Lunedì, 24 agosto 2020 @08:57
"Alto eucalipto e ampia luna.
Una stella trasale nell’acqua.
Cielo bianco, argentato"
(Ghiannis Ritsos)
Estate, fame di mondo.
Per chi è partito, e chi è restato. Per chi guarda il mondo dalla finestra di un ospedale, e chi lo sogna dall’oblò di una nave. Estate è fame di mondo. Che in quest'estate Covid sentiamo ancora di più.
(Il mondo è anche quello che troviamo nelle pagine di un libro, sempre. Io, nelle pagine di Ritsos - Crocetti Editore - trovo sempre il mare della Grecia).
Giovedì, 18 giugno 2020 @07:55
"È un uomo ostinato. A dispetto del tempo afferma:
Amore, poesia, luce. Costruisce su un fiammifero
una città con case, alberi, statue, piazze,
con belle vetrine, con balconi, sedie, chitarre,
con abitanti veri e vigili gentili. I treni
arrivano in orario. L’ultimo scarica
tavolini di marmo per un locale in riva al mare
dove rematori sudati con belle ragazze
bevono limonate ghiacce guardando le navi.
Soltanto questo ho voluto dire, fa niente se non mi credono."
(Ghiannis Ritsos)
Credo in te, credo nel mondo.
Le belle notizie di giugno. In libreria sono arrivate due raccolte di Ghiannis Ritsos, uno dei miei poeti preferiti. Sono libri anche belli da toccare: bianchi, semplici, la carta della copertina quasi ruvida al tatto. Sfogliando "Molto tardi nella notte" (Crocetti Editore) ho ritrovato una delle poesie che più mi piacciono: quell’uomo, il poeta, che sa costruire un mondo intero, con i caffè in riva al mare dove bere limonate ghiacciate, presagio e felicità dell’estate. Chi era Ritsos? Cito dal risvolto di copertina, che nei libri ben fatti è sempre un piacere leggere: "Uno dei maggiori poeti del Novecento. Nasce nel 1909 a Monemvasià, nel Peloponneso, in una famiglia benestante segnata dai lutti e dalla follia. Dopo le scuole superiori si trasferisce ad Atene per frequentare l’università, ma contrae la tubercolosi e rimane per tre anni in sanatorio. Uscito, fa vari lavori, tra cui il copista per una banca, l’attore e il correttore di bozze. Militante di sinistra in una Grecia governata da dittature militari, viene a più riprese arrestato e deportato in vari campi di concentramento, i suoi libri bruciati e messi al bando, sia durante l’occupazione nazifascista della Grecia, sia durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974)".
Ed è nella casa di famiglia sull’isola di Samo che scrive "Molto tardi nella notte", poco prima di morire, nel 1990. Pagine con la luna e la notte, le navi e i traghetti che partono, le statue della classicità e della bellezza, le vecchie valigie. L'ultimo viaggio.
La mia copia è già sul comodino, insieme alla nuova rivista Poesia (ora bimestrale, la troverete in libreria). E un ringraziamento a Nicola Crocetti, l’editore infaticabile, di origini greche, che ci ha fatto conoscere e ha tradotto Ritsos, e che ora, a ottant’anni, ha deciso per un passaggio di consegne: Crocetti entra nella "famiglia" Feltrinelli, una garanzia. Torniamo in libreria. Torniamo al mare, alle isole, alla luna. E a quegli uomini che sanno credere e inventare il mondo.
giottorosario@tiscali.it | Venerdì, 19 giugno 2020 @08:01
da ho chiesto a una ragazza..ho chiesto a una ragazza che talvolta veste all'occidentale--talvolta in abiti coloratissimi di seta di non postare troppe fotografie..nè basta una per fare assopire la luna nei suoi silenzi e far brillare di luce le stelle-o far sbocciare nelle primavere i fiori nei prati.. ma forse è un consiglio che le dovrebbe dare il suo fidanzato non potendo rinchiudere in una bolla la magia di un solstizio d'estate
Sabato, 23 maggio 2020 @10:31
"Non scordiamoli mai – disse – i buoni insegnamenti, quelli dell’arte greca. Sempre l’azzurro
di fianco al quotidiano"
(Ghiannis Ritsos)
Voglio un po’ di Grecia nella mia vita.
Sì, voglio un po’ di Grecia nella mia vita. Ulivi, isole, mare, il biancore accecante delle case, l’azzurrità. Ma anche gli insegnamenti della classicità, gli antichi dei ed eroi, "l’azzurro accanto al quotidiano", appunto. La poesia di Ritsos, tratta da "Pietre, ripetizioni, sbarre" (Crocetti) è così bella che ve la riporto per intero.
"Non scordiamoli mai – disse – i buoni insegnamenti, quelli
dell’arte greca. Sempre l’azzurro di fianco
al quotidiano. Di fianco all’uomo: l’animale e l’oggetto –
un braccialetto al braccio della dea nuda; un fiore
caduto al suolo. Ricordate le belle raffigurazioni
sui nostri vasi di terracotta – gli dèi con gli uccelli e gli animali,
e insieme la lira, un martello, un pomo, la cassa, le tenaglie;
ah, e quella poesia in cui il dio, finito il suo lavoro,
tira dal fuoco i mantici, raccoglie gli attrezzi uno per uno
nella sua cassa d’argento; poi, con una spugna, s’asciuga
il viso, le mani, il collo muscoloso e l’irsuto petto.
Così, pulito e ordinato, esce la sera, appoggiandosi
sulle spalle degli adolescenti d’oro – opera delle sue mani
dotate di forza, pensiero e voce; esce per strada,
più maestoso di tutti, il dio claudicante, il dio lavoratore".
(Ghiannis Ritsos)
LISA | Lunedì, 25 maggio 2020 @11:23
Vero, Francy, il verde dei prati - per chi ci può andare, e io sono tra le fortunate - è consolante. L'azzurro è un sogno ancora più in là.
Francy | Lunedì, 25 maggio 2020 @09:44
Interessante questa azzurrità che traspare splendente in tutta la poesia evocativa di colori marini, di arte antica, di dei ed eroi greci. Ma cosa è piu picevole d'immergersi nel verde dei boschi che ricoprono i monti tondeggianti e tranquilli dell'appennino? un respiro verde,col profumo di mentuccia, timo, ginepro: aromi rassicuranti, di sollievo del dopo covit.
Sono uscita malconcia psicologicamente da questo lockdown che mi ha tolto progetti, ma soprattuttoabbracci veri. Un abraccio a tutti i frequentatori di queso sempre meraviglioso salotto verde e a te Lisa che non finisci mai di farmi tanta deliziosa compagnia.
Domenica, 17 maggio 2020 @12:29
"Perché, sai, su quest’ardente pietra dell’anello che mi hai donato
splende una città illuminata con lampioni verdi"
(Ghiannis Ritsos)
La sicurezza di un anello, un talismano per il mondo.
Ghiannis Ritsos, ben ritrovato. Ghiannis o Yannis (non so mai bene come scriverlo), uno dei grandi poeti greci del Novecento, insieme a Kavafis, e Odisseas Elitis. Poesie che sanno di isole, mare, paesi bianchi, amori in piena luce e, nel suo caso, anche lotta per la democrazia. La poesia di oggi è tratta da "Erotica" (Crocetti Editore), e mi piace questo stringere un anello, anello talismano, passaporto per il mondo. Forse perché io ne ho tanti, di anelli così, anelli che quando li indosso mi fanno sentire più protetta, sicura. E amata.
LISA | Lunedì, 18 maggio 2020 @13:32
Grazie Carla! Devo dire che è stato un bellissimo "viaggio" da fare durante il lockdown: chiedere ad architetti, urbanist, designer come potrebbero o dovrebbero cambiare le città (e le case) post pandemia. Io ci credo davvero, a una possibilità più green e democratica per le nostre città. E mi piace molto l'idea di Stefano Boeri di ripopolare i borghi abbandonati. Speriamo - vigiliamo, combattiamo!
Carla | Lunedì, 18 maggio 2020 @13:11
O progetti di città nuove? Come quelle che descrivi nell'articolo su D. Di Repubblica. Davvero molto interessante!
Giovedì, 15 gennaio 2015 @10:12
"Perché, sai, su quest’ardente pietra dell’anello che mi hai donato
splende una città illuminata con lampioni verdi."
(Ghiannis Ritsos)
Guardati la mano, cosa indossi oggi? Un anello o tanti anelli, un bracciale… Che segreti custodiscono, che ricordi fanno luccicare?
Il Buongiorno di oggi splende come un gioiello. E’ di Ritsos, uno dei miei poeti preferiti, poeta greco del Novecento (cliccate sul suo nome per trovare gli altri Buongiorno che gli ho sfilato). Mi piace molto, ed è per questo che l’ho scelto come #spillo della settimana su Gioia: perché invita a guardare i gioielli che indossiamo ogni giorno, magari automaticamente, senza pensarci; i gioielli talismano, qualunque essi siano: un anello d’oro con una pietra antica (io, che non so distinguere uno zaffiro da uno smeraldo, un brillante vero da uno finto); o un braccialetto di stoffa, un filo di conchiglie comprato su una spiaggia.
Com’è cambiato, profondamente, il nostro rapporto con i gioielli. Un tempo erano, appunto, gioielli: segni di ricchezza, benessere, investimento. O anche romanticissimi pegni d’amore. Come i Lover’s Eye, nel Settecento: acquarelli su avorio, miniature che riproducevano l’occhio della persona amata, e diventavano braccialetti, spille, pendenti. Da portare magari tra le pieghe dell’abito, nascosti, vicino al cuore… (Me ne hanno parlato da Bomba, la boutique romana che è la mia rubrica da Ragazza dallo Sguardo Prezzante su How To Spend It di gennaio, perché hanno deciso di rieditarli: tra maglie in cachemire e marsine in stile settecentesco, lì trovate anche Lover’s Eye contemporanei, fatti da un’artista, su commissione. Incredibile!).
Ma torniamo ai gioielli. Un tempo pegni d’amore o regali da un uomo a una donna – magari anche solo per dimostrare il proprio potere e la propria ricchezza. Regali di fidanzamento, di matrimonio, per la nascita di un figlio. Regali-investimento per un’amante. In un romanzo storico che sto leggendo adesso (un’anteprima, uscirà ai primi di febbraio: "Dimore vuote", Neri Pozza), li incontro nella storia di Huguette Clark, ultima misteriosa discendente di una delle grandi fortune d’America, che visse reclusa in ospedale lasciando case e magioni vuote. Ecco la descrizione dei gioielli che il padre comprò alla madre di Huguette, a Parigi, prima di sposarla, all’inizio del Novecento: "Un braccialetto con trentasei zaffiri e centoventisei piccoli diamanti, un paio di pettinini di tartaruga con trecentoventi diamanti e una collana di perle a due fili, di Cartier, con un fermaglio costituito da un diamante di sette carati".
E adesso? Un braccialetto di zaffiri e diamanti contro un bracciale fatto di stoffa colorata? Perché no. E spesso non è un regalo, ma un auto-regalo: come mi hanno raccontato da Dodo, tempo fa, ora le donne comprano da sé i gioielli, anche non preziosi, che desiderano. Inutile aspettare un fidanzato o marito che magari non c’è, o che non ci pensa proprio, ad entrare in una gioielleria…
E tutte li abbiamo, i talismani. Per questo, quando ho intervistato, per Elle Decor, Francesca Amfitheatrof, il nuovo Design Director di Tiffany (avete presente la nuova collezione con la T di Tiffany?), le ho chiesto, a lei che vive tra i gioielli e disegnando gioielli, quali fossero i suoi bijoux del cuore, quelli da cui non si separerebbe mai. Risposta: "Porto sempre la fede di mia nonna, e un anello di Lalique che apparteneva all’altra nonna. Sono i miei talismani".
Talismani… Li ho anch’io, ovviamente. A partire dall'anello con monetine fuoricorso dell'ultimo capitolo di "Glam Cheap". Un anello che esiste davvero. E i vostri talismani, quali sono?
LiSA | Sabato, 17 gennaio 2015 @11:19
La cosa buffa è che, mentre scrivevo e pensavo ai gioielli della nostra vita, sono andata a trovare un'amica, che mi ha fatto vedere l'anello - molto semplice, molto design - regalo del compagno e marito dopo trent'anni insieme. Trent'anni! Rideva, e mi diceva che però l'aveva scelto lei, o meglio, l'avevano scelto insieme: non si fidava dei gusti del marito. Mi è piaciuto anche quest'approccio democratico alla coppia: inutile sperare di cambiare la persona che amiamo (un po' è possibile, certo, si cambia anche per contaminazione e osmosi), ma se certe cose proprio non ci piacciono meglio scegliere insieme. Anelli, anelli, e le storie degli anelli.
Giusy | Venerdì, 16 gennaio 2015 @16:12
beh, a volte capita di volersi sentire anonima...
Anonimo | Venerdì, 16 gennaio 2015 @16:11
Mi piacciono le "mani bambine"di Claudia. E mi piace il racconto di Franci che ha trasformato l'assenza-presenza di suo marito in Luce, in preziosa eredità. Bella lezione di vita.
LISA | Venerdì, 16 gennaio 2015 @10:14
Franci, grazie per la storia e i ricordi. Quella collana di corallo nero, e quell'anello da mignolo fatto con gli orecchini regalo della nonna… mi sembra quasi di vederli.
claudia mdg | Giovedì, 15 gennaio 2015 @20:23
Ops, ho avuto un presentimento e ho riletto il mio commento... mi è partito un hanno senza h!
claudia mdg | Giovedì, 15 gennaio 2015 @20:19
Grazie Franci per questo racconto, penso anch'io che i veri talismani sono le persone che ci anno amato, che abbiamo amato. Mi sono guardata le mani dopo aver letto il post di oggi e mi sono accorta che non indosso niente, e le mie mani così, senza nemmeno lo smalto, mi sono sembrate mani bambine e mi hanno fatto sorridere.
franci | Giovedì, 15 gennaio 2015 @19:21
Porto sempre un anello da mignolo fatto con i primi orecchini che mi ha regalato la mia nonna. Sono due roselline quasi stilizzate con un piccolo rubino al centro. Mi da sicurezza, forza, fiducia, speranza e una certa allegria. Quando sono triste, per fortuna non capita spesso, mi basta guardarlo e mi ricordo quanto mi diceva: "se qualcun l'interno affanno si portasse in fronte scritto, quanti mai che invidia fanno ci farebbero pietà e ancora altri mottetti del Metastasio che erano diventati il suo "vangelo laico" su come affrontare la vita. Tuttora li ricordo e mi aiutano a sdrammatizzare situazioni del quotidiano. Avevo solo sei anni quando è morta, ma potere del suo affetto per me, ho sempre il suo ricordo vivo dentro. Ho anche una collana di corallo nero, regalo di mio marito che non c'è più da tempo con orecchini, anello, braccialetto, una parure che metto spesso, ma il ricordo di mio marito, che è stato un grande e bellissimo amore è in tutto quello che sono e nella persona migliore che sono diventata grazie a lui, nella serenità che mi ha saputo regalare prima di lasciarmi. Non ho bisogno di nessun" talismano "per ricordarlo, perchè lui è con me, è la luce dei miei pensieri, la guida nelle mie scelte. Non pensiate che sia una donna triste, la sua eredità è anche leggerezza, voglia di vivere, di conoscere, di sorridere, perchè la vita mi ha dato tanto e può sempre arrivare qualcosa di inaspettatamente piacevole. Carissima Lisa, amo i suoi "spilli" da quando pubblicava pensieri e stralci di poesie su City. Grazie.
LISA | Giovedì, 15 gennaio 2015 @18:00
Mi fa simpatia il braccialetto ippopotamo… Grazie di aver scritto, Francescasièsposata. Aspetto qualche altra storia, come siete timide oggi! Fate tintinnare i vostri braccialetti e scrivetemi.
Francescasièsposata | Giovedì, 15 gennaio 2015 @12:11
La fede alla mano sinistra, alla destra l'anello di fidanzamento e un altro anello con un angioletto. Al polso un piccolo ippopotamo, insieme ad altri charms che mi ricordano tante cose belle della mia vita! Oggi ho i due bracciali che ho comprato in India e una collana di cianite (regalo del mio papà) che è l'unica pietra di cui mi sono innamorata insieme all'amazzonite che non sia una pietra viola! Credo nella cristalloterapia...
Giovedì, 13 novembre 2014 @08:42
"Dall’alta finestra vedo
uomini, case, giardini,
l’arcobaleno,
un trattore arancione,
un gatto,
un secondo arcobaleno.
E tu?"
(Ghiannis Ritsos)
E tu, dove sei? A quale finestra ti stai affacciando adesso? E soprattutto, dimmi: mi cerchi con lo sguardo, mi vedi? Vedi me, che ti aspetto?
Quando ho scelto lo #spillo di questa settimana per Gioia, non pensavo che, più che arcobaleni, dalla finestra si vedessero ombrelli, alluvioni, inondazioni. Ma alla fine smetterà pure di piovere, arriveranno gli arcobaleni… Ghiannis Ritsos, grande poeta greco del Novecento, è uno dei miei poeti preferiti. Cliccate sul suo nome per scoprire tutti gli altri Buongiorno che mi/ci ha regalato.
Carla | Giovedì, 13 novembre 2014 @22:13
Oppure non vediamo le stesse cose...lo sguardo rivolto altove
LISA | Giovedì, 13 novembre 2014 @12:58
E' vero, sembra Rodari… Coloriamo il mondo!
Alessandra R. | Giovedì, 13 novembre 2014 @10:50
Sarà che Ghiannis, e ipotizzo per una (subconscia) sorta di assonanza nominale, mi ricorda la musicalità delle poesie-filastrocche del nostro Gianni Rodari. Sarà che quest'ultimo m ricorda gli autunni dell'infanzia quando la maestra - e io adoravo quei momenti - ci consegnava il titolo del compito, ovvero di un disegno a tema da realizzare. Un foglio bianco davanti, gli occhi chiusi prima, uno sguardo fuori dalla finestra poi, e lì a tradurre i pensieri in righe e colori. La poesia di Ritsos è il mio disegno di allora ma anche di oggi. Datemi matita e pastelli e vi colorerò il mondo. E in questi giorni più che mai!
Mercoledì, 30 ottobre 2013 @08:38
"Battaglie e battaglie: - sei stanco ormai.
Resta qui, dunque, un po’ prima della fine.
Chiudi gli occhi, per incontrare in fondo a te stesso
l’altro buio conciliatore"
(Ghiannis Ritsos)
Questo buio conciliatore.
I versi di oggi sono di Ritsos, uno dei miei poeti preferiti, e sono tratti da "Pietre, ripetizioni, sbarre", Crocetti Editore. Mi piacciono queste parole, versi per la stanchezza di certi giorni di novembre. Parole anche per i prossimi giorni, i giorni in cui chiudiamo gli occhi e pensiamo a chi non c’è più.
LISA | Domenica, 3 novembre 2013 @22:34
Marta, grazie. Come spero che i miei Buongiorno siano come delle pashmine...Anche per me!
Gabriella | Mercoledì, 30 ottobre 2013 @22:44
forse andando nei nostri "luoghi oscuri" o nel nostro inconscio-un po' forse passato "di moda" ma io continuo a credere in esso- arriviamo ad un buio ma che ci riconcilia con noi stessi e con gli altri e forse lì incontriamo il nostro sè più autentico. incontro che ci ripaga di tante stanchezze del vivere. buonanotte a tutti/e coloro che seguono questodelicato, bel salotto verde. mi pare più o meno che dicesse rilke in "lettere ad un giovane poeta": se guardiamo in faccia i nostri draghi vedremo che si trasformeranno in principesse." cito a memoria non ho il libro sottomano ma il concetto era questo. di nuovo saluti e dolce notte!
Marta | Mercoledì, 30 ottobre 2013 @10:59
Cara Lisa, ho sempre trovato nella luce colma di riflessi provenienti da mille pietruzze colorate angoli di ombra e lievi sussurri, lievissimi che mi accompagnano quando ti leggo, come oggi, in queste parole che sanno di lunga pashmina dove perdersi avvolti dentro.
Mercoledì, 17 luglio 2013 @08:09
"Non scordiamoli mai – disse – i buoni insegnamenti, quelli
dell’arte greca. Sempre l’azzurro di fianco
al quotidiano. Di fianco all’uomo: l’animale e l’oggetto –
un braccialetto al braccio della dea nuda; un fiore
caduto al suolo. Ricordate le belle raffigurazioni
sui nostri vasi di terracotta – gli dèi con gli uccelli e gli animali,
e insieme la lira, un martello, un pomo, la cassa, le tenaglie;
ah, e quella poesia in cui il dio, finito il suo lavoro,
tira dal fuoco i mantici, raccoglie gli attrezzi uno per uno
nella sua cassa d’argento; poi, con una spugna, s’asciuga
il viso, le mani, il collo muscoloso e l’irsuto petto.
Così, pulito e ordinato, esce la sera, appoggiandosi
sulle spalle degli adolescenti d’oro – opera delle sue mani
dotate di forza, pensiero e voce; esce per strada,
più maestoso di tutti, il dio claudicante, il dio lavoratore".
(Ghiannis Ritsos)
Azzurrità.
Non c’è nessuno che sappia parlare d’estate e d’eterno – d’azzurrità, in fondo – meglio dei poeti greci. La poesia di oggi è del mio preferito, Ritsos: cliccate sul suo nome per leggere gli altri sensuali Buongiorno che, nel tempo, gli ho sfilato. I versi di oggi, con l'allusione al dio Efesto, sono tratti da "Pietre, ripetizioni, sbarre" (Crocetti Editore), a cura di Nicola Crocetti.
LISA | Mercoledì, 17 luglio 2013 @11:18
Grazie, Francesca. Bello l'articolo (anch'io non conoscevo Attila József, la mia lista di ungheresi del cuore più o meno comincia e finisce con Sándor Márai), e brutta, molto, la situazione in Ungheria, dove il premier, Orban, si permette di tutto, anche di riscrivere la costituzione. Tanto che c'è chi parla di Orbanistan: come i dittatori post-sovietici dell'Asia centrale. Speriamo in un Gezi Park anche a Budapest...
Lunedì, 17 giugno 2013 @12:13
"Mi duole in petto la bellezza, mi dolgono le luci
nel pomeriggio arrugginito; mi duole
questo colore sulla nube – viola plumbeo,
viola repellente; il mezzo anello della luna
che brilla appena – mi duole. E’ passato un battello.
Una barca; i remi; gli innamorati; il tempo.
I ragazzi di ieri sono invecchiati. Non tornerai indietro.
Serata grigia, luna sottile – mi fa male il tempo"
(Ghiannis Ritsos)
Mal di luna. Mal di te.
Lilabella | Martedì, 18 giugno 2013 @13:07
Un saluto ed un sorriso anche a te Max, la birretta terapia credo funzioni sempre :-)
LISA | Martedì, 18 giugno 2013 @09:05
Gabriella, i versi di Ritsos sono tratti da "Poeti greci del Novecento", un Meridiano Mondadori, con testo a fronte.
Max | Martedì, 18 giugno 2013 @08:42
Domani è già oggi. Sapete, io sono un pò rozzo, e non è una presa in giro su me stesso, sono fatto così. Però so che non me lo devo fare passare il giorno, che sia lunedì martedì, per andare avanti. Perchè altrimenti mi chiudo, mi sotterro. Una volta una ha scritto a Marta "staccati dai tuoi amici che ti coccolano troppo" o una cretinata del genere. Bullshit come diceva l'altro giorno Russel Crowe a me a Domo, già, stronzate. Gli amici ti acchiappano dai capelli e ti tirano su dal fosso, e poi magari con una spinta o un calcio nel .... ti spingono in avanti e non riangono lì a farti da badante.
Io ho avuto un periodo brutto e come tutti penso, ne sono uscito fuori. Magari mi ha aiutato essere un pò rozzo e istintivo, non ho i riferimenti culturali di Gabriella e a me la birretta terapia funziona( non sto parlando di alcolismo lo ripeto).
Credo che non si deve cadere nel fango di se stessi come in quello che i libri medici medicine dottori avidi amici pronti a speculare se stai male, ti offrono.
Il fango c'è ma c'èsempre terra buona dove riniziare a camminare.
Ciao belle Signore, un saluto!
Lilabella | Lunedì, 17 giugno 2013 @22:10
Sorrido nel leggere questa poesia ed in questo caso per me non c'è nessuna malinconia. C'è il ricordo di un ciondolo viola fatto a forma di luna con la pasta di fimo, regalo di una mia carissima amica che, guarda caso, si chiama Gabriella. Ma io non credo molto al caso, credo che a volte ci sono delle energie che si incontrano e che magari si cercavano da tempo. A Gabriè (come direbbe Max) dai che domani è n'artro giorno (e questo forse lo direbbe Rossella O'Hara?).
Un saluto serale a te, Lisa, ed al salotto verde. Lila
Gabriella | Lunedì, 17 giugno 2013 @13:07
bellisima questa poesia lisa- anche a me talvolta la bellezza duole. e penso al tempo. alla ragazza di ieri che ero e che non sono più anche se oggettivamente non sono più una ragazza ma non ho nemmeno 50 anni. però quanto anche a me fa male il tempo. non per il tempo in sè. lì ci può essere malinconia. quel che mi fa male è il tempo non vissuto, la vita mancata, "le limbicole esistenze", le vite "che non partono" ; limbicole esistenze così le chiamava montale in una sua poesia." Primo !gennaio." ( che mi colpì tanto)
per questo voglio cercare la luce interiore ed esteriore e una vita piena appagante. per quel che posso. mi puoi segnalare lisa da quale raccolta di ritsos hai tratto questi struggenti bellissimi versi? come al solito lisa-fatina intercetti i miei sentimenti sensazioni etc come avviene per alice lila e tanti altri amici del blog. poi oggi a roma fa un caldo estivo e ti vien voglia di "acchiappare" la vita che fugge per me(mio caso personale) molte volte senza costrutto di gioia. mi perdonate lisa e amici tutti del blog se ho condiviso con voi la mia malinconia di oggi?ma passerà. un bacio a tutti.
Mercoledì, 12 settembre 2012 @08:15
"Due mesi senza incontrarci.
Un secolo
E nove secondi."
(Ghiannis Ritsos)
Quanta voglia di te.
I versi di oggi, di uno dei miei poeti preferiti, sono tratti da "Poesia d’amore del Novecento", Crocetti.
Anonimo | Giovedì, 13 settembre 2012 @23:18
Vai corre sono libero/////////
LISA | Giovedì, 13 settembre 2012 @15:32
Nursi, allora sì. Ahimè. A volte ci sono porte che vanno chiuse. Fa male. Sembrano sempre sbattute... (Ma che strano nickname, Nursi. Me lo spieghi?).
Nursi | Giovedì, 13 settembre 2012 @15:01
Perchè un anno fa gli ho scritto 7 fogli pieni d'amore e lui non ha detto niente, neppure dopo dei miseri, ma dolcissimi, auguri di compleanno, neppure dopo che per un mese è venuto a trovarmi nei sogni tutte le notti
Paola | Giovedì, 13 settembre 2012 @08:59
Lisa attendo attendo, perchè so che ne vale la pena e non ti ringrazierò mai abb. fai il tifo per me vero? io incrocio intanto..
LISA | Giovedì, 13 settembre 2012 @08:57
Paolachevuoleconquistarlo: forse ho la frase-aggancio per te. E' il titolo del mio prossimo libro, che esce a ottobre. Abbi pazienza fino a sabato ...
LISA | Giovedì, 13 settembre 2012 @08:55
Nursi: perché no? Ma niente diario. Mandagli un Buongiorno via mail, twitter o sms....
Nursi | Giovedì, 13 settembre 2012 @01:23
Io lo amavo, ed eravamo in classe insieme.
Se fossimo sempre stati alle superiori, io avrei trascritto questo buongiorno sul mio diario, e come successe tre anni fa, lui avrebbe letto e dopo avermi accarezzata, avrebbe detto "Bellina".
ma siamo grandi ora.. non è più tempo dei buongiorni di lisa.
pensierosa | Mercoledì, 12 settembre 2012 @23:44
Nn lo vedo da 2 mesi e pochi giorni!!in un modo o nell altro c'è sempre qualcosa ke mi ricorda di lui:oggi questa frase!lisa mai quanto oggi hai centrato!
canc | Mercoledì, 12 settembre 2012 @10:35
ritsos diceva anche :io so che ognuno di noi / corre da solo all'amore ...... poveri innamorati|
E.M. | Mercoledì, 12 settembre 2012 @10:30
Quanta voglia di te...
Anonimo | Mercoledì, 12 settembre 2012 @08:40
Solo due mesi?????????
Beato te…….Io oramai ho perso il conto…
Paola | Mercoledì, 12 settembre 2012 @08:24
ahhhhh, sospiro.
Martedì, 24 luglio 2012 @08:51
"Nudo il tuo corpo,
autentico –
risposta definitiva al niente.
Vieni."
(Ghiannis Ritsos)
Amore mio.
Estate per me sono i versi nudi e sensuali del poeta greco Ghiannis Ritsos.
Giusy | Mercoledì, 25 luglio 2012 @14:57
Però, però...queste baruffe che non hanno nulla in comune con le chiozzotte, sono divertenti. Beh, diciamo che mi sono divertita, ecco!
Stefano | Mercoledì, 25 luglio 2012 @13:08
x Sole:
Era per te la risposta di poco fa
Stefano | Mercoledì, 25 luglio 2012 @12:57
Hai ragione, non ti conosco più..... Scusami
Mi sarò confuso di sicuro..
Sai com'è, fra un' Aurora e una Stella ....del messaggio di oggi di Lisa, è facile confondersi col Sole...
sole | Mercoledì, 25 luglio 2012 @12:46
Per Stefano.
Parli come se mi conoscessi.Guarda che mi stai confondendo con altra persona.Ciao
Stefano | Mercoledì, 25 luglio 2012 @11:55
Se la memoria non mi inganna, andrebbe bene anche un croissant integrale al miele...o magari, ultimamente , ai frutti di bosco
Penso che Sole ti avrebbe consigliato uno di questi...
Sempre se nell'ultimo periodo non le avranno imposto, fra tante imposizioni, di mangiare altro....
LISA | Mercoledì, 25 luglio 2012 @11:43
Valentina, anche per me! E una spolverata di cacao sul cappuccino.
Valentina | Mercoledì, 25 luglio 2012 @10:56
Bombolone con la crema e cappuccino?
Stefano | Mercoledì, 25 luglio 2012 @10:10
x Valentina:
Chiedi a Sole..di sicuro ti saprà consigliare di come uscire dall'impasse
Ti darà di certo un'alternativa LEGGERA e non PESANTE...
Mi sa che è bravissima in questo
Valentina | Mercoledì, 25 luglio 2012 @09:58
Sì, ma intanto m'avete fatto prendere una fame e una voglia di dolci...e adesso chi ci ragiona con queste tristissime fette biscottate?
Stefano | Mercoledì, 25 luglio 2012 @09:30
x Sole:
E' un'idea quello di un blog mio, perchè no
Ma occuperebbe tantissimo "spazio" per pubblicare mail e sms...
Non è detto che no lo faccia...
Senz'altro scriveresti tantissimo anche tu.....
Scusa Lisa..
Non replico più
Fra | Mercoledì, 25 luglio 2012 @09:22
Ammantati e ammanta... Contento te...
sole | Mercoledì, 25 luglio 2012 @09:21
Perche' non fai un tuo blog dove metti tutti i tuoi commenti ? almeno non dobbiamo sorbirceli qui.
Stefano | Mercoledì, 25 luglio 2012 @09:16
Torte, sfogliatelle....
A quest'ora è una tortura parlare di queste leccornie
Ci manca solo un bel caffè.
Virtualmente offro io, a Lisa e a tutti le amiche e gli amici del blog
A risentirci, magari fra 20, 25 minuti...
Giusto il tempo della pausa caffè in compagnia piacevole di tutti voi
Stefano | Mercoledì, 25 luglio 2012 @09:07
x Sole:
Ma va... :-)
Non avevo afferrato!
Se mangiata con calma, senza foga, a piccole dosi nell'arco di un'intera giornata trascorsa in piacevole compagnia lontani da occhi indiscreti, di sicuro risulta essere digeribilissima
Come una "sfogliatella del resto....
Se poi in seguito diventa PESANTE, beh..dipenderà forse da qualche presenza ingombrante, anche se inconsapevole.....
sole | Mercoledì, 25 luglio 2012 @08:57
Secondo me intendeva che sei PESANTE. Come quella torta
Stefano | Mercoledì, 25 luglio 2012 @08:52
x Fra:
Il fatto che tu non riesca ,a volte, a trattenerti dal "commentarmi", per certi versi mi procura piacere.
Io, al contrario, sono completamente indifferente...
Ti ringrazio per l'accostamento al "casatiello".
Tradizionale, squisita torta napoletana del periodo pasquale, con tante varianti, tutte altrettante gustose.
Da provare.....
Fra | Mercoledì, 25 luglio 2012 @06:45
Caro Stefano, che "casatiello" che sei...
Lilabella | Martedì, 24 luglio 2012 @20:11
Sono molto sensuali i versi di Ritsos da te usati spesso in questa stagione, amplificano i desideri e fanno sperare. Che dire: io aspetto ancora. Buona serata Lisa
Giusy | Martedì, 24 luglio 2012 @18:54
trovo molto originale il commento di Valentina.
Valentina | Martedì, 24 luglio 2012 @17:53
Nudo il tuo collo, mi manca.
LISA | Martedì, 24 luglio 2012 @10:31
Francesca11: oppure un sms, o un retweet, ancora più aereo.
Francesca11 | Martedì, 24 luglio 2012 @10:25
Invece che ritagliare il pezzettino del City, scriverò il tuo buongiorno su un pezzettino di carta e lo infilerò sotto il suo cuscino... E lascerò che l'estate, la leggerezza, il desiderio, facciano il resto...
STEFANO | Martedì, 24 luglio 2012 @09:21
Meglio non pensarci...e gustare un bel caffè
Almeno sto in piacevole compagnia
STEFANO | Martedì, 24 luglio 2012 @09:17
Bello solo se è Amore reciproco
Ma se per l'altra è solo sesso, meglio farne a meno
Martedì, 17 luglio 2012 @09:45
"Alto eucalipto e ampia luna.
Una stella trasale nell’acqua.
Cielo bianco, argentato.
Pietre, pietre scorticate fino in cima.
Accanto, nel basso fondale, s’udì
il secondo, il terzo salto d’un pesce.
Immensa, estatica orfanezza – libertà."
(Ghiannis Ritsos)
Semplicemente, libertà.
Il Buongiorno di oggi è tratto dall’antologia di uno dei miei poeti greci preferiti: "Pietre, ripetizioni, sbarre" (Crocetti). Ma quello che più mi ha colpito è una piccola frase in corsivo in fondo alla poesia: "Campo dei deportati politici di Partheni, isola di Leros". Era la fine degli anni Sessanta, gli anni della Grecia dei colonnelli, gli anni in cui combattè anche Alekòs Panagulis, il grande amore di Oriana Fallaci, quello a cui dedicò "Un uomo", ricordate? E la poesia, improvvisamente, diventa più forte, più vivida, più potente: non è solo un istante catturato di una notte al mare, un instagram, una polaroid. E’ una testimonianza di resistenza. E gratitudine, per la vita, sempre.
Francesca11 | Giovedì, 19 luglio 2012 @09:32
Sono contenta che dalla mia borsa piena di spartiti, escano spunti poetici... E' il mio piccolo contributo a questo blog intenso e speciale!
LISA | Giovedì, 19 luglio 2012 @08:18
Un'altra poetica coincidenza: mi sono ricordata di avere già incontrato Cappello, in un'antologia Crocetti, ed ecco il Buongiorno che forse vi ricordate anche voi, del 3 marzo 2011:
http://www.lisacorva.com/it/view/406/
Gabriella | Mercoledì, 18 luglio 2012 @18:00
per Francesca11: non credo siano coincidenze! VOGLIO credere che in qualche etere lassù si tessano i fili della poesia dell'umanità della sensibilità. e che si "materializzino" in questo soave blog.
Francesca11 | Mercoledì, 18 luglio 2012 @11:36
Gabriella: è proprio grazie al progetto della Archibugi che sono finita sul sito di Cappello. Che poi abbiamo incrociato una poesia che parla di mare, come quella che ci ha proposto Lisa, beh, mi piace pensare che non sia solo una coincidenza!
Gabriella | Mercoledì, 18 luglio 2012 @11:10
ho letto su Sette del corrsera di ven. 13 che francesca archibugi sta preparando un "film" su Cappello. sarà una sorta di documentario con sue poesie naturalmente accompagnate da musiche del marito della regista romana. questo poeta friulano non ancora 45enne, da 23 anni su una sedia a rotelle ha parlato di come la poesia e l'amore gli abbiano ridato fiato e luce quando rischiava di affondare nel buio.
LISA | Mercoledì, 18 luglio 2012 @08:27
MARE: grazie. Ma il tuo nickname significa che mi scrivi dal mare? "Il blu che vedi è mare" come nei versi che ci ha mandato FRANCESCA11. Grazie anche a te.
mare | Martedì, 17 luglio 2012 @18:19
che bello il tuo buongiorno, Lisa!Non ti lascio più...
domo | Martedì, 17 luglio 2012 @12:49
Per Francesca11: le parole di cappello sono. Bellissime
lia.mo | Martedì, 17 luglio 2012 @11:55
Mi ricorda anche "Il salto dell'acciuga" di Nico Orengo. (Ho faffo un pò di pasticcio con le lettere da decifrare..)
lia.mo | Martedì, 17 luglio 2012 @11:47
Mi piace molto questa poesia, già conosciuto l'autore. In particolare mi piace il secondo verso.
STEFANO | Martedì, 17 luglio 2012 @11:26
"Semplicente libertà"..
Libertà di "svagare" liberamente, a piacimento...
Francesca11 | Martedì, 17 luglio 2012 @11:22
E c’è che vorrei il cielo elementare
azzurro come i mari degli atlanti
la tersità di un indice che dica
questa è la terra, il blu che vedi è mare
Questa è una poesia di Pierluigi Cappello, mi ha colpita, forse racconta di un mare simile, così ho pensato di postarla accanto alla poesia scelta da Lisa...
Lunedì, 9 luglio 2012 @11:45
"Conosci quell’istante del crepuscolo estivo
dentro la stanza chiusa; un tenue riflesso rosa
obliquo sull’assito del soffitto; e la poesia
incompiuta sul tavolo – due versi in tutto,
promessa inadempiuta di un meraviglioso viaggio,
d’una certa libertà, d’una certa autosufficienza,
d’una certa (relativa, beninteso) immortalità.
Fuori, per strada, di già l’invocazione della notte,
le ombre leggere di dèi, uomini, biciclette…"
(Ghiannis Ritsos)
L’aria dolce e cipriata della sera. Estate.
Ghiannis Ritsos è uno dei miei poeti preferiti: cliccate sul suo nome... I versi di oggi sono tratti dall'antologia "Poeti greci del Novecento" , Meridiani Mondadori.
v.i | Lunedì, 9 luglio 2012 @16:57
LA STANZA
È piena di pensieri che
frullano la mente.
Ci sono dipinti
e parole d’amore,
per terra devote
preghiere cristiane.
Sopra la porta una foto
di Marlene ...
aveva vent’anni.
Una lampada
accesa per letture lusinghe
e una sveglia
ormai antica.
Il letto è in disordine
nella mia piccola stanza
dove passo le mie giornate
più lunghe … quelle uggiose.
IL CANTO DEL CIGNO | Lunedì, 9 luglio 2012 @15:13
....ovvero...
l'ndifferenza che distrugge un sogno diventato realtà..
la lenta, inesorabile agonia di un amore infinito....
Gabriella | Lunedì, 9 luglio 2012 @12:21
bellissima, lisa, da togliere il fiato.
Lunedì, 4 luglio 2011 @10:05
"Disse: Credo nella poesia, nell’amore, nella morte,
perciò credo nell’immortalità. Scrivo un verso,
scrivo il mondo.
Dalla punta del mio mignolo scorre un fiume.
Il cielo è sette volte azzurro. Questa purezza
è di nuovo la prima verità, il mio ultimo desiderio."
(Ghiannis Ritsos)
E questo cielo, sette volte azzurro.
Conoscete già il poeta greco Ghiannis Ritsos: i versi di oggi sono tratti da "Pietre, ripetizioni, sbarre", Crocetti Editore.
stefania | Mercoledì, 6 luglio 2011 @08:37
credo in 3/4 cose e spero davvero che mi possano bastare per vivere al meglio questa vita
Francy | Martedì, 5 luglio 2011 @14:49
io non credo più in niente e in nessuno...
una a caso | Martedì, 5 luglio 2011 @08:21
state diventando tutti poeti :::??????
Vincenzo.I | Lunedì, 4 luglio 2011 @21:38
Non credo nell'amore eterno,
credo nella morte,
credo nella mia mente che produce ogni desiderio.
Resto nel vivo,
nello spirito di ogni parola,
nei versi di ogni poesia.
LISA | Lunedì, 4 luglio 2011 @19:55
CARLA: ahimé, ancora per questo Natale potrai regalare solo i miei vecchi libri! CRISTINA: mi hai fatto venire in mente il bel titolo di una Biennale Arte a Venezia, quella del 2007: "Pensa con i sensi - Senti con la mente".
Carla | Lunedì, 4 luglio 2011 @14:23
i versi di oggi sono splendidi, e io continuo a leggere le tue recensioni di libri di altri.
ma il tuo quando esce? Posso inserirlo nella letterina per babbo natale?
io sono in partenza per le vacanze e auguro a te e tutti buone vacanze.
Cristina | Lunedì, 4 luglio 2011 @11:52
Mi lascio avvolgere, contagiare da queste parole che segnano l'inizio di una nuova settimana.
Una fragranza d'orizzonte.
Chiudo gli occhi e capisco col cuore.
Mi sembra quasi di vedere il mare.
Mercoledì, 18 maggio 2011 @09:07
"E’ un uomo ostinato. A dispetto del tempo afferma:
Amore, poesia, luce. Costruisce su un fiammifero
una città con case, alberi, statue, piazze... I treni
arrivano in orario. L’ultimo scarica
tavolini di marmo per un locale in riva al mare
dove rematori sudati con belle ragazze
bevono limonate ghiacce guardando le navi.
Soltanto questo ho voluto dire, fa niente se non mi credono."
(Ghiannis Ritsos)
Soltanto questo: amore, poesia, luce.
I versi di oggi, del sensuale Ritsos, che ha ispirato così tanti dei miei Buongiorno, sono tratti da "Poeti greci del Novecento", Meridiani Mondadori.
LISA | Giovedì, 19 maggio 2011 @07:47
AMINTA: sì. Sogni. Indispensabili. Cosa sarebbe senza la vita, se non sapessimo sognare. E seguire i sogni.
Aminta | Mercoledì, 18 maggio 2011 @18:59
Forse non solo amore, poesia, luce.Io aggiungerei Sogni. Costruire su un fiammifero una città ideale equivale a sognare.
paola | Mercoledì, 18 maggio 2011 @10:42
tutti noi, nella vita, dovremmo avere un po' d'amore, un po' di poesia e un po' di luce...grazie Lisa. buon giorno
Giovedì, 21 aprile 2011 @08:47
"Perché tu eri solita
camminare scalza per le stanze, e poi ti rannicchiavi sul letto,
gomitolo di piume, seta e fiamma selvaggia. Incrociavi
le mani sulle ginocchia, mettendo in mostra provocante
i piedi rosa impolverati. Devi ricordarmi così - dicevi; ricordami così, coi piedi sporchi; coi capelli
che mi coprono gli occhi...
Dunque, come potrò più avere voce. La Poesia non ha mai camminato così
sotto i bianchissimi meli in fiore di nessun Paradiso".
(Ghiannis Ritsos)
Ricordo.
Non sono bellissimi, quei meli in fiore? E i versi di oggi, tratti da "Poeti greci del Novecento", Meridiani Mondadori. Ritsos già lo conoscete, per tutti i versi sensuali che ho usato per dei Buongiorno, tratti dalla sua antologia "Erotica" (Crocetti). Forse il più struggente è questo, un Buongiorno del novembre 2008:
"Le mie mani ti ricordano
più profondamente della memoria."
Non ci sei ma le mie mani ricordano: sanno ripercorrere la carta geografica del tuo corpo, disegnare il tuo profilo, accarezzare i tuoi capelli. Si sono abituate a te, il tuo corpo-continente. Io intanto cucino, scrivo, apro porte, allaccio bottoni, stringo mani altrui; quante cose faccio con le mie mani; una sola cosa vorrei, accarezzare te.
stefania | Venerdì, 22 aprile 2011 @08:31
il corpo ricorda,molto più della memoria...e questo ci aiuta a recuperare i passi perduti
LISA | Venerdì, 22 aprile 2011 @07:39
ROBBIX: mi commuove pensare che un mio Buongiorno sia diventato una frase-talismano. Grazie.
LISA | Venerdì, 22 aprile 2011 @07:38
CRISTIANA, una full immersion di lisacorva? Meno male che sei sopravvissuta! Ora però ti mancano i libri... (Ma intanto dimmi: come sei arrivata qui, e da che città scrivi?).
robbix | Giovedì, 21 aprile 2011 @22:37
Cara Lisa, a parer mio il tuo buongiorno più bello quello di novembre 2008, forse perchè è la frase che gli ho scritto in un momento di crisi nera e da quel sms il nostro rapporto ha iniziato a prendere una piega diversa e tante incomprensioni sono state discusse e superate tanto da diventare la nostra frase talismano. Ti ringrazio perchè una parte della mia attuale felicità la devo anche a te e ai tuoi buongiono!
Cristiana | Giovedì, 21 aprile 2011 @13:18
Ho letto tutti i tuoi buongiorno,tutti i tuoi articoli,in due giorni,Ho segnato decine di autori e di libri,e ho vissuto con te le tue giornate e osservato quello che osservavi tu. Grazie :)
Carla | Giovedì, 21 aprile 2011 @12:09
io sono ancora ferma a quella fase infantile in cui devo toccare tutto e tutti!
le mani sono i miei secondi occhi, con le mani capisco i problemi, con le mani conosco le persone..
Buona Pasqua a Lisa e a Tutti!!
kia | Giovedì, 21 aprile 2011 @10:35
come vorrei che le mie mani rincontrassero le tue anche per un solo ultimo istante..ma ora qualcun'altra che lo fa al mio posto..non spetta a me..non più ormai..
parole magnifiche, lisa. Che rincuorano ed emozionano ogni giorno di più.
Lele | Giovedì, 21 aprile 2011 @09:19
E quando non basta solo il ricordo...desiderare di morire per stringerla ancora una volta...
Meravigliosi versi, Lisa. Come sempre
Lunedì, 6 settembre 2010 @08:04
Buongiorno, dunque! Da oggi ricomincia la mia rubrica su City. Con le stelle dell'estate:
"Gettasti i lenzuoli
apristi le finestre
ci riempimmo di stelle.
Una farfalla d’oro
sui tuoi capelli"
(Ghiannis Ritsos)
Ricordi? Abbiamo aperto la finestra. Sono entrati i rumori della notte: le auto, certo, le voci, la musica insistente; ma poi, li senti ancora?, i grilli, il mare, il vento, forse i gabbiani. E le promesse dell’estate: un’altra estate passata insieme a te.
(I versi di oggi sono tratti da un piccolo volume bianco, di poesie sensuali, di un poeta greco: il titolo è "Erotica", Crocetti editore)
Cam | Mercoledì, 8 settembre 2010 @15:50
Ciao Sabrina, bella la canzone (stupenda la Mannoia con quella sua energia un po' melanconica); canzone da ascoltare ad occhi chiusi per sognare atmosfere luci ombre sfumature di colore, per sentirne i profumi e gustarne i sapori. Quest'estate ho cominciato a fissare attimi ed emozioni scrutando il cielo, per parlare un po' con Lei, Lei che ora è nuvola e luna è sole è goccia d'acqua è fiore, è nella bellezza che non è mai riuscita a vivere. Ho osservato il mondo e i nostri giorni mai uguali, cercando sensazioni e colori dove mai uno penserebbe di poterli trovare (come quelle rose in un angolo del piazzale di una stazione).
A volte le parole non riescono a dire ...
http://cam6691.tumblr.com/
Sabrina | Mercoledì, 8 settembre 2010 @12:59
Ciao a tutti e ciao Cam, i malintesi non sono poi tali se ci si ferma a riflettere un attimo. Anche qui il cielo è grigio anche se ha smesso di diluviare e la malinconia di fine estate ha già iniziato a farsi sentire. In questa giornata di pioggia (spero non per tutti!) vi invio il link a una canzone che mi piace tantissimo e che rispecchia un po' il mio stato d'animo "autunnale", ma sempre con una speranza nel cuore. Bacioni
http://www.youtube.com/watch?v=noZVUJWDbyY
Cam | Mercoledì, 8 settembre 2010 @11:36
Oggi ascolto il ticchettio delle gocce sui vetri in questa fine estate un po' autunnale e leggo le vostre parole, isolati raggi di sole. Starei ore a "parlare" con voi (ma questo spazio non è mio) perché i fraintendimenti, se accompagnati dalla buonafede, sono solo occasione per nuovi chiarimenti e così avanti all'infinito per non sentirsi mai soli. Davvero impressionante è come a volte le nostre stesse parole assumano nuovi significati e nuovi colori se rilette mischiandole con altri pensieri, coi pensieri di altri coi loro colori. La stessa cosa penso valga anche leggendo altri autori: per andare oltre forse non è necessario leggere altro ma scoprire il nuovo che ogni volta compare anche in ciò che si è letto e riletto. Una scena non è mai uguale a se stessa: è continuo movimento, è trasformazione perché il mondo gira si trasforma si muove e noi con lui incessantemente, senza soluzione di continuità, dove tra un prima e un dopo ciò che conta è saper cogliere l'adesso. Sì, l'adesso, ma con quanta fatica !?
Grazie e buona giornata, sia essa di nuvole o di sole ...
LISA | Mercoledì, 8 settembre 2010 @08:01
Io però, LINA MYRIAM, stavolta ho capito, senza fraintendimenti. E quella valigia non aperta, quei libri non letti, CAM, magari potrai leggerli in quest'autunno di pioggia. O forse no. Perché ci sono giorni in cui abbiamo solo voglia di ascoltare la pioggia che cade.
Andy | Martedì, 7 settembre 2010 @23:01
Cambiamenti a settembre anche per me! Cominciando da un taglio di capelli diverso dal solito, tanti progetti, un lavoretto in parallelo all'università, tanta voglia di fare e migliorare. Più ottimismo, più forza e più grinta. Più amore. Speriamo bene.
Buonanotte a tutte/i!
Lina Myriam | Martedì, 7 settembre 2010 @15:38
che tristezza Cam nelle tue parole. Io ho molto amato Saint-Exupery attraverso Il piccolo principe e Volo di Notte ma non sono andata oltre. Mi dispiace solo il pensiero di una valigia riempita di libri e lasciata lì, in un angolo e vuota di speranze. Spero di essermi sbagliata.Sono la rediviva lina ma questo sarà il mio ultimo commento perchè anch'io riesco con magica abilità a essere fraintesa.
Cam | Martedì, 7 settembre 2010 @15:33
Grazie "Anonimo" per aver sfiorate le mie guance, e un po' anche la mia anima, con quella tua pioggia leggera.
Cara Sabrina perché il termine "sporcare"? Noi viviamo nei e dei nostri ricordi ma rimanere chiusi nella nostra candida torre d'avorio non sempre è la cosa migliore; a volte può servire anche scendere in strada e sporcarci un po' col fango della vita e vedere il mondo e le cose sotto una prospettiva diversa senza aver la presunzione di sapere in assoluto quale sia giusta e quale sbagliata. Esprimendo un concetto simile ad una persona mi sono preso una bella "porta un faccia" (e ne porto ancora i segni); la mia è una personalissima considerazione, non un consiglio un insegnamento o una legge di vita: prendila come tale e ... buona "navigazione" nel tuo nuovo avventuroso ed entusiasmante progetto, qualunque esso sia, e non smettere mai di confrontarti con ciò e con chi ti sta attorno anche se, lo so, a volte può far male.
lila | Martedì, 7 settembre 2010 @11:33
Forza Sabrina!
Sabrina | Martedì, 7 settembre 2010 @11:29
Grazie mille a Lisa per la poesia meravigliosa e a Cam, sempre gentile. Non credo che le tue parole siano fonte di malintesi. L'affetto che trapela da questo blog mi piace molto. Oggi mi sento un po' peggio perchè ieri ho parlato con una mia amica e ho fatto un gravissimo errore... A volte non ci si dovrebbe confidare, per non "sporcare" i ricordi con opinioni diverse dalle proprie, o forse dovrei rendermi conto che magari il sentimento c'è solo da parte mia e che le mie sensazioni finora si sono rivelate sbagliate. E' che io non ci credo... Ad ogni modo oggi parto con il mio nuovo progetto di vita, che mi costringerà a rivedere molte cose e a parlare di meno :-) Un bacione a tutti
Anonimo | Martedì, 7 settembre 2010 @09:32
Piove, un angolo di rugiada riga il tuo viso e cade la pioggia e germoglia il seme e nasce un nuovo fiore e nasce un nuovo giorno su questa terra, per questa vita
Cam | Martedì, 7 settembre 2010 @09:01
Lisa grazie per la risposta che hai dato a Sabrina citando i versi di una delle poetesse che da sempre mi affascinano con la sua storia e i suoi pensieri. Ieri leggendo quel racconto di una speranza delusa e di un nuovo inizio d'istinto avrei voluto risponderle ma ultimamente le mie parole sono una fonte inesauribile di malintesi (quanta verità nelle riflessioni di Saint Exupery) per cui preferisco tacere lasciando parlare il silenzio - che non vuol essere segno di indifferenza ma di diversa presenza - e chi meglio di me sa parlare. Per me speranza e versi in cui si cercano "rime con cuore" stanno diventando qualcosa di muto e trasparente, libri che non si riescono o non si vogliono più aprire come i tre messi in valigia (Ito Ogawa, David Nicohols e Grossman), una valigia che per le vacanze non è mai partita e i tre libri giacciono ancora lì. E oggi piove ...
LISA | Martedì, 7 settembre 2010 @08:03
Per SABRINA e tutti gli "abitanti" del blog che a settembre sperano in un nuovo inizio:
"La speranza è quella cosa piumata
che si posa sull'anima
canta melodie senza parole
e non smette mai"
(Emily Dickinson).
Andy | Lunedì, 6 settembre 2010 @18:26
Come mi sono mancati questi frammenti di poesia! Welcome back on City, Lisa!:)
Giusy | Lunedì, 6 settembre 2010 @13:21
Ebbene Lisa, la finestra oggi l'hai spalancata tu, come faccio io nel mio piccolo, che piova o splenda il sole. ma c''è anche una via di mezzo. Sento nuova e rinnovata energia nel blog e nelle partecipanti al salotto. Buon lavoro a tutte. (io sono ormai una finta nullafacente)
Sabrina | Lunedì, 6 settembre 2010 @12:56
Buongiorno a tutti e bentornata Lisa! Ho letto in questi giorni gli ultimi post, ero rimasta un po'indietro... Quello che mi rimane dell'estate è la speranza disattesa di un amore che non è nato, ma la serenità dentro di me, dopo due giorni di lacrime, che qualcosa cambierà in meglio e che non sia davvero la fine di qualcosa, ma l'inizio di un futuro, anche se al momento sembrerebbe il contrario. Vi capita mai di vedere nelle cose dei segni positivi, che associate alla vostra vita? A me capita, non so se poi magari siano del tutto infondati, ma dentro di me sento una speranza e la voglia di impegnarmi in qualcosa in cui credo e di fare progetti. Inizierò a studiare per la preparazione all'esame di assunzione per un lavoro che mi piacerebbe tantissimo e spero che, concentrandomi, possa distogliermi da mille pensieri. Buona giornata a tutti!
Lila | Lunedì, 6 settembre 2010 @12:39
Finalmente. Bentornata Lisa. Menomale che sei tornata tu ed i tuoi angoli di azzurro. Ghiannis Ritsos poi me lo ricordo, mi piacciono troppo le sue poesie. Anche se momentaneamente sono senza un partner e non ho quindi condiviso con nessuno i ricordi dell'estate posso dire che in me c'è volontà di cambiamento e che quindi spero in un settembre da favola. Un buon inizio di anno lavorativo a tutti/e i lettori del blog.
PaperinaTenera | Lunedì, 6 settembre 2010 @12:28
Ben tornata su city :) finalmente da oggi mi farai compagnia mentre vado al lavoro!!! Buona giornata a te e a tutti voi lettori
Venerdì, 4 settembre 2009 @07:44
"Neanche stanotte luna piena.
Ne manca una parte.
Il tuo bacio".
(Ghiannis Ritsos)
Neanche stanotte ci sei. Tutto qui parla della tua assenza: il cuscino intatto accanto al mio, la tazza che non è vicina alla mia, le mani che non mi abbracciano, gli occhi che non mi accarezzano. E la luna, figuriamoci. Non ridere, ma persino la luna mi parla di te.
(I versi del poeta greco Ghiannis Ritsos sono tratti da una raccolta antologica che amo molto, pubblicata da Crocetti Editore: Erotica).
Antonio | Giovedì, 2 dicembre 2010 @01:31
Finalmente qualcuno che ama, come me, Erotica di Ritsos! Posso essere tanto sfacciato da dirti che anche io mi diverto a mettere insieme qualche verso ogni tanto? Ti piacerebbe leggerne qualcuno? Complimenti per il blog, ciao!
woland | Mercoledì, 9 settembre 2009 @12:40
FRA L’1 E IL 2 GENNAIO
(MILOŠ DOLEŽAL)
Di notte mi sono dovuta alzare
e scostare la tenda alla finestra
le stelle pascolavano nel prato
e una, nei dintorni di Orione,
ecco che si smarrisce e cade nel pozzo.
L’ovvia vicinanza era un tale incanto
che ho parlato a voce alta
e mi stupisco davvero
che abbiate potuto dormire e non vedere nulla
Un risveglio nella notte. Di quelli che capitano a tutti.
Davanti lo stupore del mondo, della natura e delle cose.
Grazie a questo poeta ceco contemporaneo per l'emozione che ha saputo darmi.
woland | Mercoledì, 9 settembre 2009 @00:40
Il mio cuore è malinconico da sempre. Ho 35 anni e non riesco a ricordare un momento della mia vita in cui regolarmente non mi sono ritrovato sprofondato nel sentimento angosciante e sincero che è la malinconia. Per tutto... anche per i granelli di sabbia che mi passavano nelle mani nelle estati della mia infanzia. Sapevo che non li avrei mai più rivisti.
Per riprendere in qualche modo le parole di una poesia di Trakl (Primavera dell'anima), credo che ognuno di noi debba mantenere sempre intatta la primavera che ha dentro, tenendo sempre a mente che gli autunni del cuore ci sono e ci saranno sempre. Si possono assaporare anche quelli.
"Urlo nel sonno; per nere calli precipita il vento,
l'azzurro della primavera fa cenno tra frangentesi ramaglia,
purpurea rugiada notturna e si spengono all'intorno le stelle.
Verdino albeggia il fiume, argentei gli antichi viali
e le torri della città. Oh mite ebbrezza
in scivolante battello e gli oscuri richiami del merlo
nei giardini infantili. Già si rischiara il roseo velo."
LISA | Martedì, 8 settembre 2009 @13:22
WOLAND, ho amato tantissimo Trakl, la sua tragica storia, e i "paesi autunnali del cuore", come dici tu... Tempo fa, per City, ho usato quest suoi versi:
"Sempre ritorni tu, malinconia
dolcezza del cuore solitario.
Muore avvampando una giornata d’oro".
Le giornate d'oro che muoiono avvampando sono uno dei piaceri dell'autunno. Ma il tuo cuore che si prepara a raccogliere le foglie, è un cuore malinconico? E tu, chi sei? Racconta...
woland | Martedì, 8 settembre 2009 @09:01
Ciao Lisa,
è la prima volta che ti scrivo, ma ti leggo da molto. Su City ogni mattina.
I versi di Ritsos mi hanno riportato alla mente - non so bene perchè - la fine della poesia Canto serale di Georg Trakl.
Quando io presi la tua mano esile
battesti piano gli occhi rotondi:
ora è perduto.
Ma se una buia armonia penetra l'anima
appari tu bianca ai paesi autunnali del cuore.
questi "paesi autunnali del cuore" mi emozionano come poche altre cose... sarà che l'autunno ormai è in germoglio e che lentamente anche il mio cuore si prepara a raccoglierne le foglie.
Buona giornata a tutti.
ale§os | Venerdì, 4 settembre 2009 @12:59
stasera sarà luna piena ,
le nuvole coprono ancora il suo bacio
Lila | Venerdì, 4 settembre 2009 @10:29
Hai ragione cara Lisa quando siamo innamorate ogni cosa ci parla del nostro amato. Sono contenta che tu mi abbia dato il buongiorno con questa poesia, questo autore mi è sempre piaciuto. Buona giornata a tutte/i voi e un abbraccio alla sempre più pasionaria Simona.