Venerdì, 29 giugno 2012 @07:57
"Tutti i dolori sono sopportabili se li si fa entrare in una storia, o se si può raccontare una storia su di essi".
(Karen Blixen)
Anche a questo servono le storie. A vivere, sopravvivere. E non avere paura.
Karen Blixen, ovvero Isak Dinesen, baronessa danese, scrittrice: forse la ricordiamo soprattutto per "La mia Africa", la storia dei suoi anni in Kenya e di un amore (e per l'ormai dimenticato - nonostante i 7 Oscar - film che ne fu tratto nel 1985, con Meryl Streep, allora 36enne, accanto a Robert Redford). E per il "Pranzo di Babette", anche questo diventato un film. Io, che non la leggevo da anni, l’ho reincontrata per caso: la frase di oggi era l’epigrafe di un libro che ho letto da poco, "L’armadio dei vestiti dimenticati", di una giovane scrittrice finlandese.
Come ogni venerdì, trovate il Buongiorno di oggi anche in inglese: Friday Lisa. E seguitemi su Twitter! Per avere il mio Buongiorno ogni mattina, sul vostro telefonino.
Gabriella | Sabato, 30 giugno 2012 @08:56
anch'io lo penso fermamente, adele; però vedo in giro tanta gente che rimuove in nome di un finto "ottimismo." certo rielaborare il proprio dolore e trasformarlo in forza risanatrice per noi e per gli altri è un lavoro complesso e delicato. ma ne vale la pena, io credo, anche perchè le cose "insepolte" ritornano sempre.
Adele | Venerdì, 29 giugno 2012 @23:12
penso che la sofferenza il dolore come li si voglia chiamare non debbano essere rimossi dobbiamo lavorarci sopra con ostinazione dobbiamo elaborarli e farne uno strumento di forza buona di coraggio e saggezza. Così riusciremo ad aiutare noi stessi e il nostro prossimo. Che la pace sia con noi, detto con sincerità.
carla | Venerdì, 29 giugno 2012 @15:03
e se è la storia a non essere sopportabile più che il dolore che si prova ?
Ros | Venerdì, 29 giugno 2012 @14:36
"...sono sopportabili se li si fa entrare in una storia"...Una storia che (vorrei potermi convincere) non sia mia. Magari potessi rimuovere dalla mente e dall'anima dolori per i quali non avrei mai voluto soffrire; cancellare pezzetti di vita che ingiustamente hanno scandito la mia esistenza. Vorrei abbandonarmi a una pura illusione, vorrei ma non posso.
Hanno | Venerdì, 29 giugno 2012 @11:01
La Karen dice una grande verità: ho superato solo dopo decenni molti dolori e sconfitte scrivendone nella mia autobiografia/romanzo.
Ti saluto con un abbraccio, grazie Hanno
Giovedì, 28 giugno 2012 @08:10
"Sii l’eroina della tua vita, non la vittima."
(Nora Ephron)
Scrivi tu le pagine del romanzo della tua vita.
C’è una scena di cui le sarò grata per sempre: ed è Meg Ryan al tavolo di una deli newyorchese, e la signora del tavolo accanto che dice, indicandola: prendo quello che ha preso lei. E Meg - ricordate? - aveva appena simulato l'orgasmo più famoso della storia del cinema. Ci sono stata, a New York, in quella deli (è Katz’s, nel Lower East Side, la preferita dei genitori di una mia amica jewish), e appena entri ti viene un po’ da ridere. E il film è il memorabile "Harry ti presento Sally", uno dei tanti in cui lei ci ha regalato risate e romanticismo. Ora è morta, a 71 anni, Nora Ephron, sceneggiatrice ma anche giornalista e scrittrice ("Il collo mi fa impazzire" è una raccolta di suoi articoli pubblicata da Feltrinelli). Era cresciuta a Beverly Hills, figlia di due sceneggiatori, in una casa "piena di latte, pesche e mele", e credeva nel lieto fine (forse anche per questo si sposò tre volte, e l'ultimo matrimonio fu il più felice). Malata di leucemia, riusciva a scherzare anche sulla morte: "La quantità di lavoro richiesta dai capelli è sinceramente esagerata", scrisse. "A volte, penso che non dover più preoccuparti dei tuoi capelli è il segreto vantaggio di non essere più viva". Ma io l'ho voluta ricordare con la frase del Buongiorno di oggi, una delle sue più citate: non da un film, ma dal discorso di "commencement" al college di Wellesley, la sua alma mater. Una frase che riassume la sua vita, il suo lavoro: ovvero "Insonnia d’amore", "C’è post@ per te","Julie & Julia"... E un piccolo regalo d’addio: stava lavorando a "Lost in Austen". La storia? Una ragazza di New York che si trova magicamente catapultata dentro "Orgoglio e pregiudizio". E forse un invito a rileggere Jane. Perché, ed è un’altra delle sue dichiarazioni, "Cerco di scrivere ruoli per donne che siano complicati e interessanti, così come sono le donne". Non dimentichiamolo. E scriviamo noi, la sceneggiatura della nostra vita. Almeno proviamoci.
Francesca | Venerdì, 29 giugno 2012 @10:49
Proprio ieri che non ti ho letta, hai postato la frase che devo incorniciare e che mi sprona ad essere ogni giorno una persona migliore, soprattutto per me! Grazie Lisa!
LISA | Venerdì, 29 giugno 2012 @07:49
Che bello, GIUSY: o imparo qualcosa di nuovo, o ricordo qualcosa di vecchio. Grazie del complimento.
Aminta | Giovedì, 28 giugno 2012 @18:39
Anche la tempesta imprevedibile può essere decisiva ce lo insegna Ulisse che ha voluto varcare le fatidiche colonne e affrontare l'oceano.
annetta | Giovedì, 28 giugno 2012 @16:35
concordo pienamente: come entri nelle colonne d'ercole della vita lo decide il fato....ma come ci navighi e come ne esci lo decidi tu.
Giusy | Giovedì, 28 giugno 2012 @12:32
Bellissimo il ricordo di Nora Ephron, avevo letto qualcosa su di lei, distrattamente, ma questo è veramente incisivo. Quando apro questa "pagina" i casi sono due: o imparo qualcosa di nuovo o ricordo qualcosa di vecchio. Ho fresca memoria dell' orgasmo gastronomico interpretato magnificamente da entrambe le attrici. rido scrivendo o scrivo ridendo? Comunque, l'umorismo ebraico è davvero speciale, c'è tanta autoironia...è quello che preferisco in assoluto. Da tanto non ti ringraziavo Lisa, mi sento di farlo oggi.
Mercoledì, 27 giugno 2012 @09:35
"Da nessuna parte ho sentito la mia vita tanto giustificata, quanto sul ponte di una nave. Tutto al suo giusto posto: le viti, le lamiere, i tubi, i cavi, i condotti d’aria, gli strumenti di navigazione; e io stesso che registro il perenne mutamento rimanendo nello stesso punto. Un mondo completo, autosufficiente, costituito, mi risponde e gli rispondo, entriamo insieme come un sol corpo nel pericolo e nel prodigio.
Nave perenne il mio paese".
(Odisseas Elitis)
Penso alle navi della mia vita. I traghetti presi in Grecia o nel Sud Italia, da un’isola all’altra. Le barche a vela. I motoscafi di legno nel golfo di Trieste. I ferry nei mari orientali, palme e tartarughe in Thailandia. Penso alla mia vita su una barca, doppio azzurro, cielo e mare.
Il Buongiorno di oggi è tratto da "E’ presto ancora" (Donzelli), antologia di versi e prosa del poeta greco Odisseas Elitis. Cliccate sul suo nome, trovate altri Buongiorno che sanno di azzurro, di ulivi, di Mediterraneo.
domo | Giovedì, 28 giugno 2012 @08:27
ci sono giorni in cui i papaveri sono meno rossi, si muovono meno al vento e neanche il treno che cammina parallelo al mare riesce a muoverli. Ci sono giorni in cui la porta che aprimmo tante volte insieme persi l'uno nell'altro non sara' mai piu' chiusa dai nostri corpi stretti e furenti e il grido del mare non soffochera' piu' le nostre voci appassionate.
Ci sono giorni che non sono giorni, non sono piu' nulla, sono gia' altro ma ora non so cosa piu' sono.
Martedì, 26 giugno 2012 @08:00
"Quando venni al mondo diventai l’angolo visibile di una mappa ripiegata. La mappa ha più di una strada. Più di una destinazione. La mappa, l'io che si dispiega, non ti mostra un itinerario preciso. La freccia che dice Tu sei qui è la tua prima coordinata. Sono tante le cose che non puoi cambiare quando sei un bambino. Ma puoi fare i bagagli e metterti in viaggio..."
(Jeanette Winterson)
Seguendo la mappa. Cambiando destinazione. Sono in viaggio.
Un altro Buongiorno sfilato a "Perché essere felice se puoi essere normale?", l'autobiografia, tragica e ironica come a volte è la vita, di Jeanette Winterson. Cliccate sul suo nome per saperne di più.
annetta | Mercoledì, 27 giugno 2012 @15:29
grazie a tutte....ovviamente destination Sicily...
Giusy | Mercoledì, 27 giugno 2012 @14:49
Io scelgo la von Arnim che mi era piaciuta e molto nei due romanzi che ho letto e ahimè prestato...Proverò quello postumo (o quasi). Ciao Annetta, ti capisco e condivido. Sto scrivendo fra una sigaretta e l'altra...Un ri-abbraccio da Giusy
LISA | Mercoledì, 27 giugno 2012 @10:59
ANNETTA: è per quello che ti consigliavo altri libri. Ricorda tua mamma com'era, ripensala giovane, piena di vita. Anche "Il meglio della vita" è un bel libro per pensare/ripensare alle nostre madri, alle nostre nonne, a chi è venuta prima di noi. Una specie di Sex and the City nella Manhattan deglli anni Quaranta, scritta da chi c'era. Buona vacanza e buone letture.
annetta | Mercoledì, 27 giugno 2012 @10:56
grazie lisa credo che seguiro il tuo consiglio e mi buttero sulla berlino anni 30. non sento il bisogno di elaborare il lutto, perlomeno non adesso: l esperienza di accopagnare mia mamma negli ultimi due mesi di vita e' stata dolorosa e intensa ma comunque molto molto molto bella. sono abbastanza serena insomma, e non mi sento affatto vuota ma piena piena piena di lei e della sua vita. grazie dei tuoi suggerimenti.
LISA | Mercoledì, 27 giugno 2012 @09:26
ANNETTA: sì, "Perché essere felice se puoi essere normale?" (Mondadori), di Jeanette Winterson, parla di una figlia e di una madre, anzi di madri: quella adottiva e quella biologica, che l'autrice decide di cercare e incontrare a cinquant'anni... E no, non te lo consiglierei, non ora almeno. E' bellissimo ma troppo duro, e non c'entra niente, credo, con la tua, di madre. Un libro per più avanti. Ma se vuoi leggere qualcosa sul dolore, sul lutto, due libri di cui ho parlato anche di recente: "Ti parlo da una vita. Donne che non hanno creduto al silenzio di chi non c'è più", di Stefania Rossotti, Mondadori, un memoir nato dalla scomparsa di un'amica, l'amica del cuore, e intrecciato a storie di donne che parlano con i figli scomparsi; e "L'anno del pensiero magico" di Joan Didion, Il Saggiatore; l'anno del pensiero magico è quello dopo la morte improvvisa del marito... Due libri autobiografici disegnati dalla scomparsa di una persona cara. (Ma io metterei in valigia qualcosa di molto più leggero... Jane Austen o Elizabeth von Arnim; o anche "Il meglio della vita" di Rona Jaffe, Neri Pozza, il libro che ricordava OLGA: un bestseller degli anni 50, che è anche un modo per ricordare tua madre quand'era giovane. Aggiungi magari, se ti ispira, "La nonna vuota il sacco" di Irene Dische, sempre Neri Pozza, una saga al femminile, nonna, madre e figlia, tra la Berlino degli anni Trenta e l'America)
LISA | Mercoledì, 27 giugno 2012 @09:14
ALEX a Milano, certo che mi ricordo di te! Che bella la tua famiglia allargata (e multietnica, giusto?); che bello quando il mondo è anche una mappa di amici e relazioni che nascono per caso, magari su un blog. Mi piacerebbe tu raccontassi la soria di te e Catarina... E intanto, un saluto anche a Lila in viaggio.
annetta | Mercoledì, 27 giugno 2012 @07:39
@lisa so che qst libro parla dei rapporti tra madre e figlia; visto che sto x andare una settimana in vacanza me lo consigli in questo momento o meglio rimandare un pochino? che dici? vorrei passare una vacanza serena..
domo | Martedì, 26 giugno 2012 @19:16
e' bello trovare nelle persone che incontriamo una mappa, da percorrere per scoprirle, anche se scolorata, con cancellature e pezzetti di scotch, inserti di carta colorata che tappano piccoli buchi e qualche volta con nomi di localita' inventate e per questo bellissime....
Alex da Milano | Martedì, 26 giugno 2012 @19:08
Ciao, Lisa! Ti ricordi di me? Sono ormai tre anni che non scrivo più nel tuo blog e su queste pagine ho conosciuto Lila da Roma, che a volte si affaccia per farvi un saluto. Come stai? Come stanno tutte le ragazze? Vi sto scrivendo perché in questi giorni la cara Lila, dopo quattro anni, è tornata qua a Milano a trovarmi e questa volta non ha visto solo me, ma anche la mia famiglia allargata, ovvero la mia compagna Catarina e sua figlia di quindici anni (gli altri due ragazzi, un piccolo di dieci e una piccola di dodici, sono partiti per il Sud America settimana scorsa). Sono stati giorni belli e sereni e, devo dire, anche stremanti per via dell'afa devastante che ha messo a dura prova le nostre forze. Però ci siamo divertiti. E' stato molto bello ritrovarci. Cambiati, con nuovi spiriti, nuove vite senz'altro e un nuovo sguardo verso il futuro.
Un abbraccio e un augurio per il mondo che verrà,
Alessandro
e ora ti passo Lila:
Cara Lisa, oggi il tuo buongiorno sembra fatto apposta per noi, con lo sguardo da bambini ma con la voglia di cambiare vita ognuno in un modo diverso. Quì con Alex e Catarina mi sono sentita come se fossi a casa mia ed oggi sono andata a fare danni per fare contenti la Cate ed i ragazzi. Ho approfittato di questi giorni di ferie per salutare Alex che prossimamente partirà con la sua famiglia. Ho rincontrato anche la Manu su (H)onda che da poco ha dato alla luce un bellissimo bambino di nome Davide. Sono molto felice di tutto questo e mi dispiace solo che domani il mio viaggio avrà fine ma la vita è fatta di viaggi...(perdonami i puntini di sospensione).
Un abbraccio, Lila
carla | Martedì, 26 giugno 2012 @17:00
l'idea del viaggio mi piace tantissimo, soprattutto la possibilità del cambio di destinazione,a proposito, sono io l'unica che detesta il tom tom o c'è ancora qualcuno che ama perdersi con un a mappa cartacea ?Io quella vocina che con tanta sicumera ti dice dove devi andare non la sopporto propriio!!
Stefano | Martedì, 26 giugno 2012 @10:42
A proposito della frase dell'altro giorno della canzone di De Gregori:
Concordo nella sostanza con quello che dice Delusa ma una cosa non mi è chiara però. Per far si che la compagna o il compagno "capisca", si deve cercare e trovare altrove quello che non si riesce ad avere all’interno del rapporto ? E una volta che si è trovato che si fa, si "trasferisce" all’interno della coppia l’esperienza fatta? Mi immagino un ipotetico dialogo del "dopo": " l’altro era dolcissimo, ricco di premure, sapeva cogliere i miei momenti di debolezza e di ansia, sapeva essermi vicino, mi capiva da un cenno, da uno sguardo, da un’espressione, ero il centro dei suoi interessi…." e mi fermo a questi aspetti comportamentali senza sfociare in altri più ristretti che richiederebbero una sede diversa di discussione. Ammesso che effettivamente si riesca ad avere un confronto di questo tipo, il che penso sia un poco difficile che si verifichi, cosa si penserà poi nel caso in cui, per cercare "di salvare il rapporto" , il compagno o la compagna assumerà quegli atteggiamenti, quelle premure, quell’interesse che mai ha ostentato e che hanno portato a quella ricerca esterna? Si penserà che è sincero? Spontaneo? Vero? O si penserà che è un atteggiamento forzato? Salvare il rapporto…. Ma l’amore fra due persone non si cura con qualche medicina, con qualche artificio, con qualche forzatura. Non esistono rimedi artificiali per "curare". Esiste un solo rimedio: l’amore che si sprigiona spontaneamente dai reciprochi cuori. In amore niente deve essere "forzato" . Deve essere tutto spontaneo. Qualsiasi forzatura fa scadere il rapporto in qualcosa di diverso che con l’amore niente ha a che fare. Non offendiamo "l'amore" per cortesia......
Olga | Martedì, 26 giugno 2012 @10:29
Mi hanno colpito moltissimo le pagine dedicate alla scoperta della lettura, i suoi pensieri relativi alla funzione di una biblioteca pubblica. Certamente, Nabokov.
Come possiamo ringraziarti, Lisa, per questo arricchimento culturale? Grazie! P.s. ma anche per Miss Pettigrew e Il meglio della vita, La generazione e tanti altri
Hermione | Martedì, 26 giugno 2012 @09:48
Libro bellissimo . . . me lo sono regalato per il mio compleanno. Buongiorno Lisa!
Peccatore | Martedì, 26 giugno 2012 @08:54
....E se non si cambiano nemmeno da grandi, vuol dire che si è rimasti/e bambini/e.....
Lunedì, 25 giugno 2012 @18:27
"Poi, dopo il bilico,
ci sono gli altri"
(Valentina Diana)
E questo meraviglioso equilibrio instabile, il mio amore per te.
Valentina Diana, bravissima poetessa torinese, mi perdonerà se ho trasformato, anche stavolta, le sue parole in cioccolatini baci. Ma la tentazione è troppo forte. Anche perché a volte l'amore è così: la sensazione di essere, meravigliosamente, perennemente, in bilico.
annetta | Mercoledì, 27 giugno 2012 @07:45
grazie giusy, grazie patri...la franca tra una sigaretta e l'altra, vegliera anche sj di voi. e sono certa patri che fara conoscere a tua mamma tutte le sue amiche surreali ma tanto tanto umane che l avevano preceduta nel nuovo mondo e ora sono li con lei.. grazie anche dei girasoli..ohibo' erano proprio I suoi fiori di campo preferiti . buona giornata a tutti
patrizia fiorista | Martedì, 26 giugno 2012 @16:34
Un grandissimo abbraccio Annetta, sono sicura che la mia mamma le avrà offerto un bel caffè e staranno chiaccherando appassionatamente. Ti mando un mazzo enorme di girasoli Patri
Giusy | Martedì, 26 giugno 2012 @15:28
Sì, Annetta, è davvero preziosa l'eredità della quale sei custode: sai cosa ti dico? Grazie di avermi fatto conoscere attraverso questo Blog una gran signora indomita...così almeno me la immagino. Accetta il mio abbraccio sincero e tutta la mia simpatia. Giusy
annetta | Martedì, 26 giugno 2012 @15:15
@lisa...grazie, la bandiera di stracci tra pochi giorni sventolera'sul mio piccolo terrazzino milanese :-) @delusa..leggi I post del 25 aprile scorso e la trovi...grazie anche a te
Delusa | Martedì, 26 giugno 2012 @14:05
ANNETTA:
Mi dispiace tanto non conosco la storia della casalinga rivoluzionaria, ma ti sono vicina.
LISA | Martedì, 26 giugno 2012 @08:16
ANNETTA, un abbraccio e stracci di cucina come bandiere, per ricordare tua mamma.
annetta | Martedì, 26 giugno 2012 @08:07
sono io ovviamente la figlia della casalinga rivoluzionaria :-)
Anonimo | Martedì, 26 giugno 2012 @08:05
carissimi, negli scorsi giorni la casalinga rivoluzionaria e' volata in cielo. aveva una rete di amici di tutte le eta, i censi, i luoghi, le religioni, le lingue larghissima, e lunga una vita che mi ha lasciato come sua piu' preziosa eredita' e che ho dovuto consolare prima ancora di consola me stessa. Ma l ho fatto volentieri...perche' dopo il bilico della perdita di una persona ci sono gli altri che restano, che vivono, e nei quali ritrovi pezzi di vita di chi solo fisicamente non ce piu'.
Venerdì, 22 giugno 2012 @07:36
"Niente è per sempre, ma tutto è possibile"
(Peter Aspden)
O forse anche: niente è davvero possibile, ma tutto è per sempre.
Il Buongiorno di oggi è di un giornalista inglese. Ed è la frase finale di un suo articolo sul Financial Times, su una delle meraviglie di arte e architettura che più mi affascinano e su cui non vedo l'ora di salire: l'Orbit, la visionaria Torre di Babele contemporanea immaginata da Anish Kapoor per le Olimpiadi di Londra. Qui trovate la mia intervista all'artista anglo-indiano:
http://www.lisacorva.com/it/view/483/
E, come ogni venerdì, Friday Lisa per il Buongiorno in inglese.
Lady C. | Giovedì, 28 giugno 2012 @23:59
Domo, l'edizione economica non ha copertina rigida quindi non danneggia più di tanto. E se il bersaglio riesce a schivare per lo meno non fa danni altrove. Buona notte.
domo | Mercoledì, 27 giugno 2012 @23:15
lady C, scusa ma il fatto che sia edizone economica perche' una di valore non merita di finirgli sul viso?
Lady C. | Mercoledì, 27 giugno 2012 @16:06
Se mi avesse detto ti ho tradito ma ti perdono il minimo che avrei fatto è quello di tirargli un libro edizione economica in
faccia o altrove. Dopo di che, valigie.
Marcella | Mercoledì, 27 giugno 2012 @06:42
"Le corna sono come i denti: fanno male quando spuntano, poi man man aiutano a mangiare.... "
Penso sia inteso che poi ci si abitua, ci si culla, si accettano passivamente per svariati motivi, per quieto vivere.
Quanto falso moralismo c'è in giro.
domo | Lunedì, 25 giugno 2012 @23:14
mah...non la capisco fino in fondo...se tradisco per vendetta o perche' qualcosa da parte di lei mi fosse mancato che giovamento ne avrei? Mi mancherebbe qualcosa da parte sua, la piu' importante, che non troverei ne sostituirei dall'altra parte... quindi tristezza doppia (cioe' mi devo far male due volte?!). Boh...e' meglio, se proprio dovessi tradire, farlo per gioia per gusto perche' la carne grida e chiede o per un colpo di testa, ma magari senza teatrini e ipocrisie (non sto parlando di cuore). Quindi la frase della canzone, bellissima, non la capisco e si, puo' essere ipocrita se usata a mo' di spiegazione dopo....
LISA | Lunedì, 25 giugno 2012 @20:13
Quanto alla frase di De Gregori - quanto tempo che non lo sentivo citare, lui e le sue canzoni! - mi piace l'interpretazione che ne ha dato Delusa. È una frase a effetto, una frase impossibile. Quasi una frase ossimoro. E come tutte le frasi impossibili, dentro c'è qualcosa di vero. Ma tu, Domo, cosa ne pensi?
LISA | Lunedì, 25 giugno 2012 @20:03
DOMO: no, non l'ho letto, ma direi proprio che il narcisismo è anche femminile..
domo | Lunedì, 25 giugno 2012 @11:50
Per Lisa: hai letto, o conosci, "ho sposato un narciso" di umberta Telfner? Cosa ne pensi? Secondo te può essere letto all'inverso, e quindi il narciso diventa una protagonista narcisa?
domo | Lunedì, 25 giugno 2012 @08:53
É una frase con molteplici sfumature e ho chiesto a Lisa ospitalità per questa domanda che ho rivolto
Delusa | Domenica, 24 giugno 2012 @21:17
per Domo:
ti perdono anche se non sei mi piace ciò che sei diventato. Ti perdono anche se dai per scontato il mio amore. Ti perdono per tutto quello che non mi hai detto e che io volevo sentirmi dire.Ti perdono anche se mi hai deluso e ho cercato tutto quell'amore che mi è mancato in un altro. Ecco quello che secondo me ha voluto dire De gregori.
Aminta | Domenica, 24 giugno 2012 @19:42
Volevo commentare solo la frase estrapolata da un contesto più ampio, è chiaro che de Crescenzo come autore e come persona è fuori discussione. e Lisacorva perdonerà questa intrusione, spero.L'argomento oggi proposto mi sembra diverso sul quale potremmo rifrettere.
domo | Sabato, 23 giugno 2012 @19:21
Per Aminta: senza parlare dell'autore, ma un tuo commento sulla frase?
Aminta | Sabato, 23 giugno 2012 @18:19
Secondo me De Gregori è un pochino, solo un pochino ipocrita...non andrei a scavare più di tanto
stef | Sabato, 23 giugno 2012 @16:00
siamo stati con una persona pur amandone un'altra ,ma quest'ultima la perdoniamo perchè non l'avremmo mai fattose non ci avesse mancato do attenzioni
domo | Sabato, 23 giugno 2012 @13:16
Lisa posso approfitto del tuo giardino per lanciare questa domanda: secondo voi la frase di de Gregori -ditele che la perdono per averla tradita-, cosa vuol dire?
domo | Venerdì, 22 giugno 2012 @14:53
l'amore (come lo vivo io): magari non per sempre ma in quell'attimo che precede e poi anticipa quello che si vive, tutto è possibile...
Francesca | Venerdì, 22 giugno 2012 @12:01
O come direbbe Walt Disney, è molto divertente fare l'impossibile.
E, aggiungo io, si può essere tanto pazzi da sperare che sia per sempre!
Mi piacciono la leggerezza e il vento, è per questo che ogni tanto prendo una boccata d'aria in questo blog!
Stefano | Venerdì, 22 giugno 2012 @10:06
Possibile o non possibile, se nasce e resta nel cuore, di sicuro può essere per sempre....
Giovedì, 21 giugno 2012 @08:33
"Hanno piantato il cactus, l’agave, il carrubo. Tenacemente nel mio profondo di lava. L’agave col suo abbraccio materno frena il bianco furore della montagna. La rupe, ammasso immenso di furore concentrato, sbatte sull’azzurro implacabile del cielo". (Goliarda Sapienza)
Mediterraneo.
Oggi, primo giorno d’estate, ho scelto delle frasi che sanno di Mediterraneo, l’azzurro, implacabile, meraviglioso Mediterraneo di agave e lava. Le parole sono di Goliarda Sapienza, scrittrice siciliana, nel suo "Il vizio di parlare a me stessa" (Einaudi), che raccoglie i suoi taccuini degli anni Settanta e Ottanta.
Giusy | Sabato, 23 giugno 2012 @17:10
Ciao Una a caso forse saremo in tante a leggere - silenziosamente e affettuosamente - il bellissimo Blog di lisa. Forse, le ragazze del libro Rosa (che ho letto e apprezzato senza coinvolgimento personale) a questo punto avranno voglia di tornare ad animarlo, con leggerezza.
una a caso | Venerdì, 22 giugno 2012 @08:06
va bene così
LISA | Venerdì, 22 giugno 2012 @07:35
Sinceramente, una a caso: questi continui, inutili protagonismi mettono afa. Preferisco leggerezza e vento.
una a caso | Giovedì, 21 giugno 2012 @23:21
nessuna risposta ,ho capito me ne devo andare . permettimi di salutare le amiche :ciao giusy conte ho condiviso pensieri e sensazioni ,ciao patrizia amica dei fiori con cui ho condiviso una grande ,immensa perdita .......ho fatto un corso di giardinaggio ,ci hanno regalato semi ed ora mi sono nate due piantine di ginkgo ,ciao domo che tu possa fare un viaggio che ti porti tra gente felice ,bambini sorridenti e profumo di spezie , ciao annetta ,abbraccia la tua mamma con la quale puoi fare ancora della strada insieme e ciao francesca,perchè no, che tu possa essere libera dalle tue inquietudini personali ciao a tutti un saluto particolare a lisa
incercadinina | Giovedì, 21 giugno 2012 @22:28
non trovate strano cosi' tante donne che non possono avere figli? ho come l'impressione che la percentuale sia altissima...."Confessioni di un'aspirante madre" è veramente bello , tenero e divertente, provondo e leggero come il vento..... non vedo l'ora di leggere il tuo prossimo libro... buona notte a tutte e sogni azzurri
LISA | Giovedì, 21 giugno 2012 @21:59
GABRIELLA, sono contenta che conoscerai presto Emma e "Confessioni di un'aspirante madre". Sai, in fondo ho scritto il libro che avrei voluto leggere anni fa, in tante lunghe ore di sale d'attesa da ginecologi o nei centri fivet. E sono contenta che sia diventato un passaparola: il Libro Rosa, come l'hanno soprannominato tante aspiranti madri, molte delle quali leggono ancora - silenziosamente, affettuosamente - il blog. E dunque, spero che se ti piacerà tu poi lo passerai a tua sorella... Spero possa farla sorridere, commuovere, consolare e, chissà, anche portare un po' di fortuna.
Gabriella | Giovedì, 21 giugno 2012 @14:31
cara e gentile lisa, solo negli ultimi 3 anni ho toccato con mano il dramma di chi vuole un figlio che non arriva..io, un figlio me lo sono sempre negato - ma questa è un'altra storia - mia sorella da 3 anni prova a concepire invano e tra breve proverà la fecondazione assistita. comprerò il tuo libro non per lei che ora soffre troppo ma per me, per capire. grazie lisa della tua testimonianza, della tua grazia, della tua gentilezza, quella vera del profondo dell'anima.
lia.mo | Giovedì, 21 giugno 2012 @14:26
Non conosco questa scrittrice, a parte le altre due già pubblicate. Bellissime, danno proprio l'idea dell'estate e della macchia mediterranea. Che sogno...........vorrei essere lì e leggere altre cose di questa scrittrice. :-)
Francesca | Giovedì, 21 giugno 2012 @14:22
Che bello questo pensiero sulla Sicilia, che telepatia, oggi mi sono messa il io ciondolo di polvere di lava, souvenir del mio viaggio in Sicilia e sull'Etna, meraviglioso!
LISA | Giovedì, 21 giugno 2012 @12:28
KIA: hai ragione! Quest'anno il solstizio d'estate era il 20 e non il 21... Ecco il perché di quel vento caldo in città!
Kia | Giovedì, 21 giugno 2012 @09:31
...il primo giorno di estate era ieri :-)
U.C. | Giovedì, 21 giugno 2012 @08:53
Il contrasto fra una distesa di agape e cactus e la luminosità dell’azzurro del cielo e del mare rende il posto incantevole.
Una chioma bionda e un tulipano bianco lo renderebbe un paradiso….
Mercoledì, 20 giugno 2012 @08:45
"Cos’è l’amore, ho chiesto a Idò
e lui m’ha guardato brusco di traverso
e mi ha detto con rabbia o compassione
se ancora non lo sai
non lo saprai mai più.
E allora io gli ho detto senza rabbia e senza compassione
ma con sguardo accattivante, un poco divertito
io lo so cos’è l’amore
volevo solo controllare la tua verbalità
la tua capacità di espressione in ebraico,
e poi volevo anche un pizzico di rabbia e compassione per non perdere la tensione,
perché non si cominci ad annoiarci a vicenda
e non si bisticci e non ci si chieda scusa,
che poi mi ci rodo,
io lo so cos’è l’amore.
Amo te, per esempio."
(Dalia Rabikovitch)
Semplicemente amo te.
Un altro Buongiorno tratto dall’antologia Einaudi di "Poeti israeliani". I versi di oggi sono di una poetessa; e Idò, come ho letto con stupore nelle note biografiche, non è il marito, l’amante, il fidanzato: ma il figlio. Tutte le facce dell’amore.
Giovanna | Sabato, 23 giugno 2012 @10:15
Grazie Lisa! Ho spedito il plico alla tua attenzione c/o la Redazione di Grazia, con Raccomandata 129725448017 del 23 06 2012. Evviva la poesia! Buona estate anche a te. Giovanna
LISA | Giovedì, 21 giugno 2012 @08:25
GIOVANNA, puoi mandare presso la redazione di Grazia, Mondadori Editore, Segrate 20090, Milano. Prima o poi ci passo. Buona estate!
Giusy | Mercoledì, 20 giugno 2012 @20:20
Bellissimo dialogo tra madre e figlio, leggero e profondo.
lia.mo | Mercoledì, 20 giugno 2012 @13:27
E''molto gradevole questa poesia, sa di fresco e di nuovo, anche il tema dell'amore è vecchio come il mondo. Forse perchè Idò è il figlio......
una a caso | Mercoledì, 20 giugno 2012 @12:47
........di questi versi mi piace molto il titolo
io | Mercoledì, 20 giugno 2012 @09:38
Un diminutivo di un nome
Cinque lettere
Ultima vocale accentata
Questo è l'amore
Vero
Unico
Giovanna | Mercoledì, 20 giugno 2012 @09:21
Buongiorno Lisa. Vorrei spedirti una raccolta di poesie, alcune delle queli hanno tratto ispirazione da questo blog. Potrei avere l'indirizzo della tua casella postale? Grazie! Giovanna
Martedì, 19 giugno 2012 @09:45
"A guardarla sulla carta, questa città fa pensare a due pesci alla griglia serviti nello stesso piatto, o magari alle due chele di un’aragosta che quasi si sovrappongono (Pasternak la paragonava a un croissant rigonfio); ma non ha né un Nord né un Sud; non ha Est né Ovest; non ti indica una direzione, sempre e solo vie traverse".
(Iosif Brodskij)
Perché a volte è bello seguire le vie traverse.
Il Buongiorno di oggi è tratto da un piccolo libro Adelphi che è una dichiarazione d’amore per Venezia: "Fondamenta degli incurabili", del poeta russo Iosif Brodskij.
Delusa | Giovedì, 21 giugno 2012 @08:16
Stefano:
le parole con cui hai descritto la tua storia, la bellezza e l'unicità, mi fanno sognare e a me basta.
STEFANO | Mercoledì, 20 giugno 2012 @20:31
Mi sa che c'e' un refuso tipografico....
Tu parli di un rapporto, io mi riferivo ad un racconto privato dato che non mi va di rendere pubblica una storia personale.
Se avessi voluto renderla pubblica, avrei scritto un libro che, considerata la bellezza e l'unicita' della storia, sarebbe stato di sicuro un best seller.
elisa | Mercoledì, 20 giugno 2012 @20:00
No Stefano...non é un rapporto privato che voglio ma un racconto a tutti
AnonimoStefano | Mercoledì, 20 giugno 2012 @12:31
x Elisa
Si, ero io ANONIMO.
Certo che avrei bisogno di parlare di questa storia, ma sinceramente non pubblicamente
Ti lascio la mia mail.
In privato è diverso
Ciao
anonimo_stefano@libero.it
Stefano | Mercoledì, 20 giugno 2012 @10:01
x Elisa
Se vuoi, ti lascio la sua mail
Il mio, essendo una persona "emozionale", potrebbe essere un giudizio di parte
Lei no
Lei è molto "razionale"
:-)
LISA | Mercoledì, 20 giugno 2012 @08:39
GABRIELLA: belli i versi di Larkin, grazie. Gentilezza anche contro i venti avversi.
OLGA: dunque hai letto il libro di Jeanette Winterson. E, sai?, ti capisco. Ma sono anche convinta che la tua storia non sia in nessuna di quelle pagine. (Quanto a Brodskij, non sapevo neppure io che fosse sepolto a Venezia. La città che amava, in quel modo appassionato che hanno solo i russi).
una a caso | Martedì, 19 giugno 2012 @22:18
...se non si deve andare in nessun posto particolare è bello girare per le calli ,le piccole piazze , le gondole i ponti ,i piccioni ,la gente ,i negozietti . l'orientamento serve meno dell'armonia
Elisa | Martedì, 19 giugno 2012 @17:09
@ Stefano: tu qualche giorno fa ti firmavi "anonimo"? Sei arrabbiato con una donna? Se si, e se ti va, ce ne parli?
domo | Martedì, 19 giugno 2012 @17:01
Per Lisa: ti confermo che l'entrata nel paese è interdetta o estremamente difficile ma come staff tv (interna alla missione non broadcasting) che doveva seguire degli osservatori ci sono state delle aperture. Ma il 16 di questo mese la missione è stata bloccata e di questo ne sono colpito perché non si può valutare il rischio in un paese che ha bisogno di testimoni, ma come i Balcani insegnano forze di pace e osservatori troppo spesso, al primo colpo, sono fuggiti per primi. Il paese è sotto schiaffo e non respira nessuno aiuto esterno o non vede speranza. E gli assedi fanno male perché levano aria e luce.
Gabriella | Martedì, 19 giugno 2012 @11:09
a proposito della frase dell'eroina birmana mi vengono in mente dei versi di larkin tratti da "la trebbiatrice": "siamo gentili l'un l'altro/ finchè c'è tempo." versi umanissimi da cui imparare, io per prima. per quanto riguarda il tuo invito, di gg fa a parlare del reading romano, cara lisa, non me ne sono dimenticata: ma sono esposta alla "furia dei venti contrari" e il mio non è - assolutamente- un estetismo letterario.auguro atutti tanta serenità
Olga | Martedì, 19 giugno 2012 @10:45
chissà se sapeva, scrivendolo, che sarebbe riposato al cimitero di San Michele proprio a Venezia.
Lisa, non c'entra niente, ma ho letto "perchè essere felice quando puoi essere normale?" veramente bello, ma sono stata anche male, leggendo alcini capitoli, puoi immaginare quali. Grazie per i tuoi preziosi consigli sulla lettura.
STEFANO | Martedì, 19 giugno 2012 @10:27
Bello seguire le vie traverse, in due, se non c’è prevaricazione fra le parti e se non c’è chi , credendosi unta da qualcuno in cui dice di credere, decide, a seconda del momento, della circostanza o dell’umore, come, quando, la durata e il modo di camminare e non ti abbandona, all’improvviso, per percorrerle da sola quelle vie traverse. Se di mattina si inizia a percorrerle insieme… si continua… non è che poi DECIDE di andare da sola, lasciandoti alla deriva e dandoti il classico contentino comunicandoti la strada che sta percorrendo.... Questa è mancanza di rispetto, prevaricazione, egoismo, superbia, strafottenza……
Se poi, alla fine, si ritrova a "subire" la medesima situazione, per la sua mania di credersi onnipotente e di essere sempre nel giusto, fa pure l’offesa…..
Ma va va….
Lunedì, 18 giugno 2012 @09:21
"Tra le dolcezze dell’avversità, e lasciatemi dire che non sono molte, la più dolce, la più preziosa è la lezione che ho imparato sul valore della gentilezza… Anche il più piccolo gesto di gentilezza può alleggerire un cuore pesante. La gentilezza può cambiare il cuore delle persone".
(Aung San Suu Kyi)
La lezione della gentilezza.
Il Buongiorno di oggi è di Aung San Suu Kyi, piccola grande donna birmana: sono frasi ritagliate dal suo discorso di domenica a Oslo dove, 21 anni dopo, ha potuto finalmente ritirare il Nobel per la pace.
Delusa | Venerdì, 22 giugno 2012 @12:47
LISA:
Grazie della frase è bellissima, la scriverò sulla mia Moleskine che è sempre con me e ne farò tesoro.
LISA | Giovedì, 21 giugno 2012 @08:50
DELUSA: ti regalo un Buongiorno che è una frase che gira su web, scritta su un foglio strappato a un taccuino: "Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso". Mi piace.
Delusa | Giovedì, 21 giugno 2012 @08:06
Bastasse la gentilezza a cambiare il cuore delle persone. Io ci provo tutti i giorni, ma non vedo nessun risultato, anzi. Forse sono io che non sono abbastanza gentile, o forse lo sono nel modo sbagliato. Ma.
ANONIMO | Lunedì, 18 giugno 2012 @21:01
Quando c'è accordo, vicinanza e feeling , si ripara subito a qualche errore di inesperienza... E dopo la "scomparsa" momentanea, ecco d'incanto la "ricomparsa"...
La conferma a più tardi, sul tardi...
LISA | Lunedì, 18 giugno 2012 @18:23
PATRIZIA FIORISTA: caprifoglio anche per me, ora che il gelsomino sta sfiorendo...
LISA | Lunedì, 18 giugno 2012 @18:22
DOMO, sei andato in Siria? Pensavo fosse pressoché impossibile. Da quando ho intervistato Samar Yazbek, scrittrice siriana in esilio, penso spesso a questo paese stretto in una morsa di polvere e sangue, che aspetta ancora una sua Aung San Suu Kyi. Raccontaci qualcosa...
domo | Lunedì, 18 giugno 2012 @17:37
sono da poco tornato dalla Siria, anche lì in momenti estremamente difficili per i suoi abitanti ho trovato persone la cui gentilezza e disponibilità erano superiori a quello che di poco gentile vivevano. E proprio nei momenti tesi che la gentilezza compie piccoli miracoli, regala sorrisi e per una attimo colora tutto. Non credo sia la panacea per tutto ma è così importante, sempre e ovunque
Giusy | Lunedì, 18 giugno 2012 @17:34
ma certo, Patri! Ho sistematoi tuoi fiori in un vaso virtuale e bellissimo. Papaveri spighe camomilla e fiordalisi (i miei preferiti). Pernsa che il caprifoglio, così invadente ce l'ho in giardino e non ho il coraggio di potarlo! Troppo profumato...
patri fiorista | Lunedì, 18 giugno 2012 @16:46
Ciao Giusy ti sono arrivati i miei fiori?
Parole gentili che hanno fatto molto più di tutte le guerre.
caprifoglio per tutti Patri
Aurora | Lunedì, 18 giugno 2012 @16:21
Bisognerebbe capire cosa pero'.
ANONIMO | Lunedì, 18 giugno 2012 @16:07
Le donne preferiscono non capire niente piuttosto che capire che hanno torto.
Marcel Arnac
Giusy | Lunedì, 18 giugno 2012 @14:36
Condivido il pensiero di Annetta. La gentilezza vera, quella d'animo, riesce ad aiutare se stessi e il prossimo. Bello raccogliere un sorriso, un "grazie" quando si riesce a dare un piccolo aiuto, un conforto.
E brava Carla, dovremmo applicare il metodo anche quando ci troviamo ad aver a che fare con grettezza e maleducazione...Io a volte ci provo ma non sempre è facile attuarlo...
Aurora | Lunedì, 18 giugno 2012 @14:29
Veramente non capisco cosa ti ho fatto. non capisco
una a caso | Lunedì, 18 giugno 2012 @14:07
......certi popoli sono "conformati" così fin dalla nascita , sempre pronti ad un gesto gentile ,un sorriso , un inchino gli altri,in confronto sembrano rozzi ,maleducati ,indifferebti ....forse lo sono anche ,ma state sicuri che se devono o vogliono,o possono farvi una cortesia ,un piiacere un aiuto ,ci mettono tutto il cuore ....senza inchini
ANONIMO | Lunedì, 18 giugno 2012 @13:47
Disponibilità : Indifferenza = Gentilezza : Strafottenza;
Comprensione : Egoismo = Umiltà : Superbia
annetta | Lunedì, 18 giugno 2012 @13:18
Concordo pienamente con questa frase, che interpreto così: nei momenti difficili anche il piu piccolo gesto di gentilezza ti allevia il cuore. Certo, un gesto di gentilezza non basta da solo a far rifiorire un cuore inaridito, ma può regalare un prezioso momento di serenità e fiducia nel futuro a chi ha il cuore vivo, ma triste per le vicende della vita del momento. Quindi dovremmo sforzarci di essere gentili a priori, non sappiamo quando seminiamo chi raccoglierà...
Francesca | Lunedì, 18 giugno 2012 @11:54
@anonimo
Credo che la vita di Aung San Suu Kyi dimostri che non si tratta di una frase fatta. Mi dispiace se nessuno è mai stato gentile con te, ti auguro che accada presto!
ANONIMO | Lunedì, 18 giugno 2012 @11:01
Che ipocrisia....
Ma per piacere!
"Può cambiare il cuore delle persone"....
Ma va va....
Carla | Lunedì, 18 giugno 2012 @09:47
Leggendo questo buongiorno ho fatto una strana associazione di idee; mi sono venuti in mente i poeti del "dolce stil novo"( sarà che sono di esami con i miei alunni!!). Ricordate: la parola gentile si usava per descrivere la bellezza delle donne, lo stato d'animo e l'amore stesso.
Forse dovremmo ritornare a usare il metro della gentilezza per descrivere una persona!! Cosi per essere belle non servirebbe spendere tanti soldi, che ne dite ?
Ignorant Fairy | Lunedì, 18 giugno 2012 @09:32
È vero la gentilezza apre tutte le porte...compresa quella del cuore.
Buongiorno, Lisa!
Venerdì, 15 giugno 2012 @08:00
"Gli opposti si attraggono. Poi la situazione precipita".
(Joy Browne)
E forse è quello che voglio: precipitare insieme a te.
Come ogni venerdì, trovate il mio Buongiorno anche in lingua originale: Friday Lisa. E se siete miei followers su Twitter, lo potete ricevere, come ogni mattina, sul vostro telefonino!
patri fiorista | Venerdì, 15 giugno 2012 @14:18
Ops ho dimenticato due parole,in ogni posto visitato
patri fiorista | Venerdì, 15 giugno 2012 @14:16
Ciao Giusy,mi hai fatto scompisciare dal ridere.
Il mio frigorifero americano è super carico di calamite, in posto ce ne è sempre una che mi attira......
Giusy oggi ti mando un mazzo enorme di papaveri,spighe dorate camomilla e fiordalisi.
Un grande abbraccio la ragazza dei fiori
annetta | Venerdì, 15 giugno 2012 @14:00
Ispirata da giusy penso agli elettrodi della batteria della macchina...insieme producono tanta energia ma se colleghi male i cavi esplode tutto. Mah...e' l'antica questione se sia meglio un giorno da leoni o cent'anni da pecora, una vita di scintille e fulmini o una tranquilla piattitudine eterna. Ognuno penso sappia cosa in fondo e' meglio per se... Personalmente preferisco ruggire che sbadigliare...
Giusy | Venerdì, 15 giugno 2012 @13:18
Gli opposti si attraggono...verissimo! Siccome sono "d'antan" oltre la calamita, mi è venuta in mente la pila voltaica e prima ancora la rana di Galvani. Si può scherzare, vero? Alla pila serve un aiuto per funzionare ma si scarica piano piano inesorabilmente. Possiamo paragonare la calamita e la pila alla vita di coppia o alla relazione amorosa? E' una domanda che faccio anche a me stessa, sorridendo dall'alto delle mie esperienze. Ti prego, Patri, mandami fiori.
Alessandra | Venerdì, 15 giugno 2012 @12:21
proprio come la calamita e il ferro! it's a beautiful day! buon fine settimana!
Falso Anonimo | Venerdì, 15 giugno 2012 @11:03
Quando precipita qualcosa lascia sempre macerie
Francesca | Venerdì, 15 giugno 2012 @10:45
Non "noi", volevo scrivere "no"
Francesca | Venerdì, 15 giugno 2012 @10:44
Proprio opposti è meglio di noi, molto meglio complementari...
una a caso | Venerdì, 15 giugno 2012 @08:58
.....lisa mi hanno detto che si precipita uno da una parte e uno da un'altra ...il che è un pò meno bello perchè qualcuno si salva , qualcuno no .
Giovedì, 14 giugno 2012 @08:00
"Non riesco a dormire
il numero di telefono è nella tasca
ma non oso chiamare
Amici e amiche a sera sono usciti
fuori da vecchie foto, lettere, cassetti…"
(Natan Zach)
Il rumoroso passato.
Il Buongiorno di oggi sono dei versi tratti dall'antologia "Poeti israeliani", Einaudi.
cdf | Venerdì, 15 giugno 2012 @17:21
ma ci si difende ugualmente se tu per primo cominci a mettergli paura. Non permettere al cane di morderti fai Bhuu e vedrai. l'ultimo consiglio della serata :-)
Loredana | Venerdì, 15 giugno 2012 @07:50
Succede che se il cane smette di abbaiare e non scodinzola, di sicuro comincia a mordere :-)
abc | Venerdì, 15 giugno 2012 @07:41
cominciare la giornata scherzando è buona cosa ... buongiorno a tutti
abc | Venerdì, 15 giugno 2012 @07:39
allora scodinzola tu e raccontaci cosa succede
Loredana | Giovedì, 14 giugno 2012 @21:33
Non muove la coda il cane. Non scodinzola
def | Giovedì, 14 giugno 2012 @18:54
ha più probabilità di ritirare la lenza al momento giusto. Se il cane smette di abbaiare e mena la coda, tutto va bene altrimenti non mi fiderei
abc | Giovedì, 14 giugno 2012 @17:37
chi dorme non piglia pesci e chi sta sveglio che fa? li prende?
Loredana | Giovedì, 14 giugno 2012 @17:05
Chiedo scusa se non c’entra niente con la frase di oggi, ma mi è arrivata un mail proprio ora: "Can che abbaia , non morde"
E allora mi viene un dubbio.
Domanda: Se smette di abbaiare, che fa? Comincia a mordere?
Giusy | Giovedì, 14 giugno 2012 @13:18
allora parlo solo di amici e amiche, con i parenti è più complicato. Ho un cassetto dedicato a loro così lontani, visto che mi considero una "sradicata" quando lo apro e tiro fuori cartoline biglietti, foto insomma tutto il materiale del ricordo, un po' sorrido e un po' mi commuovo. Sentimento misto per non dire controverso.
Alessandra | Giovedì, 14 giugno 2012 @09:27
e quando vedi un oggetto ecco che tornano in mente persone, amici del passato... una però non l'ho mai dimenticata e non bastano oggetti per farmela ricordare! è sempre con me! spero che un giorno le andrò a sbattere addosso... per recuperare tutto quello che ho perso con lei! buona giornata Lisa! finalmente hanno riparato la linea telefonica così posso leggere il tuo buongiorno!
una a caso | Giovedì, 14 giugno 2012 @08:15
.....lo sapete che mi fa tanta tristezza riguardare vecchie foto in cui qualcuno non c'è già più ? e così quando il sonno è lontano guardo foto di fiori o di paesaggi che mi piace fare da qualche anno
Mercoledì, 13 giugno 2012 @08:50
"Il piccolo atrio con il suo pavimento di piastrelle dipinte con i segni zodiacali, il salottino con i suoi sofà vecchi e le poltrone sgangherate, le sbarre di ferro battuto al finestrone che dava su un patio ombroso; tutto questo mi ha fatto pensare di nuovo alla mia infanzia".
(Rodrigo Rey Rosa)
Le stanze della vita.
Il Buongiorno di oggi è tratto dal piccolo romanzo di uno scrittore del Guatemala: "Severina", Feltrinelli, storia di una ladra di libri.
Ricordo a chi vive a Milano (o ci passa oggi) che questo pomeriggio, alle 18.30, ci sarà un piccolo reading nell'atelier di Colomba Leddi, in via Revere 3, in un bel cortile milanese... Tra i suoi abiti! Potete vedere abiti e invito cliccando su "il mondo di Lisa". Vi aspetto!
una a cso | Domenica, 17 giugno 2012 @14:39
,,,,e quando arriveremo ad una certa età ci chiederemo se avremo dato loro tanti bei ricordi e insegnato tante belle cose non finiremo mai di interrogarci ma il vederle felici adesso è già una garanzia
Aminta | Sabato, 16 giugno 2012 @19:20
Le figlie di Arianna avranno sempre il loro filo conduttore che le porterà alle stanze della vita nelle quali rifugiarsi e rivivere i bei ricordi
Arianna | Venerdì, 15 giugno 2012 @13:44
Ci sono momenti quando guardo le mie due figlie che costriuiscono un castello di sabbia e mi chiedono consiglio su come decorare con le conchiglie, o corrono a perdifiato in campagna e mi portano le margherite, o giochiamo a monopoli e ridono quando io vado "in bancarotta", o quando prepariamo le fettine panate a mo' di catena di montaggio; e penso che in quel momento stanno costruendo i loro ricordi d'infanzia. E mi viene un nodo alla gola. Perchè sono felice di farne parte.
domo | Mercoledì, 13 giugno 2012 @10:31
... e quel raggio di luce che entrando dalla finestra illuminava il pulviscolo lento nell'aria e non solo: un mondo intero dentro quellla stanza....
Anche a me questa frase mi ha portato lontano.
Sole | Mercoledì, 13 giugno 2012 @10:29
Una stanza, io e te....
una a caso | Mercoledì, 13 giugno 2012 @10:03
......quasi la descrizione di un luogo a me molto caro che esiste ormai solo nei miei ricordi .....quanti salti su quei sofà , quanta allegria in quella casa con la sua atmosfera unica ...
Martedì, 12 giugno 2012 @08:05
"Quanto è fortunata ad avere quest’uomo che la ama, giorno dopo giorno, di notte, in quei sonnolenti pomeriggi della domenica e nelle serate insopportabili dei martedì! Anno dopo anno, pazientemente, suo marito ha fatto emergere la bambina che a tre anni stava sulla soglia della cucina stringendo una bambola, e chiedeva di essere presa in braccio"
(Riikka Pulkkinen)
Mariti.
Il Buongiorno di oggi è tratto dal romanzo "L'armadio dei vestiti dimenticati", Garzanti. Se cliccate sul nome dell'autrice, una giovane scrittrice finlandese, trovate altre sue frasi flash e la nostra intervista.
Settembre | Martedì, 12 giugno 2012 @13:32
12 52 7
Settembre | Martedì, 12 giugno 2012 @12:00
Il marito ideale..
Proprio come il mio
Gli ho scritto una lettera che non gli ho mai dato; è custodita gelosamente nel mio cassetto.
Un giorno o l’altro lo sorprenderò e gliela darò, chiedendogli scusa di non aver capito e non avergli creduto di quando mi confessò , fra le righe, il suo amore per me.
Che STUPIDA.
una caso | Martedì, 12 giugno 2012 @11:19
.....domanda : è il marito ideale o è troppo monotono ?
Francesca | Martedì, 12 giugno 2012 @10:09
Fortunatissima, sì, come mi sento io. Amata per come si è, proprio per come si è e non nonostante quello che si è. ;-)
Lunedì, 11 giugno 2012 @07:49
"Palermo sull’isola assediata due volte, dai monti e al di là dei monti dal mare. Catania insonne di gelsomini, di stelle e occhi di bambini".
(Goliarda Sapienza)
Insonne di gelsomini.
Il Buongiorno di oggi è tratto da "Il vizio di parlare a me stessa", Einaudi.
annetta | Mercoledì, 13 giugno 2012 @00:04
eh si lisa...per la sicilia sono una serial tourist...tipo serial killer, afflitta da coazione a ripetere e tornare sul luogo del misfatto... :-)
LISA | Martedì, 12 giugno 2012 @08:01
Mi piace la "turista seriale", il dolce d'altrove con i petali; della Sicilia ricordo anche delle granite al gelsomino... E alle more di gelso.
annetta | Lunedì, 11 giugno 2012 @23:00
giusy: x sensuale intendo anche una terra che inebria tutti i sensi: colori, odori, sapori - oltre che i sentimenti , in sicilia non sono mai tenui, delicati ma sempre estremamente intensi, eccessivi, senza una via di mezzo. Certo, o la Sicilia o la ami o la detesti...io sono tra quelli che la amano seppur nella consapevolezza di essere solo una turista...seriale, ma turista.
Aria | Lunedì, 11 giugno 2012 @18:43
Che strano, di Goliarda Sapienza ho appena finito di leggere 'L'arte della gioia'.
Amo la Sicilia, chissà che a breve non riesca a ritagliarmi una settimana a Palermo...
una a caso | Lunedì, 11 giugno 2012 @17:46
.....tempo fa abbiamo avuto ospiti una coppia di indonesiani lei ha voluto prepararci un loro dessert quando ha visto i gelsomini . ha preparato una crema dolce è scesa in giardino a raccogliere i fiori che in parte ha mescolato alla crema ,in parte ha usato come decorazione ..... una cosa indimenticabile per bontà e profumo .
patri fiorista | Lunedì, 11 giugno 2012 @16:50
Il linguaggio segreto dei fiori,che dona calma e pace........
La ragazza dei fiori.
Giusy | Lunedì, 11 giugno 2012 @15:24
Annetta, sull'aspetto sensuale della bella terra di Sicilia glisso volentieri visto la mia età. E' il resto che sarei curiosa di conoscere, sembra che lo Stivale mi abbia respinto dalla Puglia in giù e non per mia volontà. C'è sempre la speranza, vero? Un caro saluto. Giusy
annetta | Lunedì, 11 giugno 2012 @14:36
giusy...ma non puoi non essere mai stata in sicilia...urge rimediare subito, e' uno dei luoghi piu' belli, sensuali, mistici e controversi non solo d'italia ma del mondo intero... sono certa che te ne innamoreresti perdutamente come me.. :-))
Giusy | Lunedì, 11 giugno 2012 @13:57
eh sì, una a caso. Anch'io ho il profumo dei gelsomini offerto dalla mia siepe e quello
dei tigli in fiore, inebriante, ricordi di infanzia che invitano a ripensare sulla propria vita...
mi piace il quadro di Palermo fatto dalla Goliarda e quello di Catania. Mai messo piede in Sicilia eppure me la immagino così.
LISA | Lunedì, 11 giugno 2012 @11:38
CARLA: certo che il reading è aperto a tutti. Il libro è divertente, e l'atelier di Colomba Leddi è in un bel cortile milanese. Io vi aspetto!
Quanto a Una moglie a Parigi, ricordi il Buongiorno del 3 maggio 2011? "Forse la felicità era un paese da costruire nell’aria e nel quale ballare".
http://www.lisacorva.com/it/view/452/
carla | Lunedì, 11 giugno 2012 @11:27
ma il reading è aperto tutti?(((( mi sono ricordata mentre scrivevo che merdoledì ho la plenaria per gli esami!!! così non posso venire.
Il buongiorno di oggi, però mi mette di buonumore ( nonostante gli esami!)ah, e poi sto leggendo "Una moglie a Parigi" ( che prima ha letto il Consorte e ha dato la sua approvazione) è davvero bello, intenso e molto franscese.
Francesca | Lunedì, 11 giugno 2012 @11:05
Mi hai fatto ripensare alla scorsa estate... Mille chilometri per la Sicilia, io e il mio amore on the road! Che viaggio meraviglioso... Da perdersi e ritrovarsi con tanta voglia di ritornare!
una a caso | Lunedì, 11 giugno 2012 @09:55
....grazie lisa per questo profumo di gelsomini che invadono i terrazzi e i giardini anche di roma ....dovremmo fare come galiarda scrivere su un taccuino le cose che non si vogliono perdere .... impariamo da lei ....che cosa è la vita se non ti fermi un attimoa ripensarla?
Anonimo | Lunedì, 11 giugno 2012 @09:44
Auguro a tutti un buon settimana in particolare a te lisa.
Valentina Gatter | Lunedì, 11 giugno 2012 @09:14
Ciao Lisa,
che meraviglia!!!
Domenica, 10 giugno 2012 @20:12
No, non è la presentazione del mio libro… Non ancora! (Il mio nuovo romanzo uscirà a ottobre). Ma intanto, per chi è a Milano il 13 giugno, un reading anti-stress: con Sandra Bonzi, che su Repubblica fa sorridere ogni settimana i milanesi con Stress and The City. Nell’atelier di Colomba Leddi, via Revere 3, alle 18.30.
E poi, certo, abiti e sconti anti-stress: se cliccate su "Il mondo di Lisa" vedete intanto i vestiti di Colomba! Poi, quando avrò smesso di litigare con il computer che non mi obbedisce, vedrete anche l’invito.
Anonimo | Domenica, 10 giugno 2012 @23:43
Bella buona sera notte lisa sei stupenda.
Venerdì, 8 giugno 2012 @10:12
"Se un giorno riuscirai a guardarti indietro e ridere di qualcosa, già che ci sei ti conviene riderci su adesso"
(Marie Osmond)
Ci vuole allenamento. Comincio ora.
Mi sto appassionando alle frasi-flash dette da donne dimenticate, giornaliste o anche attrici comiche, come l’americana Marie Osmond. La saggezza di una battuta.
Come ogni venerdì, la trovate in inglese su Friday Lisa. Come ogni giorno, se siete su Twitter la ricevete in diretta al mattino, sul vostro telefonino: il mio Buongiorno!
Aminta | Sabato, 9 giugno 2012 @21:59
E' quello che sto cercando di insegnare a mia sorella, cerco di farla sorridere per aver perso la casetta dei suoi sogni non per il terremoto ma per truffa. Così insieme ai suoi compagni di sventura lei cerca di prenderla sul ridere. Altro non si può fare e conviene riderci su dato che non si tratta di sentimenti o affetti perduti.
domo | Sabato, 9 giugno 2012 @13:31
Per Carla: magari non lo imparerà mai... Però che bello che lo fai te!
carla | Sabato, 9 giugno 2012 @11:17
io rido di qualcosa sempre, ma non sempre gli altri riescono a farlo con me!
Mi marito ad esempio mi detesta quando cerco di smorzare la"cattiveria della vita" con l'ironia, ma io insisto : prima o poi imparerà anche lui, o no ?
domo | Sabato, 9 giugno 2012 @05:21
Con mia figlia abbiamo inventato un gioco, quando magari sbatte e si fa male, ovviamente entro limiti accettabili..., mi lamento io al posto suo. Questo smorza la situazione e la risata è liberatoria. So che non c'entra con la frase di oggi, ma "riderci su" è così importante...
Anonimo | Venerdì, 8 giugno 2012 @20:48
Buon fine settimana lisa.
Elena | Venerdì, 8 giugno 2012 @15:06
Ti chiedo scusa e da oggi terrò per me il mio sdegno a veder questo mondo invaso di persone senza ritegno, purtroppo vincono loro. A te un bacio pieno di affetto
una a caso | Venerdì, 8 giugno 2012 @12:35
,,,,,grazie Lisa mi hai ricordato la canzone SMILE
Vip | Venerdì, 8 giugno 2012 @10:40
Il tuo sms, LISA, oggi è arrivato puntuale a ricordarmi che anche per le cose che adesso mi sembrano mostruose e difficili un giorno potrò ridere. O forse posso cominciare a farlo adesso. armandomi di pazienza e forza di volontà. Ci vuole allenamento, sì per sopportare una distanza che ci separa e che allontana quei ricordi che io ho costruito nell'aria, ma che sono così forti che -forse- nulla potrà far cadere, neanche la tempesta di vento più forte. Vorrei poter tornare a discutere dei colori delle pareti immaginarie della 'nostra' casa immaginaria, vorrei tornare a combattere per le cose difficili con lui, come facevamo una volta, "perchè quelle facili ti annoiano, mentre quelle difficili sono belle se fatte in due" -questo diceva lui, prima di rendersi conto che questa distanza era troppo enorme per permetterci di lottare insieme. Vorrei tornare ad essere quella piccola luce lontana che illuminava e riscaldava il suo cammino, dal passato troppo oscuro, troppo buio. Perchè nella vita anche la luce arriva sempre, prima o poi. All'inizio la vedi da lontano, ti sembra di non crederci. Ma se hai coraggio e t'incammini su questo sentiero secondario, stai tranquillo che un girono ci arrivi e voltandoti indietro potrai solo dire "ne è valsa la pena", magari -perchè no?- ridendoci un po'sopra....
Giovedì, 7 giugno 2012 @08:24
"Attraversiamo il mondo, senza requie
e senza redenzione, litighiamo, amiamo, ce ne andiamo
trascinandoci dietro aria di casa, piegatura di vestiti, qualche derrata,
sesso grossolano, partiamo e parcheggiamo, stendiamo di nuovo il nostro odore
casalingo come un lenzuolo noto su un materasso straniero.
Mi addormento
mi sveglio, mi alzo e vado alla finestra, guardo il mare giallo.
Forse scapperò
via da te. Se ti svegli e mi domandi dove vai ti dirò: su, presto
usciamo di qui senza prendere nulla"
(Yitzhak Laor)
Presto, usciamo. Non prendere niente con te. Partiamo.
E’ bello anche il titolo di questa poesia: "Albergo vicino al mare" (dall’antologia "Poeti israeliani", Einaudi); un mare non limpido, non mediterraneo. E’ bella quella stanza in un albergo di passaggio, la notte insonne, i pensieri, l’idea di potersi lasciare tutto dietro, e ricominciare. Insieme, da soli, non importa: l’importante, a volte, è andare.
LISA | Giovedì, 21 giugno 2012 @22:08
Che bella storia, ALESSANDRA DEI MOSAICI. Spero ci siano presto nuovi tasselli, nuove puntate.
Alessandra | Giovedì, 14 giugno 2012 @09:44
Ravenna si è messa nel mio cammino un giorno d'estate.. in vacanza con i miei genitori... non pensavo che la basilica di San Vitale fosse li... e poi camminando me la sono ritrovata davanti... beh, al liceo ho fatto restauro e storia dell'arte in maniera approfondita e San vitale e Hagia Sophia sono per me due pilastri della mia passione per l'arte! mi scendevano le lacrime dagli occhi nel guardare quei tassellini uno vicino all'altro, così piccoli, eppure formavano immagini immense! mi sono emozionata anche davanti alla Pietà.. il problema di tutto questo è emozionarsi davanti ad un opera d'arte e non davanti a situazioni della vita o a persone che ci rendono felici! non ho mai voluto domandarmi il perchè! tanto la risposta la so! meglio evitare! ogni volta che sono andata a Ravenna era un tornare a casa, per molte estati sono stata li due mesi, a lavorare... poi ho capito che quella era la mia terra, non quella natale, ma più importante ancora, era li che vedevo il mio futuro... ora, per vari motivi è tanto che non ritorno, e mi manca da morire... una parte di me stessa è li, e vorrei andarla a prendere, o meglio, vorrei andare per rimanere... ma questo sogno lo metto nel cassetto del "periodo ipotetico dell'eventualità" una change me la lascio!
Gabriella | Venerdì, 8 giugno 2012 @20:29
ma tu, lisa mi hai anchefatto conoscere la giovane e bravissima francesca genti; per quanto riguarda ilreading era tale solo in parte, in realtà era una serata - evento dal titolo "fragili guerriere" con un video sulle poetesse amelia rosselli e patrizia vicinelli. te ne parlerò lunedì, comunque c'è una pagina facebook "fragili guerriere"...nel frattempo buon weekend!
LISA | Venerdì, 8 giugno 2012 @09:55
GABRIELLA: grazie di aver scritto! Mi piace quando le poesie e le parole circolano, viaggiano, anche via web... Ma tu racconta di più del reading, ne fanno spesso? Magari interessa ai lettori del blog di Roma. Parole che viaggiano. Perché, come ha scritto proprio Piera Oppezzo (che ho scoperto grazie a un'altra poetessa, Francesca Genti), "E' contenta la persona se trova parole che somiglino alla vita". Era questo il mio Buongiorno del 2 febbraio 2011:
http://www.lisacorva.com/it/view/381/
LISA | Venerdì, 8 giugno 2012 @09:51
VIP: e questo è anche per te: ti ascolto, se hai voglia di raccontare.
LISA | Venerdì, 8 giugno 2012 @09:50
ALESSANDRA, sento che dietro il tuo messaggio c'è una bella storia, hai voglia di raccontarla? Ravenna: perchè? Profumo di tigli anche per te, grazie di averlo ricordato. Io in questi giorni lo sento, lo ascolto.
LISA | Venerdì, 8 giugno 2012 @09:49
Basta vi prego... Lo dico una volta per tutte: non si può, per favore, concentrarsi su quello che è bello, anche qui nel blog, e lasciar perdere il resto? Per favore aprite le finestre. Lasciamo entrare il profumo di tigli, reale o immaginato non importa. Io lo faccio. Fatelo anche voi.
xyz | Venerdì, 8 giugno 2012 @08:41
nessuno ti obbliga a leggere i miei commenti critica il brano ,è meglio perchè criticare me ? poi da una persona maleducata che ,non conoscendomi si permette di dirmi lagna lascio agli altri giudicare quello che puoi essere .....
Elena | Venerdì, 8 giugno 2012 @04:13
Per xyz: perché? Perché non riesci a dire cose senza questo fondo di rancore? Uffa che noia che sei!
vip | Giovedì, 7 giugno 2012 @22:25
chiedo scusa per lo sfogo dei giorni passati. E chiedo scusa anche adesso perchè butto qui il mio pianto, la mia rassegnazione e soprattutto i ricordi costruiti nell'aria. Ricordi che conservo soltanto io di un amore che è già finito. Così presto, troppo presto. Ma non so cos'altro fare...
Gabriella | Giovedì, 7 giugno 2012 @21:57
cara lisa, stasera nella sede di una deliziosa piccola casa editrice romana "empiria" è stata letta una poesia bellissima "la grande paura" di un'appartata, acutissima poetessa che tu mi hai fatto conoscere: piera oppezzo. grazie, lisa per arricchire sempre la mia mente e il mio cuore!
annetta | Giovedì, 7 giugno 2012 @12:14
alessandra...sei giovane se studi ancora...ravenna non e' la luna, hai la fortuna di avere un sogno relativamente facile da realizzare, PRENDI E VAI! Non conosco la tua situazione e gli impedimenti che puoi avere e quindi non ti giudico....pero...pero...non te la ridara' nessuno la tua giovinezza, prendi in mano la tua vita! sei proprio sicura di non potercela fare a realizzare questo sogno? con sincero affetto...anna
Alessandra | Giovedì, 7 giugno 2012 @11:20
non credo di voler scappare con il mio lui, quanto vorrei scappare da sola! Andrei a Ravenna o ad Istanbul... è molto più probabile che io non incontri nessuno di mia conoscenza a Ravenna o ad Istanbul che a Londra... Quando sono andata a Londra ho trovato persone del mio Borgo! Scappare a Ravenna e rifare una vita! Credo che questa sarebbe la più bella fuga della mia vita, anche perchè un volta questa fuga era un viaggio pianificato: fare l'università a Ravenna, e invece sono ancora qui a Roma a studiare... oggi il profumo dei tigli è particolarmente forte... mi da idea di ricordi lontani!!! buona giornata!!!
xyz | Giovedì, 7 giugno 2012 @11:15
ormai si va dappertutto per lavoro ma gli affetti sadi ci aspettano sicuri e certi al loro posto
domo | Giovedì, 7 giugno 2012 @11:10
Sono in attesa all'aereoporto di Parigi per imbarcarmi. Tante persone, tante storie, forse qualcuna che racconta questo andare, senza prendere nulla se non il proprio cuore o quello di chi lo dona
xyz | Giovedì, 7 giugno 2012 @08:47
questo tipo di vita non credo ci appartenga .è più american life ho forse ho visto troppi film del genere
Mercoledì, 6 giugno 2012 @08:48
"Quella donna parla diciotto lingue, ma in nessuna sa dire: no".
(Dorothy Parker)
Perché è più facile dire di sì, che mettersi a spiegare perché no…
Geniale Dorothy: chic, sarcastica, sarcasticamente infelice, lingua e penna affilata, newyorchese doc. Giornalista, poetessa, scrittrice. Nasce nel 1893, muore nel 1967, e ci ha regalato libri dal titolo flash - "Uomini che non ho sposato", "Tanto vale vivere" - ma soprattutto frasi affilate, come quella del Buongiorno di oggi. L’ho associata a un tormentone che andrebbe detto in romano, così come mi è stato raccontato da un fotografo appena conosciuto…
LISA | Giovedì, 7 giugno 2012 @15:44
OLGA: non c'entra niente! Lapsus incredibile, e non me n'ero neppure accorta. Chissà perché. Forse perché sono entrambe newyorchesi, ed entrambe, a loro modo, infelici in amore. Ma così diverse, così diverso l'approccio alla vita e alla scrittura. Buffi i lapsus, vero?
Olga | Giovedì, 7 giugno 2012 @13:16
Lisa, scusami, ma che c'entra Edith Wharton? L'età dell'innocenza?
xyz | Giovedì, 7 giugno 2012 @11:11
non per sfinimento ,ma per poca avvedutezza un si ad una amicizia sbagliata per esempio ....
STEFANO | Mercoledì, 6 giugno 2012 @22:25
Lisa: esatto. Ma più che argomento, di sicuro l'interlocutore. Anche se, alla fine, è sempre quello di una volta.....
LISA | Mercoledì, 6 giugno 2012 @21:32
xyz: interessanti i "sì che aprono porte sbagliate"! Forse i sì per sfinimento...
xyz | Mercoledì, 6 giugno 2012 @21:25
ho sempre spiegato ai miei figli i perchè dei si e i perchè dei no ,sia i si che i no sono pericolosi i si aprono spesso porte sbagliate
LISA | Mercoledì, 6 giugno 2012 @21:24
Stefano: che è ora di cambiare argomento e/o interlocutore? Questo, almeno, direbbe Dorothy.
STEFANO | Mercoledì, 6 giugno 2012 @20:51
X Lisa :
E quando non si dice ne' si ne' no, non si risponde proprio ma si cambia discorso o si dice che non si ha voglia di rispondere, o si cade in puerili, sterili e pietose contraddizioni, che significa?.
LISA | Mercoledì, 6 giugno 2012 @17:55
XYZ: i sì aprono strade e illuminano il futuro. I sì ci dicono: vai. Vieni. Non c'è bisogno di spiegazioni. I no chiudono delle porte...
LISA | Mercoledì, 6 giugno 2012 @16:40
"Scusate la polvere". E' vero, OLGA: c'è tutta Edith Wharton in quell'epitaffio.
Olga | Mercoledì, 6 giugno 2012 @12:31
vorrei aggiungere altre due citazioni:
Excuse my dust - il suo epitafio
The first thing I do in the morning is brush my teeth and sharpen my tongue
Alessandro | Mercoledì, 6 giugno 2012 @10:48
Parole sante...
Fai prima a dì de sì che a spiegà perchè no!
:-)
STEFANO | Mercoledì, 6 giugno 2012 @10:04
Non spiega un SI e nemmeno un NO
Non spiega proprio
Perchè non può....
Perchè è succube
xyz | Mercoledì, 6 giugno 2012 @09:41
se un si non va spiegato , perchè dovremmo spigare un no?
STEFANO | Mercoledì, 6 giugno 2012 @09:27
Non dice no e nemmeno si
Proprio per non spiegare.
Perché non sa spiegare.
Non vuole spiegare.
O meglio, non può spiegare……
Perchè è succube.....
Martedì, 5 giugno 2012 @08:58
"Questo poeta della dinastia Sung è così infelice.
Il vento sospira tra gli alberi,
un cigno solitario passa là in alto,
e lui è solo nella sua barchetta, sull’acqua.
Se soltanto apprezzasse quanto me
la vita nella Cina dell’undicesimo secolo:
niente cartoni animati a tutto volume in tv,
niente musica dal camioncino dei gelati,
solamente il richiamo orgoglioso degli uccelli
e lo scorrere regolare di un orologio ad acqua".
(Billy Collins)
Fermati. Ascolta. Sii felice.
(La poesia di oggi si intitola "Liu Yung" ed è del poeta americano Billy Collins, tratta dall’antologia "Balistica", Fazi. Cliccate sul suo nome per trovare gli altri Buongiorno che gli ho sfilato, e la sua intervista).
domo | Martedì, 5 giugno 2012 @10:19
E gli "assordanti silenzi" ?
LISA | Martedì, 5 giugno 2012 @09:35
Il rumoroso silenzio di certe mattine d'estate. Perché no?
ely | Martedì, 5 giugno 2012 @09:32
ascolta.... della Merini....
Ascolta il passo breve delle cose
-assai più breve delle tue finestre-
quel respiro che esce dal tuo sguardo
chiama un nome immediato:la tua donna.
È fatta di ombre e ciclamini,
ti chiede il tuo mistero
e tu non lo sai dare.
Con le mani
sfiori profili di una lunga serie di segni
che si chiamano rime.
Sotto, credi,
c'è presenza vera di foglie;
un incredibile cammino
che diventa una meta di coraggio.
? | Martedì, 5 giugno 2012 @09:22
...forse celebrare il silenzio come strategia antimalinteso?
Lunedì, 4 giugno 2012 @08:42
"Ride su me la primavera. Tornano
le rondini, si sa. Volano via
via le parole degli amici stolti.
Ritornano, per me, ora le antiche
parole dell’amore. In te, fanciullo,
splendono. Giuocano nei tuoi passi
incerti. Ma certa in me cammina
solitaria e tranquilla la felicità".
(Sandro Penna)
La tranquilla certezza della felicità.
Morto nel 1977, amico di Pasolini, Penna è stato un poeta, e omosessuale, certo; ma semplicemente poeta. I versi di oggi sono tratti da "Poesia d’amore del Novecento", una piccola antologia Crocetti.
Giusy | Martedì, 5 giugno 2012 @13:19
Vip prova a leggere Cancion del mariquita:Garcia Lorca. Provocatoria, almeno così mi sembra, ironica nei confronti di una società che non capisce. Non sono abile nel commentare, vedi tu.
LISA | Martedì, 5 giugno 2012 @08:49
VIP: certo che no! No worries, come dicono down under gli australiani (un modo di dire che mi ha fatto sempre sorridere). DOMO: troppo tempo che non rileggo Barthes. Ma quello che hai scritto mi ha fatto tornare in mente questo Buongiorno del maggio 2009, di una poetessa araba, che disegna una porta...
http://www.lisacorva.com/it/view/4/
antonella | Martedì, 5 giugno 2012 @08:29
Un cielo nn arrogante superficiale)))
saretta | Lunedì, 4 giugno 2012 @22:24
una carezza "Vip", ne hai bisogno. Ciao Ciao
Vip | Lunedì, 4 giugno 2012 @20:51
Saretta, mi dici come fai a sparare sentenze su persone che neanche conosci? Io non saprei farlo, ma a te vedo che riesce così facile. E' così che sfoghi la tua frustrazione?
saretta | Lunedì, 4 giugno 2012 @19:07
Per vip e Maria: il problema non è (almeno per me e per molti) l'omosessualità ma la "capa" che tenete, che è "capa e chiummo" cioètesta di piombo. Siete pesanti, noiosi e talmente frustrati e pieni di acidità che sfogate qui, perché fuori di qui zitti e testa bassa. Che scatole, ogni settimana qui dentro esce fuori una acida o un acido che rompe. Ma andate a pascolare!
Vip | Lunedì, 4 giugno 2012 @17:51
LISA, ci tengo a precisare che io amo tantissimo te e il tuo blog, senza il quale non saprei come fare alcune mattine. Quindi spero che il mio commento di stamattina non ti abbia infastidito. Forse perchè sono omosessuale e per questo mi sono sentito pungere! Semplicemente, a volte, mi da fastidio che l'omosessualità venga sempre sottolineata, mentre l'eterosessualità mai. Però le tue motivazioni mi sono piaciute e un po'mi hanno anche convinto. LISA, io e te non abbiamo litigato, vero? :)
domo | Lunedì, 4 giugno 2012 @17:28
Quando barthes scrive dell'attesa e di chi attende che guarda lo specchio appeso che riflette la porta da dove dovrebbe entrare l'atteso...
LISA | Lunedì, 4 giugno 2012 @17:22
Grazie per i petali di rosa, Maria (ma credimi: anche se a volte non rispondo, leggo tutto... e quel che conta non sono le mie risposte, è il profumo di tiglio e di rose). Annetta: ed Aria ha appena aggiunto alla lista dei piaceri semplici di giugno i vestiti peso piuma, bellissimo. Forse dovrei riscriverla!
annetta | Lunedì, 4 giugno 2012 @17:05
aaaahhh il profumo dei tigli...casa, mamma, estate che arriva e albe insonni sul balcone padano a combattere le prime afe e le zanzare. il profuno dei tigli e' proprio quello dolce dell'estate...grazie a chi l'ha ricordato
Maria | Lunedì, 4 giugno 2012 @16:43
Ciao Lisa,
non ho sbagliato blog,sei stata tu a sottolineare ciò e ti dirò di più a differenza adesso mi hai risposto volta scorsa hai ignorato tutto e non mi hai risposto capisci che l'immagine che avevi dato di te non era bella per niente?
ciao e grazie per il profumo dei tigli che contraccambio col profumo di rosa
LISA | Lunedì, 4 giugno 2012 @16:11
MARIA: che io sappia, sottolineo solo libri. Sei sicura di non sbagliare blog? (E in ogni caso, mando a tutti un po' di profumo di tigli, come mi ha ricordato Alessandra nel post di ieri. Se proprio dobbiamo sottolineare, che sia qualcosa di bello!).
maria | Lunedì, 4 giugno 2012 @15:57
per Domo
Semplicemente perchè chi scrive tende a dare non risposte e sottolineare gli errori di velocità nella scrittura
LISA | Lunedì, 4 giugno 2012 @15:55
La mia copia di Barthes è molto amata e molto (amorevolmente) sottolineata!
domo | Lunedì, 4 giugno 2012 @15:49
C'è una cosa che mi colpisce nei lettori (uomini e donne che siano) di questo sito. Spesso c'è un fondo di quasi rancore, puntiglio, puntini sulle i, sottolineare a tutti i costi, che si ritrova in molti commenti... ma perchè tutto questo? Personalmente trovo questo sito bello, importante per l'opera di diffusione della poesia e/o di autori altrimenti sconosciuti (parlo per me). Trovo Lisa sempre equilibrata e fin troppo discreta nel suo ruolo di autore, editor e padrone di casa; inoltre il poter lasciare un commento senza passare da iscrizione, password, liberamente e firmando come si vuole è raro , e chi naviga lo sa bene.
E allora perchè?
Più del piacere di leggere mi sembra che ci sia il piacere di prendere in fallo e rimarcare sempre in modo eccessivo quel che non rientra nella propria sfera mentale, forse un pò di serenità in più e scivolare nella poesia potrebbe aiutare.
Non sto difendendo Lisa, non ne ha bisogno ma da lettore mi rivolgo agli altri lettori, come me ospiti di questo spazio.
Detto questo, Lisa conosci (domanda retorica la mia) "frammenti di un discorso amoroso" di Barthes? Io lo trovo bellissimo e a volte triste, mi dici il tuo pensiero (se ti va ovviamente!) su questa opera? Grazie e ciao a tutti
maria | Lunedì, 4 giugno 2012 @15:19
beh vedo che anche tu sbagli a scrivere in italiano visto che mi hai ripreso faccio lo stesso
LISA | Lunedì, 4 giugno 2012 @12:30
VIP: certo, e accetto la critica. Ma a me dei versi di Sandro Penna - questi in particolare - piace anche la quieta fierezza di un amore tra uomini. E mi sembrava bello sottolineaerlo.
Vip | Lunedì, 4 giugno 2012 @12:28
LISA, perdonami, ma sottolineare il fatto che Penna e Pasolini siano stati omosessuali non mi è piaciuto tanto. Su di loro possiamo dire anche tante altre informazioni (meno da gossip). Non credi?
Domenica, 3 giugno 2012 @20:32
Ciliegie. Raccolte dall’albero, per chi può. Comprate al mercato. Al supermercato. Comunque ciliegie, che diventano poi uno dei miei dolci preferiti: lo strudel di ciliegie!
Prova costume. D’accordo, non è un piacere semplice. A volte, semplicemente uno stress. Però la prova costume (fatta magari a occhi chiusi o semichiusi, in uno di quegli impietosi camerini con la luce che ingrassa), vuol dire che si va al mare…
Papaveri. Ogni volta che li vedo, tra i binari dei treni in periferia, i "papaveri spericolati", come li chiamava la poetessa Vivian Lamarque, penso: è estate. E’ quasi meravigliosamente estate.
Lucciole. Sempre più rare. Ogni volta, quando appaiono, un piccolo miracolo. Ricordate un vecchio Buongiorno che parlava proprio di lucciole? http://www.lisacorva.com/it/view/481/
Solstizio d’estate. I giorni si allungano, si allungano, si allungano… E a me piace festeggiare, il 21 giugno, con una cena per due, il giorno più lungo dell’anno: perché è anche l’inizio dell’estate. Se possibile, con una cena in riva al mare. Ma è bello anche guardare l’estate che arriva da un balcone o una piazza di città.
Prima domenica del mese: questi sono i miei piaceri semplici di giugno. Aggiungete i vostri...
Laura | Martedì, 5 giugno 2012 @14:10
Lucciole, ciliegie, papaveri, tigli in fiore, il bagno nella tinozza di zinco di mia nonna e le rondini che si rincorrono felici nel cielo. i miei ricordi di bambina
LISA | Martedì, 5 giugno 2012 @08:46
ARIA: gli abiti peso piuma. Che meraviglia. E l'ombra degli alberi. Grazie.
LISA | Martedì, 5 giugno 2012 @08:45
GABRIELLA: l'articolo sulle lucciole, o sulla scomparsa delle lucciole, di Pasolini era in realtà un modo per parlare di politica italiana e di democristiani (era il 1975, ho controllato: bello quando il blog mi fa studiare e ripassare pezzi di storia italiana). Ma le lucciole sono rare come allora. Per questo, ancora più preziose, quando le vedo. E le vedo, per fortuna, ancora.
Aria | Lunedì, 4 giugno 2012 @16:33
I piaceri semplici di Giugno (o dell'estate):
il cinema all'aperto, il gelato, finestre e balconi aperti tutto il giorno, vestiti peso piuma, l'ombra degli alberi..
Gabriella | Lunedì, 4 giugno 2012 @16:12
i papaveri spericolati di lamarque, i papaveri fiammeggianti di antonia pozzi...grazie, lisa, per portare la poesia nel tran tran delle nostre vite...ricordo - ma non so più dove l'ho letto - che pasolini lamentava lo scomparire dellle lucciole..io, classe 1964 come te, lisa, me le ricordo nelle sere calde in campagna da mia nonna...ma ora ci sono ancora?
LISA | Lunedì, 4 giugno 2012 @12:28
DOMO, che bella una festa di non-onomastico, il giorno dell'inizio dell'estate! ALESSANDRA: il profumo dei tigli in fiore, l'avevo dimenticato...
Alessandra | Lunedì, 4 giugno 2012 @11:36
le cose più belle di giugno... le nespole, le raccolgo dall'albero e le mangio, sono abbastanza acide però mi ricordano quand'ero piccola! le lucciole, per fortuna vivo in campagna e ce ne sono tante ed è una meraviglia vedere la notte illuminata! i tigli in fiore, adoro il loro profumo!
ma la cosa più bella, senza dubbio, sono i papaveri, ho un campo di grano dietro casa, tutto dorato, però ci sono queste macchioline rosse che lo rendono speciale! è come se fosse un ricordo lontano...
buona giornata Lisa!
domo | Domenica, 3 giugno 2012 @22:11
i miei piaceri: 1) l'odore dei pomodori appena aperti e cosparsi di sale 2) il sapore del sale di mare quando ti appoggi con la testa al braccio sulla sabbia 3) il coloro oro del sole prima del tramonto 4) sapere che tra poco andro al Sud
domo | Domenica, 3 giugno 2012 @21:40
Ciao Lisa, sono felice che la presentazione sia andata bene, dev'essere stato un bel momento di musica e poesia. Ho trovato tante combinazioni tra quello che hai scritto di ieri e oggi: Sveva tra l'altro e' il nome di mia figlia e il 21 giugno e' il giorno che lei ha scelto per festeggiare un oomastico che non esiste sul calendario ma che bello e' inventare per far festa e distribuire sorrisi e fette di torta!
Venerdì, 1 giugno 2012 @09:00
"Amore, dobbiamo separarci: non lasciare che sia
disastroso e amaro. In passato
c’è stato troppo chiaro di luna, troppa autocommiserazione:
smettiamola: perché mai più di adesso (finalmente)
il sole ha attraversato il cielo con coraggio,
mai cuori ebbero più desiderio di essere liberi,
di buttar giù mondi a calci, di sferzare foreste; tu ed io
non li dominiamo più; siamo gusci, che vedono
il grano schizzar via per un uso diverso.
C’è rimpianto. Il rimpianto c’è sempre.
Ma è meglio che le nostre vite si sciolgano,
come due grandi navi, dominate dal vento, bagnate di luce,
lasciano un estuario per rotte stabilite,
e, vele sventolanti, si dividono
e, vele sventolanti, scendono all’orizzonte".
(Philip Larkin)
Il mare ci aspetta. Lo sai.
Forse il Buongiorno di oggi è una risposta alle storie di ieri? Forse. E forse no. In ogni caso i versi sono del poeta inglese Philip Larkin, e sono tratti da "Le nozze di Pentecoste", Einaudi. Ma leggeteli in inglese, come ogni venerdì. Leggete come sono fiere e belle quelle navi "wet with light", bagnate di luce, e quelle vite che prendono nuove rotte: "it is better that our lives unloose".
ATTENZIONE! Cominciano le novità sul blog. La prima è quel tasto tondo, "il mondo di lisa": cliccate sopra, ed entrate nel mio mondo... Per ora foto e abiti, poi, pian piano, tutto quello che mi piace. Da scoprire insieme.
LISA | Domenica, 3 giugno 2012 @21:54
Grazie, DOMO. Piazza del Duomo a Cremona è bellissima, e il festival di libri&musica è molto ben organizzato, una specie di Mantova musicale. Io presentavo tre scrittrici, tra cui la superstar Sveva, ovvero Sveva Casati Modignani (assediata dalle fan, sembra di essere a Cannes con Catherine Deneuve). Insieme a noi Rossana Casale, voce jazz, che ha proposto un "gioco" che ho cercato di fare poi con il pubblico in piazza: ogni scrittrice ha scelto una parola che riassumeva per lei (o meglio per la protagonista del suo libro) l'amore. E Rossana Casale l'ha "tradotta" in musica, con un medley fatto di due canzoni mixate, una di un cantautore italiano e un brano jazz. Ad esempio: nebulosa, che era la parola della scrittrice Ambra Somaschini, è stata "tradotta" con Love me or leave me mixata con la splendida Via con me di Paolo Conte. Le altre parole erano: ferocia per Elena Stancanelli; e per Sveva: fedeltà/infedeltà. Blog-coincidenza.
LISA | Domenica, 3 giugno 2012 @20:17
FRANCESCA: una sposa che canta al suo matrimonio, mi mette allegria solo l'idea. Mi raccomando, poi ci devi raccontare tutto!
xyz | Domenica, 3 giugno 2012 @09:47
meglio non metterci niente nel tasto tondo che quei due stracci
domo | Sabato, 2 giugno 2012 @13:35
Lisa, in bocca al lupo per la presentazione di questa sera!
Aminta | Venerdì, 1 giugno 2012 @20:19
ho letto questi versi con attenzione sono arrivata alla conclusione che o si riesce a salire sulla stessa nave per poterla governare insieme o è meglio lasciar perdere.in fondo il poeta parla di due velieri e il suo commiato sembra quasi un sollievo misto a rimpianto. rimpianto di cosa non mi riesce di capire
Domo | Venerdì, 1 giugno 2012 @17:22
Per Luca: rispetto il tuo dolore ma rispetto anche il mio, le mie emozioni e le mie ferite, e/o quello di chiunque viva situazioni simili.
Luca | Venerdì, 1 giugno 2012 @16:08
Sono un marito che si e' stancato di leggere le vostre parole di dolore, Ely Domo etc etc, io sono stato tradito da mia moglie e nessun dolore che voi raccontate con tanto pathos potra' esser pari a quello di una famiglia sfasciata e di un matrimonio che va a rotoli. Ma smettetela perfavore.
Ely | Venerdì, 1 giugno 2012 @14:56
Per domo: ciao, compagno di sventure!
Stefano | Venerdì, 1 giugno 2012 @11:31
x annetta:
Che parole sante!
Francesca | Venerdì, 1 giugno 2012 @11:26
Cara Lisa, saremo marito e moglie il 27 ottobre, la musica sarà come noi... Originale e imprevedibile e credo che la sposa almeno un pezzo se lo canterà a squarciagola! ;-) Il vestito è top secret ma posso mandare una foto dal 28 ottobre in poi! ;-) E anche se viviamo già insieme, anche se saremo marito e moglie mai smettere di conquistarlo, giorno dopo giorno... Il tuo blog mi aiuta moltissimo, sai? ;-)
domo | Venerdì, 1 giugno 2012 @10:32
ho vissuto qualcosa di molto simile alle situazioni raccontate da Ely...cosa che mi ha lasciato senza fiato al leggerle vissute al femminile...e conosco e comprendo quel senso di rabbia profonda e il sentirsi "non scelto...".
E vorrei dire che anche un uomo (ferito) ha voglia di sentirsi fiero e bello come quelle navi bagnate di luce....e ha voglia di ri-trovare il coraggio di affrontare nuovamente il mare.
mauro | Venerdì, 1 giugno 2012 @10:27
A volte il dolore ha una sua fiammeggiante bellezza. Questi versi sono belli e veri.
annetta | Venerdì, 1 giugno 2012 @10:07
Se seppur nel dispiacere, c'e' pieno accordo nella necessita' di separarsi, probabilmente il rapporto si trasformera' e forse anche in meglio. Il problema e' quando solo uno dei due la pensa cosi...
anthos | Venerdì, 1 giugno 2012 @09:39
Stamattina ho un po di amaro in bocca...e questo buongiorno mi colpisce molto...la scorsa settimana mi sono state dette le stesse parole(ovviamente non con una poesia).Arrivi a un punto che tutto ti sembra cosi tristemente chiaro e capisci che per essere felici bisogna separarsi!Ne ero consapevole...ma non sono mai stata cosi coraggiosa da prendere una decisione del genere.Forse anche da questo si vede la maturita'...e riconosco di nn essere cosi tanto adulta.Qualcosa dentro di me mi diceva che non poteva finire cosi...un po anche perchè mi sentivo in colpa per tante cose,sono tornata da lui,ma lui nonostante non mi abbia rifiutato,non è lo stesso di prima,è confuso...forse sto sbagliando, ma anche se quando lo vedo mi sento una lama nel cuore, io ci provero a far andare le cose come dovevano...per non avere rimpianti..