poesie..a me piacciono soprattutto quelle gialle, le tee, e quelle che hanno colori poco comuni. Sul mio terrazzo ho due vasi di rose (una rosa gialla e una arancio) e poi basilico, menta, salvia e rosmarino :-)
una a caso | Domenica, 6 maggio 2012 @17:33
...tante belle idee in attesa che smetta di piovere e così oggi a roma ho optato per ll 'open house 100 palazzi ,case ,stanze ,studi capannoni industriali restituiti a "nuova vita" da giovani architetti bello il capannone dellìex pastificio pantanella sulla casilina ma appena verrà il sole non mi farò mancare una visita al roseto e il festival del verde all'auditorium......
Venerdì, 4 maggio 2012 @07:59
"E a Santa Sofia incontrò per la terza volta il destino, o qualcosa di simile."
(Antonia Byatt)
Ma stavolta mi fermo ad ascoltare.
La frase di oggi è tratta da un racconto di Antonia Byatt, che scrisse uno dei miei libri preferiti, "Possession": questo invece si intitola "Il genio nell’occhio dell’usignolo", ed è la storia di una donna inglese, divorziata, che va a Istanbul per lavoro, compra nel gran bazar un’ampolla di vetro (un vetro particolare che si chiama occhio d’usignolo) e troverà… un genio, un "djinn", uno spirito, pronto ad esaudire tre suoi desideri. Una piccola fiaba contemporanea che fa sorridere e pensare. La trovate, come gli altri suoi libri, in edizione Einaudi.
Non so se a Santa Sofia (o Aya Sofia, visto che da chiesa è diventata moschea) ho incontrato il destino. Però a Istanbul ho incontrato:
- I venditori di succo di melograno, ovunque per strada: lo spremono davanti a te, buonissimo. E i venditori – anche loro per strada – di ciambelle con i semi di sesamo. (Adoro il melograno, poi ritrovato nella delicata salsa di un piatto speciale da Changa, uno dei ristoranti design della città).
- Le navi che scivolano lente e veloci sul Bosforo, viste dal pranzo sulla terrazza di Istanbul Modern, il nuovo museo di arte moderna ricavato nei docks del porto, che è diretto, tra l’altro, da una giovane donna.
- Il buio e le colonne della Cisterna sotterranea; una cisterna romana, ancora umida d’acqua e di secoli, con una stupefacente infilata di colonne, e due grandi teste della Medusa in pietra che mi hanno ricordato i visi sorridenti dei templi di Bayan, in Cambogia. (E a Istanbul Modern, tra l’altro, c’è un’installazione di alberi verdi luminescenti che nel buio cambiano foglie e forma, come se seguissero il passaggio delle stagioni: era un’installazione "in situ", pensata da un’artista americana proprio per la Cisterna, durante una Biennale d’arte).
- La destrezza con la quale i venditori di tè portano il vassoio, e il tè bevuto nel bicchiere.
- Il blu delle maioliche. Il legno delle vecchie case. I pistacchi dentro i dolci, ma anche dentro il kebap. I foulard colorati e i lunghi cappottoni grigi o beige dentro i quali si chiudono a volte le ragazze islamiche, in vendita al bazar, insieme a leggings animalier (la mia ossessione, sono perseguitata). I teli da hammam a righe colorate, che ho comprato invece per usare in spiaggia; e il venditore mi ha detto: "Italiana? Gli italiani ne comprano molti. Voi italiani siete molto puliti…". I tulipani fioriti ovunque, nei giardini della città: perché vengono da qui, i primi bulbi che conquistarono l’Olanda (e l’Europa) nel 1600. E la vecchia Istanbul degli anni Settanta raccolta dentro il museo di un’ossessione d’amore: il capolavoro di Pamuk.
Come ogni venerdì, cliccate su Lisa globish per leggere il Buongiorno in inglese. E seguitemi su Twitter!
lia.mo | Venerdì, 4 maggio 2012 @11:36
Cara Lisa, è con grande piacere che leggo sempre i tuoi buongiorno, (anni fa su City e ora da internet) e in paticolare ho gradito queste letture di libri orientali, sono posti che non conosco ma mi hanno sempre affascinato. Ti seguo anche su Grazia. Buon lavoro e grazie.
una a caso | Venerdì, 4 maggio 2012 @08:32
a fine scuola andremo a vedere tutto quello che ho letto da panuk a lisa , passando per altri autori settimanali .riviste se non provo le emozioni che immagino ..poveri voi !!!!
Giovedì, 3 maggio 2012 @08:23
"Sono una collezionista di parole"
(Emine Sevgi Özdamar)
Le metto in tasca, nel cassetto, le appendo alle pareti della mia vita. Le uso.
Un altro Buongiorno da Istanbul? Sì, anche se in Turchia ho collezionato poche parole. La più buffa è "otopark": la leggevo ovunque per strada e solo dopo un po’ ho capito che vuol dire parcheggio… La frase di oggi è di una scrittrice turco-tedesca di cui Ponte alle Grazie ha pubblicato tempo fa "Il ponte del Corno d’oro". E che ho intervistato:
"Sono una collezionista di parole". Così dice di sé Emine Sevgi Özdamar. Perché quello che ha fatto, nella vita e nella scrittura, è proprio questo: collezionare parole. E reinventarle. Le parole con cui, novella Alice nel paese delle meraviglie, ha cercato di decifrare una Germania enigmatica: quella del 1966, dove è arrivata da ragazza, lasciando Istanbul, il sogno di una scuola di teatro, e la sua lingua. Per ritrovarsi a Berlino, a fare l’operaia, a cercare di capire e addomesticare una Germania dura e grigia, pezzo per pezzo, partendo dal puzzle della lingua, stavolta quella straniera.
Lei è una collezionista di parole. Quali?
"Wonaym ad esempio: perché, insieme alle altre operaie turche, non riuscivamo a pronunciare "Wohnheim", il pensionato in cui vivevamo. Oppure le parole che formavano i titoli dei giornali tedeschi che vedevo nell’edicola ogni mattina, andando a lavorare in fabbrica, e che imparavo a memoria, come schegge di poesia, senza neppure capire, all’inizio, che cosa volessero dire".
E la sua parola preferita, in turco, qual è?
"Babanne, nonna. Forse perché ho amato così tanto mia nonna, e le favole che mi raccontava".
Il suo libro è stato un bestseller, in Germania. Una reazione dei suoi lettori che l’ha colpita?
"Due ragazze turco-tedesche, che mi hanno contattato perché stavano scrivendo la loro tesi di laurea sul mio libro. Così diverse da com’ero io alla loro età; una portava il velo, come molte giovani islamiche oggi. E, dopo due ore di conversazione, ecco la domanda che non riuscivano a farmi. Dobbiamo anche noi disfarci dei nostri diamanti, mi hanno chiesto? Mi sono messa a ridere: nel libro, la protagonista vorrebbe appunto liberarsi del suo "diamante", una metafora per la verginità… Ma erano altri tempi: era il ’68! Non posso decidere io per voi, ho detto. Qualche mese dopo una di loro mi ha richiamato e mi ha detto, trionfante: l’ho fatto!".
Lady C. | Giovedì, 3 maggio 2012 @23:10
ci credo poco al racconto della scrittrice che parla di giovani islamiche progredite che si liberano del...diamante ma non del velo. e in cosa consiste il trionfo? ho fatto cosa? un conto è far l'amore con amore un altro è farlo e stop. La brava scrittrice non mi convince
Aminta | Giovedì, 3 maggio 2012 @20:29
Lessico familiare. Natalia Ginzburg libro letto e perduto. Brava la signora che me lo ha ricordato.
domo | Giovedì, 3 maggio 2012 @17:29
una volta feci a botte, capita da ragazzi, la mattina dopo mia nonna nel silenzio della cucina mi guardo' il viso e ridendo senza ridere pronuncio' una -non- domanda che non desiderava risposte: "t'arrumbulasti timpi timpi?" .
Una sorta di:" sei caduto in modo rovinoso in una zona scoscesa?".
Da quel giorno quella frase viene pronunciata quando qualche piccolino rientra con ginocchi o gomiti sbucciati.
E quella domanda dona sempre un sorriso a tutti
Susy_Anne | Giovedì, 3 maggio 2012 @16:03
..."scrivo perchè non sono bravo a parlare. A volte, quando mi fate una domanda, vorrei quasi chiedervi di aspettare un attimo: prenderei un foglio, una penna e scriverei la risposta, così forse mi capireste meglio"...
una a caso | Giovedì, 3 maggio 2012 @14:49
,.....ancora noi diciamo "supercato" 'venta notte"e quando qualcuno ha mal di gola "nonti preoccupare ,in prima battuta vincono i batteri ,ma poi arrivano i globuli bianchi ! , mi fermo qui ciao
Giusy | Giovedì, 3 maggio 2012 @13:52
Bellissimo gli sbrodolantibus! Noi non arrivavamo a tanto però ricordo "la facoltà di tontologia e scienze confuse" forse era presa a prestito, non saprei. e quante altre mi stanno tornando in mente! per non parlare di quelle che continuano a essere usate...
una a caso | Giovedì, 3 maggio 2012 @09:39
......tutti abbiamo il nostro famoso" lessico familiare ".,sinonimi ,ricordi di quando si era piccoli . parole inventate ..... i piccoli erano i "sbrodolantibus ;. " ",........e via dicendo sono queste picciole cose che ti fanno sentire più parte della famiglia .
Mercoledì, 2 maggio 2012 @10:45
"In turco esiste una bella espressione per indicare una donna non accoppiata: pistola solitaria. Fofo però non ama le parole che hanno a che fare con la violenza e insiste per farmi usare il termine single".
(Esmahan Aykol)
Non male, a volte, sentirsi una pistola carica.
Il Buongiorno di oggi arriva da Istanbul e dal nuovo libro di Esmahan Aykol, una giovane scrittrice che vive tra Berlino e Istanbul: "Divorzio alla turca" (Sellerio). Kati, la simpatica protagonista, single o meglio semi-single, ha una libreria di gialli a Istanbul e si ritrova a risolvere delitti quasi per caso...E io sono grata a Esmahan di avermi dato l'indirizzo del suo kebap preferito: l'ho mangiato al pistacchio, buonissimo.
LISA | Giovedì, 3 maggio 2012 @08:15
WOLAND: eccolo qui: Develi, a Samatya. Niente di glam: assomiglia a una gigantesca pizzeria cresciuta un po' abusivamente, sul Bosforo trafficato, ma il servizio è perfetto, i kebap (ho scoperto che si scrive proprio così, con la p finale) eccellenti.
woland | Mercoledì, 2 maggio 2012 @14:45
...e se lo dessi anche a noi questo indirizzo? :)
Martedì, 1 maggio 2012 @08:33
"Come sei bella
l’aria e l’acqua di Istanbul nel tuo sorriso
la voluttà della mia città nel tuo sguardo
o mia sultana, o mia signora, se tu lo permettessi
e se il tuo schiavo Nazim Hikmet l’osasse
sarebbe come se respirasse e baciasse Istanbul
sulla tua guancia
ma sta attenta
sta attenta a non dirmi avvicinati
mi sembra che se la tua mano toccasse la mia
cadrei morto sul pavimento"
(Nazim Hikmet)
Come sei bella, a Istanbul.
Anche oggi il mio Buongiorno arriva da Istanbul, ma stavolta, visto che è il primo maggio, festa dei lavoratori, è di un poeta comunista, un romantico rivoluzionario: Nazim Hikmet. La bella traduzione storica è della scrittrice Joyce Lussu, la raccolta è Mondadori.
initlabor | Giovedì, 3 maggio 2012 @14:01
ah, le traduzioni di Joyce Lussu...quanto ho amato Hikmet...da decenni...
Lilabella | Martedì, 1 maggio 2012 @12:56
Cara Lisa non so se tu lo sai ma Nazim Hikmet è uno dei miei poeti preferiti. Passo di qui per regalarti ...un sorriso! (e perdonami i puntini di sospensione).