Venerdì, 31 maggio 2013 @20:07
"L’arte non è imitazione. Deve rendere visibile l’interno occulto delle cose".
(Paul Klee)
Mi piace l'arte quando parla di ciò che è invisibile.
Ho ripensato a questa frase di Paul Klee qui a Venezia, nei mille padiglioni della Biennale. L'interno occulto delle cose che, stavolta, in Biennale, seguendo l'ispirazione del Palazzo Enciclopedico - il titolo scelto dal giovane curatore Massimiliano Gioni - vuol dire anche fantasmi nascosti, incubi, ossessioni, ripetizioni quasi oniriche. Perché grande spazio è stato dato all'art brut o raw art: arte fatta da non artisti, casette costruite nei garage, disegni ossessivi, prigionieri messicani che disegnano sui "paños", fazzoletti di stoffa... Incubi inscatolati per liberarsene. Come Ai Weiwei, l'artista dissidente cinese, che è stato mesi e mesi agli arresti domiciliari, e che ha portato nella Chiesa di San Antonino se stesso in miniatura, in grandi scatole scure, con scene della sua prigionia: sempre guardato a vista da due soldati, anche sul wc. O le case da bambola non nostalgiche ma liberatorie, in cui un artista rumeno, Andra Ursuta, ha riprodotto la casa povera e sporca della sua infanzia, per liberarsene. Anche questo è l'interno occulto delle cose.
Per questo non perdetevi il Museum of Everything http://www.museumofeverything.com/ la collezione di art brut, o arte di outsider, di un giovane collezionista inglese, James Brett: che mostra a Venezia solo un artista della sua collezione, Zinetti. Ma il Museum of Everything, che a Venezia è nel bellissimo spazio della vecchia Serra ai Giardini, é un luogo allegro e colorato: qui i sogni e gli incubi vengono liberati, i disegni appesi come biancheria ai fili, i fogli di notes segreti diventano magliette, tazze, tovaglie per la cucina... E il ricavato va anche in charity, per finanziare workshop d'arte per chi ha problemi psichiatrici. L'arte è libertà. Non dimentichiamolo.
(La frase di Paul Klee è anche in originale in Lisa Globish).
LISA | Lunedì, 3 giugno 2013 @08:17
Che bello, Claudia, quello che hai scritto.
Lilabella | Sabato, 1 giugno 2013 @22:10
L'arte è senza dubbio libertà! Ed è forse grazie all'arte che a volte riusciamo a liberarci dai nostri schemi e a sconfiggere le nostre paure. L'arte credo canalizzi le energie ed aiuta ad andare avanti, ci insegna la differenza tra vivere e sopravvivere. Vorrei ringraziarti Lisa, grazie a questo blog ho avuto modo di esprimermi e di conoscere persone speciali come Claudia, Giusy e Stefania. Spero di riuscire ad incontrare anche Gabriella. Un saluto serale a tutti!
Giusy | Sabato, 1 giugno 2013 @13:45
Claudia, semplicemente meraviglioso ciò che hai raccontato, grazie davvero. E grazie a Lila che, attraverso il blog di Lisa, mi ha permesso di incontrarvi. Tutti dovremmo avere una scatola come quella del tuo gladiatore...ne sto adocchiando una e la metterò sotto il letto. Non sto scherzando come è mia abitudine, penso che possa funzionare anche con gli adulti (anziani come la scrivente)
claudia mdg | Sabato, 1 giugno 2013 @10:28
I tuoi ultimi post seguono una scia incorporea e misteriosa che mi affascina molto. Per tutta la settimana la luce, prima contrapposta all'ombra, poi fredda nelle notti di luna, soprannaturale dopo la pioggia, e ancora luce nel post su Venezia. E adesso sogni, incubi, fantasmi, esorcismi, visioni di artisti che si liberano nell'aria. Quando ho letto degli incubi inscatolati mi sono ricordata che da qualche parte nella cameretta del gladiatore deve esserci ancora una scatola di cartone con un'etichetta incollata sul coperchio: "scatola delle paure e delle preoccupazioni". E' stato un suggerimento del pediatra per aiutarlo a superare la paura del buio, di dormire da solo, gli incubi, la pipì notturna ecc. Mi sedevo sul letto con la scatola chiusa in mano: Antonio si concentrava, pensava a tutte le cose che gli facevano paura. Quando diceva "Sono pronto" io aprivo la scatola, lui mandava dentro tutti i pensieri cattivi e io la richiudevo più velocemente possibile. Ecco, anche questo è l'interno occulto delle cose.
Giovedì, 30 maggio 2013 @10:34
"Il vento è cessato e sotto gli alberi c’è la luce soprannaturale che segue la pioggia."
(Marguerite Duras)
La luce, dopo la pioggia.
La pioggia mi ha raggiunto ieri all'improvviso a Venezia, a Riva degli Schiavoni, mentre tornavo dalla Biennale. Ovviamente non avevo nè impermeabile nè ombrello, ma un paio di infradito rosa che avevo la sensazione si disfassero a ogni scroscio (non vi succede, a volte, con le scarpe preferite?). Ho continuato lo stesso a camminare, sentendomi incongrua con i miei pantaloni bianchi estivi, il mio spolverino a pois e le infradito in disfacimento, e in piazza San Marco mi sono fermata, abbagliata da un momento magico: la luce soprannaturale dopo la pioggia, in una delle piazze più belle del mondo. (Le infradito si sono disfatte, ma la luce è nel mio cuore). E la frase di oggi è tratta da "L'amante", Feltrinelli.
Giusy | Venerdì, 31 maggio 2013 @13:27
certo, "strarecidiva"!
Anonimo | Venerdì, 31 maggio 2013 @13:26
Chissà se arriverà anche a Roma il gothic romance.Una "Bella addormentata" che non conoscerà risveglio, è Franca Rame. Stupendo Dario Fo che, commemorando, recita un racconto inedito della moglie. Era su Rai News. E' stata una grande donna, che possa piacere o meno, grande era e grande rimane per coloro che l'hanno apprezzata.
domo | Venerdì, 31 maggio 2013 @08:16
Ieri sera a Ravenna ho lavorato alla registrazione di "sleeping beauty, a gothic romance", nell'incredibile versione di Bourne, un giovanissimo coreografo inglese che con incredibile ironia mischia il gotico con una superba presenza in scena di ballerini di bravura tecnica e presenza scenica fuori misura. Peccato che nel bellissimo teatro non ci fossero bambini, sarebbero rimasti stupiti (come me!) da una coreografia così bella da,quasi, distogliere l'attenzione, da una storia che ha nell'amore e nella voglia di far uscire dalle tenebre la persona amata che percorrere un viaggio nel buio fino a portare luce nella vita dell'altro diventa passione, stupore, magia. Immagino che non sia facile, ma rimane in scena per qualche altro giorno...
Lilabella | Giovedì, 30 maggio 2013 @21:48
Deve essere stato uno spettacolo ascoltare la pioggia sul tuo corpo e soprattutto scoprire i bagliori del cielo dopo la pioggia. Che bella la tua frase, la grandezza della luce nel cuore. Un sorriso serale a te, Lisa, ed al salotto verde!
Giusy | Giovedì, 30 maggio 2013 @16:13
Si viene presi da una strana allegria quando ci si trova sotto una pioggia improvvisa senza adeguato abbigliamento, Cosa facciamo, qual è la più bella piazza del mondo, con sole, pioggia o bora oppure con pioggia e bora insieme a quella luce che viene dal mare? Meglio non fare graduatorie...
annetta | Giovedì, 30 maggio 2013 @14:11
Lisa: L'ottimismo (metereologico) è il sale dell' influenza…te lo dice una talebana della bici che pedala anche col monsone. Camminare (e pedalare) sotto la pioggia, sono sensazioni primitive che ormai abbiamo quasi perso; il tempo però ci sorprende più spesso di quanto vorremmo e ci induce a fare i conti con l’ordine naturale delle cose. Ciononostante non esco quasi mai arrabbiata da un improvviso acquazzone, mi sembra sempre che tutto si rimetta a posto, e la luce, i colori e gli odori del dopo temporale mi confermano tutti insieme che il mondo e la natura sono perfetti così.
Camilla | Giovedì, 30 maggio 2013 @11:44
Piccole magie.
Sorrido.
Mercoledì, 29 maggio 2013 @09:31
"La mattina questa luce si affaccia ai vetri della tua finestra, ti schiude l’occhio come fosse una conchiglia, ti chiama all’aperto e si mette a correre davanti a te strimpellando con i suoi lunghi raggi – come un ragazzino scatenato che batte il bastone contro la cancellata di un giardino o di un parco – su arcate, portici, comignoli di mattoni rossi, santi e leoni. Dipingi, dipingi!, ti grida la luce, scambiandoti per un Canaletto, un Carpaccio, un Guardi, oppure perché non si fida, non è tanto sicura che la tua retina sia capace di trattenere tutto ciò che lei ti squaderna davanti…"
(Iosif Brodskij)
Dipingi, guarda, vivi, ti grida la luce! Le mattine di Venezia.
Stamattina mi sono svegliata a Venezia. Sono arrivata ieri, e rimango qualche giorno, per l'opening della Biennale: giornate in cui Venezia si trasforma, accoglie la "art crowd" da tutto il mondo, artisti, curatori, galleristi, critici, giornalisti... E poi feste in luoghi inaspettati, come l'ex piscina sull'isola di San Giorgio, dove sono stata ieri sera. Per me che adoro il peoplewatching, oltre che l'arte contemporanea, un vero spettacolo. E se Brodskij, il poeta russo che amava Venezia (le frasi di oggi sono tratte dal suo piccolo libro che è un omaggio alla città, "Fondamenta degli incurabili", Adelphi), sentiva il grido di "dipingi, dipingi!", io sento "guarda! e racconta". Quello che so fare, quello che mi piace fare: guardare, raccontare. Pensa con i sensi, senti con la mente, come il titolo di una Biennale di qualche anno fa. A presto, dunque, per cronache veneziane.
LISA | Giovedì, 30 maggio 2013 @10:20
Annetta: tutta la Biennale è aperta (apre al pubblico questo weekend); gli unici eventi chiusi sono le feste nei giorni di opening, dove in genere mi imbuco anch'io. Ma vi racconterò presto quel che mi è piaciuto di più.
LISA | Giovedì, 30 maggio 2013 @10:16
Elena, mi spiace aver cancellato anche te, ma sono così stufa di queste inutili polemiche... Commenti zanzara. Che noia!
Elisa | Mercoledì, 29 maggio 2013 @23:31
Ma...scusa Lisa, cerco di dire "magari finitela di rovinare questo posto bello", e vengo cancellata? Che delusione! Mah....
Lilabella | Mercoledì, 29 maggio 2013 @22:04
Belle queste parole di Brodskij, bella questa esortazione a guardare, a far gridare la luce. Venezia è una città magica. Ci andai una volta con due mie amiche ed oltre ad ammirare la sua bellezza mi divertii molto. Allora...attendo cronache veneziane!
Fiorenza | Mercoledì, 29 maggio 2013 @19:08
venezia città d'acqua ? e pensare che pensavo che altri pensano che fosse sulla terraferma. e che san marco di affacciasse su di un bel prato.
annetta | Mercoledì, 29 maggio 2013 @17:18
Cara Lisa, leggerò con molto interesse le tue "dritte" sulla Biennale, soprattutto riguardanti eventi/location accessibili a tutti (nel senso non riservate a giornalisti o VIP). In teoria dovrei andare a luglio...chissà quale itinerario ci consiglierai? Buona permanenza - anna
? | Mercoledì, 29 maggio 2013 @12:07
Venezia ,città d'acqua e di canali e l'acqua raddoppia le sue luci , le sue forme , la sua bellezza ... aspettiamo i tuoi racconti
Martedì, 28 maggio 2013 @07:27
"Sbarcai una notte di maggio
in un gelido chiaro di luna
dove erba e fiori erano grigi
ma il profumo verde.
Salii piano un pendìo
nella daltonica notte
mentre pietre bianche
segnalavano alla luna.
Uno spazio di tempo
lungo qualche minuto
largo cinquantotto anni"
(Tomas Tranströmer)
E questa primavera, che ci porta fredde notti di luna e mal di tempo.
I versi di oggi sono dell'ermetico poeta svedese, nonché ermetico premio Nobel del 2011.
LISA | Giovedì, 30 maggio 2013 @10:17
Conto sull'allenamento della bora per resistere ai venti:-)
Domo | Mercoledì, 29 maggio 2013 @18:27
Ops...ho osato troppo? La sensazione è stata che il filo teso dove sempre si cammina dondolasse forse troppo, scosso da tanti venti diversi. Ma se fossi stato indiscreto...sorry!
LISA | Mercoledì, 29 maggio 2013 @09:15
Marta: trovo che New York sia una delle poche città al mondo che ti energizza, sempre. E la passeggiata sopraelevata della High Line, con il suo peoplewatching metropolitano, è uno dei miei luoghi del cuore insieme a piazza Unità a Trieste. Sono contenta che ti sia piaciuta!
LISA | Mercoledì, 29 maggio 2013 @09:12
Domo: buffo che tu lo chieda, ma lisacorva sta bene. Mi si adatta, inaspettatamente, quest'incerta primavera.
Marta | Martedì, 28 maggio 2013 @20:13
Ciao Lisa, sono rientrata da N.Y. così carica, così contenta. Il tuo suggerimento di camminare sulla High Line mi ha donato delle bellissime sensazioni: i fiori, i colori, le persone, scorci pazzeschi. Ho passato delle belle ore, seduta tra tante persone non mi sono mai sentita sola, e mi ha fatto bene. Ancora grazie
Ps: ciao max, ciao dom: è stato bello leggervi (voi e tutte le altre persone) da così lontano sprofondata in un lettone king size con i suoni di n.y. di sottofondo e scoprirsi con gli occhi lucidi perchè....perchè ci siete, così diversi, così belli, così importanti per me.
? | Martedì, 28 maggio 2013 @19:08
è vero quel profumo verde di erba fresca ,calpestata o tagliata dà vita a tutta la poesia
Lilabella | Martedì, 28 maggio 2013 @18:16
Bellissima questa poesia, mi fa sognare quel profumo verde! Spero che un po' di primavera si riaffacci nei nostri cuori.
domo | Martedì, 28 maggio 2013 @17:56
Cara Lisa, (Corva) posso chiederle come sta?
? | Martedì, 28 maggio 2013 @15:47
questa gelida notte di maggio in cui tutti i colori si mescolano e si dissolvono ,non assomiglia un pò alla nostra primavera così sciupata dalla pioggia , dal freddo e dalla neve ?
Lamaggi | Martedì, 28 maggio 2013 @08:27
Però l'ermetico affaccia sul mar Baltico, noi sul Mediterraneo. crisi anche per il riscaldamento globale?
Lunedì, 27 maggio 2013 @08:15
"Questa mattina il sole è passato improvvisamente
dall’altra parte della via - sono così in ombra
le case quando di loro si perde il nome di
qualcuno, così scuri i cuori di quelli che
restano là dentro per abitare il dolore."
(Maria do Rosário Pedreira)
Ma l’ombra non esisterebbe senza la luce.
Volevo parlarvi di Lisbona, oggi. Volevo parlarvi dell'ostello design in un vecchio palazzo, delle giacarande viola in fiore in tutta la città, degli azulejos e delle rose del mio giardino preferito. quello del palazzo seicentesco del Marques de Fronteira, dove le ceramiche tappezzano i viali; volevo parlarvi della fila per mangiare i "pasteis de Belen" (i mitici pasticcini caldi ripieni di crema, nella vecchia pasticceria tappezzata di azulejos azzurri, ormai una specie di Disneyland: ma sono meravigliosi lo stesso); della gigantesca scultura-installazione di bottiglie verdi di Joana Vasconcelos, l'artista che rappresenterà il Portogallo alla Biennale quest'anno, scultura gioco che riflette la luce, davanti al museo di Belen. Volevo parlarvi di un incontro con una poetessa, quella dei versi di oggi, al caffè del museo Gulbenkian, una piccola oasi di ceramiche, quadri e tappeti, immersi in un giardino moderno e silenzioso, nel mezzo della città. Volevo parlarvi di tutto questo, della luce di Lisbona; ma sto andando al funerale di una ragazza che non ha saputo trovare la luce, che ha scelto l'ombra. La sorella di un'amica, una ragazza bella e dolce che leggeva spesso questo blog. Si chiamava Serena. Per lei i versi di oggi, perché non ci sarebbe luce senza ombra, perché spero abbia trovato la pace.
Max | Martedì, 28 maggio 2013 @19:02
Gabrie'...io non scrivo per darti consigli. Ti scrivo e basta, per parlare con te. Ascolto e parlo. Così.
Lilabella | Martedì, 28 maggio 2013 @18:12
Mi ha fatto sorridere sta storia dell'intervista alla Bignardi sul libro della Biretta Terapia (metodo efficace seppure anche a me piaccia molto il vino bianco). Spero che Gabriella senta che in questo blog (padrona inclusa) ci sono persone sensibili in grado di darle qualche consiglio. Buona giornata (o quel che resta) a Gabriella, a te Max e a tutto il salotto verde!
Max | Martedì, 28 maggio 2013 @14:23
E te lo dico sempre con stima e rispetto senza sottovalutà nulla. Besos
Max | Martedì, 28 maggio 2013 @14:21
Gabriè, io dico oltre la pizza e la biretta: Vivere; tanto tutto il resto stà sempre dentro la sporta della spesa, però mica devi mettertela (sempre) sopra la testa!
Gabriella | Martedì, 28 maggio 2013 @12:55
max vado di corsa perchè sto in un internet point. hai ragione sui libri..ma quando uno sta male "è attirato" come una falena dalle cose dolorose.forse per trovare conforto o altro che non so. ma hai ragione tu: a volte bisogna dare uno stacco netto da dolori e & e andare a prendersi una pizza, una birretta ( anche se ti confido:io preferisco il vino bianco). un abbraccio-P.S. a te e a tutti/e del blog: io devo ancora tanto crescere come persona liberarmi da immaturità affettive e quant'altro. è tanto difficile però costruirsi come persona.però ci voglio provare. e tu max e gli altri mi state aiutando. sembrerebbe strano in un blog. ma non lo è.
said | Martedì, 28 maggio 2013 @08:49
Grazie,ma dimenticato scrivere che scritti da signor Max gazzè
? | Martedì, 28 maggio 2013 @08:32
Said hai sempre dei bellissimi versi
Said | Martedì, 28 maggio 2013 @07:06
"...ho paura di cadere
disse la più bella,
di scoprire che i miei voli
son stati di cartone..."
Max | Martedì, 28 maggio 2013 @06:45
Gabriella te posso chiede nà cosa? E ormai spero che tu abbia compreso che anche se parlo leggero non voglio mai colpire nessuno, ma perchè in una libreria ti vai a capare proprio un libro che riguarda "day hospital" - "linfoma",,,, cioè, ripeto non ti offendè ma solo pe capì, se magari uno (un cristiano intendo) sa nuotare poco non è meglio che il sarvagente (ho scritto male apposta, tranquille tutte correttrici T9!!!) lo gonfia de più che de meno?
Allora...per fortuna che nun hai trovato ná sedia!!!
Detta stà ennesima stupidata da parte mia, la "birretta terapia", cioè la (una solo una) birretta anzi "biretta" a fine giornata rigorosamente con gli amici al baretto, giardinetto,quattro sedie sotto casa, muretto, cofano de machina (scritto alla romana ), sella de motorino, etc etc e ancora etc.
"Biretta Terapia" il nuovo caso editoriale dell'anno! A gabriè se lo scrivemo insieme a ottobre stamo, te ed io, dalla Bignardi co na biretta davanti a parlà! 'Namo!
E come sempre, vado a lavorà e bona giornata a tutte
Gabriella | Lunedì, 27 maggio 2013 @23:31
una cosa incongrua in un giorno din dolore per un angelo volato via...volevo però dire a max che oggi in libreria- ove mi rifugio spesso- ho trovato un libro di un certo vangelisti "day hospital" su un linfoma che lo ha colpito e dal quale è guarito. non c'erano sedie io andavo di fretta però in quarta di copertina ho letto che lui applicava la non ortodossa ma efficace cura della...birretta!! indagherò meglio.buonanotte.a max e a tutti/e.
carla | Lunedì, 27 maggio 2013 @22:00
auguro a Serena di svegliarsi felici nell'ombra che la accoglie
Domo | Lunedì, 27 maggio 2013 @19:44
A me è sempre piaciuta l'immagine del Getsemani, quel posto dove si decide di andare a passare la notte difficile vicino l'amico, l'amico (uomo o donna che sia) che magari passerà una notte piena di sussurri e grida, che dovrà salutare chi ha deciso di andare, di cercare un'altra luce. Tante parole, cara Lisa, per dirti che stanotte siamo in parecchi, da quel che ho letto, a starti vicino, fino all'alba, nel tuo Getsemani.
Gabriella | Lunedì, 27 maggio 2013 @19:40
Giusy certo che ci scriveremo. spero di non aver perso tua mail nel disordine dele mie giornate.mi ha tanto colpito il tuo velato ma commosso accenno a liseli hoepli. ne ho parlato in questo blog con domo, amico di alina. quel particolarissimo film-documentario mi ha colpito al cuore lo vidi nel 2003 e ne rimasi stordita. per il dolore, lo strazio la sofferenza di liseli "che sembrava avere tutto" per il coraggio della figlia di "aprire quella porta" per la la bellezza di liseli pari alla profondità dei suoi bellissimi pensieri. e tante cose ancora:quelle terribili cliniche psichiatriche svizzere, il mondo che cambiava vertiginosamente-ricordo un fotogramma di lei giovane dolce mamma con la carrozzina in piazza duomo a milano spaesata in mezzo ad una manifestazione ;e poi io sono nata nel 1964 come alina lei in un'altoborghese famiglia milanese io in una piccoloborghese famiglia inurbata a roma. analoghi i filmini che rappresentavano un mondo "perfetto" che perfetto non era. e lo sguardo velato di liseli che disvelava ciò che c'era nel suo cuore. ho pochi DVD ma Un'ora sola ti vorrei lo possiedo. ma non ce la faccio a rivederlo. ha provocato echi infiniti dentro di me ( e film e & su argomenti simili ne ho visti.).ma quello di alina rimane per me indimenticabile. ha segnato un cammino importante nella mia vita di donna. se non l'avessi visto sarei diversa da come sono. è un film duro ma necessario duro perchè porta il dolore immenso di chi non ce la fa a sostenere la vita e non combatte più. vedi anche di questo giusy cara potremo parlare e magari-arrischio- sperando di sentirmi meglio rivederlo assieme. dolce serata di un maggio che stavolta lentamente sfumanell'estate.
? | Lunedì, 27 maggio 2013 @17:02
nessun uomo è un'isola ...Se una Zolla viene portata via dall' onda del Mare, la terra ne è diminuita .... j. Donne un momento di riflessione per noi tutti .
Lilabella | Lunedì, 27 maggio 2013 @14:01
Posso solo dire che mi dispiace e tanto. Non è facile il cammino che porta alla luce e spesso io ritengo si debba anche essere fortunati nel trovare la via d'uscita dal buio. Per Serena dunque i versi di oggi perché possa trovare quella pace che forse non riusciva a vedere e a te cara Lisa che ci hai reso partecipi di un tuo dolore.
Giusy | Lunedì, 27 maggio 2013 @13:53
Nulla da aggiungere (come potrei?) alle parole di Lisa e al commento di Gabriella. Entrambi però hanno fatto emergere dal buio dove li avevo nascosti due ricordi ben distinti: quello di una "quasi amica" che quarant'anni fa scelse di morire, forse per gli stessi motivi di Liselei Hoepli. Quello del miglior amico d'infanzia di mio figlio che fuggì dal buio che l'aveva inghiottito, esattamente come le due Serene. Aveva vent'anni. Oggi velo di tristezza, ma anche di riflessione, spero costruttiva. Ciao, Gabriella mi scriverai?
claudia mdg | Lunedì, 27 maggio 2013 @13:43
Oggi a Roma c'è il sole. Mi sembra ancora più bello perché quest'anno la primavera sembra non voler più arrivare. Vorrei mandarti la luce e il calore di oggi Lisa. Vorrei che ne arrivasse un po' alla tua amica, che ha appena visto il sole andare dall'altra parte della strada, e a Serena, di cui so solo che era "bella e dolce e leggeva spesso questo blog". Un abbraccio
Sandra | Lunedì, 27 maggio 2013 @13:28
Mi sono commossa Lisa,per quella ragazza che non ha saputo trovare la luce,Serena,un pensiero a lei,mi unisco al tuo augurio..che abbia trovato la pace...
Paola | Lunedì, 27 maggio 2013 @11:28
un abbraccio forte e una carezza sul cuore per la famiglia di serena. a te lisa per questa condivisione e per il dolore che altrettanto stai provando ora in questa circostanza. Ed anche all'altra serena e gabriella. Davvero a tutte voi.. Nulla più.
Gabriella | Lunedì, 27 maggio 2013 @10:41
lisa sei sempre delicata: per chi vive per chi se ne va. apprezzi la vita, lisagiramondo e lisagiraparole come ti definisce max. ma sai capire chi purtoppo sceglie l'ombra. la tua vita che mi appare vivace piena di viaggi incontri e parole mai vuote è così ricca perchè conosce tutta la cognizione del dolore e apprezza ciò che la vita ti elargisce, giorno per giorno-
fortunata io ad averi incontrata sia pure virtualmene fortunato chi ti sta accanto nella vita. un abbraccio e per serena un mondo in cui non ci sia più gente con gli occhi bigi ma con gli occhi con dentro le stelline. così mi diceva una ragazza romana omonima di serena conosciuta da me in un SPDC romano e spentasi in una notte dell'aprile scorso. scusatemi ho troppa commozione dentro. per questa vita così meravigliosa e spietata assieme.
Alga | Lunedì, 27 maggio 2013 @09:33
..un abbraccio a serena...che la possa accompagnare nel suo nuovo viaggio e un caloroso pensiero alla sua famiglia...
Alga | Lunedì, 27 maggio 2013 @09:28
meravigliosa lisbona, una delle città del mio cuore!
patri fiorista | Lunedì, 27 maggio 2013 @09:22
Non leggo mai il blog di mattina, ma oggi qualcosa mi ha spinto quì.
Sono veramente dispiaciuta, porta un abbraccio da parte mia alla famiglia di Serena e una dolcissima rosa bianca per Lei. Ti abbraccio Patri
Said | Lunedì, 27 maggio 2013 @08:28
tornata da un viaggio vai a salutare l'inizio di un altro viaggio, la ruota gira sempre
Venerdì, 24 maggio 2013 @08:10
"Prima di un luogo c’è il suo nome. E anche
il viaggio fin là, che è un altro luogo
più discontinuo e innominabile".
(Maria do Rosario Pedreira)
Il viaggio comincia dal nome: quello del sogno, quello della destinazione.
Forse è proprio così: il viaggio, ogni viaggio, comincia dal nome, il nome del luogo che ci aspetta, dove sogniamo di andare. Io oggi parto per Lisbona, un viaggio di amiche, dove spero di incontrare anche la poetessa a cui ho sfilato i versi di oggi. Cliccate sul suo nome per leggere i suoi altri Buongiorno - e uno è tra le pagine del mio ultimo libro, che le porterò.
E, come ogni venerdì, Friday Lisa, stavolta in portoghese.
Max | Domenica, 26 maggio 2013 @22:49
A gabriè, pure a me la birretta delle 18 - 18.30 me commuove sempre.... Stà lì bella gelata che me guarda, me sfida, me provoca....e io je dico" m'hai sfidato e mò me te bevo (albertone nostro docet...), gabriè nun se dovemo chiede scusa, ci dobbiamo sorridere, pure senza birretta, perchè stò sorriso nostro spigne via tutte le nuvole nere, annamo gabriè, annamo avanti, sempre.
Un ciao, ma proprio de core!
Ps: domo, domani ce tocca l'OBVan a piazza del popolo...porta i panini!
Gabriella | Domenica, 26 maggio 2013 @21:36
oggi ho ricevuto una mail bellissima e commovente di claudia.stanotte ho scritto a lila e lei aprirà la mia mail domani. piano piano scriverò a tutti voi che mi avete lasciato la mail privata. volevo ancora scusarmi con max: le tue parole mi hanno commosso. ho scritto a claudia che se potessi ti telefonerei per dirti che ho capito e che ti apprezzo tanto. per domo: cercherò di vedere questo film in settimana: il cinema è un po' il mio rifugio in questo periodo. hai usato parole bellissime per descrivere le cose e ragazzi vi dico questo: io non sono nessuno per giudicare ma mi piace lo scrivere bene. ma per bene intendo quella bellezza che proviene ed è un tutt'uno con la sensibilità, col rapporto autentico con ciò che ci circonda con la nostra umanità e fragilità. grazie di cuore!
Domo | Domenica, 26 maggio 2013 @20:59
Oggi al cinema ho visto "la grande bellezza" di Sorrentino, l'ho trovato bellissimo, con una Roma raccontata che te ne innamori ancor di più, e poi iopensato a quando Lisa chiedeva cosa fosse per noi suoi lettori il cuore segreto delle cose. E che per lei fosse l'amore. In questo film, sempre personalmente, c'è anche questo tema, l'amore inteso come la passione che pervade le radici e fa germogliare fiori belli, semplici, colorati. Gabriella se lo vedrai voi ci scambieremo le sensazioni. E lo faremo con calma, con serenità, come la luce che sta cambiando sul mare difronte a me e questo vento leggero che magari porta via parole inutili, che volano veloci e tagliano come fogli di carta, ma poco servono, poco fanno nascere fiori belli.
Lilabella | Domenica, 26 maggio 2013 @16:36
@ Gabriella volevo dire che leggerò la tua mail domani (la mail è dell'ufficio) e che di sicuro ti risponderò.
@ Max volevo dire, come ha anticipato la mia amica Claudia, che io ho capito benissimo quale era il tuo intento, che di sicuro era quello di coinvolgere Gabriella in modo da fargli capire che non è sola, che noi la comprendiamo.
Se non sarà Villa Adriana andremo in un altro posto, ci incontreremo per stare semplicemente insieme e per condividere emozioni, quelle che ogni giorno ci dona la nostra cara Lisa.
Cerchiamo di rendere veramente le nostre parole come piume!
Giusy | Domenica, 26 maggio 2013 @12:16
Ciao Gabriella, spero fortemente che tu possa "setacciare" ciò che leggi su questo bellissimo blog, fatto soprattutto di persone sensibili, scherzose, amabili e colte. Un cocktail, insomma. Tu fai parte di quelle, cara ragazza. Un saluto da una "peonia avvizzita", gratificata dalle tue parole.
Max | Domenica, 26 maggio 2013 @11:07
E allora....passatemi la battuta....se beccamo nel quartiere tuo quanno torna LisaGiramondoGiraparole e offro io, a tutti!
Gabriella | Domenica, 26 maggio 2013 @10:54
MAX: guarda che non mi hai detto NULLA di male. sta' tranquillo. lo "sento" che sei una persona sensibile, cara che cerca di prendere col sorriso gli eventi anche negativi che capitano ad ognuno di noi ho sbagliato, equivoci. io. ma per msg su un blog tante cose non possono essere dette e si creano fraintendimenti. non mi devi chiedere scusa di NIENTE! davvero!se ti va ti lascio mia mail privata: gabriellatoro@virgilio.it. stanotte ho cominciato la lista delle vostre persone cui scrivere in privato e ho scritto a lilabella. ma temo di aver sbagliato indirizzo o forse la mail non è mai arrivata.se vuoi lilabella lasciami di nuovo tua mail così te la inoltro di nuovo. una signora polacca dolcissima con la quale io mi sono messa a parlare sul'autobus di fronte ad aggressività- mie e altrui - mi disse coi suoi occhi chiari e buoni: "dobbiamo pensare che tutti abbiamo montagne sulle spalle." e queste si alleviano con una solidarietà laica- almeno per me - o religiosa per altri. non importa io credo, credo nella spiritualità. con fiorenza parlerei volentieri le parole come pietre le riferivo alle sue e ho sbagliato anche qui.prob il suo posso dirlo? livore le viene da qualche montagna sulle spalle. se mi vuol parlare mi può scrivere. e volevo scusarmi-sì lo so è il giorno delle mie ammende- con lisa perchè quest'invasione dei miei fatti privati la reputo incongrua in un blog per quanto intelligente aperto etc come il suo. e per claudia: sì le parole devono essere piume e non mi ricordo chi di voi augurava soffi di vento (?).
Claudia mdg | Domenica, 26 maggio 2013 @10:05
Max, a me non sembra superficiale quello che hai cercato di dire: se è non sarà una birra può essere un analcolico, se non è a villa Adriana va bene pure il giardinetto sotto casa, scambiarsi un sorriso e un momento di tranquillità con facce amiche non ci toglierà il macigno di dosso ma di sicuro ci aiuta ad andare avanti. E se anche uscire è dura va bene anche un blog. A patto che nessuno tiri le parole al posto dei sassi (ma questo non lo dico a te). Sarebbe bello usare le parole come piume, e se qualcuna ci fa starnutire o ci fa il sollettico, ridere insieme. Gabriella, aspetto una tua e-mail.
Max | Domenica, 26 maggio 2013 @08:18
....e a me "e a" Fiorenza non aiuterebbero a comprendere la nostra inutile stupiditá. Perdonate gli errori grammaticali, ho scritto emozionato confuso e arrabbiato.
Per Gabriella, ancora un sorriso per te.
Max | Domenica, 26 maggio 2013 @08:03
Per gabriella: ti chiedo scusa, per quel che le parole di scusa (le mie) posson valere, se le mie superficiali parole possono aver mosso in te anche solo una increspatura del tuo mare, che descrivi in modo da suscitare ancor piu rispetto della tua persona, e come capita talvolta altri essere umani il mare lo sporcano con un ghigno sul volto. Onestamente non avevo riflettuto che potessero farlo (le mie paroe) e dopo averti letto, in silenzio, me ne dispiaccio e nuovamente te ne chiedo scusa, da lievi che volevano essere sono diventate un sasso, vigliacco e tagliente.
Fiorenza, solo se tu potessi comprendere la sciocca inutilitá delle tue parole, inutili al punto da divenire crudeli, crudel al punto da divenire pericolose. Ma non puoi e lo dico con la speranza che tu non possa più che non volerlo perchè allora sì, anche te sporchi il mare con un ghigno sul volto.
Posso permettermi di invitare chiunque altro in questo luogo a far terminare qui questa (brutta per gabriella) questione? Ogni altra parola diventerebbe un sasso per lei e a me Fiorenza non aiuterebbe a comprendere la nostra inutile stupiditá. Lo chiedo per rispetto a gabriella, grazie.
Gabriella | Domenica, 26 maggio 2013 @01:21
dato che non bluffo sono rimasta molto ferita dal modo di porre di Fiorenza.non mi piace rccontare i fatti miei ma io il 19 aprile di quest'anno ho tentato il suicidio. la mia sofferenza è micidiale e almeno ora sono una donna fragile e sola. ma chissà perchè dire ad un ragazzo max che per me non è semplice la birretta a tivoli susciti l'acrimonia gratuita di una signora che non sa i fatti? mi dispiace perchè qui avevo trovato belle persone;oltre a lisa, lilabella (che SO che mi capisce in modo particolare) la poetica Patri la fiorista, giusy che si definisce peonia avvizzita ma che secondo me è una donna la più giovane di noi dentro, umile profonda, intelligente e claudia mamma dei gladiatori e annetta e max sì max con le sue birrette.e altre /i che mi avevano aperto il cuore. cercherò di scrivere in privato ad ognuna/o di loro. e scusate se ho dimenticato qualche nome. vede Fiorenza io non penso sia "cattiva" come dicono i bambini ma l'ho già letta fare commenti acidi. da dove le viene tutto questo? non ci pensa prima di scrivere? le parole sono pietre scriveva carlo levi o come recentemente ha detto carofiglio oggetto di una disputa letteraria possono essere pugnali. io non la voglio demonizzare ma solo invitarla a riflettere prima di dare giudizi su persone che non conosce. le ripeto:lei non conosce i miei 48 anni di vita. si ispiri al vangelo che anche per i laici è fonte di insegnamento:non giudichi.non ferisca,inutilmente poi perchè se un "rimprovero" me lo doveva muovere semmai doveva farlo max.buon inizio di estate a tutti.
Gabriella | Domenica, 26 maggio 2013 @00:29
Se lei Fiorenza conoscesse la mia vita saprebbe che lo penso talmente tanto di non essere l'unica che dal 1999 faccio- quando sto meglio- un tipo di volontariato che ha a che fare con la sofferenza nuda e cruda. non mi permetto di stilare una hit parade della sofferenza ci mancherebbe altro pensiamo solo ai malati di SLA. volevo solo dire a max che tra l'altro mi pare un ragazzo simpatico e con la sana voglia di sdrammatizzare che purtroppo la sofferenza psichica quando assume un carattere clinico è una sofferenza molto particolare. vede io cammino mi muovo posso fare tante cose ma se stai male "dentro" e in più prendi pesanti psicofarmaci non te la senti di spostarti dal tuo angusto perimetro e anche prendersi una birretta diventa complicato. non mi addentro nel discorso perchè sapevo che questo mio post poteva urtare qualcuno. ma venga nei reparti di degenza psichiatrica.troverà anche ragazze in fiore ed uno potrebbe dir loro- in perfetta buona fede- "esci, fatti un ragazzo!" come dicevano a me 20 anni fa e vedrà un mondo che manco si immagina.nel suo post mi scusi io sono una donna sincera pure troppo ma noto una nota di acidità e soprattutto di non.comprensione.. impari a tacere delle cose che non conosce. comunque se l'argomento "salute mentale" brucia, urta io mi faccio da parte scompaio continuo a leggere questo bel blog ma resto nel mio silenzio che ho solo tentato di squarciare.
Fiorenza | Domenica, 26 maggio 2013 @00:06
Gentile signora che dimostra un animo gentile è vero quello che dice: non si augura a nessuno una malattia psichica come non si augura a nessuno un incidente che toglie la possibilità di stare in piedi, di camminare, girare nel proprio quartiere e nemmeno di grattarsi il naso autonomamente. di godere della musica e dei suoni perchè è sordo, di vedere le cose che lo circondano perchè è cieco la lista è notevole. Non mi permetto di entrare nel suo mondo di sofferenza per giudicarlo o fare sciocche graduatorie ma si ricordi che non è l'unica a soffrire quindi non si dispiaccia per una supposta incomprensione dei suoi problemi. le auguro un pò di serenità.
Gabriella | Sabato, 25 maggio 2013 @22:06
mi piacerebbe vedere la villa di tivoli e "riscoprire" le memorie di adriano ma volevo dire a max anche se ha detto tutto a fin di bene. non mi basta una birretta. le realtà psichiche sono molto più complesse. io non riesco ad andare al di là del mio quartiere. comunque grazie per l'invito ma per favore-sia pur a fin di bene- niente riduzionismi. fanno male. non vi dico "provare per credere" perchè certe cose non le auguro a nessuno.
? | Sabato, 25 maggio 2013 @08:13
Max se ti metti un cappellaccio di traverso sei un bellissimo James Dean ... ciao
Said | Sabato, 25 maggio 2013 @06:52
Ha urlato il mare lungo la notte, stravolto ha visto l'alba, poi si è addormentato
Lilabella | Venerdì, 24 maggio 2013 @21:55
Mi riaffaccio per complimentarmi per i versi di oggi. Secondo me il viaggio è il motivo per cui si sposta, una persona, un confine, una passione e poi il viaggio stesso diventa poesia.
Beh..se po' sempre organizzà sta birretta a Villa Adriana!
Max | Venerdì, 24 maggio 2013 @20:09
Ora spiego:... La birretta a fine giornata fa si che i piedi si allunghino sotto il tavolino vecchio come il colosseo, il rumore che fa il pacchetto di patatine, la condivisione col'amichi der sale e della patatina, la risata stanno arriva n'artro amico, e te senti meno solo, meno triste e pure che nun risolvi tutto un sorriso spunta. Sempre.
claudia mdg | Venerdì, 24 maggio 2013 @19:41
Allora birrette, noccioline e sottotitoli per non romani.
Giusy | Venerdì, 24 maggio 2013 @19:13
...sul filo di lana di una giornata un po' caotica faccio il saltimbanco: anch'io voglio 'na birretta solo con du' noccioline ma la berrei volentieri dal bicchiere, per via dell' effervescenza.
Lilabella | Venerdì, 24 maggio 2013 @18:23
Bella Lisa sta storia di Lisbona e dell'Ostello design, vi divertirete sicuramente.
A Gabriella volevo dire che ci farà piacere un suo coinvolgimento e poi in linea con quanto ha detto Max il prossimo incontro romano, come dice la mia amica Claudia, sarà al grido: birrette! Magari con qualcosa da mangiare eh? ;-)
claudia mdg | Venerdì, 24 maggio 2013 @18:02
Proprio una vacanza da liceali, bello. Sono d'accordo con Max: prossimo incontro romano al grido di :birrette!
? | Venerdì, 24 maggio 2013 @17:13
Lisa and friends reloaded !!!
Max | Venerdì, 24 maggio 2013 @17:09
A gabriè niente mail, ma birrette!
Ciao
Gabriella | Venerdì, 24 maggio 2013 @16:51
Grazie a tutte le meravigliose persone che "popolano" questo blog e che hanno "risposto" al mio chiamiamolo outing sulle patologie psichiatriche. mi avete emozionato, una per una! lascio decantare un po' il tutto e poi, uno ad uno, cercherò di rispondervi in privato a chi mi ha lasciato sua mail. grazie per la Gentilezza, la grazia, l'umanità e la solidarietà. un abbraccio. col cuore.
LISA | Venerdì, 24 maggio 2013 @14:45
Orietta, la mia compagna di banco dl liceo, ha tralasciato un dettaglio: vista la recessione, a Lisbona andremo a dormire in un ostello. Ostello design, ma pur sempre ostello. Penso che sarà surreale e divertente insieme.
? | Venerdì, 24 maggio 2013 @12:49
grazie per aver condiviso con noi ,in modo così affettuoso il " sapore" di una vecchia(!) amicizia ....
Orietta | Venerdì, 24 maggio 2013 @11:35
Io parto con "la " Lisa,, oggi, per Lisbona. La Lisa alla milanese - lo sapete ch è qui a Milano quasi in incognito? - la mia compagna di banco del Liceo. Ci incontriamo a Lisbona con Simonette, la terza delle 3 Grazie, che oogi abita a Basilea.
in vista del viaggio, della destinazione, del ricongiungimento fra amiche che abitano diverse geografie urbane ma una geografia del cuore condivisa per anni, sto allegramente bigiando il lavoro, per prepararmi, guardando la pioggia battente attraverso le rose fiorite del mio balcone, e aspettando l'ora del trenino che ci porterà all'aeroporto. In mano una tazza di té, naturalmente. E' bellissimo.
Danae | Venerdì, 24 maggio 2013 @10:31
Forse è quello che viene prima del viaggio che lo rende così eccitante! La fase dei preparativi e le fantasie che si fanno su quel nome, sui luoghi da visitare, le persone da incontrare!
ANNETTA | Venerdì, 24 maggio 2013 @09:31
A volte bastano un bel film o un bel romanzo per scatenare in noi la voglia di partire, di andare "LA". A Lisbona sono stata per lavoro molti anni fa, troppo velocemente per vederla bene; di recente mi è tornata la voglia grazie ad un film francese che mi è piaciuto molto: "Treno di notte per Lisbona" . Dicono che il romanzo sia ancor più bello...
Michela | Venerdì, 24 maggio 2013 @08:56
Lisbona, la meta che sogno per quest'estate...che sembra però così lontana con tutta questa pioggia e questo freddo :-/
Buon viaggio e buon weekend Lisa!
? | Venerdì, 24 maggio 2013 @08:51
é vero ogni viaggio parte da un nome , da un desiderio di luoghi nuovi e da .....una viligia di cose"indispensabili " che non useremo mai !
Giovedì, 23 maggio 2013 @08:39
"Tutte le mie poesie sulla primavera
rimangono incompiute.
Colpa della primavera che va sempre di fretta, colpa della mia voglia che indugia.
Per questo sono costretta
quasi ogni poesia sulla primavera
a concluderla
con la stagione autunnale"
(Kikì Dimulà)
Lo sapevi, vero? È tutta colpa della primavera.
I versi di oggi sono di una poetessa nata ad Atene nel 1931, e sono tratti da "Poeti greci del Novecento", un Meridiano Mondadori.
Said | Giovedì, 23 maggio 2013 @19:48
Guardo il cielo cambiare, sarà notte, poi un nuovo giorno.
_ | Giovedì, 23 maggio 2013 @13:05
ci sono giorni che non sono più giorni ,giorni di sole,di pioggia, di nebbia , quelli forti e spavaldi quelli tristi o teneri,noiosi e inconcludenti picevoli e allegri ma che strana primavera quest'anno ...
Francescasièsposata | Giovedì, 23 maggio 2013 @09:36
E' quasi giugno e ci credo se guardo il cielo blu fuori dall'ufficio ma c'è una nuvola che non mi dà pace e pioverà come se fosse autunno nel pomeriggio, è giorni che fa così... Ma non importa lancio il mio cuore oltre questo sole e se pioverà, butto l'ombrello e via, sotto la pioggia, pazza più della nuvola dispettosa!!!
Mercoledì, 22 maggio 2013 @08:28
Il cuore segreto delle cose.
Il Buongiorno di oggi non è il verso di una poesia, neppure la frase di un libro. Ma mi risuona dentro da qualche giorno: da quando, dopo il mio reading alla Stazione Rogers, siamo andati fuori a cena, e la giovanissima, simpatica ("cocola", come si dice a Trieste) cameriera, si è inserita nella conversazione (adoro quando succedono queste cose, e a Trieste, città di libri, di confini e di "babezi", di chiacchiere, succede spesso) e ci ha consigliato, anzi declamato il suo libro preferito, "Il cuore delle cose", di un giapponese, Soseki Natsume. Non l'ho letto, forse non lo leggerò mai. Ma le parole mi sono rimaste dentro. Qual è il cuore segreto delle cose?
Giusy | Venerdì, 24 maggio 2013 @13:42
Patri, che bello il tuo arcobaleno con dentro la Marta.
Belle le rose, vero? peccato che tu non possa vedere le foto della Race for the cure (visto che si svolgeva a Roma, potevano usare la nostra bella lingua per definirla, ma il problema è universale e l'inglese è la lingua più alla moda, se non la più diffusa) Peccato che tu non possa vedere le foto scattate da Claudia. Come saluto, ti invio fiori virtuali dai colori racchiusi nell'arcobaleno.
Aminta | Giovedì, 23 maggio 2013 @20:08
il cuore segreto delle cose e il cuore segreto di coloro ai quali hai dedicato la tua vita tu lo conoscevi, Don Gallo. Ora ti celebrano ma solo l'altro ieri fosti a rischio di scomunica. Chiesa ballerina.
Lilabella | Giovedì, 23 maggio 2013 @19:20
Cara Patri fiorista no, io sono quella a sinistra e la collana che indosso è opera dell'amica Claudia che invece nella foto è al centro. Grazie delle peonie del tuo giardino spettinato, io ti lascio il mio sorriso sincero e un fiore di gardenia!
ANNETTA | Giovedì, 23 maggio 2013 @15:09
@gabriella: sbaglio o il tuo ritrarti dagli altri quando non stai bene si chiama "rispetto"? A me capita di isolarmi quando sono girata perchè non mi va di buttare addosso agli altri il mio temporaneo malessere, posso solo immaginare come ti senti tu se stai male da anni. Tuttavia sono la prima a dire che ci sono persone e persone, alcune che fuggono davanti al malessere altrui, altre che hanno sempre una parola buona, un gesto di conforto, e spesso sono le più inattese. Non giochiamoci le seconde per paura delle prime, apriamoci, lo dico a te, a me, a tutti.
patri fiorista | Giovedì, 23 maggio 2013 @14:36
Ieri sera ho visto un arcobaleno perfetto, in segreto ho pensato che era la Marta che mi salutava. Gabriella quando penso a Te mi torna in mente Ada Merini. Come Te anche Lei ha fatto del suo "disagio " la sua forza, e questo la resa così vera e unica. Io ti ringrazio per la condivisione che fai della tua Vita con noi.
Giusy sai che ti immaginavo proprio così? Che magnifiche rose mi avete regalato!!!! Lila tu sei quella al centro? Claudia la tua collana mi piace molto. Visto che nel mio giardino spettinato sono fiorite le peonie ve mando un sacco Patri
Rosanna | Giovedì, 23 maggio 2013 @13:25
Se vuoi puoi mandarlo a :rosanna.minotti@alice.it
Rosanna | Giovedì, 23 maggio 2013 @13:23
Ciao Lisa, il messaggio della Signora ottantenne era rivolto a te, io ne ho 43 e come ti sarai accorta non ho molta dimestichezza con il computer.
Vorrei , se possibile un indirizzo di Posta vecchia maniera x girarlo a lei, che legge sempre i tuo articoli. Grazie
LISA | Giovedì, 23 maggio 2013 @09:15
Il cuore segreto delle cose... Mi piace quello che avete scritto: il santino sgualcito della mamma nel portafogli, la goccia di pioggia sul vetro, quel che è invisibile agli occhi ma c'è. Io, semplicemente, pensavo che il cuore segreto delle cose è l'amore. La solita perversa romantica. Ma forse è la stessa cosa.
LISA | Giovedì, 23 maggio 2013 @09:12
Per l'anonimo che racconta dell'ottantenne che ama i sassi: non ho capito a chi era diretto il messaggio...
LISA | Giovedì, 23 maggio 2013 @09:08
Gabriella: sono d'accordo con Claudia mdg, ci vuole coraggio e consapevolezza nel chiamare per nome la propria sofferenza, come fai tu. Coraggio, consapevolezza - qualità rare.
Lilabella | Mercoledì, 22 maggio 2013 @22:24
Lisa, proprio una bella domanda! Anche io penso che il cuore segreto delle cose si rileva in base a quanto noi consideriamo una certa cosa, al valore che le diamo. A volte anche un fiore semplice per noi può avere un significato se ci viene offerto da qualcuno che amiamo.
@ Gabriella: non sparire! Sì sente che hai un mondo dentro pieno di cose belle che aspettano solo di uscire fuori. Noi, come diceva la mia amica Claudia, non abbiamo paura!
Said | Mercoledì, 22 maggio 2013 @21:55
La goccia di piogga che scende lenta sul vetro, mentre fuori, piove
Max | Mercoledì, 22 maggio 2013 @17:02
Gabriè tu scrivi "perchè gli altri non lo tollerano"... A gabriè forse forse non è che dai troppa importanza a questi signori "altri".... Ma chi sono, ma quanto contano? Niente.
Oppure tanto se te gli dai tanta importanza.
Ma l'ago della bilancia sei sempre te...sempre.
Ti ricordi il marchese del grillo? Diceva: io sò io e voi nun siete ......" Ecco, te sei te e gli altri? Sono quello che tu gli dici di essere, e tutti, proprio tutti piangono quando nascono e se ne vanno che manco lo sanno, così diceva nonnetta mia...
A gabriè, cò Lisa t'aspettamo ar baretto de villa Adriana....primo giro offro io.
Ciao
Max
claudia mdg | Mercoledì, 22 maggio 2013 @15:09
@ Gabriella: il coraggio e la consapevolezza che dimostri chiamando per nome la tua sofferenza, convivendoci e affrontandola un giorno dopo l'altro fa capire che hai fatto un grande percorso interiore. Questo si sente nelle tue parole, ed è sicuramente la tua forza. Non sentirti stigmatizzata, abitiamo tutti, chi in modo consapevole chi senza accorgersene, zone di buio. Come hai detto tu, la normalità a volte è solo apparenza. Non sparire, se non hai paura tu perché dovremmo avere paura noi? claudiapillonca@yahoo.it
Giusy | Mercoledì, 22 maggio 2013 @13:24
...e aggiungo che tu, probabilmente, conosci bene "il cuore segreto delle cose".
Giusy | Mercoledì, 22 maggio 2013 @13:21
Gabriella, forse ti devo delle scuse, non mi era del tutto chiaro il tuo disagio, ora forse lo è, almeno in parte. Spero che continuerai a scriverci, a raccontare. Sei una "bella penna". Un abbraccio, accompagnato da tanta stima e considerazione.
Gabriella | Mercoledì, 22 maggio 2013 @12:24
Volevo ringraziare le amiche romane per aver "rilanciato" un nostro incontro:carinissime tutte. di annetta mi ha colpito quel guardare con profonda umanità ai vecchi che trascinano le loro buste della spesa carichi di anni e dispiaceri..in fondo è facile per tutti ( me in primis) commuoversi per il bimbo paffutello che ci sorride ma i vecchi chi li guarda? i barboni che puzzano per la strada e tante cose ancora? purtroppo volevo dire a giusy che ha cercato dolcemente di aiutarmi pensando che periodi no capitino aa tutti. io non sto in un periodo no. sto in un trip psichiatrico - ma che ha cause psicologiche profonde - da quando avevo 22 anni ed ora ne ho 48. seguita da professionisti sempre. questo perchè lo dico? per una forma di narcisismo all'inverso! no per sensibilizzare - non voi che la sensibilità ce l'avete di proprio - che la patologia psichiatrica esiste e che talvolta - come nel mio caso - è dissimulata tra le pieghe di un'apparenza normale." è una mia lotta allo stigma psichiatrico che esiste ancora nell'anno di grazia 2013! e uno se dissimula "ingoia" il dolore non è perchè NON vuole ammetterlo ma perchè gli altri non lo tollerano! è un discorso troppo lungo e complesso e davvero non si può esaurire nelle righe di un blog per quanto amabile e "aperto" esso sia. un bacione
Anonimo | Mercoledì, 22 maggio 2013 @12:00
Da mesi voleva mettersi in contatto con te una ottantenne che non ha internet, emiliana, che ha scelto roma mezzo secolo fa.
Come te ama i sassi, come te ha fatto 39 viaggi, ti prego lasciami un tuo indirizzo (posta) per farti contattare da lei.
Danae | Mercoledì, 22 maggio 2013 @10:27
Il cuore segreto delle cose è ciò che rimane invisibile agli occhi ma che prende un senso quando rinvestiamo di attenzioni e di significato quella cosa. Un po' come il piccolo principe e la sua rosa!
? | Mercoledì, 22 maggio 2013 @10:18
è il tuo ,il nostro cercare tra le cose che amiamo , la vita .
annetta | Mercoledì, 22 maggio 2013 @09:54
Ho un "santino" che mi diede mia mamma nel 1991 che ho sempre conservato nel portafoglio e dal quale non posso separarmi. Negli anni ho ricevuto mille altri oggetti da lei ma quell'immaginetta sgualcita ha un'anima. Quando ho temuto di averla persa ho provato un profondo dolore. E poi il guinzaglio del mio cane, morto che ero alle scuole medie e appeso sul balcone da 35 anni. Impossibile separarsene.
Paola | Mercoledì, 22 maggio 2013 @09:19
il cuore segreto delle cose per me è l'anima che vive in un oggetto, in qualcosa anche di molto piccolo ma che assume un'importanza per noi inquantificabile, tutto ciò che resta con noi, che si imprime sulla nostra pelle, ci conquista e segue dentro, come qualcuno che ti prende e tiene per mano, per sempre..
lamaggi | Mercoledì, 22 maggio 2013 @08:56
ce l'hanno. quando le guardi, le prendi in mano, ti ricordano qualcuno, qualcosa, ti parlano, ti chiedono "portami con te".come i libri. poi ti riempi le stanze, la casa, migrano in cantina, in garage, in soffitta ma non riesci ad abbandonarle
Martedì, 21 maggio 2013 @08:07
"Si veste con vecchi indumenti europei, con broccati recuperati, con vecchi tailleur fuori moda, vecchie tende, vecchie sottovesti, vecchi ritagli, vecchi stracci di alta moda, vecchie volpi tarmate, vecchie lontre, la sua bellezza è così, strappata, freddolosa, singhiozzante e da esule, niente è della sua misura, tutto le va grande ma le sta bene, ci nuota dentro, così snella, in vestiti troppo larghi per lei ma tuttavia belli. Lei è così, mente e corpo: tutto quello che tocca partecipa indefettibilmente della sua bellezza."
(Marguerite Duras)
La bellezza degli abiti dimenticati.
È la prima volta che ritaglio frasi dallo stesso libro, per due giorni di fila, ma non ho saputo resistere alla tentazione. Perché domani parteciperò al mio primo swap party. Ovvero un aperitivo, a Milano (da Orti & Commenda alle 18.30, http://www.orticommenda.it/home.html - venite anche voi?) dove portare quel che non mettiamo più, di cui ci siamo disamorate o che semplicemente non ci sta più, non ci "appartiene" più, per... scambiarlo. Swap appunto. Idea geniale in tempi di recessione. Io ho rovistato nel mio guardaroba, e decidere è stato difficile! Perché certo, il mio armadio è pieno di abiti dimenticati. Cappotti finiti in fondo all'armadio, camicie di cui mi sono pentita appena le ho portate a casa, scarpe che ho comprato anche se erano della misura sbagliata perché erano in saldo e mi piacevano... Ma poi c'è anche quella maglia regalata da un'amica a cui vogliamo bene, e che chissà, forse un giorno metteremo; l'abito con cui siamo state felici, e anche se sono passati vent'anni ed è completamente fuori moda, non osiamo separarcene... E alla fine ho recuperato un paio di guantini rossi di pelle con dei bottoncini sul fianco, e una sciarpa verde. Sono curiosa di vedere con cosa li baratteró! E, se sciarpa e guanti non piacessero a nessuna? Allora li posso sempre portare da Bivio,http://www.biviomilano.it/ il nuovissimo negozio-non negozio aperto da un'amica americana, di rivendita moda usata (30% subito o 50% come buono acquisto). Mi piace lo slogan: "tieni ciò che ami, porta solo ció che pensi possa essere amato da qualcun altro". Non lasciamo gli abiti poco amati nell'armadio.
Antonio | Venerdì, 24 maggio 2013 @23:02
L'unico antidoto alla crisi è il baratto! Segnalo a tal proposito il sito www.mangrow.net dove utenti di tutto il mondo possono scambiare servizi.
? | Mercoledì, 22 maggio 2013 @08:38
le antiche orge dell'imperatore !!!!!!
Max | Mercoledì, 22 maggio 2013 @03:16
La mostra è particolare, a me ha dato emozioni e c'ero andato solamente per guardare alcune interviste Rai, e non ne vedo tante di mostre (vedo tanti mostri in giro questo si). La birretta ci starebbe bene, magari aiuta a capire meglio. Se capita ci si becca al baretto. Bella Lisa!
LISA | Martedì, 21 maggio 2013 @23:48
Max, non so parlare in romanesco (e neppure in triestino, mannaggia), però in onore della Yourcenar ci starebbe bene una birretta a Villa Adriana, che (vergogna) non ho mai visto... Una birretta, massì. Non penso che la Yourcenar si offenderebbe. Potremmo invitarla anche allo swap.
Lilabella | Martedì, 21 maggio 2013 @22:47
Mica cosa semplice sta storia dello Swap. Non so se è pigrizia o cosa ma io ad alcuni abiti mi ci affeziono e per cui il mio armadio a volte soffre ma io sono insensibile e non l'ascolto! Bello quello che hai condiviso con noi Lisa.
@ Domo: grazie per aver linkato lo spot, veramente interessante
Max | Martedì, 21 maggio 2013 @11:43
Donne, due gocce de curtura! AnnAte a villa Adriana , a Tivoli, a vedè la mostra sulla Yourcenar
LISA | Martedì, 21 maggio 2013 @08:22
Esatto, Carla! Mi ero dimenticata di quanto mi sono divertita con Becky e I love shopping... Una delle mie prime interviste per Grazia, quando ci siamo conosciute - su carta. Che buffo!
carla | Martedì, 21 maggio 2013 @08:19
Una sciarpa verde, come la ragazza di I love Shopping!!
Lunedì, 20 maggio 2013 @08:34
"L’aria era azzurra, si toccava con la mano. Azzurra."
(Marguerite Duras)
Questo azzurro, portarlo dentro.
Oggi riparto da Trieste, e vorrei portarlo dentro, questo azzurro, come sempre. Intanto lo racchiudo dentro un Buongiorno: quello di oggi è sfilato da "L'amante" di Marguerite Duras (Feltrinelli).
LISA | Martedì, 21 maggio 2013 @08:26
Grazia: sono d'accordo con te. È come se non avesse più il suo, meraviglioso, Dna.
LISA | Martedì, 21 maggio 2013 @08:25
Carla: per ora soprattutto di architettura (la mia nuova passione insieme al design). E a proposito di design: la mia intervista a Ron Gilad, il designer israeliano intervistato a Tel Aviv per Elle Decor, il designer surreale e ironico di cui vi ho raccontato, è stata tradotta e pubblicata anche da Elle Decor Francia!
Pè | Lunedì, 20 maggio 2013 @23:01
"Sei Azzurra,
sicuro mi rifugio
tra cielo e mar..."
Grazia | Lunedì, 20 maggio 2013 @18:02
Lisa, c'è qualcosa in Grazia che non mi convince piu, credo sarà una migliore avventura quella di D.
In bocca al lupo!
carla | Lunedì, 20 maggio 2013 @11:57
Sai, Lisa, io ti ho incontrato proprio 15 anni fa sulle pagine di grazia: io mamma nuova e giovane sposa ti leggevo tra un vagito e il desiderio di trovare un lavoro fisso ( sono stata precaria anch'io) e intanto sorridevo dei miei desideri grazie a te. Ho abbandanto il giornale quando per un po' non ho visto la tua firma... e poi sei ritornata e io pure.
Mi dispiace molto di questo divorzio, ma per fortuna, sei andata ad una altra rivista che amo molto, ti occuperai di finto glam anche li o di cosa?
Paola | Lunedì, 20 maggio 2013 @10:13
Ero stata sempre per lo stesso corso 3 anni fa o forse 4. Appena uscita dalla stazione devo ammettere avevo un pò paura, quella paura di perdere l'orientamento non frequentandola spesso. poi mi è bastato inserirmi nei portici, percorrerli un pò e sentirmi quasi fossi un pò a casa mia. perchè in fondo torino e milano a mio avviso in qualcosa si somigliano molto. Sono rientrata il terzo giorno e non ti dico la nostalgia. Fra le colleghe di Trieste, Torino e l'occasione di aver vissuto questa nuova esperienza (per la prima volta sola sola sola!) assolutamente inevitabile! Mi ci sono affezionata al volo ecco! Ho reagito così per questo.. :)
Francescasièsposata | Lunedì, 20 maggio 2013 @10:01
Cara Paola, che bello che mi hai pensato, grazie! Io a Trieste ci sono stata troppi anni fa ma me la ricordo molto bene, ha il fascino delle città di confine! Era la prima volta che venivi a Torino? Ti è piaciuta la mia città? :-)
Paola | Lunedì, 20 maggio 2013 @09:25
Ripartire da Trieste.. Sai Lisa la settimana scorsa sono stata a Torino (pensavo a Francesca che si è sposata) e grazie a questa occasione ho conosciuto un gruppo di colleghe che arrivavano da Trieste. La prima cosa che ho chiesto loro è come era il molo.. Guardavo loro e mi sembrava di avere anche un pò te vicina.. Morale, quando le ho salutate, e le nostre strade si sono divise ho pensato che a Trieste ci devo davvero venire presto, per reicontrarle, per conoscerti, per conoscere la tua città, la nostalgia di quell'incontro e di quello che potrà essere (azzurro, appunto) è tanta, proprio tanta! Buona giornata :)
Domenica, 19 maggio 2013 @13:43
Si può divorziare da un giornale? A me è successo. Dopo vent'anni a Grazia, il primo passo è stato uscire dalle segrete di Segrate: mi sono licenziata nel 2007, quando è uscito il mio secondo libro, "Glam Cheap". Poi, anni da precaria finto-glam, ma sempre sulle pagine di Grazia. E ora, il divorzio è stato sancito: perché ci sono matrimoni, anche ventennali, che finiscono, e a volte non si sa mai davvero di chi sia la colpa. Quindi? Quindi sono uscita a prendere un caffè: in piazza Unità, ieri, con D di Repubblica, dove è uscita per la prima volta la mia firma. Vi ricopio il mio primo articolo, e magari ci vediamo sabato prossimo su D?
Chi l'ha detto che il Belgio è un "plat pays", un paese piatto che di interessante produce solo cioccolatini e direttive europee? Qui invece, per l'esattezza a Bruxelles, c'è lo studio di Vincent Callebaut, che crea, immagina, disegna le sue architetture quasi fantascientifiche. Ed eco-friendly, soprattutto. Quello di cui ha bisogno il mondo in generale e la Cina in particolare, un Paese sovraffollato, congestionato, febbrile. E infatti proprio in Cina, nella nuova frontiera di Shenzen (dove verrà inaugurato in autunno, ricordiamolo per amor di patria, il nuovo areoporto, disegnato dai nostri Massimiliano e Doriana Fuksas), dovrebbe sorgere Asian Cairns. Di che cosa si tratta? Di "farmscrapers", e non "skyscrapers": ovvero non grattacieli, ma fattorie verticali e sopraelevate, veri e propri ecosistemi futuribili (di fronte ai quali anche i due grattacieli-giardino che Stefano Boeri sta terminando per Milano Expo impallidiscono). A Shenzen sono previste ben sei torri, ognuna formata anche da 20 "ciottoli" abitabili, con pannelli solari e pale eoliche. Nuova architettura concettuale per un nuovo habitat urbano. Anzi: per una nuova "urbanità rurale". Non è certo il primo dei sogni architettonici di Callebaut, che ha immaginato anche Lilypad: "floating ecopolis", città galleggiante e anfibia, stessa forma della foglia di una ninfea, per accogliere quelli che lui chiama "rifugiati climatici". Solo sogni? Per ora nulla di quello che il visionario belga ha immaginato è diventato vetro e cemento: tranne Agora Garden, un grattacielo avvitato che richiama la struttura sequenziale del Dna, di cui si è aperto recentemente il cantiere a Taipei, Taiwan. Del resto, il mondo del futuro bisogna immaginarlo, prima di costruirlo… E Vincent Callebaut, che ha 36 anni, e tra i suoi eroi annovera Stanley Kubrick (per "2001 Odissea nello spazio", ovviamente), ha la forza visionaria di un suo grande conterraneo: Magritte. Solo che, invece di quadri con pipe che non sono pipe, immagina grattacieli che non sono grattacieli. Chissà, forse ha ragione lui.
Ilaria | Mercoledì, 22 maggio 2013 @15:34
In bocca al lupo per la tua nuova avventura!
LISA | Lunedì, 20 maggio 2013 @19:21
Per Giusy e chi mi legge su D: ho scritto anche "Un'italiana a Madrid". Fa parte di una serie di micro-interviste ad italiane che vivono all'estero. Anche questo un modo di viaggiare... E a me è venuta voglia di assaggiare la torta di limone e zenzero, nel cortile fiorito del Museo del Romanticismo, di cui mi ha parlato la mia intervistata Alice!
claudia mdg | Lunedì, 20 maggio 2013 @16:51
Bello il tuo primo pezzo per D; vedrai che le tue lettrici di Grazia ti seguiranno, e in più molti altri avranno modo di conoscerti e leggerti. Buon inizio! @ Domo grazie per lo spot, lo userò a scuola: è proprio quello di cui avevo bisogno. Il video è un linguaggio che può toccare una ragazzina molto più delle parole di una vecchia prof.
Stefania che scrive da Roma | Lunedì, 20 maggio 2013 @13:59
Lisa cara, auguri per questo inizio che è in linea con i nostri cuori oggi. Io, Lila, Giusy e Claudia alla Race for the Cure, insieme a tante donne che ri-cominciano... Grazie alle mie amiche dal cuore in rosa che hanno partecipato con me, perchè quando ti emoziona così non è solo un lavoro... un bacio
Giusy | Lunedì, 20 maggio 2013 @12:17
D (come Donna) non è riservata solo a noi, anche gli uomini la leggiucchiano, infatti l'ho ritrovata non proprio dove l'avevo lasciata. Pagina 60! Molto meglio leggere dal "vivo".
Domo | Lunedì, 20 maggio 2013 @08:11
vorrei...invitare alla visione di questo spot che trovo costruito benissimo
http://youtu.be/MjzaAiZHAlc
Domo | Lunedì, 20 maggio 2013 @07:05
È netta questa immagine dell'abbraccio dello smarrimento e del vortice dell'euforia. Come se si raccontasse un amore nuovo....
lucy | Lunedì, 20 maggio 2013 @06:53
in bocca al lupo per questa tua nuova esperienza.........ieri è stato anche il mio nuovo inizio per il cuore....voglio essere felice per me e non più per gli altri.
Lilabella | Domenica, 19 maggio 2013 @22:45
Ti ricordi Lisa? Gli orizzonti nuovi che tu mi hai augurato? Faccio lo stesso augurio anche a te e ti lascio anche un sorriso. Ci "vediamo" anche sabato su "D" :-)
Un grazie anche da parte mia a Stefania!
LISA | Domenica, 19 maggio 2013 @19:49
Smarrimento, Domo, e come forse puoi immaginare, anche l'euforia di nuovi orizzonti. Sono orgogliosa di scrivere per un femminile che ha appena messo Laura Baraldi, presidentessa della Camera, e l'archistar Zaha Hadid in copertina...
? | Domenica, 19 maggio 2013 @19:01
ci hai già dimostrato quanto sei forte e quante risorse hai , quante idee e quante persone ti stimano e ti amano e ti cercano .... non sarà grazia a tagliarti le ali . ...vola più in alto !!!
domo | Domenica, 19 maggio 2013 @18:33
Cara Lisa, ogni volta che ho sancito, o è stata da altrui sancita, la fine di un rapporto professionale ho provato tante sensazioni diverse, tra le altre - la più forte - un senso di smarrimento. Che poi è servito magari a trovare una nuova rotta o a guardare le stelle imparando nuovamente a navigare. Non so come ti senti, o quanti sussurri e grida ti porti dentro, ma (oggi) ti sto vicino, in un sorridente e complice silenzio.
Un abbraccio forte,
Domenico
Giusy | Domenica, 19 maggio 2013 @15:52
Evviva!!! Repubblica fa parte del mio pane quotidiano ( nessun riferimento alla bella preghiera) Donna è l'unica rivista di impronta femminile che leggo volentieri (Grazia no! per favore). Mica posso leggere tutto ma d'ora in poi cercherò anche Lisa.
Fuori tema: oggi, Lila, Claudia e la scrivente hanno partecipato alla "Race cure" che è una specie di maratona aperta a tutti ma dedicata alle donne che hanno conosciuto il tumore al seno e tutte le sue conseguenze. Io sola, ovviamente, indossavo
con orgoglio la Maglia esclusivamente dedicata alle "donne in Rosa"
Claudia ha scattato foto particolari, credo che sia riuscita a cogliere attraverso le immagini il vero senso di questo raduno. Last but not least :un vero Grazie a Stefania da parte mia per avermi raccontato del suo lavoro al Gemelli e avermi indirettamente indotto a far parte delle Donne in Rosa. Almeno per un solo giorno.
Venerdì, 17 maggio 2013 @07:44
"Vedere un Mondo in un granello di sabbia
E un Cielo in un fiore selvatico
Tenere l’Infinito nel cavo della mano
E l’Eternità in un’ora"
(William Blake)
Quel che racconta un fiore di campo.
Ero a casa di un’amica, e ho aperto, nel suo scaffale, un libro, a caso: il libro era quello del poeta settecentesco Blake, tradotto da Ungaretti; la poesia è questa. Mi piacciono gli incontri casuali nelle librerie altrui. Mi piacciono i fiori di campo, come i fiori che spuntano in questi giorni nei prati e nei giardini abbandonati delle città.
E, come ogni venerdì, Friday Lisa: il Buongiorno di oggi anche in inglese.
Lilabella | Venerdì, 17 maggio 2013 @18:23
Tenere l'Infinito nel cavo della mano e l'Eternità in un'ora. Questi versi di Blake mi hanno stregata, forse perché a volte il tempo sembra passare troppo in fretta per accorgersi che la gioia più grande può essere racchiusa in un fiore, in un granello di sabbia oppure (ora vado fuori tema) nelle onde del mare. Saper cogliere quella gioia sta solo a noi. GRAZIE.
@ Gabriella: ti ho scritto una mail!
LISA | Venerdì, 17 maggio 2013 @14:50
Giada neolaureata: complimenti, e aspetto la tesi!
LISA | Venerdì, 17 maggio 2013 @14:49
Annetta: una poesia che inizia con Montale e finisce con Blake. In fondo, è la storia di una vita.
annetta | Venerdì, 17 maggio 2013 @14:46
Lisa: ripeto dentro me stessa la prima terzina di Montale quasi ogni giorno andando al lavoro, ogni qual volta incrocio la sofferenza di vivere: gli anziani piegati dagli anni e dai dispiaceri che si trascinano a fare la spesa, i nuovi poveri che fanno la fila alla Caritas, le donne che aspettano l’apertura dei cancelli di San Vittore, ma anche gli animali maltrattati, gli alberi cresciuti storti, gli uccellini morti nel parco dopo il temporale. Non amo però la seconda terzina: l’indifferenza della statua, della nuvola e del falco mi appaiono sterili. Credo che l’antidoto al male di vivere stia piuttosto scritto nei tuoi versi di oggi: guardare dentro le piccole cose e trovarvi il mondo, guardare avanti, guardare oltre, nello spazio e nel tempo, serbare nel pugno l’infinito di una gioia goduta anceh un’ora sola. Una poesia che inizia con Montale e finisce con Blake.
Giada Di Lullo | Venerdì, 17 maggio 2013 @14:39
Carissima Lisa, volevo comunicarti che la mia discussione è andata a buon fine... Oggi sono una Dottoressa in Scienze della Comunicazione. L'argomento trattato ha avuto un grande successo, la commissione lo ha apprezzato! Era la prima volta che una tesi trattava del rosa. Voto conferitomi: 102. Apprezzato al massimo la tua intervista. Grazie ancora per la collaborazione e per aver contribuito al successo del mio lavoro. Al più presto ti invierò la tesi, che si intitola "Emozioni vestite di rosa. Il romanzo sentimentale nel panorama contemporaneo e il fenomeno chick lit". Un abbraccio, Giada.
LISA | Venerdì, 17 maggio 2013 @14:34
Sandra, che buffo che Elizabeth von Arnim, per le vie misteriose del web, ti abbia portato fino qua! E ora, spero che tu scopra anche i miei libri.
Sandra | Venerdì, 17 maggio 2013 @12:52
Ho scoperto Lisa cercando qualcosa su una delle mie scrittrici preferite,Elizabeth von Arnim,e mi sono innamorata del suo modo di comunicare così gourmet,nel senso che le sue parole sono quasi da sgranocchiare,sono golosa delle sue parole..sono nuova di questo blog!Complimenti per il livello della conversazione...Chissà magari più avanti potrò prendervi parte..Ciao
Gabriella | Venerdì, 17 maggio 2013 @12:05
io ho ancora in testa " la doppia vita di veronica." splendido! altro che quella scopiazzatura con la pur graziosa paltrow in Sliding doors. come vedi anche in me affiorano acidità. tra l'altro c'era anche un canto lirico sul II canto del paradiso che mi folgorò. ma quel film rimane una pietra miliare dentro di me. della trilogia ricordo solo "film blu" ma poco prima di star male ad un lab gratuito di scrittura una partecipante disse che la binoche scopre dopo la morte del marito che c'era un'altra donna che aspettava un figlio dal marito defunto..ciò la confortò? non ricordo ma riprenderò in mano il film. circa le automutilazioni a tutte le età credo siano un modo di provare un dolore fisico per paradossalmente sentirsi vivi in un'apatia e in un deserto emotivo. ma non sono un'"addetta ai lavori" e davvero non voglio che questo salotto si appesantisca con temi troppo tosti. a me non fanno paura ma comprendo che tanta gente si voglia proteggere.buon dolce weekend a te e a tutti gli amici/amiche del blog in primis lisa!!
Domo | Venerdì, 17 maggio 2013 @11:50
Buongiorno Gabriella, leggendo le tue parole riguardo il non aver accettato l'invito alla scoperta del roseto ho pensato che se la tua analisi del disagio che ti affligge è così profonda dal non farti cadere nella facile tentazione di essere egoista e di esso sommergere chi ti invita (al roseto) vuol dire che non solo lo lotti (questo male oscuro) ma lo fai anche con immensa sensibilità verso il mondo che ti circonda.
Credo (e spero) siano segnali che indicano che la notte, l'oscuritá, abbia un termine...
Nella pausa delle riprese ai barcaroli del Tevere, mi è venuto in mente che (ma sicuramente l'avrai visto) potrebbe piacerti la trilogia di Kieślowski,tre colori: film blu, film rosso e film bianco.
Particolarmente film blu, ed il suo personaggio femminile, è disegnato benissimo e c'è una scena (continuando a parlare di chi il cinema lo fa con la passione dentro) in cui Juliette Binoche sfrega le nocche della mano lungo un muro: avrebbe dovuto avere delle protezioni per non farsi male, ma preferì ferirsi fino a sanguinare per dare maggior realismo alla scena.
Sono tre film colmi di passione e significati, tre colori come la bandiera francese e i suoi significati o come le tre principali caste indiane segnate da questi tre colori.
Ed è la passione, così come l'amicizia che non banalmente coccola ma accompagna lungo la strada accidentata o facile che sia, che a me colpisce e piace, e cerco.
Fammi sapere se li hai visti.
Ciao
Gabriella | Venerdì, 17 maggio 2013 @10:59
Grazie a tutti/e, a lila a giusy a stefania a claudia, etc col vostro invito a rivederci un'altra volta.. la vita - quando non si sta bene- è una scommessa, un rilancio sulle possibilità future. come dice emily " Io abito la Possibilità" e ciò lo "applico" cerco di applicarlo in un volontariato che da tanti anni svolgo.beata te marta:New York resta un mio sogno la città in cui tutto sembra possibile..e poi le gallerie d'arte etc.grazie lisa per i tuoi versi montale. e a proposito di poeti... ieri con mia sorella mi sono arrischiata ad andare biblioteca europea a roma via savoia. prima di tutto:un posto incantato fuori dal caos della nostra bella ma difficile realtà. lettura di poesie di s. plath nel cinquantesimo dalla morte. l'anglista nadia fusini è stata bravissima una prof universitaria ma che sa "spiegare" con semplicità temi e motivi di sylvia, della sua arte e vita. senza morbosità sulla fine tragica. anzi alla fine ha ammesso che tremava per lo strazio di questa straordinaria poetessa che non è riuscita a "ricostruirsi." una bravissima attrice ha letto poesie celebri di sylvia. in momenti così si sperimenta l'autenticità, la necessarietà del dire (poetico o colloquiale in alcune persone..) aliena da ogni estetismo. autenticità che ritrovo nelle amicizie quelle vere e nell'amore che per ora latita nella mia vita. per domo. scusa ti volevo rispondere in privato parlarti dell'ultimo film di alina e di altri che ho visto guarda caso incentrati su figure femminili intense..mi puoi dare qualche spunto per riflettere tu che lavori nel cinema a me che cerco stenuamente film di qualità..ora vorrei vd( forse stasera) quello con la moreau..altro che anziana signora, battute al fulmicotone ( in sua intervista ) che rivelano un acume un ingegno da far invidia a persone più govani..ma l'età non conta!baci e a tutti /e GRAZIE
? | Venerdì, 17 maggio 2013 @09:32
marta buttati nel caos più frenetico , dimentica max e domo per un momento , che secondo me ti coccolano troppo , con una amicA vai a fare uno shopping sfrenato ,vestiti e pettinati itruccati in un modo nuovo a n.y. si può fare ....un nuovo cellulare e nuovi pensieri ... a new york deve essere tutto new !!!! ciao divertiti
LISA | Venerdì, 17 maggio 2013 @08:35
Marta, che bello questo tuo messaggio "di confine" dall'areoporto. A Manhattan, se avrai tempo, vai a guardare e accarezzare i fiori selvatici della High Line, la passeggiata sopraelevata, uno dei miei posti preferiti al mondo.
Marta | Venerdì, 17 maggio 2013 @08:26
Aeroporto di Fiumicino, tra un paio di ore volo per N.Y.. Sono arrivata presto per riuscire a far colazione con Domo, giunto in aeroporto con il suo motorino/carrello da fonico silenzioso, dal quale, dopo avergli fatto la solita testa così di parole, ho ricevuto in cambio un sorriso silenzioso e uno sguardo lungo dai suoi occhi chiari: non potrei proprio vivere senza i miei amici, sono la mia ricchezza, i miei fiori più belli.
Una settimana di riprese a N.Y. per parlare di food shopping, mi immergerò da Dean & DeLuca e altri negozi del genere, tra telecamere e odori, e poi tempo per me.
Avrò una cena galante con un mio border amico (nel senso che è una amicizia sul bordo...), in valigia ho sistemato scarpe con tacco e un vestito colorato che sa di estate e voglia di vivere.
Anche io ho voglia di vivere, di uscire fuori dall'inverno nel cuore che ho vissuto (scegliendolo, of course), di farmi bella per me e poi andare a cena, di spegnere i cellulari senza più ansia che un sms arrivi (e spesso non arrivi... ) e io non lo legga mancando di rispondere all'istante.
Sai Lisa, leggendo la poesia di Blake, sentivo che ho tanta voglia di guardare il mondo, il cielo, un fiore selvatico, riprendere la mia vita tra le mani, che è possibile se lo voglio, che se seduta qui al tavolino scrivendo sull'ipad mi commuovo, allora tutto è possibile.
Grazie a te per la poesia che hai postato, a tutti perchè qui dentro siete, così vivi, così belli.
Marta
Giovedì, 16 maggio 2013 @12:54
"Crederci, sai, a volte è come passare un confine".
Quasi non l’ho riconosciuta, quando è stata letta nell’affollatissima Stazione Rogers: perché è con questa frase tratta dal mio ultimo libro, "Ultimamente mi sveglio felice", che si è chiusa la chiacchierata di un’ora ieri a Trieste. Un’ora di botta e risposta e di risate, perché il mio "presentatore", Pierluigi Sabatti, uno di quelli che una volta si chiamavano fini intellettuali e adesso chissà, è un uomo davvero divertente. Una chiacchierata sui confini della mia vita, che lui ha tracciato nel suo discorso, sorprendendo anche me: il confine che ho attraversato, scrivendo, dal giornalismo ai romanzi al blog; il confine del molo Audace, molo sospeso nel mare, e di Trieste, città di mille confini; il confine del primo bacio, quello che ci porta da un amore immaginato a un amore vero, e che è quello che sogna la protagonista del mio romanzo, nel suo appuntamento ventoso sul molo Audace, appunto; il confine di chi prima ama le donne e poi gli uomini (ma è reversibile?); i confini immaginari delle mie protagoniste: perché nell’ultimo romanzo Benedetta incontra e sfiora anche Emma, protagonista di "Confessioni di un’aspirante madre", e Stella, protagonista di "Glam Cheap"… E i miei confini personali, scrittrice recessionista e in viaggio, da quando non lavoro più nelle segrete di Segrate.
Nel pubblico, come ha riassunto un’amica triestina, "babe e babazze": signore ottantenni elegantissime con doppio filo di perle e/o scarpe da ginnastica, ragazze con le unghie blu… Abbiamo parlato (anche) di che profumo possa avere una città (il profumo di Trieste? difficile, è quello della bora). E di Piccole Donne reloaded, del dilemma di sentirsi più Jo o più Amy. C’è chi – una bella ragazza bionda - ha confessato di averlo letto 23 volte, il libro della Alcott: ognuno ha le sue perversioni, e noi inguaribili romantiche certo abbiamo delle perversioni particolari. Un grazie particolare a Lis@, lettrice del blog, che è venuta con le unghie blu, come da implicito dress code in omaggio al libro, e con del tè alla rosa per me, l’autrice che usa solo profumi alla rosa. Mi ha molto commosso. E’ anche questo un confine: quando le parole escono dalla carta ed entrano nel cuore; quando chi legge incontra chi scrive.
? | Lunedì, 20 maggio 2013 @08:03
altra "lectio magistralis" alla rosa che ha vinto il premio Roma è stato dato il nome di Melissa ,la ragazzina uccisa nell'attentato davanti alla sua scuola a Brindisi .
? | Domenica, 19 maggio 2013 @11:40
tranquilla io vado . vuoi venire con me ? un dinner al maxxi poi di nuovo federer .
fra | Sabato, 18 maggio 2013 @20:07
Niente...è proprio un fiore fetido...ma vai vai....
Fiorenza | Sabato, 18 maggio 2013 @19:45
sto federer non sarà quel bel fusto con la racchetta balza e rimbalza che ti viene il torcicollo, quando tu sogni di fare uno slam come si deve? io nemmeno un rovescio riesco a fare. un
bacione a fererer se è quello che penso e se non è quello magari è un giardiniere ma va bene lo stesso. basta che non ti offra rose fetide.
? | Sabato, 18 maggio 2013 @19:12
ma non avete niente da fare ? vengo or ora da una giornata piacevolissima all'Auditorium tra fiori ,piante e via dicendo . . grazie per la birra ma non so bere dalla bottiglia come è d'uso , scusami , ma mi aspettano per andare a vedere il "mio" Federer
Fra | Sabato, 18 maggio 2013 @17:16
Per ?: Ma che ti stanno trattando male? Per una volta che carinamente davi indicazioni l'hanno derubricata il "lectio magistralis"?
Non ci provate! E magari ditegli grazie! Cattivone!
Lilabella | Sabato, 18 maggio 2013 @16:16
No ? non abbiamo sniffato la phoetida per fortuna, non l'avremmo riconosciuta ma ne siamo state alla larga, in compenso ce n'erano di rose stupende, ibridi bellissimi e sì, la natura riesce a dare delle belle sensazioni.
Max | Sabato, 18 maggio 2013 @12:33
Per ?: hai un tale dono nello stare sulle scatole alle femmine che rischi di diventarmi simpatica. La vieni a bere una birretta e dù noccioline con me?
Giusy | Venerdì, 17 maggio 2013 @13:47
...e la Alcott ha scritto anche Rose in fiore ma quello non l'ho letto.
? : No, non abbiamo annusato la rosa foetida. Grazie comunque per la "Lectio magistralis"
LISA | Venerdì, 17 maggio 2013 @12:51
F., io voto sì. Magari direttamente in inglese. Rileggere dopo i 40 "Piccole donne" rivela scenari insospettati.
f. | Venerdì, 17 maggio 2013 @10:06
e se lo rileggessi anche la ventiquattresima?
? | Venerdì, 17 maggio 2013 @09:05
spero che non abbiato sniffato la phoetida che è bellissima ma... ci sono 'poi rosa che vantano riferimenti storici come la peace , la mutabilis che cambia colore 7 volte la rosa dai petali verdi e tante altre curiosità penso che dovreste ritornarvi il prosio anno . adesso ,se amate il verde ci sono giornate particolari all'orto botanico e all'auditorium ... anche qui piacevol paseggiate
LISA | Venerdì, 17 maggio 2013 @08:16
Ci sono stata anch'io, al roseto di Roma, tanti anni fa, con un'amica, ancora incongruamente vestita con un abito di seta corto rosso e corallo (di Colomba Leddi, of course) che avevo usato per andare in tv, in una delle trasmissioni della mattina, a parlare di Emma e del mio primo libro. Mi ricordo il particolare bizzarro del cimitero ebraico sotto ai piedi, la mattina abbagliante di sole, il piacere di fermarsi ad annusare le rose. Ce n'erano alcune dello stesso colore del mio abito. Grazie della vostra cronaca. E' bello parlare di rose.
Claudia, Lila & Giusy | Giovedì, 16 maggio 2013 @23:07
Mentre forse respiri ancora il profumo della tua Trieste e della serata alla Stazione Rogers ti mandiamo un po' di profumo di Roma:
"Cara Lisa il tutto ha avuto inizio così: la cara Claudia mamma del gladiatore al ritorno da un giorno di lavoro (di insegnante e di mamma) stava bellamente con la busta della spesa quando scorse le rose del suo condominio. Lei, chiaramente, non poteva restare indifferente a cotanto fascino e per questo buttò la spesa per terra ed iniziò a fotografare le rose. Parlò via e-mail di questo episodio con la Giusy e mi proposero di andare insieme al roseto. E' stata davvero una bella esperienza, la piacevole compagnia, profumi, sensazioni e non da ultimo un tempo da favola! Peccato solo che lo sbocciare delle rose duri poco ma per fortuna le amicizie vere non sfioriscono mai.. "(Lila)
"Un pomeriggio di sole passato a chiacchierare ma soprattutto a sniffare, carezzare guardare e fotografare rose. Giusy ha cercato anche di soccorrerne una, malamente calpestata da qualche visitatore: mentre cercava di rialzarla commentando "Ci vorrebbe un bastone…", un signore dall’inequivocabile accento lombardo ha aggiunto "Sì, in testa!" alludendo a chi l’aveva ridotta così. Mentre camminavamo nei viali del roseto pensavo a come è strano non vedere nessuna traccia del precedente uso di questo di questo spazio che, per alcuni secoli, è stato il cimitero ebraico di Roma. Poi, oggi, ho scoperto che proprio quei viali tracciano il disegno di una menorah, il candelabro a sette braccia, e che la targa davanti ai due ingressi, che non ho notato, ha la forma delle Tavole della Legge." Claudia "A Lila, il primo premio x le qualità olfattive, visto che ha sniffato con instancabile perizia invitandoci, con successo, a fare altrettanto. A Claudia, l’Oscar per la miglior fotografia visto che ha scattato foto incantevoli, talmente belle da mandare in tilt il suo cellulare-tuttofare (ho il fondato sospetto che il poverino sia stato colpito da Sindrome di Stendhal).Valore aggiunto: un roseto al posto dell’ex cimitero israelitico. Unico neo: nessuna sorveglianza riconoscibile, tutto sembrava in balìa dei visitatori. "Giusy
http://www.flickr.com/photos/89968658@N05/
Lilabella | Giovedì, 16 maggio 2013 @22:34
E' sempre bello quando questo confine si supera, quando chi scrive incontra chi legge e quando come dice Lis@ si incontrano belle anime. E' una delle poche cose per cui valga la pena vivere e per chi mi conosce da tempo sa quanto per me questo voglia dire. Un sorriso a te, Lisa, ed al salotto verde!
gIusy | Giovedì, 16 maggio 2013 @16:01
Sto pensando al Tommaseo e alle sue prime impressioni su Trieste."Barbara terra.....bisbigliar di varie lingue, misto di vari costumi.." Poi si ricredette. Chissà quali aromi e profumi avrà percepito mettendo piede per la prima volta nell'asburgica città. Di caffè, di vernici? di "smirn"? non mi è dato saperlo. Per me, sa di Carso, di mare e di bora. anche quando la bora non c'è.
Elisa | Giovedì, 16 maggio 2013 @14:23
Volevo scrivere "kren",ma i-pad me l'ha corretto con "item"...che antipatico!
Elisa | Giovedì, 16 maggio 2013 @14:22
Sì, Lis@, sono io! Che belle le vostre Blue Nails!
Sono d'accordo con te, Trieste non profuma più solo di senape, item e capo in b (=caffè macchiato in bicchiere, per le non triestine), ma si sta arricchendo di nuovi profumi...speziati! Chissà come doveva essere Trieste quand'era un grande Porto, crocevia di popoli e luogo di passaggio di merci esotiche...magari profumava già di curry?!
Lis@ | Giovedì, 16 maggio 2013 @14:12
Elisa, io ho notato che ultimamente Trieste assomiglia alle metropoli sotto il profilo di odori di cibo (vario e multietnico e non solo "porcina & crauti di Pepi", x intenderci) che vaga per le nostre vie del centro. P.S. ma sei la Elisa che ieri ci ha fotografato?
Lis@ | Giovedì, 16 maggio 2013 @13:59
...quando chi legge incontra chi scrive e con emozione, ma anche soddisfazione, vede confermata nella realtà la sua impressione "virtuale" di avere davanti una bella persona, una bell'anima. Alla prossima dalle nostre parti, cara Lisa, spero presto!
Elisa | Giovedì, 16 maggio 2013 @13:54
Cara Lisa, questa mattina, al mio risveglio, ho spalancato le finestre ed è entrato in casa profumo di Amburgo. Mentre ieri a mezzogiorno, ma è stato un attimo, una sensazione quasi impercettibile, sulle Rive mi ha colto una zaffata di profumo di Sicilia. Non sono riuscita ad imbottigliarli, questi profumi, ma spero almeno che le tue lettrici possano avere qualche indizio in più su qual'è il profumo di Trieste.
È stato proprio bello vederti, ieri!
Mercoledì, 15 maggio 2013 @07:21
"E poi, dopo tanto camminare e tante parole e tanto zucchero, si sono ritrovati al punto di partenza. L’inizio, o la fine del molo, insomma dipende da come lo guardi. Sono alla fine del molo al tramonto; e mentre Maglia a Righe le sta raccontando che lì davanti, nell’Ottocento, c’erano delle isole galleggianti, dove i triestini dell’epoca andavano in barca, a fare bagni di mare o semplicemente a bere un bicchiere; lei si fa vicina, molto più vicina. Non dovrebbe essere il momento giusto per un bacio, pensa, per questo sospirato primo bacio, adesso, prima che faccia completamente buio, e prima che lei sia completamente congelata? Non si potrebbero lasciare un attimo da parte le isole galleggianti, per affascinanti che siano? Quasi per telepatia lui tace. Guarda fisso davanti a sé, ed è vicino, così vicino. Non potrebbe almeno chiederle se ha freddo, diciamo per educazione, e passarle il braccio sulle spalle? Non si usa più? Così la ragazza dalle unghie blu ha pensato – o meglio non ha pensato, il pensiero l’ha attraversata, l’ha spinta, aiutato sicuramente dall’ennesimo refolo di bora...".
Sì, è una pagina del mio ultimo libro, "Ultimamente mi sveglio felice". E' l'incontro sul molo Audace, a Trieste, tra la ragazza dalle unghie blu, e un uomo conosciuto su Facebook, che porta una maglia a righe. Ed è ripensando a questa scena che ho trovato il titolo della chiacchierata di oggi: "Borders. Il molo Audace e altri confini sentimentali". Perché anche il primo bacio, in fondo, è un confine sentimentale. Vi aspetto, oggi, alle 18.30 a Trieste, alla Stazione Rogers.
Lilabella | Giovedì, 16 maggio 2013 @12:37
@ Gabriella: ripeto le parole delle mie amiche peonie, ti aspettiamo. Un sorriso per te! Grazie di esistere Lisa!!!
LISA | Giovedì, 16 maggio 2013 @12:33
E infatti, Gabriella, non ti devi assolutamente vergognare. "Spesso il male di vivere ho incontrato": sono parole di Montale. E spesso il male di vivere ci attanaglia. Dirlo è forse il primo passo per stare meglio. Ed è quello che ti auguro. A volte, come dicono Marta e Annetta, basta un luogo dove ritrovarsi, da cui ripartire: un molo sospeso nel mare.
Giusy | Giovedì, 16 maggio 2013 @12:03
Qualche malessere esistenziale, più o meno manifesto, l'abbiamo un po' tutti, suppongo. Gabriella, ripeto le parole di Claudia: ti aspettiamo.
Giusy
Fra | Giovedì, 16 maggio 2013 @07:17
@dispettoso: non solo non hai capito nulla, sei fuori luogo e fuori tema. Mah, che tristezza.
claudia mdg | Mercoledì, 15 maggio 2013 @21:00
Non ho messo il destinatario, era Gabriella.
claudia mdg | Mercoledì, 15 maggio 2013 @20:58
@ quando te la sentirai ricordati che ti aspettiamo. Ti mando un sorriso.
Claudia
annetta | Mercoledì, 15 maggio 2013 @20:24
Quanto é vero, Marta, il tuo pensiero! In punta ad un molo tutto sembra possibile e quell'attimo sospeso sul mare e' pieno di sogni, promesse e anche ricordi. Il mio molo del pensiero é quello di Rimini, dove ho vissuto in gioventú e dove mi recavo (e mi reco, quando ci
torno) per incontrare me stessa. E in quel punto lí, preciso, mi ritrovo sempre, puntualmente, anche a distanza di anni. Sono io, viva, quella di sempre, di trent'anni fa. Grazie Marta, il tuo pensiero mi ha fatto rivivere bei momenti, intimi.
Gabriella | Mercoledì, 15 maggio 2013 @18:50
per Lilabella giusy e le altre ragazze peonia romane. grazie invito vostro incontro. ma non credo potrò venire sono in una fase psicologica disastrosa e non posso "appesantire" neo-amiche nel bel mese di maggio. ho pensato a lungo se scrivere questa cosa sulla bacheca di lisa o privatamente alle amiche che mi avevano gentilmente lasciato loro indirizzo mail. poi mi son detta: ma perchè di cosa mi devo vergognare" purtroppo nella nostra società il malessere psichico è ancora visto " male" impera lo stigma. e ciò non è giusto perchè io conosco tante ma tante creature dolenti sensibili acute che "si nascondono."perchè soffrono di un disagio nell'anima "affronto" in una società che si basa su un finto benessere!un bacio
Domo | Mercoledì, 15 maggio 2013 @16:53
Inciampa piuttosto che tacere e domanda piuttosto che aspettare.
Ivano Fossati
Marta | Mercoledì, 15 maggio 2013 @11:17
Quando si arriva alla fine del molo, prima di girarsi e tornare indietro, c'è un attimo in cui si avverte che tutto è possibile, che tutto può essere possibile, forse basterebbe solamente volerlo.
Quando posso vado a camminare sul molo di Fiumicino, da sola, e sorrido sempre quando davanti a me rimane solo acqua, azzurro, cielo.
E io.
Camilla | Mercoledì, 15 maggio 2013 @07:40
È sempre bello rileggere le tue righe..
Peccato non poter essere a Trieste oggi!
Martedì, 14 maggio 2013 @07:18
"Si erano già detti addio quando lei gli chiese: e adesso dove andrai? All’acqua. All’acqua? Noi torniamo sempre all’acqua, disse lui".
(John von Düffel)
Noi torniamo sempre all’acqua.
Il Buongiorno di oggi è tratto da un romanzo che ho letto anni fa, "Noi torniamo sempre all’acqua", Mondadori. Il titolo è bellissimo ed è esattamente come mi sento io: che domani, tornerò all’acqua, il mio golfo, Trieste.
E in particolare sarò alla Stazione Rogers a Trieste per una chiacchierata sui miei libri. Il 15 maggio alle 18.30. Il titolo? "Borders. Il molo Audace e altri confini sentimentali". http://www.stazionerogers.eu/ Vi aspetto!
Bianca | Martedì, 14 maggio 2013 @21:05
Mia nonna, che ricordo molto anziana e simile ad una donna indiana, , raccontava che tutta le sue case erano state vicino, sopra ad un corso d'acqua: il Po quando era ragazza e poi torrenti e ruscelli.
Diceva che l'acqua la chiamava.
Felice soggiorno triestino d'acqua e di sole
Lilabella | Martedì, 14 maggio 2013 @18:40
Anche io sono decisamente una donna di mare! Mi piace il mare, le sue onde pazienti, la sua forza sconvolgente. In presenza del mare non si può mai restare indifferenti. Lisa ti faccio gli in bocca al lupo per domani, perché tu possa riabbracciare la tua città, la tua acqua e le tue fans del luogo ;-)
Domo | Martedì, 14 maggio 2013 @15:49
Se trovate al cinema "il richiamo" di Stefano Pasetto andatelo a vedere, stimo e voglio bene a Stefano e credo che il cinema fatto col cuore e col sudore, Alina docet insieme a tanti altri bravi rgisti, vada sostenuto. Grazie
lucy | Martedì, 14 maggio 2013 @12:27
w il mare.........................................................
LISA | Martedì, 14 maggio 2013 @12:15
Lis@: mi raccomando, ragazza del blog, vieni a salutarmi e fatti riconoscere...
Lis@ | Martedì, 14 maggio 2013 @11:55
L'attesa è stata lunga, ma finalmente sei tornata al nostro mare!
Domani non mancherò, cara Lisa, che piacere!!
La tua omonima "mula de Trieste".
Giusy | Martedì, 14 maggio 2013 @09:49
...e di Stazione Rogers. Ci sono passata di recente, era chiusa ma sono riuscita a sbirciare l'interno attraverso le vetrate.
Interessante l'argomento della tua chiacchierata.
Giusy | Martedì, 14 maggio 2013 @09:40
Bella la tua foto sul molo Audace. Sole e bora. Per me, grande voglia di Trieste
LISA | Martedì, 14 maggio 2013 @08:06
E' vero, Domo. C'è acqua di mare e acqua di fiume (il libro da cui è tratto il Buongiorno di oggi, infatti, è intessuto di ricordi di fiumi in Svizzera e in Germania, altre acque, altri amori): c'è anche acqua ferma di lago. Io sono una donna di mare. Di più: di isole. Quelle che si intuiscono da piazza Unità. Grazie per i bei pensieri per domani!
Domo | Martedì, 14 maggio 2013 @07:51
Cara Lisa, la scorsa settimana ho conosciuto Cesare e Alfredo, classe' 39, due vecchi barcaioli del Tevere che lungo le sponde hanno costruito una piccola casetta dove tutti i giorni, l'orario è fondamentale, alle 11.50, chi c'è mangia con loro i piatti cucinati da una anziana signora -una Sora Lella in miniatura-, loro amica, che per non stare a casa sola cucina per loro e per gli amici che,sempre alle 11.50 attenzione a non far tardi!,si fanno trovare lì.
Mi hanno parlato, off record, dell'acqua, e ho capito che c'è l'acqua di mare e l'acqua di fiume, che ognuna di esse ha il proprio accento e i propri sospiri, che le storie sono diverse.
Mi hanno raccontato che chi decide di farla finita nel fiume è di città perché il mare spaventa intimidisce per quant'è grosso, per la cagnara (frastuono, confusione) che fa.
Che loro non saprebbero vivere senza l'acqua, e che la salutano ogni mattina come un amico caro.
Che sono nati nell'acqua e vorrebbero andarsene vicino l'acqua, piano piano, perché l'acqua di fiume ti porta via, ma sempre senza "fà cagnara".
Gente di fiume, gente d'acqua.
Ps: in bocca al lupo per domani sera.
Lunedì, 13 maggio 2013 @07:18
"Di fronte all’amore, la logica umana è impotente, come in presenza delle rivelazioni dei Misteri: non s’è ingannata la tradizione popolare, che ha sempre ravvisato nell’amore una forma di iniziazione, uno dei punti ove il segreto e il sacro s’incontrano".
(Marguerite Yourcenar)
Tu, il mio segreto.
Ho appena finito di leggere, con ammirazione, "Memorie di Adriano" (Einaudi): capolavoro di Marguerite Yourcenar, memorie di un imperatore e di un uomo.
E intanto, ripeto il mio invito per mercoledì 15: sarò alla Stazione Rogers a Trieste - la vecchia pompa di benzina disegnata dall'architetto Rogers, trasformata in piccolo centro culturale e caffè - per una chiacchierata sui miei libri. Alle 18.30. Il titolo? "Borders. Il molo Audace e altri confini sentimentali". Qui come arrivare: http://www.stazionerogers.eu/ Vi aspetto!
Alba | Giovedì, 16 maggio 2013 @13:14
... uno dei più bei libri mai letti....krg
? | Lunedì, 13 maggio 2013 @11:05
chi non ha mai avuto un piccolo o grande segreto da nascodere agli altri e a se stesso alzi la mano !
Venerdì, 10 maggio 2013 @08:05
"Indossai un orecchino di Calder e uno di Tanguy, per dimostrare la mia imparzialità tra l’arte surrealista e quella astratta".
(Peggy Guggenheim)
Arte e capricci. Basta un orecchino.
Grande Peggy. Peggy Guggenheim l’ereditiera, la collezionista, la donna dagli occhiali a farfalla che amava uomini, quadri, begli abiti e Venezia, non necessariamente in quest’ordine. L’ereditiera che per l’inaugurazione della sua galleria d’arte, a New York nel 1942, si mise gli orecchini creati da due grandi artisti del Novecento proprio per lei: dei mini "mobiles" di Alexander Calder, e dei micro- quadri surrealisti di Yves Tanguy. Orecchini che ho visto, anzi rivisto, e invidiato da vicino: perché sono appena tornata da Venezia, da 24 ore assolutamente glam in laguna. L’occasione era l’invito al gala per l’opening del Gritti Palace http://www.thegrittipalace.com/it , uno degli alberghi storici di Venezia, ora completamente restaurato: e tutto, dagli specchi istoriati, ai lampadari di Murano, al wallpaper di Rubelli in ogni stanza, su cui è un piacere passare la mano, tutto ora riluccica, un fané reloaded. Il Gritti si affaccia sul Canal Grande: da una parte guarda la Guggenheim Collection, ovvero la casa dove abitava la mitica Peggy (che al Gritti festeggiò i suoi 80 anni, e infatti una delle suites è dedicata a lei); dall’altra la meraviglia barocca della Chiesa di Santa Maria della Salute. E il gala? Bè, il gala è cominciato con un aperitivo proprio sulla terrazza del Guggenheim, per poi continuare con un concerto quasi jazz sulla terrazza "les pieds dans l'eau" del Gritti, cena tra stucchi e specchi, e una giovanissima deejay tatuata che ha passato la notte a farci ballare su vecchie hit degli anni Ottanta… Con i tacchi, certo: perché quando c'è una barca che ti aspetta, a Venezia, ci si può permettere anche uno stiletto.
E’ stato bellissimo svegliarsi in laguna, prendere un caffè guardando la cupola della Salute e far finta – almeno per 24 ore – di essere spudoratamente ricca. Quasi Peggy. Certo, mi mancavano gli orecchini: uno di Calder, uno di Tanguy. Se fossero miei, potrei venderli all’asta e vivere felice di rendita per il resto dell’anno. Ma prima, ovviamente, li indosserei, per una serata magica in laguna.
Come sempre, il Buongiorno di oggi anche in inglese: Friday Lisa.
E un invito: mercoledì prossimo, 15 maggio, sarò alla Stazione Rogers a Trieste - la vecchia pompa di benzina disegnata dall'architetto Rogers, trasformata in piccolo centro culturale e caffè - per una chiacchierata. Alle 18.30. Qui come arrivare: http://www.stazionerogers.eu/ Quindi, se passate per le Rive...
stefania che scrive da Roma | Domenica, 12 maggio 2013 @23:57
uffi spero di vedervi domenicaaa!
Giusy | Domenica, 12 maggio 2013 @13:36
Proprio come dice Lilabella, siamo state bene benissimo insieme. A dir il vero, io ho cercato invano tra i cespugli fioriti, negli anfratti, sotto il bersò il prof e il dott. a cui faceva cenno " ?" Peccato non aver avuto a disposizione un megafono...
Lilabella | Domenica, 12 maggio 2013 @10:02
@ ?: ci siamo divertite, siamo state bene anche se in effetti, come dici tu ? c'era davvero molta gente. Ma l'ambiente era da sogno e la compagnia ottima. Ma tu non preoccuparti ?, ogni persona arricchisce il gruppo, quindi non farti scrupoli la prossima volta così saremo in cinque (Stefania ieri non è potuta venire).
Lisa ci dobbiamo coordinare ma seguirà cronaca a più mani!
? | Domenica, 12 maggio 2013 @09:12
spero ,ma sono convinta , che vi siete divertite anche se c'era molta gente per il premio Roma . io ero impegnata con in corso di disegno botanico . ma chissà che non ci sia una occasione ,magari iasspettata per incontrarci . voi tre vi vedo così ben amalgamate che non vorrei portarvi squilibri ... grazie ciao
Lilabella | Sabato, 11 maggio 2013 @14:25
@? grazie del consiglio ma avrei preferito che anche tu fossi del nostro giro, alla prossima però ;)
? | Sabato, 11 maggio 2013 @07:44
al roseto cercate il prof Ianni , vi racconterà storie magnifiche e del luogo e delle "sue creature" , Stefano poi, dott Marzullo ama le rose più di se stesso .....buona passeggiata
Lilabella | Venerdì, 10 maggio 2013 @22:05
Anche a me a volte piace mettere un orecchino di un tipo ed uno di un altro ma certo non queste caratteristiche peculiari. Bella, Lisa, la tua cronaca veneziana ed è sicuramente bello sentirsi un po' glam a Venezia. Ah, una precisazione, anche io mi sarei scatenata con la musica anni '80 ma sicuramente non con uno stiletto ma rigorosamente con delle ballerine nere! Un sorriso!
p.s. spero che domani qui a Roma ci sia bel tempo, non vedo l'ora di annusare insieme alle mie amiche il profumo delle rose (ma se ci scappa anche un aperitivo da Panella non disdegno!)
caarla | Venerdì, 10 maggio 2013 @20:06
durante le mie lezioni ti cito spesso, ho perfino pensato di fare una piccolo laboratorio di scrittura partendo dal tuo blog. Adesso che so che ti alletta l'idea per l'anno prossimo che affrontiamo la scrittura autobiografica, diaristica e poesia provo a strutturare un laboratorio
grazie
LISA | Venerdì, 10 maggio 2013 @16:31
Carla: alle piccole donne crescono di oggi, passa il link al mio blog. O no?
carla | Venerdì, 10 maggio 2013 @15:41
sai che io sono sempre attenta alle giovani da donne che devo formare, e così quando noto in loro un guizzo di anticonformismo, desiderio di affermazione e passione per il bello consiglio loro Peggy Guggenheim-un'ereditiera ribelle. ed Sirene.
Di solito ritornano da me affascinatissime da questa donna.
E quando consiglierò la tua leggerezza e la tua ironia a delle giovani donne che devono crescere?
alga | Venerdì, 10 maggio 2013 @10:33
meravigliosa venezia, la mia metà!! Anche io ci sono appena stata ed ho optato per una passeggiata nella splendida giudecca con il suo silenzio e le sue case popolari. E una barchetta in fondo al canale longo dove alloggia in una graziosa barchetta una coppia di olandesi che dopo tanti anni sono riusciti ad ottenere il numero civico dal comune. Vivere sempre appoggiati sull'acqua...bello no??? Buon venerdì a tutti...
Giovedì, 9 maggio 2013 @08:55
"Il giardino era fiorito, tutte le porte erano aperte sul cielo azzurro di maggio."
(Anna Maria Ortese)
Ed è la saggezza dell’erba in continuo rinnovamento, dell’erba trapunta di splendore vivente che è entrata in me; la saggezza di un mattino di maggio ricolmo della gioia del presente.
Il Buongiorno di oggi è di Anna Maria Ortese, dell'ermetica Ortese di cui riesco a leggere solo pezzetti sparsi di prosa (e questo è tratto da una pagina aperta da "Alonso e i visionari", Adelphi, che leggeva un amico). Ma non c'è nulla di ermetico, invece, nelle parole di Elizabeth von Arnim, un Buongiorno di qualche anno fa che riprendo oggi, perché la saggezza dei mattini di maggio è un piccolo prodigio che si ripete, sempre, ancora, ogni primavera.
Lilabella | Martedì, 14 maggio 2013 @22:17
Un sorriso a Patri fiorista. Grazie dei fiori d'arancio!!!
Giusy | Martedì, 14 maggio 2013 @13:36
Cara ragazza dei fiori, nei tuoi bei ricordi hai rose profumate, nei miei recentissimi ho il roseto municipale di Roma visitato con Lila e Claudia. Spero che riuscirai a leggere la piccola cronaca coordinata da Claudia, con tanto di sorpresa...
Un caro saluto e grazie dei fiori d'arancio
patri fiorista | Lunedì, 13 maggio 2013 @18:09
I miei giardini preferiti sono quelli della mia infanzia,con quei bellissimi archi ricoperti di rose centofoglie e rugose così profumate, e alberi di albicocche e ciliegie da scalare con le mie cugine. Vi mando un sacco di fiori d'arancio. Patri
LISA | Lunedì, 13 maggio 2013 @07:28
Gli argini dei fiumi e i fiori di campo, Annetta. La saggezza di maggio.
annetta | Domenica, 12 maggio 2013 @20:58
Oggi lunghissimo giro in bici lungo gli argini del Po...eh si, il mio giardino preferito sono gli argini di maggio "esplodenti" di fiori, interminabili distese di papaveri, ranuncoli, pratoline; quache campo giallo di colza, e gli ingressi delle corti padane con l'immancabile roseto sui cancelli.
Domo | Venerdì, 10 maggio 2013 @14:11
Stamani, in una pausa, avevo passato il venerdì a Max dicendogli di leggere la Aspesi perchè a scatola chiusa sapevo che avrebbe aumentato la sua confusione sul genere femminile, permettendo a noi tutti che lavoriamo con lui di ascoltare le sue esilaranti dissertazioni sul perchè lui non comprenda le donne.
Però Giusy non credo che nessuno possa aver equivocato la tua risata, chi ha letto la sequenza di messaggi aveva chiaro a chi/cosa ti riferivi.
Se puoi passa dalla libreria, è veramente un luogo magico.
Giusy | Venerdì, 10 maggio 2013 @13:51
Rubo ancora qualche minuto a me stessa e a questo spazio. non vorrei essere fraintesa: la prima cosa che faccio quando prendo in mano il Venerdì leggo la posta di Natalia e, con maggior attenzione, altri articoli che mi interessano. Colpevolmente, invece di pensare all'orribile bastonatura del povero gatto ho pensato all'amichevole, affettuosa "bacchettata" di Marta a Max-umano e spero vivamente che non sia rosso di capelli. Spero di aver chiarito.
Giusy | Venerdì, 10 maggio 2013 @12:38
Beh, non certo per la morte del gatto, omonimo del mio amato predecessore della Puffy ci mancherebbe altro. a poi
Giusy | Venerdì, 10 maggio 2013 @12:36
Venerdì di Repubbblica: UN GATTO DI NOME MAX (MERAVIGLIOSO E LIBERO)UCCISO A BASTONATE. Sto morendo dal ridere! ho persino lasciato a sé stesso il marito con appetito. A poi...non vorrei finire io in padella!!! ciao Domo e grazie x il consiglio. Conosco Panella, vende un pane ed altre cosine davvero speciali. Non sapevo della libreria, però!
Lilabella | Venerdì, 10 maggio 2013 @11:30
@Domo: grazie del consiglio!
domo | Venerdì, 10 maggio 2013 @10:27
Donnepeonie, dopo il Roseto volevo consigliarvi una visita al "il posto delle favole" a via merulana 39 e poi (o prima) un aperitivo a Panella, poco distante.
Il posto delle favole è una libreria molto particolare con anche tanti oggetti particolari.
LISA | Venerdì, 10 maggio 2013 @08:16
Che bello l'incontro in roseto. Attendo cronaca!
Lilabella | Giovedì, 9 maggio 2013 @21:56
Lisa incontro al vertice tra le donne peonie al roseto comunale all'Aventino. Siamo già pronte a sniffare i dolci profumi delle rose e a guardare il celeste del nostro magnifico cielo. Naturalmente non mancherà cronaca fedele! Un sorriso al salotto verde.
LISA | Giovedì, 9 maggio 2013 @18:37
Buongiorno Alga! Non li ho più scritti perché erano proprio uno al mese... E sono, in qualche modo, dei piaceri perpetui, come un calendario perpetuo. Ecco, dunque, i piaceri semplici di maggio 2012. Se ne vuoi aggiungere qualcuno...
http://www.lisacorva.com/it/view/755/
Alga | Giovedì, 9 maggio 2013 @17:33
cara lisa,
sai che mi mancano i dolci piaceri dei mesi che inviavi qualche tempo fa??
grazie per tutto il resto...sempre!!
? | Giovedì, 9 maggio 2013 @09:24
il blu di Klein che doveva unificare il cielo e la terra e dissolvere il piano dell'orizzonte ....
Mercoledì, 8 maggio 2013 @14:16
"È meglio sbagliarsi nella speranza che avere ragione nella disperazione"
(Amin Maalouf)
Prendimi per mano, e aiutami a sperare.
Il Buongiorno di oggi è la frase di un romanzo che ho appena finito di leggere: "I disorientati", dello scrittore libanese Amin Maalouf, Bompiani. E oggi mi sono svegliata nella speranza di una giornata meravigliosa: e soprattutto, mi sono svegliata nella luce morbida della laguna di Venezia. A presto, con le mie cronache veneziane.
LISA | Giovedì, 9 maggio 2013 @08:59
Mariella arrivata per caso, benvenuta: da dove mi scrivi?
mariella | Giovedì, 9 maggio 2013 @01:16
Cara Luisa, arrivo per caso qui e ti leggo. Che bella sorpresa!
Lilabella | Mercoledì, 8 maggio 2013 @22:20
Lasciarsi andare con la speranza che qualcuno ci aiuti a guardare in alto dove il cielo è blu! Sì, sicuramente, meglio sbagliare nella speranza, ora alla disperazione meglio non pensarci ;-)
carla | Mercoledì, 8 maggio 2013 @20:09
nessuna frase meglio di questa si adatta al mio modo di essere. Spero sempre , e poi sbaglio, ma non voglio accettare la ragione della disperazione.
grazie lisa per questo buona (sera)
lucy | Mercoledì, 8 maggio 2013 @15:43
...................è la cosa che oggi volevo dire alla persona che m interessa..................grazie lisa.
Martedì, 7 maggio 2013 @07:08
"Ad occhi chiusi, gli occhi sono straordinariamente aperti."
(Marisa Merz)
Pensa con i sensi. Senti con la mente.
Il Buongiorno di oggi è di un'artista: Marisa Merz, che - notizia di ieri - riceverà il Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia di quest’anno, la 55esima. Ed è il titolo di una sua mostra. Ma anche la frase di commento non è mia: era il titolo della 52esima Biennale, nel 2007. Parole per l'arte, l'arte ci presta le parole.
Valentina | Mercoledì, 8 maggio 2013 @12:37
Per Domo: prego ;)
Domo | Mercoledì, 8 maggio 2013 @07:00
Per Valentina: grazie!
Lilbella | Martedì, 7 maggio 2013 @22:08
L'arte ci presta le parole, Lisa, ma è anche vero che a volte i nostri sentimenti più veri passano attraverso i sensi, le emozioni. L'arte sicuramente ci aiuta a provare sensazioni vive, quanto alla mente non so..a volte io non l'ascolto proprio sbagliando forse ma tant'è
Valentina | Martedì, 7 maggio 2013 @16:16
Il racconto è "Moonlight Shadow".
Domo | Martedì, 7 maggio 2013 @11:00
Ho visto il film a Venezia tre anni fa se non sbaglio e mi piacque poco (fotografia e colonna sonora a parte), il libro lo trovo molto intimistico; non è un caso che l'autore l'abbia dedicato agli amici che sono morti e a quelli che restano. Il tema del distacco è caro a molti autori giapponesi, c'è un piccolo racconto della Yoshimoto (non ricordo il titolo) in la lei del racconto è in piedi su di un ponte e deve trovare il coraggio di voltarsi, dire addio, lasciare andare chi non c'è più
Valentina | Martedì, 7 maggio 2013 @09:15
Ho amato alla follia Norwegian Wood, non mi stanco mai di leggerlo e rileggere ancora. Questa frase di Midori che tu scrivo è proprio mia, hai presente quando leggi parole tue? Vita tua?
"Forse per il fatto che ho aspettato tanto a lungo, io cerco qualcosa di assolutamente perfetto. Perciò non è facile".
"Un amore perfetto?"
"No, nemmeno io aspiro a tanto. Mi basterebbe poter fare i capricci. Questa perfetta libertà".
? | Martedì, 7 maggio 2013 @09:05
è sempre la solita storia universale .....the show must go on .... un respiro profondo e si va avanti .
LISA | Martedì, 7 maggio 2013 @07:34
Domo: sai che non ho mai letto Murakami? Ma sento che mi aspetta, come mi aspettava la Yourcenar.
Domo | Martedì, 7 maggio 2013 @07:29
Haruki Murakami ha incontrato il suo pubblico in Giappone ieri per la prima volta in 18 anni. Ha parlato del suo nuovo romanzo, incentrato su un architetto "senza colore" e sul suo "pellegrinaggio" sulle tracce di un trauma patito anni prima, un milione di copie vendute alla settimana dall’uscita nelle librerie niopponiche il mese scorso. Tra le cose che Haruki Murakami ha detto, questa: "Posso capire quanto sia doloroso essere respinto. Quando vieni ferito, puoi finire coll’erigere un muro emotivo intorno al cuore. Ma dopo un po’ puoi rialzarti e rimetterti in cammino."
Lo hai mai letto, Lisa?
Lunedì, 6 maggio 2013 @07:49
"Quando si saranno alleviate sempre più le schiavitù inutili, si saranno scongiurate le sventure non necessarie, resterà sempre, per tenere in esercizio le virtù eroiche dell’uomo, la lunga serie dei mali veri e propri: la morte, la vecchiaia, le malattie inguaribili, l’amore non corrisposto, l’amicizia respinta o tradita, la mediocrità d’una vita meno vasta dei nostri progetti e più opaca dei nostri sogni: tutte le sciagure provocate dalla natura divina delle cose".
(Marguerite Yourcenar)
L’amore non corrisposto, l’amicizia respinta o tradita. I nostri sogni a volte opachi.
Ci sono classici che ci aspettano: io, ad esempio, sto leggendo solo adesso "Memorie di Adriano", Einaudi, da cui ho sfilato il Buongiorno di oggi.
Max | Venerdì, 10 maggio 2013 @13:35
Figurati, tutto a posto! Ciao
Giusy | Venerdì, 10 maggio 2013 @12:42
UN GATTO DI NOME MAX Meraviglioso e libero.....Max (versione umana) hai almeno riso? Sei simpatico, un po' strano ma simpatico.
? | Venerdì, 10 maggio 2013 @12:13
max la sit comedy non si svolge in un piccolo ambiente ,ufficio ,scuola, con pochi personaggi che affrontano temi di vita quotidiana in cui tutti possiamo immedesimarci ? non ero ironica volevo solo" alleggerire" un pò la cosa fin dallìinizio quando ho esordito con "muore lui o muore lei?"
? | Venerdì, 10 maggio 2013 @11:43
è gentile una che offre prozac invece di un tè e pasticcini , invece di offrire amicizia sputa veleno ?
Sara | Venerdì, 10 maggio 2013 @11:36
?: A te manca la gentilezza, ne abusi qui dentro avvalendoti del silenzio gentile purtroppo indifeso che ti sopporta. Pensaci. Auguri
? | Venerdì, 10 maggio 2013 @11:35
max se sit comedy ti sembra dispregiativo scusami , no sono del mestiere
? | Venerdì, 10 maggio 2013 @11:28
lo hai già preso ,il prozac intendo ? allora prendilo pure ti chiarira le idee sara , svegliati è primavera ..una bella canzone non rovinarmela col tou falso nome io qui ci vedo una sit comedy dove c'è una ragazza innamorata e trite , un ragazzo gentile che cerca di conaolala , un ragazzo allegro e divertente che cerca di farla sorridere . sara mi fai pena , vedi il male dappertutto
Max | Venerdì, 10 maggio 2013 @11:22
Per ?: scusa, mi spieghi che problema hai? Perché questo termine: sit com?
Sara | Venerdì, 10 maggio 2013 @10:57
?: ma il Prozac? No? Provaci! Magari per qualche istante tutto il veleno che hai dentro....
? | Venerdì, 10 maggio 2013 @09:53
che bella sit_com !
Max | Venerdì, 10 maggio 2013 @09:14
Titolo: non vi capisco!
Svolgimento: cara Marta, stamattina presto io e il fonico silenzioso aspettando che l'attore finisse trucco e parrucco abbiamo letto la tua risposta.
Era meglio che mi facevo gli affari miei!!!!
È proprio vero: con un si te impicci e con un no te spicci.
Se vi si difende vi incavolate se non vi si difende vi incavolate. Mah!
Allora il fonico mi ha passato il venerdì di Repubblica e ha detto: leggiti la posta del cuore dell'Aspesi così capisci (però rideva e secondo me stava tirando la fregatura).
Ho letto e ho capito che non vi capisco!!!
Ci becchiamo a Taormina, e per vendetta della strigliata che mi hai dato: nun entri sul set!
Un saluto rispettoso a tutte le signore.
Lilabella | Venerdì, 10 maggio 2013 @09:05
@ Marta: un sorriso per te e grazie! Prendiamoci cura di noi stesse e dei nostri interessi, gli uomini veri sono solo quelli che apprezzeranno il nostro essere ed il nostro vivere. Buona giornata!
Marta | Venerdì, 10 maggio 2013 @06:26
@lady chat.: buongiorno! Per quanto possa servire chiedo nuovamente scusa, anche se non sta a me farlo (Max capisci a me...), non ho apprezzato le sue esternazioni, è anche vero che l'amicizia che nasce sul lavoro porta a questo, e noi tre siamo molto amici, cosa rara. Grazie per il consiglio, avrei preferito una mira meno accurata e più coraggio (magari più stima di me) ma...oggi pian piano ne sono uscita vedo che tra la neve spuntare piccoli fiori e sono contenta di questo. Pensa che oggi finalmente mi dedico una sana giornata di shopping, un pranzo con una mia amica questa sera aperitivo e cinema, cose che non mi permettevo per l'attesa che dedicavo a lui, cose come altre più importanti di cui mi voglio nuovamente avvolgere. Un sorriso a te e a tutte le persone belle qui dentro.
Lady Chat. | Giovedì, 9 maggio 2013 @23:17
Ciao Marta, io sarei ladi scataracchio secondo il linguaggio penso trasteverino e oltre del terribile max. Ma la chiude sta ciabatta di bocca qualche volta???Guarda che nel mio commento c'era un nascosto un consiglio, un consiglio di comportamento. Sii buona per favore e lascia stare il tiro al bersaglio quando lo vedrai la prossima volta. Trafiggilo con lo sguardo di sicuro bellissimo che hai,. Ti auguro un buon successo di amore ricambiato magari con un altro bel tipo meno impegnato...Auguri
Marta | Giovedì, 9 maggio 2013 @22:56
Ciao a tutti, ciao Domo e Max. Max ma la pianti! Non entrare a gamba tesa sempre, a me sembra che qui dentro siano tutte persone carine e sensibili, magari il tuo stile rude man non sempre funziona!
Però grazie dell'accorata difesa, anche a me come a Domo ha fatto sorridere, conoscendoti....allora è vero che i fiori selvatici sono sempre i più belli.
Lisa perdonami se uso questo bel luogo per una comunicazione di servizio, colleghi ho scoperto stasera che lavoreremo insieme a Taormina per il film festival, Domo ho visto sul planning che tu hai il main set con Russel Crowe o laurence fishburne o michael shannon o kevin costner, quando confermano i talent....ti prego ti prego ti prego....un'occhiatina...una foto insieme,...e dai...per una volta....!
Max | Giovedì, 9 maggio 2013 @17:55
Donne complicate qui dentro.... Sorridenti ma con lingua come freccia avvelenata. Bellissima la domanda:" Che ne dice la nostra generosa e tollerante padrona di casa?".
Il richiamo alla master house rivela fragilità e insicurezza....
? | Giovedì, 9 maggio 2013 @14:03
c'è una certa fra che ha bisogno di te . vedi un pò che puoi fare ...
Giusy | Giovedì, 9 maggio 2013 @13:39
Povere noi! spero che i tuoi paralumi non siano virtualmente fatti con la nostra pelle...Ho letto il tuo vernacolo arduo da capire ma, avendo ancora (non so per quanto) una mente agile con le lingue straniere e vivendo a Roma cercherò di decifrarlo, a meno che tu non voglia optare per la lingua di Dante...Guarda che potrei risponderti in dialetto lombardo. Che ne dice la nostra generosa e tollerante padrona di casa?
Max | Giovedì, 9 maggio 2013 @12:45
Donne, è arrivato il parolaio! Sgombriamo cuori in tempesta, trasportiamo anime inquiete, sogni spezzati, amori solo desiderati, specializzati in smaltimento di casatielli depressi, smontiamo, tagliamo, allunghiamo o accorciamo le vostre fantasie e le rigeneriamo in fantastici paralume.
Donne è arrivato il parolaio!
? | Giovedì, 9 maggio 2013 @07:36
non sai dire altro .....poverina
Fra | Giovedì, 9 maggio 2013 @06:55
Lascia stare Domo, contro una "casatiella depressa" non c'è parola, sorriso, scherzo che tenga.... Nota l'intelligente e ironica risposta di Fiorenza vs la risposta di "C.D."
? | Mercoledì, 8 maggio 2013 @23:12
bah !
Domo | Mercoledì, 8 maggio 2013 @22:35
(?) Una a caso: non rido delle persone a cui fa riferimento Max, che é noto sul set (max) per le immense litigate che riesce a provocare con un perenne sorriso sul viso; (sor) rido per la difesa della nostra collega Marta. Tutto qui, da leggere e capire con semplicità. Ciao
Sfiorenza | Mercoledì, 8 maggio 2013 @21:14
cos'è lo scaratacchio? forse non lo saprebbe nemmeno Trilussa. Ma che risate m'ha fatto fare Max con la gamba retrattile.
? | Mercoledì, 8 maggio 2013 @20:46
ah ah ah da leggere in modo accentuato e intervallato
Domo | Mercoledì, 8 maggio 2013 @19:46
Max...quanto mi hai fatto ridere....
? | Mercoledì, 8 maggio 2013 @17:25
mi pasi il traduttore ?
Max | Mercoledì, 8 maggio 2013 @17:02
Sfiorenza, ????, ladi scaratacchio....ammazza, alici salate a colazione e mai ná gioia, eh?!
Io mò difenno l'amica mia e nostra marta, cha fatto dù cosi così cò stò amore, e pia e lascia, allunga a gamba accorcia a gamba ja tajereji sta gamba, però consorelle dell'acido o siete un pò onvidiose o vè girá nticchia storto. Nun toccate ná collega dè set! Domo parla pure te però!
Che se sá quanto hai sopportatoi lamenti della collega!
Lady Chatterley | Mercoledì, 8 maggio 2013 @15:49
? Per me muore Lui. e non lo dico per sottovalutare il tormento di Marta che rispetto. Ma pover'uomo: pericolo sull'autostrada, bersaglio di scarpe appuntite, scenate imbarazzanti al ristorante e come avrà digerito? poi, o prima, baci focosi in camerino sotto gli occhi di commesse un pò guardone, senza consumazione del prodotto finale. infine rabbia al congedo sperando che l'aereo non abbia turbolenze. Che fibra avrà il supposto fedifrago per sopravvivere? che ci sia una compagna che lo accoglie fintamente rilassata e sorridente, avvolta in una bella vestaglia, calzando pantofoline di velluto rosso? e che gli prepara un bel bagno caldo rilassante??
? | Mercoledì, 8 maggio 2013 @09:56
muore lui o lei ?
Fiorenza | Martedì, 7 maggio 2013 @18:11
Perdindirindina baci di passione nei camerini lacrime a grande velocità sul parabrezza tacchi lanciati si spera con poca precisione sul bersaglio mobile. odori voglie e non voglie. Che amore, questo è o fu un grande amore.
LISA | Martedì, 7 maggio 2013 @07:33
Marta: bellissimo. Bellissimo quando l'amore ci fa trovare queste parole.
Marta | Martedì, 7 maggio 2013 @07:14
Per tutte le scarpe col tacco che ti ho tirato dietro, per i ristoranti che hanno ascoltato le nostre litigate, per le commesse complici di baci di passione dentro i camerini, per le lacrime versate dentro macchine lanciate sull'autostrada, per il cuore che esplode di gioia quando l'aereo atterra, per il cuore rabbioso quando l'aereo riparte, per il tuo odore su di me, per la voglia che tu sia mio, per la voglia che io non sia così tua, per questo e per tutto quello che non ha parola, ti ho amato
Lilabella | Lunedì, 6 maggio 2013 @22:40
Non ho mai letto questo libro ed in verità molti me ne mancano all'appello. Posso solo dire che ho vissuto l'esperienza di amore non corrisposto e quella di un'amicizia tradita. Non è stato bello ma guardando i nostri sogni più veri possiamo riuscire a guardare oltre! Un sorriso a te, Lisa e al salotto verde.
Giusy d\'antan | Lunedì, 6 maggio 2013 @15:34
Se vi capiterà di leggere L'Oeuvre au noir vi suggerisco di dare un'occhiata anche agli appunti di Marguerite relativi a questo romanzo. Alcuni fanno cenno anche alle memorie di Adriano. Chissà, forse l'autrice non si è mai "staccata" dal colto Adriano: Suppongo che abbia molto, molto amato la figura uscita dalle pagine del suo romanzo (molto ben documentato)
? | Lunedì, 6 maggio 2013 @13:22
ogni volta che si andava con i bambini a villa adriana portavamo il libro con noi e ne leggevamo una pagina . un bel ricordo
Hermione | Lunedì, 6 maggio 2013 @10:23
Per me è stata una lettura fondamentale. Buongiorno Lisa!
Barbara | Lunedì, 6 maggio 2013 @09:56
Bellissimo, intenso, commovente, il ritratto incantevole di un uomo che, devo dire, fa innamorare! Buona lettura!
Giusy | Lunedì, 6 maggio 2013 @09:35
Buona lettura, dunque! A me è piaciuto moltissimo, è stata una lettura affascinante: della Yourcenar ho apprezzato anche "l'oevre au noir" ma le Mémoires restano - almeno per me - il suo capolavoro. A questo punto, andrò a ripescarlo...
Venerdì, 3 maggio 2013 @07:30
"Il mio cuore si chiude come un fiore notturno"
(Neruda)
Tutte le mattine del mondo, ancora: per sperare e sbocciare.
Storie di fiori e giardini. E il piacere di scoprirne di nuovi. Quando ho intervistato Anna Scaravella, la landscape designer che ha scritto "Dal paesaggio al giardino" (Electa), all'interno del mio articolo sui fiori su Elle Decor di aprile, che è ancora in edicola (compratelo e sognate insieme a me!), una delle mie prime domande è stata: qual è il più bel giardino d'Italia? Villa Lante a Bagnaia, ha risposto (casualmente, la stessa risposta di Francesca Marzotto Caotorta, l'inventrice di Orticola, la festa chic dei petali che si apre tra poco, per il 18esimo anno, a Milano). Villa Lante... Confesso: non ne avevo mai sentito parlare. L'ho googlata, ho capito che era vicino a Viterbo, e quando - settimana scorsa - sono andata a Roma per lavoro, ho convinto un'amica ad accompagnarmi. Il piacere dell'amicizia e dei giardini; di chiacchierare con un'amica seguendo sentieri immaginati e disegnati secoli fa.
Ed ecco l'intervista con Anna Scaravella, che mi ha fatto sognare giardini sconosciuti.
Un giardino da visitare assolutamente, in Italia?
"Villa Lante: a Bagnaia, un borgo a 70 chilometri da Roma. Nasce qui l'arte del giardino in Europa, perché la geometria rinascimentale non sta ferma, ma diventa emozione prospettica in movimento. La chiave è l'invenzione dell'architetto che non costruisce una sola grande villa, ma due piccole, e in mezzo fa correre un'asse che taglia la luce come una lama e diventa la spina dorsale del progetto. Ancora oggi, ogni zona del giardino è in mutamento continuo: all'ombra, in penombra, al sole. La zona d'ombra, in alto, emerge come natura spontanea; la più bassa, assolata è la "natura ordinata"; quella di mezzo raccorda le prime due. Per la prima volta il giardino non è un corollario all'edificio, ma opera d'arte autonoma. Poi c'è l'acqua: dalla fonte nascosta nel bosco al parterre acquatico c'è una corsa di spazio e luce che trasforma un elemento naturale, l'acqua, in simbolo intellettuale. Bagnaia è un manifesto della nostra cultura".
E invece, il suo giardino del cuore, tra quelli disegnati da lei?
"Il giardino che mi sta appassionando e che verrà ultimato questa primavera è Formentera. E' un'isola magica e non mi sono neppure accorta che i lavori sono durati quasi due anni. C'è una villa contemporanea, appena costruita, un grande terreno e tre preesistenze: un bosco di pini d'Aleppo,una vigna e uno straordinario esemplare di carrubo. Ho studiato la flora spontanea, ho percorso l'isola in auto, a piedi e in bicicletta fotografando le saline, le distese di ginepro modellate dal vento, i campi con i fichi allevati come fossero un gigantesco fungo per proteggere gli animali dal sole, gli ulivi. Con una vecchia Land Rover ho cercato fichi, carrubi, olivi, mandorli in terreni che sarebbero stati edificati e dove le piante dovevano essere tolte. Li ho trapiantati in giardino e ora ne costituiscono l'ossatura principale. E' stata reimpiantata la vigna e grandi macchie di timo, rosmarino, lentisco, ginepro e olivastro formano un disegno astratto. C'è un grande orto con cespugli di melograno e nella corte-soggiorno all'aperto cresce il giardino degli agrumi. Non verrà seminato un prato ma si lascerà che i semi spontanei colonizzino il terreno".
Come ogni venerdì, il Buongiorno di oggi anche in inglese: Friday Lisa.
E una domanda: il vostro giardino del cuore, invece, qual è?
Lilabella | Domenica, 5 maggio 2013 @10:01
Non sono mai stata a Villa Lante a Bagnaia e dire che sono vicina! Mi ha appassionato questa intervista perché i fiori, i frutti, la natura in genere riescono ad affascinare l'essere umano. Non ho un giardino del cuore ma ho un fiore del cuore, la gardenia e chi ormai mi conosce da tempo lo sa, ne sa qualcosa Patri ragazza dei fiori. Auguro una buona domenica a te, Lisa, e a voi del salotto verde.
carla | Sabato, 4 maggio 2013 @17:31
A me più che i giardini delle ville privati piacciono i campi coltivati delle campagne : le distese di ciliegi, o di insalate, o di pomodori non sono mi piacciono di più le verdure e gli alberi da frutta dei fiori.
Giusy | Venerdì, 3 maggio 2013 @14:47
Stupendo il giardino di Ninfa, non poi così facile da visitare. per quanto riguarda il Mio Lago, c'è quello di Villa Taranto che ha subito di recente non pochi danni. Bellissimo. Per quanto mi riguarda, preferisco i boschi i cui alberi d'alto fusto hanno ai piedi un vero giardino spontaneo, che fiorisce sempre, secondo le stagioni e senza l'aiuto dei giardinieri (utilissimi, guai se non avessimo il loro sapiente aiuto)
? | Venerdì, 3 maggio 2013 @10:25
Villa Lante trasmette sempre una emozione ineguagliabile ...ma il mio giardino preferito è ..il mio , naturalmente ! un pò frutteto,un pò orto,un pò oliveto,un bel pò bosco , un bel oò giardino . Un giardino in movimento ,con le ortiche, i rovi ,le rose, le bocche di leone , i biancospini ,le margheritine e le "erbacce "che non hanno avuto un ppassato nobile all'interno di un vaso in un vivaio E' lì che ogni giorno ritrovo una adolescente felicità .
Giovedì, 2 maggio 2013 @09:54
"Perché non posso dimenticarla? Non era forse come se fosse stata aperta una porta in una stanza chiusa e attraverso ad essa fossero apparsi la pioggia, i lampi e le stelle?"
(Erich Maria Remarque)
Tu. La mia porta aperta sulla pioggia e le stelle.
Il Buongiorno di oggi è tratto da "L’obelisco nero", Bompiani.
LISA | Venerdì, 3 maggio 2013 @07:27
Domo: mi piacciono questi racconti in diretta dal cinema italiano!
domo | Venerdì, 3 maggio 2013 @03:56
Ieri durante la registrazione del junket del nuovo film di Sergio Rubini in uscita il 9 maggio, un film particolare, con i colleghi notavamo quanto le tre figure femminili ieri presenti sui vari set delle interviste ci raccontassero nei monitor di controllo, dalla solare se pur lineare nelle espressioni Vanessa Incontrada alla magnetica con un eterno filo di tensione ma con un viso di mille espressioni di margherita buy ad una sorridente gravidanza di Valentina Cervi, accompagnate dal viso da brigante di strada di rubini, da un roboante Solfrizzi e dalla profonda e intelligente ironia di marcorè, tanti visi, tanti racconti, la stanchezza che si accumula nelle ore di veloci interviste che si susseguono e che scopre i lati umani più semplici, le inquadrature complici per non mostrare i piedi nudi e le scarpe col tacco in un angolo, le telefonate interrotte velocemente a compagni mariti etc etc che chiedono "ma che fine hai fatto", la necessità di zuccheri per pranzi troppo scarsi o di bibite con bollicine per digerire buffet troppo ricchi per lavorare poi nel pomeriggio....
Lilabella | Giovedì, 2 maggio 2013 @19:11
E' bello pensare che ci possa essere qualcuno per cui la porta del nostro cuore è aperta e questo credo valga in amore quanto in amicizia. Ma in amore si sa, ci sono i battiti!!! E altro che stelle :-)
@ Gabriella: ho scritto anche io alla tua mail privata, mi piacerebbe presto riorganizzare un altro incontro peonia. Lisa poi ti faremo sapere!
Gabriella | Giovedì, 2 maggio 2013 @12:50
in effetti ripensandoci l'aggettivo adatto per film di maria sole tognazzi è quello da te usato: "carino." e -aggiungo io - patinato. io ho delle dinamiche simili con mia sorella come fra la buy e la sacchi nel film molto spesso proprio a causa di vestiti. lo sai che ho letto che da questo film vorrebbero trarre una serie televisiva?io un po' rabbrividisco all'idea!
Francescasièsposata | Giovedì, 2 maggio 2013 @10:57
Oggi condivido il verso di una canzone di Pilar, che abbiamo visto ieri al Torino Jazz Festival: Nei tuoi occhi la mia pace, tutto il mare da bere...
Gabriella | Giovedì, 2 maggio 2013 @10:04
sì,, domo andata grazie a tua segnalazione. era una serata piovigginosa e al cinema eravamo in 6. un altro tassello dlella pregevolissima produzione filmica di alina. tra l'altro non ho capito bene alcuni passaggi che la regista fa attingendo a tecniche cinematografiche e praticando una sorta di contaminazione dei generi. io amo molto il cinema ma molto ignorante in materia. però che occhi portatori di indicibilità quelli della rampling..anche gli occhi di liseli hoepli rimandavano a lontananze dell'anima purtroppo inaccessibili...magari ne parliamo tramite le mail private che ci siamo scambiati..grazie, domo caro!