Martedì, 28 settembre 2010 @08:47
"Pioveva appena, l’aria era mite, sapeva di elettricità, mista al respiro delle rocce e all’odore del mare, che impregna l’atmosfera dei litorali nell’Italia del Sud".
(Ferenc Körmendi)
Chiudo gli occhi e respiro il Sud. Le isole, l’elicriso e il pino, l’orizzonte. Vorrei portarlo dentro di me, il respiro del mare, per il lungo inverno in città.
La frase di oggi è tratta da "Incontrarsi e dirsi addio", di Ferenc Körmendi. Era un bestseller – ora dimenticato – degli anni Trenta. La storia? Uno scrittore ungherese arriva a Capri in una giornata di pioggia, di inizio primavera. Si accorge che la sua valigia è stata scambiata con quella di una donna sconosciuta, in un altro albergo…
Ma la storia più bella forse è quella della dedica. Il libro che ho in mano infatti è un'edizione Bompiani che si sta sfaldando: un regalo di mio padre, trovato a Trieste. In copertina, un disegno in bianco e nero di una donna sullo sfondo dei faraglioni di Capri. La dedica è questa: "A Torino nei giorni burrascosi e tormentosi dell’interrogativo del nostro incontro. Addio? Arrivederci?". E poi: 7-16 settembre 1943. Parole decise, l'inchiostro è quello di una stilografica. Ma chi le scrisse? Un uomo, penso; una donna, in quegli anni, forse non sarebbe stata così audace. E’ stato un addio, un arrivederci? Erano anni di guerra. Cosa successe di quell’incontro, di quell’amore? Ma è bellissimo pensare che quello struggimento è arrivato fino a qui, fino a me, fino a noi. Intatto.
Anonimo | Mercoledì, 29 settembre 2010 @20:15
Avrei tanto voluto trovare per Lisa le stesse parole di James ma non ne sono stata capace, però le condivido pienamente
james | Mercoledì, 29 settembre 2010 @20:04
A me piace il corsivo. Soltanto una sensibilità luminosa e piena può associare Trieste Torino, la Guerra, l'Amore, il Passato, insomma associare la Vita a due righe di un Autore. Grazie, veramente, James.
LISA | Mercoledì, 29 settembre 2010 @09:07
MARTINA, compralo lo stesso un libro di poesie, ma per te: poi ti farà più piacere regalarlo.
Martina | Martedì, 28 settembre 2010 @18:10
Cara Lisa,
Purtroppo non riesco a vedere il mio amico perché abbiamo impegni diversi e non riusciamo ad incontrarci, quindi il regalo è saltato, ma sono comunque andata in libreria a cercare le raccolte che mi hai consigliato.
Grazie comunque, anche se il regalo non è andato in porto!
Giusy | Martedì, 28 settembre 2010 @14:30
E come faccio a resistere alla tentazione di commentare quello che ci proponi, Lisa? Gli scaffali delle mie librerie sono zeppi di vecchi libri un po'malconci. appartenevano a bisnonni e discenze varie. Tante piccole annotazioni, firme, sottolineature. fino ad ora non ho trovato alcuna dedica così misteriosa e romantica come quella che hai voluto condividere con noi.
wendy | Martedì, 28 settembre 2010 @12:38
E' molto evocativo trascorrere pomeriggi di pioggia tra i rivenditori di libri usati nelle vecchie vie di Trieste. Oltre a libri ormai desueti e ingeui rispetto alle pubblicazioni contemporanee, ci sono ritratti foramto carte de visite, e soprattutto cartoline, dalle cui dediche la fantasia può partire per volare alto!
Andrea Rényi | Martedì, 28 settembre 2010 @11:59
Che bello poter fantasticare su un amore fra sconosciuti di tanto tempo fa, partendo da poche parole!
Mi chiamo Lisa Corva, e questo lo sapete. Sapete anche, se siete qui, che credo nel potere delle parole. E della poesia.
Qui troverete i miei Buongiorno: da trasformare in sms, ricopiare sull’agenda, far viaggiare via web… Talismano, oroscopo, cioccolatino, schegge di luce o di consolazione: usateli come volete. Troverete anche le mie interviste, i miei articoli di moda, i miei colpi di fulmine in giro per il mondo. E, ovviamente, i miei libri.
Mi potete anche trovare (a volte) in Piazza Unità a Trieste: la città dove sono nata, dove non ho mai vissuto, ma che continuo testardamente a considerare mia. Se vi avvicinate abbastanza, mi riconoscerete. Se non altro, dal profumo di rose.